{"id":43354,"date":"2025-01-27T12:04:02","date_gmt":"2025-01-27T11:04:02","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/01\/27\/scoperto-traffico-illecito-di-rifiuti-nel-reggino\/"},"modified":"2025-01-27T12:04:02","modified_gmt":"2025-01-27T11:04:02","slug":"scoperto-traffico-illecito-di-rifiuti-nel-reggino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/01\/27\/scoperto-traffico-illecito-di-rifiuti-nel-reggino\/","title":{"rendered":"Scoperto traffico illecito di rifiuti nel reggino"},"content":{"rendered":"
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\nSi \u00e8, inoltre, accertato che in molte occasioni all’interno dei veicoli rottamati erano riposti rifiuti, costituiti da scarti di lavorazione o rifiuti privi di valore commerciale che dovevano essere smaltiti separatamente con i costi conseguenti. I veicoli ridotti volumetricamente erano poi trasportati alle aziende acquirenti con un peso fraudolentemente aumentato.
\nLa riduzione volumetrica permetteva la formazione dei “pacchi auto “o “pacchi carrozzeria” con all’interno i rifiuti nascosti.
\nLe indagini svolte hanno anche permesso di accertare ulteriori attivit\u00e0 di gestione illecita. I rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche (RAEE) non erano, preventivamente al conferimento presso impianti specializzati al riciclo e valorizzazione, sottoposti a sottrazione delle parti pericolose e in alcuni casi erano riempiti con altri rifiuti.
\nGli estintori esausti erano trattati con mezzi meccanici con conseguente esplosione e rilascio in atmosfera di polveri pericolose.
\nLe balle di paraurti di autovetture da sottoporre a riciclaggio erano in realt\u00e0 conferite mescolate con rifiuti, anche pericolosi, destinati invece a smaltimento.
\nI fusti metallici non erano preventivamente bonificati asportando i liquidi contenuti, potenzialmente pericolosi, ma trattati in modo tale da causare sversamenti nel suolo aziendale e mescolamenti con altro materiale metallico trattato e conferito ad altre aziende.
\nLe operazioni descritte comportavano notevoli risparmi economici ed i rifiuti trattati non perdevano la loro qualifica di pericoloso e, quindi, l’asterisco che contraddistingue appunto i rifiuti pericolosi. Agli indagati sono stati anche contestati i reati di invasione di terreni, collocando i rifiuti anche su terreni, pubblici e privati, al di fuori delle aree aziendali nonch\u00e9 il deturpamento e imbrattamento di cose altrui. I sequestri eseguiti dai Carabinieri Forestali riguardano le quote sociali e i patrimoni aziendale di due societ\u00e0, i patrimoni aziendale di due ditte individuali nonch\u00e9 di un furgone utilizzato per la movimentazione dei rifiuti.
\nOtto gli indagati. Il G.I.P. di Reggio Calabria ha nominato due Amministratori Giudiziari per la gestione delle aziende.
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