{"id":45134,"date":"2025-02-21T15:02:36","date_gmt":"2025-02-21T14:02:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/02\/21\/lavoro-del-conte-la-formazione-e-tra-gli-anelli-deboli-in-italia\/"},"modified":"2025-02-21T15:02:36","modified_gmt":"2025-02-21T14:02:36","slug":"lavoro-del-conte-la-formazione-e-tra-gli-anelli-deboli-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/02\/21\/lavoro-del-conte-la-formazione-e-tra-gli-anelli-deboli-in-italia\/","title":{"rendered":"Lavoro, Del Conte \u201cLa formazione \u00e8 tra gli anelli deboli in Italia\u201d"},"content":{"rendered":"
MILANO (ITALPRESS) \u2013 \u201cOggi uno dei problemi seri del mercato del lavoro \u00e8 trovare le persone giuste con le competenze giuste\u201d. Inoltre \u201csiamo uno dei Paesi col pi\u00f9 alto tasso di inattivit\u00e0: abbiamo un bacino potenziale di occupati straordinario, che non sfruttiamo. Forse dovremmo chiederci perch\u00e8 in Italia esiste, pi\u00f9 che negli altri Paesi, questo mismatch fra domanda e offerta. Sicuramente uno degli anelli deboli \u00e8 stato quello di abbandonare la struttura della formazione professionale\u201d. Lo afferma in un\u2019intervista a Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy Maurizio Del Conte, docente di diritto del Lavoro all\u2019Universit\u00e0 Bocconi di Milano e presidente di AFOL Metropolitana, agenzia pubblica che offre a cittadini e imprese servizi di formazione professionale, orientamento e lavoro.
\u201cAbbiamo preso una brutta piega\u201d trovando \u201cil punto di equilibrio sulla parte bassa di domanda e offerta: ci collochiamo come subfornitori, come terzisti, ma non andiamo a produrre laddove c\u2019\u00e8 il vero valore aggiunto \u2013 sottolinea Del Conte -. Quando ci collochiamo sulla parte bassa, inevitabilmente andiamo a investire poco in ricerca e sviluppo e in lavoro, ci mettiamo a competere con i Paesi in via di sviluppo, tagliando la crescita salariale e le prospettive di crescita in termini di carriera. Non ci dobbiamo stupire se i nostri ragazzi si guardano attorno e vanno dove vengono pagati di pi\u00f9, perch\u00e8 quelle imprese hanno pi\u00f9 marginalit\u00e0\u201d, spiega. \u201cIl vero problema della struttura salariale del lavoro italiano non \u00e8 tanto sui minimi\u201d che \u201csono pi\u00f9 o meno allineati: il problema \u00e8 che noi abbiamo troppe persone concentrate sulla fascia minima, non facciamo carriera\u201d, sottolinea il presidente di AFOL Metropolitana.
Il lavoro nero \u201c\u00e8 molto problematico, incide oltre il 20% del lavoro e del PIL: \u00e8 un problema gigantesco e fa concorrenza sleale a chi invece assume in modo regolare. Questa voragine del lavoro nero ci sta facendo molto male\u201d.
I numeri sull\u2019occupazione \u201csono positivi, la tendenza \u00e8 positiva: nel giro di una decina d\u2019anni abbiamo aumentato del 78% il tasso di partecipazione al lavoro \u2013 spiega Del Conte -. La qualit\u00e0 del lavoro per\u00f2 continua a essere non di livello europeo: abbiamo pi\u00f9 occupati, ma non abbiamo fatto quello scatto che dovremmo fare in termini di valore aggiunto, cio\u00e8 di qualit\u00e0 del lavoro\u201d.
Questo avviene perch\u00e8 \u201cabbiamo un tessuto imprenditoriale che non fa massa critica. Se negli altri Paesi investono miliardi nelle nuove tecnologie e noi abbiamo piccole imprese che non possono fare questo tipo di investimento, il problema di crescere in qualit\u00e0 esiste. Quanto possa incidere la politica su questo? In parte\u201d, perch\u00e8 \u201cnon \u00e8 soltanto una questione di quanto spendiamo, ma anche di come lo spendiamo\u201d.
Col Pnrr \u201cnon abbiamo mai avuto cos\u00ec tanti soldi per la formazione professionale come in questi ultimi due-tre anni. Mi aspetterei di vedere una svolta, ma come mai non \u00e8 successo niente? I soldi arrivano, il problema \u00e8 che non si spendono bene\u201d, conclude Del Conte.<\/p>\n
\u2013 Foto Italpress \u2013<\/p>\n
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