Webuild<\/a>, ospite oggi di ReStart su Rai 3. \n\u201cQuesto progetto si inserisce in un piano di investimenti infrastrutturali molto pi\u00f9 ampio portato avanti dal Governo Meloni e dal Ministro Salvini. Realizzare quest\u2019opera significa dare ai 5 milioni di cittadini siciliani l\u2019opportunit\u00e0 di essere connessi al Paese come tutti gli altri, con gli stessi diritti \u2013 ha aggiunto -. Significa concretizzare un piano articolato di infrastrutture facendo s\u00ec che l\u2019alta velocit\u00e0 ferroviaria su cui abbiamo gi\u00e0 investito in Italia oltre 100 miliardi di euro raggiunga la Sicilia, dove forse mai come in questo momento si stanno realizzando ingenti investimenti in infrastrutture\u201d. \n\u201cDobbiamo immaginare un ampio piano di sviluppo infrastrutturale per la Sicilia nell\u2019ambito del quale abbiamo lavorato ad un piano in grado di affrontare e risolvere in due anni il grave problema dell\u2019acqua e della siccit\u00e0 con intervento di mercato di investitori interessati, rispondendo a quanto richiesto dalla Regione Siciliana \u2013 ha sottolineato l\u2019Amministratore Delegato di Webuild -. Come dimostriamo ogni giorno con gli impianti realizzati in Medio Oriente, con il nostro piano possiamo metter fine una volta per tutte all\u2019emergenza idrica di cui soffrono oltre 2,3 milioni di siciliani in aree critiche, soggette a razionamento dell\u2019acqua e aggravate dal precario stato di conservazione delle reti acquedottistiche e del sistema dei bacini di accumulo\u201d, ha proseguito Salini. \n\u201cCon il progetto del Ponte l\u2019Italia si proietta sulla scena mondiale con un\u2019opera incredibile dal punto di vista ingegneristico e trasportistico. Il progetto comprende anche importanti opere di collegamento sui versanti Sicilia e Calabria funzionali al Ponte, opere non funzionali al Ponte e opere di mitigazione ambientale, perch\u00e8 unite, Reggio Calabria e Messina danno luogo ad una grande metropoli \u2013 ha aggiunto -. In Sicilia, infatti saranno realizzate tre fermate ferroviarie in sotterraneo che, unite alle stazioni di Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Messina, daranno concretezza al sistema metropolitano interregionale per l\u2019area dello Stretto, una metropolitana al servizio dei suoi oltre 400mila abitanti. In Calabria, tra le altre cose, sar\u00e0 realizzato un centro direzionale multifunzionale\u201d. \nIl Progetto del Ponte \u201c\u00e8 stato assegnato al consorzio Eurolink a seguito di una gara internazionale, e oggi Webuild \u00e8 al lavoro con gli spagnoli di Sacyr, con cui abbiamo gi\u00e0 realizzato la straordinaria opera dell\u2019ampliamento del Canale di Panama, e i giapponesi di IHI, specializzati nel settore ponti e cavi. Con queste competenze il Ponte si pu\u00f2 fare\u201d, ha detto ancora Salini, che per quanto riguarda il tema delle faglie, ricorda che \u00e8 necessario far chiarezza su cosa sia una faglia. \u201cDi faglie inattive ce ne sono infinite e ovunque nella crosta terrestre, anche in zone non soggette a rischio sismico, come, ad esempio, sotto il centro di Milano. Solo le faglie attive e capaci vanno tenute in considerazione nella progettazione delle opere. La faglia di cui si \u00e8 parlato tanto in questi giorni non \u00e8 grandi ponti sospesi costruiti in aree fortemente sismiche come il Ponte di Akashi Kaikyo in Giappone, che ha resistito al devastante sisma di Kobe del 1995, e il Ponte di \u00c7anakkale in Turchia, che attraversa lo stretto dei Dardanelli con una campata centrale di 2023 metri, e che \u00e8 stato costruito proprio sulla base del modello di impalcato elaborato per il Ponte sullo stretto di Messina. Questi esempi dimostrano che \u00e8 possibile realizzare strutture sicure e durature anche in zone ad alta pericolosit\u00e0 sismica e contesti geologicamente complessi. Che il Ponte si possa fare \u00e8 un fatto, che \u00e8 sicuro \u00e8 un altro fatto, se si vuole fare o meno \u00e8 una scelta per l\u2019Italia\u201d, ha concluso Salini.<\/p>\n\u2013 Foto ufficio stampa Webuild \u2013<\/p>\n
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MILANO (ITALPRESS) \u2013 \u201cLa scelta di realizzare o no il Ponte sullo Stretto di Messina \u00e8 politica e non tecnica, quello che possiamo affermare \u00e8 che come Gruppo con la filiera abbiamo tutte le competenze tecniche e le tecnologie per realizzarlo bene, senza rischi, e nel massimo rispetto della legalit\u00e0, come dimostriamo ogni giorno in […]<\/p>\n","protected":false},"author":16,"featured_media":43563,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"jnews-multi-image_gallery":[],"jnews_single_post":[],"jnews_primary_category":[],"jnews_social_meta":[],"jnews_override_counter":[],"jnews_post_split":[],"footnotes":""},"categories":[1129],"tags":[],"class_list":["post-43562","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-mondo"],"yoast_head":"\n
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