{"id":42187,"date":"2025-01-08T21:03:34","date_gmt":"2025-01-08T20:03:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/01\/08\/galvagno-per-la-sicilia-un-momento-doro-va-sfruttato-al-meglio\/"},"modified":"2025-01-08T21:03:34","modified_gmt":"2025-01-08T20:03:34","slug":"galvagno-per-la-sicilia-un-momento-doro-va-sfruttato-al-meglio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2025\/01\/08\/galvagno-per-la-sicilia-un-momento-doro-va-sfruttato-al-meglio\/","title":{"rendered":"Galvagno \u201cPer la Sicilia un momento d\u2019oro, va sfruttato al meglio\u201d"},"content":{"rendered":"
PALERMO (ITALPRESS) \u2013 Per la Sicilia \u201critengo che questo sia veramente un momento d\u2019oro: non serve assolutamente cadere nella contrapposizione tra forze politiche in maniera strumentale\u201d, ma il confronto deve servire a \u201ccostruire qualcosa di buono\u201d. Lo ha detto Gaetano Galvagno, presidente dell\u2019Assemblea Regionale Siciliana, in un\u2019intervista all\u2019agenzia Italpress, evidenziando anche i rapporti \u201cassolutamente solidi\u201d tra governo e parlamento regionale.
\u201cPer il secondo anno consecutivo siamo riusciti a scongiurare l\u2019esercizio provvisorio e, rispetto al 2023, abbiamo avuto l\u2019opportunit\u00e0 di approvare la legge di stabilit\u00e0 entro il 31 dicembre: dovrebbe essere la normalit\u00e0 ma per oltre vent\u2019anni questa normalit\u00e0 non c\u2019\u00e8 stata, quindi forse qualcosa di migliore rispetto al passato si sta facendo, grazie anche a una sinergia fortissima con il presidente della Regione, Renato Schifani, e col suo nuovo assessore, Alessandro Dagnino\u201d e alla tempestivit\u00e0 con cui sono arrivati \u201ci documenti contabili\u201d che sono stati \u201cassegnati immediatamente alle Commissioni per rispettare l\u2019iter di 45 giorni previsti dal regolamento dell\u2019assemblea regionale siciliana. Ci auguriamo che la qualit\u00e0 della produzione legislativa possa essere sempre migliore\u201d.
E su un eventuale rimpasto in Giunta, aggiunge: col presidente Schifani \u201cnon ne abbiamo parlato\u201d, il che \u201cnon significa che non ci sar\u00e0, per\u00f2 ad oggi non ho avuto un\u2019interlocuzione in tal senso\u201d.
Poi sul voto segreto all\u2019Ars: \u201climitarne l\u2019utilizzo solo ed esclusivamente ad alcune questioni, cos\u00ec come fanno Camera e Senato, pu\u00f2 essere un gesto di maggiore trasparenza nei confronti dei siciliani\u201d.
Con Schifani \u201cregistro un rapporto di rilievo: non credo che ci debba essere un dualismo, anzi. Bisogna camminare l\u2019uno accanto all\u2019altro, perch\u00e8 l\u2019interesse che abbiamo \u00e8 sfruttare al massimo questo momento che vede il governo regionale dello stesso colore del governo nazionale, guidato sapientemente dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Bisogna sfruttare tutto quello che si pu\u00f2 fare per portare benefici alla Sicilia e ai cittadini\u201d.
Anche il governo nazionale ha dimostrato vicinanza alla Sicilia, come dimostrano \u201ci 6,8 miliardi del Fondo per lo sviluppo e la coesione destinati alla Regione per le opere infrastrutturali assolutamente strategiche\u201d, per \u201clivellare quel grandissimo divario che c\u2019\u00e8 tra Nord e Sud\u201d ed evitare che esista \u201cun\u2019Italia a due velocit\u00e0, un\u2019Italia di serie A e di serie B\u201d.
Ci riusciremo? \u201cQuesto ce lo dir\u00e0 il tempo, certamente c\u2019\u00e8 una grandissima attenzione da parte di tutto il governo\u201d, testimoniata anche \u201cdall\u2019attenzione che ha avuto il Ministero dell\u2019Agricoltura a voler svolgere proprio a Siracusa\u201d il G7 Agricoltura e \u201canche l\u2019attenzione del Presidente della Repubblica che \u00e8 venuto a presenziare qui in Sicilia pi\u00f9 volte\u201d.
L\u2019autonomia differenziata? \u201cben venga\u201d, spiega, \u201cpurch\u00e8 si parta tutti dallo stesso nastro di partenza. Penso che bisogna vivere di luce propria, a me non spaventa di dover correre con le mie gambe ma non si pu\u00f2 pensare che, all\u2019interno di una gara tra tante regioni, ci possa essere una regione che parta molto in avanti e una regione che parta molto indietro, perch\u00e8 chiaramente ha delle carenze infrastrutturali che hanno determinato anche lo spopolamento\u201d, dice Galvagno.
\u201cIl criterio sterile della grandezza o del numero degli abitanti non pu\u00f2 essere un criterio che si deve necessariamente adottare. In un incontro col Ministro Calderoli durante l\u2019assemblea di tutti i presidenti dei consigli regionali d\u2019Italia, in maniera provocatoria, ho detto che a me basterebbe che la Sicilia fosse magari la Lombardia non di oggi, ma anche di 10 anni fa perch\u00e8 chiaramente \u00e8 una regione che parte molto pi\u00f9 avvantaggiata rispetto a noi\u201d, aggiunge.
Galvagno lancia poi un appello all\u2019unit\u00e0 alle forze politiche della Regione. \u201cMi aspetto di lavorare senza bisogno di strumentalizzare i temi anche con le forze di opposizione. Il confronto pu\u00f2 consentire un miglioramento dei testi normativi. Mi aspetto che ci possa essere consapevolezza e responsabilit\u00e0 perch\u00e8 in gioco c\u2019\u00e8 il futuro nostro, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Un atto di grande responsabilit\u00e0 \u00e8 quello di affrontare le cose in maniera seria: il confronto deve portare sempre a qualcosa, non pu\u00f2 essere sterile. Bisogna essere realisti, specie quando si fanno le finanziarie: non servono interventi spot, serve una visione strategica di Sicilia, dell\u2019allocazione delle risorse e a cosa si vogliono destinare\u201d, spiega.
\u201cMolti ci criticano per il maxi-emendamento fatto di elargizione ai Comuni\u201d, ma \u201cnon credo che sia una vergogna finanziare una chiesa, una strada o una piazza\u201d, anzi, \u00e8 un\u2019attenzione nei confronti del territorio\u201d.
I cittadini segnalano \u201ccarenze infrastrutturali, strade che sono un colabrodo, servizi che molte volte sono inesistenti. E\u2019 giustissimo fare dei bandi, ma esistono talvolta delle situazioni dove bisogna necessariamente andare in deroga: non si pu\u00f2 aspettare il bando se il tetto di una scuola sta crollando\u201d. <\/p>\n
\u2013 foto Italpress \u2013
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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