\u00a0Ector Nina \u00e8 lo pseudonimo di Valerio Cardone<\/strong>, \u00a0protagonista della scena elettronica italiana e internazionale da sempre, dj resident del mitico Red Zone di Perugia fin dal 1997. Il ritmo fluisce, una voce calda lo accompagna, con dolcezza. Un brano cos\u00ec fa ballare, certo, ed \u00e8 anche l’antidoto perfetto a tormentoni ed affini. Perch\u00e9 non tormenta niente e nessuno. Affascina, invece. E’ in uscita a breve un remix di Aldo Gargiulo, che trasforma “Samba De Dios” in una bomba da dancefloor…<\/p>\n\n\n\nEctor Nina: tra ritmo e malinconia, “Samba De Dios” (UMM)<\/h2>\n\n\n\n
\u00abSamba de Dios, \u00e8 una visione, un mantra, una di quelle cose che si porta dentro una sorta di magia, un portale che secondo me va ascoltato e basta, spiegarlo \u00e8 difficile. Oggi molti pensano che \u00e8 il successo a fare l’artista, per me invece resta sempre quello che lasci, che sia main stream o di nicchia, \u00e8 solo quello che fa l’artista. Il successo \u00e8 passeggero, le opere restano per sempre\u00bb<\/em>, spiega Ector Nina.<\/p>\n\n\n\nEctor Nina, come \u00e8 nato questo brano? E come \u00e8 cambiato negli anni il tuo modo di creare musica?<\/strong><\/p>\n\n\n\nQuesto brano nasce in una piovosa notte di aprile, c’era vento e le nuvole erano nere. Volevo dare un po di allegria e spensieratezza alla mia giornata. Solitamente riesco a farlo con la musica giusta, o con delle piccole cose come ad esempio un pallone da calcio, o una partita a biliardo. Cosi ho cercato una sorta di mantra, che raccontasse proprio questo: ovvero come con il ritmo giusto e le piccole cose che ci rendono felici si possa cambiare il senso di una giornata partita male. <\/em><\/p>\n\n\n\nSe tu dovessi raccontare la tua vita musicale (e non) negli ultimi anni, da dove partiresti? <\/strong><\/p>\n\n\n\nEctor Nina \u00e8 un progetto giovane, te lo racconto partendo dalle produzioni in studio, sperimentando vari mood e sonorit\u00e0. Vivo in un bosco, tra Umbria e Toscana, oltre a creare, sono in continua ricerca di qualcosa di speciale da proporre nei mie dj set, (credo che un po’ tutti i dj lo facciano) queste cose che trovo le suono insieme a tracce che faccio io, nell’insieme credo di proporre al pubblico qualcosa di originale. Per fortuna faccio molte serate, nell’ultimo anno oltre all’Italia ho suonato in Inghilterra, Spagna, Francia, Slovenia, Kosovo. Spero un giorno di poter suonare in Sud America, ho un legame particolare con quella terra.<\/em><\/p>\n\n\n\n