{"id":43537,"date":"2025-01-29T12:04:13","date_gmt":"2025-01-29T11:04:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/01\/29\/il-ritorno-dei-vecchi-boss-scarcerati-19-arresti-per-mafia-a-palermo\/"},"modified":"2025-01-29T12:04:13","modified_gmt":"2025-01-29T11:04:13","slug":"il-ritorno-dei-vecchi-boss-scarcerati-19-arresti-per-mafia-a-palermo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/01\/29\/il-ritorno-dei-vecchi-boss-scarcerati-19-arresti-per-mafia-a-palermo\/","title":{"rendered":"Il ritorno dei vecchi boss scarcerati, 19 arresti per mafia a Palermo"},"content":{"rendered":"
PALERMO (ITALPRESS) \u2013 Duro colpo al mandamento mafioso Uditore-Passo di Rigano, a Palermo. Gli agenti della Squadra mobile della polizia di Stato e del Sisco, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura, hanno dato esecuzione a un\u2019ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 indagati, di cui 17 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni ed altri reati connessi. L\u2019operazione si inserisce in pi\u00f9 vasto contesto investigativo avviato con il coordinamento della Dda di Palermo sul mandamento Uditore-Passo di Rigano ed ha visto il coinvolgimento, tra i destinatari del provvedimento cautelare, di soggetti apicali della cosca mafiosa gi\u00e0 emersi nelle trascorse investigazioni come uomini d\u2019onore appartenenti all\u2019ala corleonese di cosa nostra. In particolare, nel corso della presente indagine \u00e8 emersa la volont\u00e0 di alcuni indagati, dopo avere scontato un periodo di detenzione, di consolidare le posizioni di potere all\u2019interno della cosca anche attraverso il controllo e la gestione, all\u2019interno del mandamento, delle attivit\u00e0 produttive legate in particolar modo al settore dell\u2019edilizia. In tale logica affaristica \u00e8 stato registrato il ritorno negli attuali assetti criminali di un esponente mafioso, figura apicale nelle storiche dinamiche di cosa nostra, che \u00e8 risultato particolarmente attivo nella riorganizzazione di una rete relazionale qualificata allo scopo di ribadire la propria forza ed ingerenza, ma anche al fine di condividere i vantaggi economici delle citate iniziative imprenditoriali.
Infatti dalle acquisizioni investigative sono stati documentati sporadici incontri presso locali ricettivi al fine di allacciare e consolidare relazioni con esponenti siciliani della vita politica ed imprenditoriale. In proposito sono stati documentati anche incontri periodici tra alcuni dei destinatari del presente provvedimento cautelare, avvenuti all\u2019interno di un fondo agricolo nell\u2019area di Passo di Rigano, in forma altamente riservata finalizzati ad un confronto sullo stato dell\u2019associazione mafiosa.
Nell\u2019occasione gli investigatori hanno appreso che tra gli indagati sussisterebbe un patto di garanzia per un ingente debito maturato in passato in favore di un altro storico mafioso ergastolano stragista dello stesso territorio, oggi in regime di carcere duro. Nel tracciato filone investigativo tra le diverse ipotesi estorsive ascrivibili all\u2019organizzazione mafiosa investigata, si richiamano le pressioni esercitate dal sodalizio al fine di garantirsi il controllo delle attivit\u00e0 produttive insistenti nel settore edilizio, favorendo le imprese collegate a imprenditori sodali oggetto dell\u2019attuale misura cautelare.
Nel medesimo contesto investigativo sono stati acquisiti elementi indiziari anche nei confronti di alcuni nuovi esponenti, sodali alla medesima compagine mafiosa, attivi nella pratica estorsiva, nonch\u00e8 figure di riferimento in alcune iniziative imprenditoriali particolarmente redditizie per il citato gruppo criminale.
Tra queste, la societ\u00e0, A.C. Milano che gestiva la discoteca Notre Club, dove, fin dalla sua inaugurazione, si sono verificati diversi episodi di violenza, culminati anche, il 21 dicembre 2023, con l\u2019omicidio di un giovane di 22 anni, Rosolino Celesia.
Nel corso dell\u2019operazione gli investigatori hanno anche proceduto al sequestro preventivo di beni immobili ed imprese, comprensivo delle quote sociali, nonch\u00e8 di rapporti bancari riconducibili, a vario titolo, agli indagati per un valore stimato di circa 10 milioni di euro.
\u2013 foto ufficio stampa Polizia di Stato \u2013
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