Tra prigionia, vendetta e fede: il principe che divenne leggenda
Nel cuore dell’Impero Ottomano, nel 1431, il giovane Vlad di Valacchia vive come ostaggio alla corte del sultano Murad II. Costretto a sopravvivere tra intrighi e pericoli, cresce in un mondo dove la morte è sempre in agguato. Accanto a lui, il fratello minore Radu sceglie un cammino inatteso, spezzando un legame che sembrava eterno. Mentre le tensioni politiche e religiose infiammano i Balcani, Vlad impara che per salvare se stesso dovrà prima conoscere l’odio.

Amore, vendetta e nascita di un mito
Tra battaglie e segreti di corte, Vlad trova conforto nell’amore proibito per l’enigmatica Leila, che segnerà il suo destino. Le sue esperienze di dolore e prigionia lo trasformano in una figura forgiata dal fuoco della vendetta. Quando gli viene offerta la possibilità di riconquistare il trono, il giovane principe affronta una scelta impossibile: allearsi con i suoi carcerieri o sacrificarsi per difendere la cristianità dall’avanzata ottomana. Da questa decisione nascerà la leggenda che cambierà per sempre la storia.

Dalle origini del male all’eroe nazionale
L’autore del romanzo spiega di aver voluto risalire alle radici del mito di Dracula, cercando l’uomo dietro il mostro: Vlad III di Valacchia, detto Drăculea o l’impalatore. Cosa poteva aver vissuto un uomo per essere ricordato come il simbolo stesso del Male? E perché, per il suo popolo, resta un eroe romantico, un condottiero che difese la Romania dall’invasione ottomana per anni? Un viaggio epico che unisce storia e leggenda, in una riflessione sul confine tra umanità e mostruosità.
A cura di Davide Cannata
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