{"id":52148,"date":"2025-05-30T15:02:40","date_gmt":"2025-05-30T13:02:40","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/05\/30\/anas-riqualificato-il-fossato-di-castel-santangelo-a-roma\/"},"modified":"2025-05-30T15:02:40","modified_gmt":"2025-05-30T13:02:40","slug":"anas-riqualificato-il-fossato-di-castel-santangelo-a-roma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/05\/30\/anas-riqualificato-il-fossato-di-castel-santangelo-a-roma\/","title":{"rendered":"Anas, riqualificato il Fossato di Castel Sant\u2019Angelo a Roma"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 Anas ha completato i lavori di riqualificazione del Fossato di Castel Sant\u2019Angelo. L\u2019intervento, del valore di 1,3 milioni di euro, \u00e8 parte integrante del pi\u00f9 ampio progetto di riqualificazione di Piazza Pia, per un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro.
I lavori sono stati svolti dalla societ\u00e0 del Gruppo FS Italiane, in qualit\u00e0 di soggetto attuatore per conto del Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri.
L\u2019opera ha restituito alla collettivit\u00e0 un\u2019area di circa 4000 mq completamente rinnovata, con un focus sul recupero del verde del parco e sulla riqualificazione delle superfici pedonali. Il progetto ha permesso di rimodellare il paesaggio attraverso l\u2019ampliamento delle scarpate con nuove aree verdi, integrando le infrastrutture esistenti. Sono stati creati nuovi spazi pedonali, estendendo le aree per i pedoni adiacenti al fossato e alla rampa del sottopasso e offrendo un nuovo affaccio panoramico sul lato ovest di Castel Sant\u2019Angelo.
I lavori hanno consentito la valorizzazione del verde con la piantumazione di nuove specie arbustive e la riqualificazione del verde esistente. Un elemento storico, il muro Spaccarelli, confine del fossato, \u00e8 stato riposizionato nella sua sede originaria per preservare la memoria del disegno urbanistico originario a \u201ccinque stelle\u201d delle difese del castello.
Per migliorare l\u2019accessibilit\u00e0, sono stati realizzati tre nuovi varchi pedonali che connettono l\u2019area del fossato con Piazza Pia e il Parco dei Bastioni (Giardini di Castel Sant\u2019Angelo e Parco della Mole Adriana). Questi accessi includono un percorso di circa 102,70 metri con pavimentazione in sampietrini, un secondo percorso di 66,50 metri con sedute in travertino e alberature, e un terzo varco in prossimit\u00e0 del Passetto.
L\u2019intervento ha previsto anche l\u2019installazione di dispositivi per l\u2019orientamento e la riconoscibilit\u00e0 dei luoghi, con particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilit\u00e0 visive e uditive, e l\u2019integrazione dell\u2019illuminazione con nuovi corpi illuminanti in linea con il contesto storico dell\u2019area.
Nei prossimi mesi, l\u2019area del Fossato sar\u00e0 ulteriormente arricchita con la realizzazione di un museo a cielo aperto di circa 1400 mq, dove saranno esposti i ritrovamenti archeologici emersi durante i lavori di scavo del sottopasso di Piazza Pia.
Nel corso dei lavori di scavo stratigrafico e di delocalizzazione della fullonica romana (la bottega dei \u201cfullones\u201d, gli operai che lavavano e smacchiavano le vesti) rinvenuta nel cantiere per il sottopasso di Piazza Pia sono stati rinvenuti anche i resti di un\u2019interessante opera di sistemazione a giardino, affacciata direttamente sulla riva destra del Tevere.
Si tratta di una struttura costituita da un muro in opera quadrata di travertino, di terrazzamento della riva del fiume, dietro al quale fu realizzato un portico colonnato, di cui restano le fondazioni, e un\u2019ampia superficie aperta sistemata a giardino.
Lo scavo, condotto sotto la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma, ha permesso di documentare come la sistemazione sia stata interessata da tre fasi edilizie, susseguitesi tra l\u2019et\u00e0 di Augusto e quella di Nerone.
Il rinvenimento di un tubo idrico in piombo (fistula plumbea), timbrato con il nome del proprietario della fornitura di acqua, e dunque del giardino, ha permesso di identificare il personaggio titolare del primo rifacimento del complesso. L\u2019iscrizione recita C(ai) CA\u2019 saris Aug (usti) Germanici: si tratta dunque di Caligola, figlio di Germanico e Agrippina maggiore e imperatore dal 37 al 41 dopo Cristo.
Il ritrovamento trova un interessante riscontro anche nelle fonti letterarie antiche, un passo dell\u2019Ambasceria a Gaio (Legatio ad Gaium) scritta da Filone di Alessandria, storico ebreo di Alessandria d\u2019Egitto, racconta di come Caligola avesse ricevuto la legazione di ebrei alessandrini proprio negli Horti di Agrippina, in un vasto giardino affacciato sul Tevere, che separava il fiume da un monumentale porticato.
Lo scavo, inoltre, ha restituito una serie di Lastre Campana, terrecotte figurate usate per la decorazione dei tetti, con scene mitologiche inusuali, riutilizzate come coperture delle fogne della fullonica, ma in origine probabilmente realizzate per la copertura di una qualche struttura del giardino, forse dello stesso portico.
Questi ritrovamenti hanno potuto confermare come lo scavo di Piazza Pia rientri nell\u2019area degli Horti di Agrippina maggiore, madre di Caligola. Sempre da Piazza Pia, ma da scavi degli inizi del secolo scorso, provengono altri tubi in piombo iscritti, con il nome di Iulia Augusta, presumibilmente Livia Drusilla, la seconda moglie di Augusto e nonna di Germanico. E\u2019 probabile, dunque, che questa lussuosa residenza fosse passata dapprima in eredit\u00e0 a Germanico e poi, alla morte di questi, a sua moglie Agrippina maggiore e quindi al figlio imperatore.
La totalit\u00e0 di questi reperti \u00e8 stata delocalizzata da Anas in luoghi sicuri per poi procedere al suo completo restauro in attesa di poter esser esposti nella nuova area museale del Fossato.<\/p>\n
\u2013 foto ufficio stampa Anas \u2013
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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