{"id":52910,"date":"2025-06-11T18:02:47","date_gmt":"2025-06-11T16:02:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/06\/11\/assemblea-confcommercio-sangalli-meno-tasse-a-chi-crea-ricchezza\/"},"modified":"2025-06-11T18:02:47","modified_gmt":"2025-06-11T16:02:47","slug":"assemblea-confcommercio-sangalli-meno-tasse-a-chi-crea-ricchezza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/06\/11\/assemblea-confcommercio-sangalli-meno-tasse-a-chi-crea-ricchezza\/","title":{"rendered":"Assemblea Confcommercio, Sangalli \u201cMeno tasse a chi crea ricchezza\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 Dazi, fisco, terziario di mercato, ma anche lavoro, Europa e crescita sono solo alcuni dei temi al centro dell\u2019Assemblea 2025 di Confcommercio che quest\u2019anno festeggia 80 anni di storia. Imprese del terziario che rappresentano \u201cuno dei motori dell\u2019economia nazionale\u201d, come afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in un videomessaggio parla di una storia nazionale perch\u00e8 \u201cConfcommercio ha vissuto le profonde trasformazioni della societ\u00e0 italiana e ha accompagnato l\u2019Italia sia negli anni del boom economico del Dopoguerra sia nei momenti pi\u00f9 complicati. E ha interpretato questo ruolo guardando sempre al futuro, riuscendo ad anticipare i cambiamenti e a trasformare le crisi in opportunit\u00e0\u201d. La premier ricorda che le imprese del terziario di mercato contribuiscono per circa la met\u00e0 del PIL e dell\u2019occupazione. \u201cSiete uno dei motori dell\u2019economia nazionale, ed \u00e8 solo grazie al vostro dinamismo e alla vostra capacit\u00e0 di intraprendere che l\u2019Italia sta registrando indicatori macroeconomici estremamente positivi. L\u2019economia sta sostanzialmente dimostrando la sua solidit\u00e0 e la sua resilienza, anche e soprattutto sul fronte dell\u2019occupazione. Dati che ci rendono orgogliosi, sicuri della strategia che abbiamo messo in campo, ma che non sono merito del Governo. Sono merito vostro, delle imprese e dei lavoratori di questa Nazione. Il Governo si \u00e8 limitato a fare la parte che gli spetta, cio\u00e8 creare le condizioni migliori per la crescita e la competitivit\u00e0. Abbiamo approvato quella riforma fiscale che era attesa da cinquant\u2019anni, e ne stiamo dando rapidamente attuazione. Con l\u2019obiettivo di abbassare le tasse a tutti e di costruire un rapporto pi\u00f9 giusto ed equilibrato tra Stato e contribuente. Stiamo rimettendo al centro gli autonomi e i liberi professionisti, lavoratori per troppo tempo disprezzati e considerati a torto figli di un Dio minore. Questa \u00e8 la strada che continueremo a seguire, per consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando, rafforzare la domanda interna e proseguire nel percorso di riduzione della pressione fiscale, con un\u2019attenzione particolare al ceto medio. Sono i nostri obiettivi, e so che sono anche i vostri obiettivi\u201d, conclude Meloni.
E\u2019 proprio sulla questione fisco e terziario che si concentra in particolar modo l\u2019intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. \u201cLa finanza pubblica resta un problema strutturale per il nostro Paese a causa dell\u2019elevato debito pubblico. La nostra richiesta alle istituzioni \u00e8 chiara: serve dare impulso alla crescita e serve continuit\u00e0 nella gestione responsabile della finanza pubblica. A questo si lega l\u2019intenzione manifestata dal nostro Governo di richiedere alla Commissione europea maggiore flessibilit\u00e0 per la revisione del PNRR, per l\u2019utilizzo dei fondi della politica di coesione e di quelli del Piano sociale per il clima. Servono, per\u00f2, azioni ben calibrate, che mettano al centro il terziario di mercato: perch\u00e8 le nostre imprese, negli ultimi 30 anni, hanno creato 3,8 milioni di occupati. Le nostre imprese hanno creato tutta la nuova occupazione del Paese. E allora, tutte le politiche \u2013 da Transizione 5.0 a Impresa 4.0, dai contratti di sviluppo al Programma nazionale per giovani \u2013 tutto dovrebbe essere a misura di terziario di mercato\u201d, prosegue Sangalli che, sul versante del fisco, sottolinea come \u201coccorrono politiche che aiutino l\u2019adempimento, il contrasto e il recupero di evasione ed elusione, nonch\u00e8 un\u2019equilibrata tassazione dell\u2019economia digitale. Tutto questo sar\u00e0 in grado di sostenere la stessa riforma dell\u2019IRPEF. C\u2019\u00e8 la necessit\u00e0, infatti, di ridurre le tasse su chi crea ricchezza, benessere e buona occupazione. C\u2019\u00e8 la necessit\u00e0 di rendere strutturali la maggiorazione del costo del lavoro ai fini IRPEF ed IRES, nonch\u00e8 la cosiddetta \u2018IRES premial\u00e8 per le imprese che investono in innovazione e creano nuova occupazione. Un analogo meccanismo \u2013 prosegue \u2013 andrebbe previsto ai fini IRPEF per gli imprenditori individuali e le societ\u00e0 di persone. Bisogna, poi, avanzare nel processo di superamento dell\u2019IRAP\u201d, aggiunge.
Inevitabile poi un passaggio sui dazi e Ue. \u201cL\u2019economia globale \u00e8 stata caratterizzata da un marcato aumento dell\u2019incertezza. Incertezza che ha inciso profondamente sulla stabilit\u00e0 finanziaria, sulle attivit\u00e0 e sulle aspettative delle imprese. Incertezza dovuta ai tragici conflitti internazionali. Incertezza determinata dal ritorno della politica dei dazi. Un mondo con pi\u00f9 dazi \u00e8 un mondo peggiore. Insomma, la de-globalizzazione non \u00e8, e non pu\u00f2 essere, la risposta. Non ci si pu\u00f2 rassegnare alla \u2018chiusur\u00e0: capitale, lavoro, merci e servizi devono muoversi liberamente. Per l\u2019Europa \u00e8 tempo di scelte condivise \u2013 avverte -. Condivise anche con politiche nazionali. Ne va della stessa competitivit\u00e0 delle nostre imprese. Ne va del migliore funzionamento del mercato interno europeo, a partire dalla riforma del mercato elettrico, con prezzi ancora troppo legati alle fonti fossili. E sull\u2019energia dobbiamo puntare su idrogeno sostenibile, nucleare avanzato, rinnovabili ed efficienza delle reti. Non \u00e8 pi\u00f9 il tempo delle scelte ideologiche, servono scelte utili e realmente sostenibili\u201d.
Secondo l\u2019Ufficio Studi di Confcommercio, inoltre, ci sar\u00e0 una crescita del PIL pari a +0,8% nel 2025 e +0,9% nel 2026, in assenza di nuovi shock su dazi o energia. Nonostante il clima globale, infatti, i fondamentali dell\u2019economia italiana sono buoni, almeno nel breve periodo. Ma, nonostante l\u2019occupazione ai massimi, \u00e8 per\u00f2 difficile reperire manodopera qualificata nel terziario di mercato. Nel 2025, i settori del commercio, della ristorazione e dell\u2019alloggio non riusciranno a trovare circa 260mila lavoratori. Un dato in crescita rispetto al 2024 (+4%) che rappresenta una vera e propria emergenza perch\u00e8 rischia di frenare la crescita economica dei settori considerati e del prodotto lordo dell\u2019intero sistema economico italiano.
Dal palco di Confcommercio anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parla della crescita dell\u2019Italia: \u201cquesto \u00e8 un momento difficile. La guerra circonda nuovamente l\u2019Europa, la Russia continua gli attacchi in Ucraina, il conflitto a Gaza perdura e assistiamo ogni giorno a orrore e devastazione. La violenza \u00e8 intorno a noi, le divisioni accrescono. La storia \u00e8 tornata con la violenza del mare in tempesta, sono tornati i conflitti bellici e commerciali, sanzioni e dazi, confini e barriere doganali che spezzano le catene del valore, che minacciano gli approvvigionamenti. In questo mare in tempesta con tutti gli indicatori che rivelano le stime della crescita globale, la \u2018nave Itali\u00e0 appare pi\u00f9 sicura, stabile, consapevole, responsabile e capace di tenere il mare. Dobbiamo ricominciare dalla difesa comune europea e dalla politica di sicurezza energetica del nostro Continente. L\u2019Italia indica la rotta perch\u00e8 ha una guida salda, forte e responsabile di Giorgia Meloni, lo ha dimostrando ponendo l\u2019Italia al centro della politica internazionale, l\u2019Italia \u00e8 tornata ad essere orgogliosa di s\u00e8\u201d, conclude Urso.<\/p>\n
\u2013 foto Ipa Agency \u2013
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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