{"id":51334,"date":"2025-05-20T12:02:54","date_gmt":"2025-05-20T10:02:54","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/05\/20\/allarme-insonnia-1-italiano-su-5-alle-prese-con-i-disturbi-del-sonno\/"},"modified":"2025-05-20T12:02:54","modified_gmt":"2025-05-20T10:02:54","slug":"allarme-insonnia-1-italiano-su-5-alle-prese-con-i-disturbi-del-sonno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/05\/20\/allarme-insonnia-1-italiano-su-5-alle-prese-con-i-disturbi-del-sonno\/","title":{"rendered":"Allarme insonnia, 1 italiano su 5 alle prese con i disturbi del sonno"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 In Italia sono oltre 12 milioni le persone che soffrono di disturbi del sonno, con un picco di casi nei periodi di cambio di stagione. Secondo recenti stime, 1 adulto su 4 e 1 minore su 5 manifesta sintomi riconducibili all\u2019insonnia, un disturbo che colpisce il 20% della popolazione in forma episodica e tra il 6% e il 7% in modo cronico. Le donne risultano particolarmente vulnerabili: circa il 60% ne soffre, in forma transitoria o persistente. \u2013 news in collaborazione con Eusphera \u2013 ROMA (ITALPRESS) \u2013 In Italia sono oltre 12 milioni le persone che soffrono di disturbi del sonno, con un picco di casi nei periodi di cambio di stagione. Secondo recenti stime, 1 adulto su 4 e 1 minore su 5 manifesta sintomi riconducibili all\u2019insonnia, un disturbo che colpisce il 20% della popolazione in forma episodica […]<\/p>\n","protected":false},"author":16,"featured_media":51335,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"jnews-multi-image_gallery":[],"jnews_single_post":[],"jnews_primary_category":[],"jnews_social_meta":[],"jnews_override_counter":[],"jnews_post_split":[],"footnotes":""},"categories":[1129],"tags":[],"class_list":["post-51334","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-mondo"],"yoast_head":"\n
\nNon si tratta solo di una questione quantitativa: il 30% degli italiani dorme meno di 6 ore a notte, e in molte regioni del Sud, Puglia e Sicilia su tutte, la media si ferma a 6,6 ore, contro le 7,5 della Val D\u2019Aosta. A soffrire di pi\u00f9 sono i giovani: per ragioni legate a stress scolastico, uso eccessivo di dispositivi elettronici e ritmi disordinati, raramente riescono a dormire le 9-10 ore di cui avrebbero fisiologicamente bisogno. Da qui l\u2019etichetta di \u201cgenerazione zombie\u201d.
\nA compromettere la qualit\u00e0 del riposo sono soprattutto fattori legati allo stile di vita: stress, ansia, alimentazione inadeguata, consumo serale di caffeina e alcolici, esposizione alla luce blu di smartphone e tablet. Basti pensare che la luce di uno smartphone \u00e8 70 volte pi\u00f9 intensa rispetto a quella di una notte di luna piena. Anche l\u2019orario dell\u2019attivit\u00e0 fisica influisce: praticarla dopo le 17 pu\u00f2 disturbare i processi di rilassamento cerebrale.
\nOltre alle abitudini quotidiane, anche i cambi di stagione possono influire negativamente sulla qualit\u00e0 del riposo. In particolare, il passaggio dall\u2019inverno alla primavera altera i ritmi circadiani a causa dell\u2019aumento delle ore di luce e delle variazioni climatiche, rendendo pi\u00f9 difficile addormentarsi e causando risvegli notturni. A questi fattori si aggiungono spesso allergie stagionali e un aumento del cortisolo, l\u2019ormone dello stress, che possono contribuire a disturbi del sonno e insonnia. Questi disagi, sebbene spesso temporanei, possono compromettere il benessere quotidiano se non adeguatamente gestiti.
\nIn questo scenario cresce l\u2019attenzione per approcci naturali e comportamenti virtuosi.
\nAccanto a buone pratiche, come ridurre gli stimoli serali, mantenere un ambiente silenzioso e fresco, e seguire una routine costante, si diffondono soluzioni non farmacologiche come l\u2019integratore alimentare prodotto da Eusphera<\/a>, azienda specializzata in nutraceutica. A base di GABA, valeriana e melatonina, contribuisce a favorire l\u2019addormentamento e a ridurre i risvegli notturni, supportando il ripristino del ciclo sonno-veglia in modo naturale, senza dipendenza o effetti rebound.
\nDisturbi come il sonnambulismo, il sonniloquio o il disturbo comportamentale del sonno REM non vanno confusi con l\u2019insonnia vera e propria, che compromette la qualit\u00e0 del riposo anche in presenza di un numero adeguato di ore dormite. Quando il problema si presenta almeno tre volte a settimana per pi\u00f9 di tre mesi, si parla di insonnia cronica: una condizione che merita attenzione medica e consapevolezza sociale.<\/p>\n
\n\u2013 foto www.pexels.com \u2013
\n(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"