finanza Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/finanza/ Varie ed eventi Wed, 21 Feb 2024 13:34:26 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png finanza Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/finanza/ 32 32 Alla scoperta del Blue Economy Debt Fund https://www.livemag.it/index.php/2024/02/21/alla-scoperta-del-blue-economy-debt-fund/ https://www.livemag.it/index.php/2024/02/21/alla-scoperta-del-blue-economy-debt-fund/#respond Wed, 21 Feb 2024 13:30:39 +0000 https://www.livemag.it/?p=20487 Intervista a Giancarlo Vinacci, promotore del primo fondo italiano privato sull’economia del mare A gennaio 2024 è iniziato il roadshow di presentazione dell’iniziativa Blue Economy Debt Fund, il primo fondo italiano di private debt dedicato a finanziare e supportare i progetti di crescita delle aziende che operano nei vari settori dell’economia del mare. Blue Economy […]

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Intervista a Giancarlo Vinacci, promotore del primo fondo italiano privato sull’economia del mare

A gennaio 2024 è iniziato il roadshow di presentazione dell’iniziativa Blue Economy Debt Fund, il primo fondo italiano di private debt dedicato a finanziare e supportare i progetti di crescita delle aziende che operano nei vari settori dell’economia del mare.

Blue Economy Debt Fund nasce dall’idea di Giancarlo Vinacci, già assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova e membro dell’Advisory Board di ASSONAUTICA ITALIANA – UNIONCAMERE, grazie alla competenza e alla disponibilità di Consultinvest Investimenti SIM SpA, gruppo finanziario coordinato da Maurizio Vitolo, e Zenit SGR.

Abbiamo fatto cinque domande a Giancarlo Vinacci per scoprire qualcosa in più.

PERCHÉ un fondo sulla Blueconomy? Quali obiettivi?

L’economia del mare in passato non è mai stata seriamente presa in considerazione forse, e lo dico con ironia, perché a Roma non c’è il mare. L’attuale governo ha dato un forte segnale creando ex novo un ministero ad hoc e la decisione non può che discendere dall’analisi seria del valore economico che il mare, nel suo complesso, genera per il nostro Paese nonché dalla conoscenza dei numeri esatti forse in passato presi sottogamba.

Infatti, grazie anche alle analisi dettagliate e puntuali di Unioncamere anche attraverso Assonautica Italiana oggi sappiamo che la filiera del Mare crea un valore aggiunto di oltre 140 miliardi, circa il 9 % del PIL nazionale. Tutto ciò attraverso 228.000 aziende e quasi un milione di operatori. La Blue Economy è fulcro dello sviluppo ecosostenibile e tra le priorità del PNRR e del Next Generation Eu.

I finanziamenti pubblici, per quanto ingenti, non sono abbastanza elastici e rapidi per supportare adeguatamente le imprese coinvolte, soprattutto se PMI. Il settore ha in essere processi strutturali di transizione ecologica e tecnologica, cresce e, importantissimo, attrae giovani e donne ma necessita di supporto finanziario adeguato

CHI sono gli attori protagonisti dell’idea del fondo?

Ho iniziato a pensare ad un Fondo esclusivamente dedicato all’asset Mare prima della pausa imposta dal Covid e l’intuizione nasce da un mix dalle mie esperienze pregresse nel settore finanziario e dall’avvio del Blue Economy Summit, ormai giunto alla sesta edizione, che ho ideato e avviato nella città di Genova nel 2017. A onore del vero devo aggiungere che la vera ispirazione nasce delle “Giornate dell’Economia del Mare”, delle quali sono ospite fin dalla prima edizione del 2015, organizzate, per primi in Italia, dalla CCIAA di Latina con importantissimi eventi oggi evoluti nell’evento principe italiano che altro non è che il Blu Forum Italia di Giovanni Acampora, illuminato presidente della locale CCIAA e di Assonautica Italiana. Dall’intuizione alla realtà siamo passati grazie al Gruppo Consultinvest, realtà molto nota in campo finanziario con oltre 4 miliardi di euro di masse gestite e oltre 20 Fondi propri.

QUANTO tempo ci vorrà per effettuare le prime operazioni?

Realizzare un Fondo, come tutto ciò che riguarda la sollecitazione di risparmio, non è semplice e richiede competenze e soprattutto track record professionali ed operativi a prova di Banca d’Italia. Le fasi clou di un fondo, una volta svolta l’imponente prassi burocratica, sono fondamentalmente riconducibili a raccolta e impieghi. Si inizia con l’incontrare gli anchor investors, istituzioni, tesorerie, fondazioni e poi si passa ai privati per tagli di investimento meno importanti dopodiché si può iniziare ad erogare. Pensiamo che le prime operazioni potranno esser deliberate in primavera.

COME le Istituzioni possono aiutare lo sviluppo ed il funzionamento del fondo?

La Camera di Commercio Genova ospitando l’evento di presentazione in anteprima nelle scorse settimane ha contribuito in maniera forte, e per questo la ringraziamo, a segnalare l’opportunità agli operatori locali del settore. Ecco, le Istituzione che devono stare al fianco delle imprese del territorio possono essere molto utili nel portare a conoscenza dei propri associati la nuova opportunità di finanza per lo sviluppo.

DOVE sono le maggiori criticità nella pianificazione dello strumento finanziario?

Senza dubbio la burocrazia. Alla base della realizzazione di un fondo ci sono diversi bivi da affrontare e legati a chi e cosa si vuole finanziare. Un fondo di debito? Un fondo di private equity? Chiuso? Aperto? Durata? Taglio medio delle operazioni?

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Sfruttamento del lavoro in vigna: la Guardia di Finanza arresta due coniugi macedoni https://www.livemag.it/index.php/2022/03/10/sfruttamento-del-lavoro-in-vigna-la-guardia-di-finanza-arresta-due-coniugi-macedoni/ https://www.livemag.it/index.php/2022/03/10/sfruttamento-del-lavoro-in-vigna-la-guardia-di-finanza-arresta-due-coniugi-macedoni/#respond Thu, 10 Mar 2022 14:02:24 +0000 https://www.livemag.it/?p=17115 Cuneo – I Carabinieri delle Compagnie di Alba e Canelli ed i Finanzieri del Gruppo di Bra, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti su richiesta della locale Procura della Repubblica, arrestando due coniugi di 42 e 37 anni di origini […]

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Cuneo – I Carabinieri delle Compagnie di Alba e Canelli ed i Finanzieri del Gruppo di Bra, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti su richiesta della locale Procura della Repubblica, arrestando due coniugi di 42 e 37 anni di origini macedoni, titolari di una cooperativa operante nella fornitura di forza lavoro in agricoltura per conto terzi.
Secondo quanto scoperto dalle Fiamme Gialle nel corso delle indagini, durate alcuni mesi, scaturite da una serie di denunce presentate da alcuni lavoratori agricoli ai Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Belbo, i due coniugi reclutavano manodopera straniera, principalmente di origine africana e balcanica, al fine di occuparla nei lavori stagionali in vigna nelle zone a confine tra le Langhe e l’astigiano, ponendola in condizioni di pesante sfruttamento, collocando i braccianti in sistemazioni alloggiative fatiscenti ai limiti dell’insalubre, non osservando le norme sulla sicurezza, costringendoli a condizioni lavorative e di vita degradanti e sfruttando economicamente il loro lavoro.
È emerso che i lavoratori, ogni giorno della settimana e senza riposo, erano costretti anche a turni massacranti di oltre dieci ore di lavoro continuative, che non potevano allontanarsi autonomamente dal luogo di lavoro e che subivano aggressioni fisiche o minacce quando qualcuno di loro provava a ribellarsi a tale situazione. Per l’uomo si sono aperte quindi le porte del carcere, mentre per la moglie sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Entrambi dovranno difendersi dalle accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, atti persecutori, maltrattamenti e percosse.

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Asti, maxi sequestro di mascherine non idonee https://www.livemag.it/index.php/2021/03/03/asti-maxi-sequestro-di-mascherine-non-idonee/ https://www.livemag.it/index.php/2021/03/03/asti-maxi-sequestro-di-mascherine-non-idonee/#respond Wed, 03 Mar 2021 19:24:46 +0000 https://www.livemag.it/?p=14033 150 mila pezzi del valore di 330 mila euro I finanzieri del Gruppo di Asti, nel pieno della crisi pandemica, quando era incessante la ricerca da parte della popolazione di dispositivi di protezione individuale in grado di contrastare la diffusione del virus COVID 19, hanno individuato un commerciante astigiano che aveva immesso sul mercato nazionale […]

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150 mila pezzi del valore di 330 mila euro

I finanzieri del Gruppo di Asti, nel pieno della crisi pandemica, quando era incessante la ricerca da parte della popolazione di dispositivi di protezione individuale in grado di contrastare la diffusione del virus COVID 19, hanno individuato un commerciante astigiano che aveva immesso sul mercato nazionale circa 153.000 mascherine prive della concreta capacità di fermare i droplets recanti il Coronavirus.

Le indagini e le verifiche tecniche hanno consentito di accertare che la merce, importata dalla Cina, non aveva superato alcun test di laboratorio presso i centri accreditati a livello nazionale e comunitario, inoltre risultava dotata di documentazione priva di alcun valore in termini di sicurezza.
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti proseguivano ulteriori accertamenti, condotti nell’autunno scorso, che portavano al sequestro su tutto il territorio nazionale, dei prodotti non conformi e del tutto inidonei a garantire la sicurezza degli utilizzatori.
Da analisi tecniche realizzate presso i laboratori del Politecnico di Torino è risultata come le mascherine avessero una capacità filtrante molto al di sotto dello standard europeo FFP2 nonostante lo stesso fosse indicato sugli involucri delle stesse.

Il valore della merce sequestrata ammonta a € 330.000.
Il responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Asti per il reato di frode in commercio

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Doppia residenza e immobili dimenticati: ecco le truffe per il reddito di cittadinanza https://www.livemag.it/index.php/2021/02/16/doppia-residenza-e-immobili-dimenticati-ecco-le-truffe-per-il-reddito-di-cittadinanza/ https://www.livemag.it/index.php/2021/02/16/doppia-residenza-e-immobili-dimenticati-ecco-le-truffe-per-il-reddito-di-cittadinanza/#respond Tue, 16 Feb 2021 14:00:32 +0000 https://www.livemag.it/?p=13896 La Guardia di finanza di Asti in sinergia e collaborazione con l’INPS ha approfondito numerose posizioni a rischio per quanto concerne l’erogazione del Reddito di Cittadinanza. Dopo lunghe indagini sono stati denunciati 15 soggetti responsabili a vario titolo di aver percepito indebitamente un contributo complessivo pari a oltre € 114.000 euro; impedendo, inoltre, l’ulteriore riscossione […]

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La Guardia di finanza di Asti in sinergia e collaborazione con l’INPS ha
approfondito numerose posizioni a rischio per quanto concerne l’erogazione del Reddito di Cittadinanza. Dopo lunghe indagini sono stati denunciati 15 soggetti responsabili a vario titolo di aver percepito indebitamente un contributo complessivo pari a oltre € 114.000 euro; impedendo, inoltre, l’ulteriore riscossione di oltre € 45.000 irregolarmente richiesti.
La casistica delle violazioni accertate dalle Fiamme Gialle è quanto mai varia ed eterogenea. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di scoprire numerose tipologie di omissioni o irregolarità nelle dichiarazioni presentate a sostegno della domanda per l’ottenimento del “reddito
di cittadinanza”.

Alcuni dei beneficiari avevano “dimenticato” di dichiarare le vincite e la presenza di somme significative sui propri conti di gioco on-line tali da superare le soglie richieste dalla norma per ottenere i benefici per tutto il proprio nucleo familiare.
In alcuni casi è stato scoperto che i richiedenti omettevano di possedere immobili di valore oppure redditi provenienti da varie attività, anche imprenditoriali. In due casi una consistente eredità, che aveva cambiato in modo significativo il patrimonio familiare, è stata ignorata per restare nei limiti di legge.
Un nucleo familiare aveva simulato il proprio completo scioglimento dichiarando di vivere singolarmente in prevalente assenza di reddito, mentre in realtà continuavano a condividere lo stesso domicilio.

Le irregolarità più recenti sono quelle relative a soggetti che dichiarano di risiedere in Italia da oltre 10 anni quando in realtà risultano immigrati da poco e addirittura, in un’occasione, un cittadino italiano risulta iscritto all’AIRE (Anagrafe Italiani residenti all’estero).

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Orologi ‘tarocchi’ al mercatino dell’antiquariato https://www.livemag.it/index.php/2021/02/05/orologi-tarocchi-al-mercatino-dellantiquariato/ https://www.livemag.it/index.php/2021/02/05/orologi-tarocchi-al-mercatino-dellantiquariato/#respond Fri, 05 Feb 2021 09:43:47 +0000 https://www.livemag.it/?p=13778 Nel corso dei periodici controlli effettuati dai finanzieri del Gruppo di Asti, anche nel pieno della crisi epidemiologica, presso il mercatino dell’antiquariato che si tiene ogni quarta domenica del mese sotto i portici di Piazza Alfieri è stato individuato un cittadino marocchino il quale esponeva orologi contraffatti riportanti i modelli di marche note a livellointernazionale, […]

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Nel corso dei periodici controlli effettuati dai finanzieri del Gruppo di Asti, anche nel pieno della crisi epidemiologica, presso il mercatino dell’antiquariato che si tiene ogni quarta domenica del mese sotto i portici di Piazza Alfieri è stato individuato un cittadino marocchino il quale esponeva orologi contraffatti riportanti i modelli di marche note a livello
internazionale, quali Rolex, Hublot, Frank Muller, Tag Heuer. Allo stesso sono stati sequestrati complessivamente 26 orologi.

Nelle vicinanze veniva poi individuato un altro espositore, cittadino italiano, cui sono stati sottoposti a sequestro ulteriori 5 orologi contraffatti con le medesime caratteristiche, oltre a prodotti di pelletteria ed accessori recanti marchi falsi.
Entrambi i soggetti sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Asti per vendita di prodotti contraffatti, frode in commercio e ricettazione.
L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza, quale organo di Polizia Economico Finanziaria, a tutela dell’economia regolare ed a contrasto delle pratiche commerciali scorrette.

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Evasore totale per quattro anni, quasi 4 milioni non dichiarati https://www.livemag.it/index.php/2020/11/24/evasore-totale-per-quattro-anni-quasi-4-milioni-non-dichiarati/ https://www.livemag.it/index.php/2020/11/24/evasore-totale-per-quattro-anni-quasi-4-milioni-non-dichiarati/#respond Tue, 24 Nov 2020 15:52:34 +0000 https://www.livemag.it/?p=13059 I finanzieri della Tenenza di Canelli hanno recentemente concluso un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Alessandria, nei confronti dei titolari di una ditta di autotrasporti operante nella Val Bormida, risultata evasore totale per oltre un quadriennio. L’indagine trae origine da una precedente attività di verifica fiscale avviata, nei primi mesi del 2020, nell’ambito del […]

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I finanzieri della Tenenza di Canelli hanno recentemente concluso un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Alessandria, nei confronti dei titolari di una ditta di autotrasporti operante nella Val Bormida, risultata evasore totale per oltre un quadriennio.

L’indagine trae origine da una precedente attività di verifica fiscale avviata, nei primi mesi del 2020, nell’ambito del piano d’azione “Mondo Sommerso” coordinato a livello nazionale dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma. L’attività condotta per gli anni dal 2014 al 2018 ha permesso di scoprire che i contribuenti, pur avendo istituito e regolarmente tenuto la contabilità aziendale, hanno sistematicamente omesso di presentare le dichiarazioni fiscali ai fini delle II.DD. e dell’IVA nonché di versare le relative imposte.
Al termine degli accertamenti amministrativi sono stati individuati ricavi, non dichiarati al fisco, pari ad € 3.863.244 e € 276.124 di IVA non versata.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Alessandria, su richiesta della locale Procura, ha recentemente disposto il sequestro per equivalente dell’importo pari all’importo dell’IVA evasa da cui è derivata la violazione penale. Oggetto di sequestro sono stati i fondi presenti sui conti correnti, titoli azionari, due trattori stradali per mezzi pesanti e un immobile intestato agli indagati.

L’attività di servizio in rassegna testimonia una volta di più la costante azione della Guardia di Finanza e dell’Autorità Giudiziaria sia nel contrasto all’evasione fiscale (che drena risorse finanziarie al bilancio dello Stato e dell’Unione Europea) che alla tutela della concorrenza e degli imprenditori rispettosi delle regole di mercato, soprattutto in un periodo caratterizzato
da pesanti ricadute economiche dovute all’attuale emergenza sanitaria.

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Reclutavano gli ultimi per i lavori nelle vigne. Schiavitù nei campi https://www.livemag.it/index.php/2020/06/21/reclutavano-gli-ultimi-per-i-lavori-nelle-vigne-schiavitu-nei-campi/ https://www.livemag.it/index.php/2020/06/21/reclutavano-gli-ultimi-per-i-lavori-nelle-vigne-schiavitu-nei-campi/#respond Sun, 21 Jun 2020 08:50:26 +0000 https://www.livemag.it/?p=11978 Le Fiamme Gialle astigiane impegnate nella costante opera di contrasto allo sfruttamento del lavoro e all’attività illecita nell’intermediazione di manodopera. Trenta braccianti agricoli di origini africane, cingalesi, indiani e albanesi sono stati sistematicamente maltrattati e duramente sfruttati da una donna con doppia cittadinanza italoalbanese che li faceva alloggiare in anguste dimore fatiscenti e insalubri, costringendoli […]

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Le Fiamme Gialle astigiane impegnate nella costante opera di contrasto allo sfruttamento del lavoro e all’attività illecita nell’intermediazione di manodopera. Trenta braccianti agricoli di origini africane, cingalesi, indiani e albanesi sono stati sistematicamente maltrattati e duramente sfruttati da una donna con doppia cittadinanza italoalbanese che li faceva alloggiare in anguste dimore fatiscenti e insalubri, costringendoli a dormire
su materassi appoggiati al pavimento, a mangiare in ridottissimi spazi comuni e a condividere l’unico bagno a disposizione per entrambi i sessi.
L’artefice dei fatti, scoperta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Canelli, avvalendosi di tre suoi connazionali albanesi, anche facendo ricorso talora a intimidazioni e minacce, costringeva persone bisognose, dimoranti in luoghi di rifugio improvvisati, quali stazioni ferroviarie, giardini pubblici o presso la sede della Caritas di Canelli, a lavorare dalle 8 alle 11 ore al giorno.

I lavoratori stranieri venivano reclutati per essere impiegati in diverse aziende agricole del basso astigiano e della confinante provincia di Cuneo, in valle Belbo e Val Bormida, ove venivano sfruttati per le coltivazioni vitivinicole, in totale subordinazione e sudditanza psicologica.

Alla paga oraria delle vittime dello sfruttamento, che non superava i 6 Euro all’ora, rispetto ai 10 Euro circa previsti, venivano ancora decurtate le spese per il pernottamento, che si aggiravano tra i 4 e i 5 Euro a notte e, talvolta, venivano loro addebitate anche le spese per il trasporto.

I braccianti venivano accompagnati dai caporali albanesi i quali provvedevano a impartire loro gli ordini, assegnandoli agli imprenditori agricoli dai quali l’indagata riscuoteva direttamente cospicue
somme di denaro.

Le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Asti, Dr.ssa Francesca Dentis, portavano i militari della Tenenza di Canelli, coadiuvati da quelli del gruppo di Asti, a eseguire nei confronti della prevenuta un’ordinanza di custodia cautelare in carcere
adottata a fronte di gravi indizi per il delitto di caporalato, titolo di reato per cui venivano anche sequestrate somme di denaro e 3 autovetture.
Il profitto complessivo dei reati commessi dall’arrestata e dei suoi connazionali, calcolato anche con il contributo di personale dell’INPS e dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Asti, ammonta a
circa 75.000 Euro.

I risultati delle complesse investigazioni sono stati raggiunti nell’arco di circa un anno.
Sono in corso accertamenti di polizia economico-finanziaria per contestare le irregolarità previdenziali e fiscali di cui si è resa responsabile l’arrestata con la propria attività illegale in danno di ulteriori 82 braccianti.


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Sequestrato un milione di euro di mascherine https://www.livemag.it/index.php/2020/06/01/sequestrato-un-milione-di-euro-di-mascherine/ https://www.livemag.it/index.php/2020/06/01/sequestrato-un-milione-di-euro-di-mascherine/#respond Mon, 01 Jun 2020 19:04:21 +0000 https://www.livemag.it/?p=11794 Operazione mascherine sicure della Guardia di Finanza di Cuneo. Sequestrati 80 mila dispositivi non sicuri (privi di certificazioni), Il loro valore si aggirerebbe intorno al milione di euro. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cuneo hanno sottoposto a controllo un carico di dispositivi di protezione giunto dalla Cina.Dalle prime evidenze, infatti, i prodotti venduti al […]

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Operazione mascherine sicure della Guardia di Finanza di Cuneo. Sequestrati 80 mila dispositivi non sicuri (privi di certificazioni), Il loro valore si aggirerebbe intorno al milione di euro.

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cuneo hanno sottoposto a controllo un carico di dispositivi di protezione giunto dalla Cina.
Dalle prime evidenze, infatti, i prodotti venduti al dettaglio nell’area lombarda, distribuiti in Italia da un commerciante all’ingrosso di Bra, non erano corredati della documentazione prevista dalla normativa vigente, pur considerando le recenti semplificazioni dettate dalla decretazione emergenziale.

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Altro sequestro di mascherine vendute a 15 euro l’una https://www.livemag.it/index.php/2020/03/21/altro-sequestro-di-mascherine-vendute-a-15-euro-luna/ https://www.livemag.it/index.php/2020/03/21/altro-sequestro-di-mascherine-vendute-a-15-euro-luna/#respond Sat, 21 Mar 2020 10:35:43 +0000 https://www.livemag.it/?p=10770 74 mascherine sequestrate nel casalese. Già in precedenza, ma ad Asti, erano stati sequestrati dispositivi di protezione venduti a prezzi esorbitanti. Le mascherine sequestrate dalla Guardia di finanza di Casale erano in un negozio di articoli sanitari, commercializzati in assenza dei requisiti di conformità, in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15 euro l’una. In […]

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74 mascherine sequestrate nel casalese. Già in precedenza, ma ad Asti, erano stati sequestrati dispositivi di protezione venduti a prezzi esorbitanti.
Le mascherine sequestrate dalla Guardia di finanza di Casale erano in un negozio di articoli sanitari, commercializzati in assenza dei requisiti di conformità, in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15 euro l’una. In particolare venivano prodotti dispositivi di protezione individuale di seconda categoria (mascherine) non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza. Il titolare ora rischia un’ammenda minima di 10 mila euro, fino all’arresto.

[foto di repertorio]

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