Abbiamo incontrato Poni Punkflwr aka Christian Fischer, A&R di Beathacker, una delle pi\u00f9 attive label tra quelle gestite dal grande gurppo italiano Jaywork Music Group. DJ e produttore esperto \u00e8 anche grafico, specializzato nell’industria cinematografica. Di s\u00e9 dice: \u00abDal 1996 al 2001 sono stato resident al leggendario Djungle Club di Abensberg, nel cuore della Bassa Baviera, dove ho suonato con DJ Hell, Africa Bambata, Dj Tonka, Monika Kruse, Acid Maria, Massimo e Chris Liebing, tra gli altri\u00bb.<\/em><\/p>\n\n\n\nLa tua etichetta Beathacker sta prendendo piede e attira molti artisti tedeschi. Qual \u00e8 la visione che c’\u00e8 dietro?<\/strong><\/p>\n\n\n\nIl fatto che la label “attragga” giovani artisti e produttori dalla Germania, \u00e8 probabilmente dovuto al fatto che io stesso provengo dalla Germania o dalla Baviera. Credo che ci siano anche pi\u00f9 riferimenti, se non altro per via della lingua. Questo rende molte cose pi\u00f9 facili. Anche se l’inglese \u00e8 gi\u00e0 universale e i testi in inglese suonano semplicemente pi\u00f9 belli, almeno credo. Non c’\u00e8 per\u00f2 una visione di fondo, perch\u00e9 tra quelli che pubblicano la loro musica su Beathacker abbiamo anche artisti polacchi, inglesi, presto turchi e spagnoli.<\/em><\/p>\n\n\n\nPoni Punkflwr racconta il successo dell\u2019etichetta Beathacker (Jaywork Music Group)<\/strong>. Come descriveresti il vostro sound? E come si \u00e8 evoluto nel tempo? <\/strong><\/p>\n\n\n\nLa caratteristica \u00e8 in realt\u00e0 la variet\u00e0 della musica che pubblichiamo su Beathacker. Ci sono ancora uscite che suonano un po’ pi\u00f9 sperimentali e sono semplicemente pi\u00f9 speciali. Si pu\u00f2 spaziare da brani house originali, cio\u00e8 di ispirazione classica, a ritmi techno underground anni ’90, fino a tracce radio-pop-dance dal suono moderno. Termine generico musica dance elettronica. Non mi interessa quale sia il genere, perch\u00e9 se penso che sia buono, allora penso che sia buono.<\/em><\/p>\n\n\n\nCom’\u00e8 nata Beathacker e cosa la rende diversa dalle altre etichette?<\/strong><\/p>\n\n\n\nNon ho fondato Beathacker, l’ho rilevata come A&R nell’ottobre del 2023 e da allora ho cercato di costruirla continuamente, dando il mio contributo, pubblicando musica di nuovi artisti interessanti e portandola cos\u00ec avanti. Penso che Beathacker non sia molto diversa da altre etichette di musica elettronica. Forse un po’ pi\u00f9 sperimentale di tanto in tanto. Ascoltate e capirete cosa intendo.<\/em><\/p>\n\n\n\nPoni Punkflwr, come vedi l’attuale scena musicale elettronica tedesca e che influenza ha sul tuo lavoro?<\/strong><\/p>\n\n\n\nNaturalmente si osservano i propri “concorrenti” e colleghi, ci\u00f2 che pubblicano e ci\u00f2 che ha successo. Se riesci a stare al passo (siamo appena stati al numero uno con i <\/em>Klub Klaubater<\/em><\/strong>, che abbiamo pubblicato proprio su Beathacker), allora ovviamente questo ti rende orgoglioso e ti dimostra che hai avuto un “buon fiuto”. Ma alla fine, pubblichiamo ci\u00f2 che ci piace, di solito indipendentemente da ci\u00f2 che va di moda al momento. I gusti sono diversi e anche in questo caso la diversit\u00e0 fa la differenza. <\/em><\/p>\n\n\n\n<\/p>\n\n\n\n
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