{"id":46929,"date":"2025-03-18T15:03:40","date_gmt":"2025-03-18T14:03:40","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/03\/18\/draghi-difesa-comune-europea-passaggio-obbligatorio\/"},"modified":"2025-03-18T15:03:40","modified_gmt":"2025-03-18T14:03:40","slug":"draghi-difesa-comune-europea-passaggio-obbligatorio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/03\/18\/draghi-difesa-comune-europea-passaggio-obbligatorio\/","title":{"rendered":"Draghi \u201cDifesa comune europea passaggio obbligatorio\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 Sulla difesa \u201coccorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi e armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorit\u00e0 nazionali operando come sistema di difesa continentale\u201d. Cos\u00ec l\u2019ex premier ed ex presidente della BCE Mario Draghi nel corso di un\u2019audizione in Senato riguardo il rapporto sul futuro della competitivit\u00e0 europea da lui redatto. \u201cDal punto di vista industriale-organizzativo, questo vuol dire favorire le sinergie industriali europee concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni (aerei, navi, mezzi terrestri, satelliti\u2026) che consentano l\u2019interoperabilit\u00e0, che oggi non abbiamo o solo limitatamente, e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni degli Stati membri\u201d, ha aggiunto.
\u201cLa difesa comune dell\u2019Europa diventa pertanto un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza. Persino la nostra valutazione dell\u2019investimento in difesa, oggi basata sul calcolo delle sole spese militari, andr\u00e0 modificata per includere gli investimenti su digitale, spazio e Cyber sicurezza che diventeranno necessari per la difesa del futuro. Per tutto ci\u00f2 occorre iniziare un percorso che ci porter\u00e0 a superare i modelli nazionali a pensare a livello continentale\u201d. \u201cGli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni paesi significative espansioni del deficit, n\u00e8 sono pensabili contrazioni nella spesa sociale sanitaria: sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidariet\u00e0 che parte dell\u2019identit\u00e0 europea \u2013 ha sottolineato \u2013 Quell\u2019identit\u00e0 che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell\u2019autocrazia. Il ricorso al debito comune \u00e8 l\u2019unica strada\u201d.
\u201cLa nostra sicurezza \u00e8 oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia, che con l\u2019invasione dell\u2019Ucraina ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l\u2019Unione Europea. L\u2019Europa \u00e8 oggi pi\u00f9 sola nei fori internazionali come accaduto di recente alle Nazioni Unite e si chiede: chi difender\u00e0 i suoi confini in caso di aggressione esterna? E con quali mezzi?\u201d.
\u201cSiamo il secondo o il terzo continente per spesa militare e sicuramente pi\u00f9 della Russia. Ma i paesi europei alla fine acquistano gran parte delle piattaforme militari dagli Stati Uniti: tra il 2020 e il 2024 gli Stati Uniti hanno fornito il 65% dell\u2019importazione di sistemi di difesa degli stati europei aderenti alla NATO. Nello stesso periodo l\u2019Italia ha importato circa il 30% dei suoi apparati di difesa degli Stati Uniti \u2013 ha detto Draghi \u2013 \u201cSe l\u2019Europa decidesse di creare la sua difesa e di aumentare i propri investimenti superando l\u2019attuale frazionamento invece di ricorrere in maniera cos\u00ec massiccia alle importazioni, essa ne avrebbe un maggiore ritorno industriale e un rapporto pi\u00f9 equilibrato con l\u2019alleato atlantico anche sul fronte economico \u2013 ha aggiunto \u2013 Questa grande trasformazione \u00e8 in realt\u00e0 necessaria non solo per le complessit\u00e0 geopolitiche alle quali stiamo assistendo, ma anche per via della rapidissima evoluzione della tecnologia che ha stravolto i concetti di difesa e di guerra\u201d.
\u201cL\u2019Europa avrebbe dovuto comunque combattere la stagnazione della sua economia e assumere maggiori responsabilit\u00e0 per la propria difesa in presenza di un minore impegno americano da tempo annunciato. Ma gli indirizzi della nuova amministrazione hanno drammaticamente ridotto il tempo disponibile\u201d, ha proseguito
Sui dazi l\u2019ex premier ha dichiarato: \u201cPer decenni l\u2019Unione Europea ha garantito ai suoi cittadini pace, prosperit\u00e0, solidariet\u00e0 e insieme all\u2019alleato americano sicurezza, sovranit\u00e0 e indipendenza. Questi sono i valori costituenti dell\u2019Unione Europea. Ma questi valori sono oggi posti in discussione: la nostra prosperit\u00e0, gi\u00e0 minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni commerciali e internazionali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggior partner. I dazi, le tariffe e altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee\u201d.
\u201cIn Europa tra settembre e febbraio il prezzo del gas naturale all\u2019ingrosso \u00e8 aumentato in media di oltre il 40% con punte di oltre il 65% per poi attestarsi a +15% nell\u2019ultima settimana \u2013 ha continuato Draghi \u2013 Anche i prezzi dell\u2019elettricit\u00e0 all\u2019ingrosso sono aumentati in modo generalizzato di diversi paesi europei e continuano ad essere 2-3 volte pi\u00f9 alti dei prezzi negli Stati Uniti. Questo problema \u00e8 ancora pi\u00f9 marcato in Italia dove i prezzi dell\u2019energia all\u2019ingrosso nel 2024 sono stati in media superiori dell\u201987% rispetto a quelli francesi, del 70% rispetto agli spagnoli, del 38% rispetto ai tedeschi. Anche i prezzi del gas all\u2019ingrosso in Italia nel 2024 sono stati mediamente pi\u00f9 alti rispetto ai mercati europei\u201d.
Infine sul caro bollette: \u201cUna seria politica di rilancio della competitivit\u00e0 europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette per imprese e famiglie. A livello europeo nel mercato del gas naturale \u00e8 necessario esercitare il nostro potere d\u2019acquisto sfruttando al posizione di essere il pi\u00f9 grande consumatore al mondo di gas: possiamo coordinare meglio la domanda di gas tra paesi, ad esempio riempiendo gli stoccaggi con flessibilit\u00e0 in modo da evitare l\u2019irrigidimento della domanda complessiva. Costi dell\u2019energia cos\u00ec alti pongono le aziende europee e italiane un perenne svantaggio nei confronti dei concorrenti stranieri. A rischio non c\u2019\u00e8 solo la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali, ma anche lo sviluppo di nuove tecnologie ed elevata crescita: si pensi all\u2019elevato consumo necessario per i data Centre\u201d, ha concluso.<\/p>\n
-Foto Ipa\/Agency-<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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