{"id":40115,"date":"2024-12-01T12:03:47","date_gmt":"2024-12-01T11:03:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/12\/01\/sbarra-alzare-i-toni-non-aiuta-nessuno\/"},"modified":"2024-12-01T12:03:47","modified_gmt":"2024-12-01T11:03:47","slug":"sbarra-alzare-i-toni-non-aiuta-nessuno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/12\/01\/sbarra-alzare-i-toni-non-aiuta-nessuno\/","title":{"rendered":"Sbarra \u201cAlzare i toni non aiuta nessuno\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 \u201cIo credo in una comunicazione che unisce, non che divide. Ma siamo entrambi \u2018figli del popol\u00f2: prima di studiare abbiamo lavorato e conosciamo la fatica della fabbrica e dei campi\u201d. Cos\u00ec, in una intervista al Corriere della Sera, il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, che comunicativamente parlando sottolinea di sentirsi diverso dal leader della Cgil, Maurizio Landini: \u201cMolto diverso nella scelta delle parole\u201d e dice che non avrebbe mai usato in un comizio l\u2019espressione \u201crivolta sociale\u201d. \u201cMai \u2013 dichiara -. Preferisco di gran lunga \u2018partecipazione social\u00e8. Rispetto agli esistenzialisti francesi mi piace di pi\u00f9 Karl Popper e la sua difesa della societ\u00e0 aperta. C\u2019\u00e8 un corto circuito che non mi convince nella retorica di questi mesi, una certa confusione che al conflitto, sacrosanta modalit\u00e0 dell\u2019azione sindacale, sovrappone l\u2019antagonismo\u201d.
Alla domanda su come ci si rapporta con la piazza e se \u00e8 cos\u00ec difficile parlare ai lavoratori, risponde: \u201cPi\u00f9 che difficile \u00e8 una grande responsabilit\u00e0. Le parole possono essere semi da far crescere o benzina sul fuoco: bisogna sceglierle bene perch\u00e8 producono effetti anche al di l\u00e0 delle intenzioni. Io penso che in questa fase abbiamo un compito anche pedagogico: dovremmo trasmettere il senso di una comune appartenenza allo stesso destino. Sbagliato incendiare le piazze, additare come nemici gli interlocutori istituzionali, alzare il livello di scontro nei luoghi di lavoro. Chi semina vento, raccoglie tempesta\u201d.
Quando sta per iniziare un comizio dice di pensare \u201calle parole di Ezio Tarantelli (l\u2019economista ucciso dalle Br a Roma il 27 marzo 1985, ndr): \u2018Non abbiate mai paura di dire la verit\u00e0 ai lavorator\u00ec. E poi guardo gli occhi delle persone che ho davanti\u201d. Ed in merito agli incidenti di Torino, dichiara: \u201cIn un Paese che ha visto le P38 in piazza, bisognerebbe misurare con molta attenzione le parole. Dovremmo tutti darci una regolata e alimentare un clima di coesione, concordia. Che non significa annullare il duro confronto\u201d. In merito all\u2019affermazione di volere \u201crivoltare l\u2019Italia come un guanto\u201d, spiega: \u201cNon mi piace la metafora: la trovo brutta come immagine e ambigua nelle finalit\u00e0. L\u2019Italia va riformata, non rivoltata. Lo si fa con il dialogo\u201d. E sullo scontro Landini-Salvini, commenta: \u201cLa radicalizzazione non aiuta nessuno, n\u00e8 i lavoratori n\u00e8 il Paese. Parlare di \u2018svolta autoritari\u00e0 del governo come fa Landini mi sembra per\u00f2 davvero fuori luogo\u201d.
Secondo Sbarra il Paese \u00e8 \u201cstanco, preoccupato, ma non siamo in uno scenario da dopoguerra e ci sono grandi energie e potenzialit\u00e0 da cogliere. Serve un patto sociale per la crescita e il lavoro e per affrontare le riforme con equilibrio e giustizia\u201d. Se Landini cambiasse registro \u201cmale non farebbe, ma l\u2019unit\u00e0 si fa sui contenuti. Il nostro \u00e8 un modo di fare sindacato che si basa su alcuni valori fondanti: autonomia dai partiti, partecipazione e contrattazione, responsabilit\u00e0 e pragmatismo, protagonismo concertativo e personalismo. A ben pensarci sono anche parole. Ci auguriamo di sentirle presto per ricominciare a costruire insieme\u201d. Il rapporto con Landini, aggiunge Sbarra \u201c\u00e8 franco e diretto, come si diceva un tempo. Non sempre siamo d\u2019accordo, \u00e8 evidente, ma quando serve ci sentiamo e il rispetto istituzionale e personale non \u00e8 mai venuto meno\u201d. E poi, rivolgendosi al sindacalista della Cgil, dice: \u201cNon sprechiamo tempo ed energie in conflitti sterili. Lavoriamo a un nuovo \u2018contratto social\u00e8 per cambiare davvero l\u2019Europa e il Paese\u201d.
\u2013 foto Agenzia Fotogramma \u2013
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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