Per dare maggiore struttura all\u2019esperienza, il percorso espositivo ha incluso 24 opere originali, suddivise in quattro fasi artistiche distintive, insieme a una selezione di dipinti e a due installazioni immersive: Luce \u2013 Installazione Orgonica<\/em> e Elena \u2013 Opera Viva<\/em>. Ogni pezzo ha rappresentato una soglia sensoriale e spirituale<\/strong>, capace di trasmettere emozioni attraverso forma, materia e simbolismo.<\/p>\n\n\n Elena Brovelli<\/strong> ha scelto di creare ascoltando l\u2019impulso intuitivo piuttosto che pianificando razionalmente. La sua pratica artistica si fonda su uno stato di trance cosciente, dove il pensiero cede il passo al sentire. In questo processo, il tessuto ha assunto un ruolo attivo: non \u00e8 diventato oggetto, ma presenza che comunica<\/strong>. Le sue pieghe hanno custodito ricordi e la monocromia si \u00e8 dilatata in profondit\u00e0. Cos\u00ec, ogni opera ha conquistato unicit\u00e0 assoluta, senza repliche n\u00e9 imitazioni, confermando l\u2019originalit\u00e0 autentica del gesto creativo<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Nel cuore della mostra, Elena Brovelli<\/strong> ha condotto una performance straordinaria, capace di fondere corpo e spirito in un gesto artistico sacro. Bendata, ha dato forma alla sua energia interiore attraverso movimenti guidati dallo stato di trance. Sullo sfondo, un video multisensoriale ha mostrato immagini evocative: deserti in movimento, mari infiniti, stormi in volo e laghi sospesi nel silenzio.<\/p>\n\n\n\n Durante questa azione, Miss Kiki Minou<\/strong> ha accompagnato la scena con una danza visiva che ha tradotto fisicamente il flusso creativo. Avvolta da veli e tessuti mobili, ha danzato tra luci e ombre. Il momento pi\u00f9 profondo \u00e8 giunto con l\u2019abbraccio tra artista e figura danzante, mentre ELENA<\/em>, l\u2019opera viva, si \u00e8 illuminata e ha vibrato, emettendo battiti e pulsazioni. In quell\u2019istante, il confine tra creazione e creatore si \u00e8 dissolto completamente<\/strong>.<\/p>\n\n\n In platea, diverse figure autorevoli hanno seguito con grande attenzione l\u2019intero evento. Tra i presenti, si sono distinti nomi di rilievo del mondo dell\u2019arte e della cultura come Giorgio Baratti<\/strong>, noto antiquario e storico dell\u2019arte; Daniele Crippa<\/strong>, Presidente del Museo del Parco di Portofino<\/strong>; Diana De Marchi<\/strong>, che guida la Commissione Pari Opportunit\u00e0 e Diritti Civili del Comune di Milano<\/strong>; e le attrici Sara Ricci<\/strong> e Irene Antonucci<\/strong>, che hanno espresso vivo apprezzamento per l\u2019esperienza vissuta.<\/p>\n\n\n\n Attraverso un flusso continuo di interazioni, racconti sui media, e testimonianze cariche di emozione, il progetto Touch Her Soul<\/em> ha dimostrato una forza comunicativa inusuale e profonda<\/strong>. Non si \u00e8 trattato solo di un evento, ma di un percorso artistico destinato a lasciare il segno nel panorama contemporaneo.<\/p>\n\n\n\n Elena Brovelli<\/strong> ha gi\u00e0 collocato molte delle sue opere in importanti collezioni private, sia italiane che internazionali. Allo stesso tempo, ha avviato collaborazioni prestigiose con brand come Porsche<\/strong>, Fondazione De Marchi<\/strong>, Amedia Hotel Milan \u2013 Trademark Collection by Wyndham<\/strong>, e altre realt\u00e0 culturali di rilievo. I suoi lavori hanno conosciuto una crescita continua in termini di valore, con coefficienti di riferimento significativi, apprezzati da galleristi e collezionisti.<\/p>\n\n\n\n Il progetto continuer\u00e0 il suo percorso attraverso tappe in citt\u00e0 simboliche come Padova, Monaco, Parigi, l\u2019Arsenale di Venezia, Londra, Lussemburgo e Zurigo. Ogni tappa offrir\u00e0 una nuova possibilit\u00e0 per incontrare l\u2019arte come esperienza totale<\/strong>, oltre l\u2019oggetto e oltre lo sguardo.<\/p>\n\n\n\n Per coloro che desiderano approfondire ulteriormente il linguaggio di Elena Brovelli<\/strong>, la mostra satellite di Touch Her Soul<\/em> continuer\u00e0 fino alla fine di maggio presso l\u2019Amedia Hotel Milano \u2013 Trademark Collection by Wyndham<\/strong>. Questo luogo, con la sua estetica sofisticata e accogliente, ospita una selezione accurata di opere che parlano direttamente ai sensi e all\u2019interiorit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n In questo spazio, l\u2019arte non rimane appesa alla parete: dialoga con l\u2019ambiente, con le persone, con lo stile. Per chi ama collezionare arte, per chi cerca esperienze trasformative, oppure per chi vuole scoprire nuovi linguaggi visivi, questa occasione rappresenta un invito sincero a entrare in contatto con l\u2019essenza del gesto artistico<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n \u201cL\u2019arte, oggi pi\u00f9 che mai, deve vibrare. Dentro e fuori l\u2019opera. Dentro e fuori il tempo.\u201d<\/em><\/p>\n\n\n\n A cura di Mario Altomura<\/a> <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Durante la Design Week, Milano riconosce un\u2019opera fuori dagli schemi Nel pieno fermento della Design Week 2025, Milano ha vissuto un momento di intensa profondit\u00e0 emotiva grazie a un\u2019esperienza che ha superato le logiche dell\u2019effimero. 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Un rituale performativo che unisce corpo, luce e materia<\/h3>\n\n\n\n
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Un viaggio artistico che evolve e conquista nuovi orizzonti<\/h3>\n\n\n\n
Una mostra parallela per chi vuole entrare ancora pi\u00f9 a fondo<\/h3>\n\n\n
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Leggi anche: Nuovo capitolo per un\u2019intesa vincente tra Virgo e Grande Fratello<\/a><\/p>\n\n\n\n