{"id":47105,"date":"2025-03-20T15:04:02","date_gmt":"2025-03-20T14:04:02","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/03\/20\/vinitaly-la-preview-a-bruxelles-unisce-istituzioni-e-aziende\/"},"modified":"2025-03-20T15:04:02","modified_gmt":"2025-03-20T14:04:02","slug":"vinitaly-la-preview-a-bruxelles-unisce-istituzioni-e-aziende","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/03\/20\/vinitaly-la-preview-a-bruxelles-unisce-istituzioni-e-aziende\/","title":{"rendered":"Vinitaly, la preview a Bruxelles unisce istituzioni e aziende"},"content":{"rendered":"
BRUXELLES (BELGIO) \u2013 \u201cIn questo momento complicato dobbiamo tutelare il prodotto italiano e le esportazioni dei vini nazionali. Per questo incontrer\u00f2 il commissario europeo per il Commercio Sefcovic e insister\u00f2 affinch\u00e8 possa essere tutelata la produzione italiana e quindi l\u2019esportazione dei nostri prodotti di qualit\u00e0 anche sul mercato americano. Venerd\u00ec a Roma presenteremo il piano d\u2019azione per l\u2019export, a dimostrazione che il Governo segue con grande attenzione ogni nostra impresa che si internazionalizza e che esporta. Combatteremo anche \u2013 e lo voglio ribadire a tutti i produttori di vino \u2013 anche a New York presso l\u2019Organizzazione mondiale della Sanit\u00e0 per cercare di vincere la stessa battaglia che abbiamo vinto qui a Bruxelles. Perch\u00e8 noi siamo convinti assolutamente che il vino non faccia male, anzi, il vino fa bene se consumato con moderazione\u201d. Cos\u00ec il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo all\u2019evento politico-istituzionale a Bruxelles, nell\u2019ambito di Vinitaly Preview, organizzato da Veronafiere presso l\u2019Ambasciata d\u2019Italia in Belgio, in vista del 57\u00b0 Salone internazionale dei vini e distillati a Verona dal 6 al 9 aprile.
All\u2019iniziativa ha partecipato anche il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana che ha dichiarato: \u201cE\u2019 una grande emozione parlare di Verona qui a Bruxelles. Vinitaly \u00e8 una manifestazione straordinaria. Essere a Bruxelles \u00e8 una nuova occasione per esprimere, anche in questa sede, i complimenti a Veronafiere, e al suo presidente Federico Bricolo, che stanno portando sempre pi\u00f9 a livelli di eccellenza mondiale questo appuntamento. Complimenti per quanto fatto in questi anni. Ringrazio, inoltre, chi \u00e8 fortemente impegnato a promuovere e valorizzare i prodotti italiani e i funzionari che fanno un lavoro silenzioso ma prezioso, a supporto degli italiani all\u2019estero\u201d.
Obiettivo dell\u2019iniziativa realizzata in collaborazione con Agenzia ICE e il sostegno di Italia del vino Consorzio: rappresentare la centralit\u00e0 socioeconomica e culturale del vino quale prodotto identitario dell\u2019Europa e dell\u2019Italia in particolare e sostenere il pressing politico e delle associazioni di settore impegnate a preservarlo dalle nuove spinte protezionistiche dalle massicce campagne salutistiche.
\u201cLa criminalizzazione del vino va evitata all\u2019interno dell\u2019Unione europea ed \u00e8 una battaglia su cui anche le forze politiche nazionali dovrebbero trovare un punto di incontro \u2013 ha commentato in Ambasciata il ministro dell\u2019Agricoltura e sovranit\u00e0 alimentare, Francesco Lollobrigida -. Non si tratta di una questione sanitaria o scientifica, ma di riconoscere il valore della nostra cultura alimentare, in cui il vino \u00e8 protagonista e contribuisce alla longevit\u00e0. Lavoriamo affinch\u00e8 il vino non venga penalizzato, ma riconosciuto per il suo valore culturale, sociale ed economico. Vinitaly sar\u00e0 un\u2019occasione per rafforzare questa visione e tutelare un comparto strategico per l\u2019Italia. Quest\u2019anno il Vinitaly ospiter\u00e0 due Commissari europei: Christophe Hansen, Commissario all\u2019Agricoltura, e Oliv\u00e8r V\u00e0rhelyi, Commissario alla Salute. La loro presenza testimonia un cambio di approccio da parte dell\u2019Europa, con un dialogo pi\u00f9 equilibrato sul settore vitivinicolo\u201d.
Un auspicio ripreso anche dalla vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna che ha dichiarato: \u201cTutto il sistema che ruota attorno a Vinitaly, in realt\u00e0 non \u00e8 solo economico ma promuove un ambasciatore \u2013 come il vino \u2013 della nostra identit\u00e0, della nostra cultura e delle nostre radici a livello europeo ma anche internazionale. Vinitaly non \u00e8 soltanto la fiera del vino ma promuovere un sistema-Italia che in un momento complesso come quello di oggi ha bisogno di tutela e di impegno da parte del Parlamento. Credo che nel nostro ruolo istituzionale dobbiamo essere difensori del nostro territorio. Dobbiamo farlo capire anche agli altri Paesi europei che devono comprendere il buono che c\u2019\u00e8 intorno alle nostre produzioni, di cui il vino \u00e8 un\u2019eccellenza\u201d.
Ad affermare la portata socioeconomica del settore del vino e il suo valore per l\u2019export agroalimentare italiano, \u00e8 stato il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas: \u201cIl vino nell\u2019ambito del nostro export agroalimentare \u00e8 cresciuto di cinque punti percentuali e ha raggiunto 8,1 miliardi di euro. Gli imprenditori sono stati i principali protagonisti di questo percorso: in un contesto generale di recessione, noi siamo riusciti ad avere un comparto agroalimentare che cresce e, tra le sue composizioni, \u00e8 stato determinante il contributo del vino (+5,5%). Gli Usa, che ci preoccupano molto, hanno fatto un pi\u00f9 9% e sono arrivati a 1,7 miliardi di euro. Di nuovo il merito \u00e8 sicuramente delle imprese, per\u00f2 c\u2019\u00e8 anche un\u2019infrastruttura che le aiuta, c\u2019\u00e8 un Governo che le sta supportando anche con il Sistema Paese formato da Ice, Sace, Simest e Cdp che sono veri e propri amplificatori di risultato. Ice si occupa di portare gli operatori esteri in Italia, i buyer: un terzo di tutti quelli presenti a Vinitaly. Al contempo organizza collettive di imprenditori italiani all\u2019estero, alle fiere, ad incontrare clienti, e sono almeno 7 le iniziative fieristiche con Vinitaly International nel mondo. 57 edizioni del Vinitaly non sono poche. E\u2019 un marchio che si \u00e8 creato e si \u00e8 costruito nel tempo, portando costantemente allo stesso tavolo produttori e buyer, alimentando i veri momenti in cui si sviluppa il business. ICE, insieme a Veronafiere, seleziona e recluta gli operatori realmente interessati. Ed \u00e8 solo questo business matching che permette di far crescere le esportazioni del vino all\u2019estero\u201d.
A fare gli onori di casa, l\u2019Ambasciatore d\u2019Italia in Belgio, Federica Favi: \u201cLa Preview di Vinitaly, ospitata per il secondo anno consecutivo in Ambasciata, ci ha riempito di orgoglio dinanzi alla comunit\u00e0 belga, europea ed internazionale a Bruxelles. L\u2019eccellenza delle nostre produzioni, la ricchezza e la diversit\u00e0 di tutti i nostri territori, la tecnologia italiana applicata all\u2019agricoltura, il naturale rispetto per l\u2019ambiente. Il nostro stile di vita, legato alla convivialit\u00e0, alla longevit\u00e0, all\u2019ospitalit\u00e0: Italia meravigliosa\u201d.
\u201cSiamo tornati nuovamente a Bruxelles a fianco dei rappresentanti e decisori politici per una preview che ha evidenziato il ruolo aggregatore di Vinitaly \u2013 ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo -, una agor\u00e0 del vino italiano e una piazza commerciale globale di un prodotto bandiera in grado di generare un contributo economico complessivo di oltre 45 miliardi di euro l\u2019anno e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro, pari all\u20191,1% del nostro Pil\u201d.
A questi risultati contribuisce anche l\u2019unico brand fieristico di promozione del vino italiano nel mondo che, con il proprio ecosistema di iniziative, raggiunge ogni anno oltre 10 mercati internazionali, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile all\u2019Asia fino all\u2019India, all\u2019Eurasia e all\u2019Europa per ampliare la portata commerciale della piattaforma Vinitaly e potenziare al contempo la campagna di incoming sulla manifestazione.
Per il general manager di Veronafiere, Adolfo Rebughini, \u201cla viticoltura e l\u2019enologia rappresentano un pilastro strategico per la bilancia agroalimentare italiana ed europea, contribuendo in modo determinante all\u2019export e alla promozione del turismo, della cultura e della sostenibilit\u00e0 ambientale. Dal 1967, Vinitaly \u00e8 la piattaforma globale di riferimento per il business e la cultura del vino italiano, un hub internazionale che connette produttori, buyer e professionisti, favorendo il networking, la formazione e l\u2019accesso ai mercati mondiali. Un vero e proprio incubatore di tendenze e un acceleratore dell\u2019internazionalizzazione del settore, capace di intercettare i cambiamenti del mercato e l\u2019evoluzione dei consumi. In quest\u2019ottica si inseriscono le novit\u00e0 dell\u2019edizione 2025, dal debutto del Salone dei vini NoLo e Vinitaly Tourism, dedicato all\u2019enoturismo, fino all\u2019area Raw Wine, spazio riservato ai vini artigianali, naturali e a minimo intervento, confermando Vinitaly come la vetrina pi\u00f9 completa dell\u2019eccellenza enologica italiana e il punto di riferimento globale per il settore\u201d.
Presenti alla preview di Vinitaly Bruxelles anche l\u2019amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, il Rappresentante permanente d\u2019Italia presso l\u2019Unione Europea, Vincenzo Celeste, insieme alle organizzazioni del settore europeo e italiano: Ignacio S\u00e0nchez, segretario generale del Comit\u00e8 Europ\u00e8en des entreprises de vins (Ceev), Marzia Varvaglione, presidente Agivi (Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani), Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini, Marco Montanaro, direttore generale Federvini, Tommaso Battista, presidente nazionale Copagri, Rita Babini, presidente Fivi, Luca Rigotti, presidente gruppo lavoro vino Copa Cogeca e un parterre di operatori selezionati.
\u201cSenza il commercio, le nostre aziende non saranno in grado di sopravvivere nel lungo termine \u2013 ha detto Ignacio Sanchez, segretario generale Ceev (Comitato europeo delle aziende vitivinicole) -. Dobbiamo essere in grado di esportare. Se i dazi annunciati da Trump venissero applicati al settore vinicolo, potremmo dimenticarci del mercato statunitense che rappresenta il 27% delle nostre esportazioni. Un volume che non sapremmo collocare altrove. Abbiamo quindi assolutamente bisogno del sostegno politico dei membri del Parlamento europeo, della Commissione e delle autorit\u00e0 nazionali per superare questa crisi e negoziare una soluzione. Perch\u00e8 se chiudiamo il mercato degli Stati Uniti, il nostro settore \u00e8 finito. Inoltre, dobbiamo difendere il vino da coloro che non rispettano la sua cultura, considerandolo un prodotto pericoloso. Abbiamo bisogno di Paesi capaci di proteggere il valore del vino, perch\u00e8 il vino \u00e8 moderazione, il vino \u00e8 cultura. L\u2019Italia \u00e8 un esempio in questo senso: eventi come Vinitaly possono davvero mostrare tutto ci\u00f2 che il vino ha da offrire alla societ\u00e0. Per ultimo il vino \u00e8 anche business. Ed \u00e8 per questo che l\u2019Europa e gli Stati membri devono continuare a difenderlo. Solo nell\u2019Unione Europea, il settore vinicolo d\u00e0 lavoro a 3 milioni di persone e genera un giro d\u2019affari di 150 miliardi di euro. Ci sono molti territori in cui non esistono alternative economiche. E senza eventi come Vinitaly, le nostre imprese non potrebbero raggiungere il mondo, trasmettere il valore del vino n\u00e8 proteggere il proprio business\u201d.
\u201cNon siamo abituati a dire che le cose sono difficili, tendiamo a dire che tutto \u00e8 bello e positivo \u2013 ha spiegato Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini -. Ma la realt\u00e0 \u00e8 diversa. E\u2019 vero che abbiamo esportato molto vino, soprattutto in Nord America, ma i consumi stanno calando dal terzo trimestre del 2023. Negli Stati Uniti il consumo \u00e8 sceso del 7%, in Europa del 4,5%. Quindi no, non va tutto bene. Il nostro vino viene prodotto con uva coltivata nei vigneti. E i vigneti non si fermano. Non possiamo semplicemente interrompere la produzione. Pu\u00f2 esserci una guerra in Ucraina, pu\u00f2 esserci Trump che decide di bloccare la produzione, possono accadere molte cose, ma i vigneti continueranno a produrre. Per questo oggi pi\u00f9 che mai dobbiamo unirci sotto questa bandiera. Dobbiamo eliminare i dazi. Un dazio del 200% \u00e8 inaccettabile, ma nemmeno il 25% \u00e8 accettabile perch\u00e8 significherebbe perdere 1 miliardo di euro su 8 miliardi di esportazioni. Sarebbe una perdita enorme, soprattutto per le piccole e medie imprese, che dipendono dal mercato statunitense. Dobbiamo lavorare con determinazione e chiediamo alla Commissione Europea di eliminare tutti i dazi imposti sui prodotti americani. Gli Stati Uniti esportano in Europa per 1,3 miliardi di euro, mentre noi esportiamo negli Stati Uniti per 8 miliardi. Quindi pensiamo davvero che tassandoli riusciremo a bilanciare la situazione? No, finiremmo solo per essere i perdenti. Oggi non siamo solo italiani, siamo anche francesi, spagnoli, tedeschi, austriaci e greci. Ogni paese d\u2019Europa esporta il proprio meraviglioso vino che non \u00e8 solo una bevanda, ma un\u2019opera d\u2019arte e un simbolo dell\u2019identit\u00e0 dei nostri paesi\u201d.
\u201cLa Federazione Italiana che rappresenta il settore del vino, dei distillati e degli aceti, con sede a Roma, \u00e8 stata fondata nel 1917. Oggi conta quasi 120 aziende associate \u2013 ha sottolineato
Marco Montanaro, direttore generale Federvini -. Il fatturato totale di queste imprese \u00e8 impressionante, arrivando a circa 22 miliardi di euro, di cui 10 miliardi derivano dalle esportazioni in tutto il mondo. Inoltre, il numero di dipendenti coinvolti nel settore ha raggiunto gli 82.000. Si tratta quindi di una realt\u00e0 di grande rilievo all\u2019interno della filiera agroalimentare. Siamo molto felici di essere qui stasera per celebrare questo evento in Italia, che rappresenta un punto di riferimento per il nostro settore. Credo che tutto sia gi\u00e0 stato detto, poich\u00e8 il Ministro Tajani e il Ministro Lollobrigida hanno evidenziato alcune delle principali sfide che dobbiamo affrontare. Ma ci sono anche molte opportunit\u00e0 da cogliere: nuovi mercati, nuove tendenze di consumo, digitalizzazione. C\u2019\u00e8 un grande fermento in questo settore e dobbiamo sfruttarlo per garantire la crescita del comparto, sia oggi che in futuro\u201d.
\u201cE\u2019 un onore essere qui anche quest\u2019anno per sostenere l\u2019Italia \u2013 ha detto Enrico Drei Don\u00e0, vicepresidente Italia del Vino Consorzio -. Il vino \u00e8 uno degli elementi chiave dello stile di vita italiano e siamo molto orgogliosi di rappresentarle, Allo stesso tempo, dobbiamo riflettere sulle grandi sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Oggi pi\u00f9 che mai \u00e8 fondamentale essere uniti e lavorare insieme per rafforzare il nostro settore, come fa anche Vinitaly nel promuovere il vino e lo stile di vita italiano nel mondo\u201d.<\/p>\n
\u2013 Foto ufficio stampa Veronafiere \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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