{"id":39726,"date":"2024-11-25T21:04:38","date_gmt":"2024-11-25T20:04:38","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/11\/25\/inwit-fa-tappa-in-abruzzo-con-la-campagna-di-legambiente\/"},"modified":"2024-11-25T21:04:38","modified_gmt":"2024-11-25T20:04:38","slug":"inwit-fa-tappa-in-abruzzo-con-la-campagna-di-legambiente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/11\/25\/inwit-fa-tappa-in-abruzzo-con-la-campagna-di-legambiente\/","title":{"rendered":"INWIT fa tappa in Abruzzo con la campagna di Legambiente"},"content":{"rendered":"
CHIETI (ITALPRESS) \u2013 In Abruzzo, la regione con la percentuale pi\u00f9 alta di territori protetti e con il Parco nazionale pi\u00f9 antico della Penisola con oltre 100 anni di storia, la tecnologia \u00e8 sempre pi\u00f9 preziosa alleata per prevenire gli incendi e monitorare la qualit\u00e0 dell\u2019aria nelle aree protette e nei centri limitrofi. Sensori IoT, videocamere smart dotate di intelligenza artificiale e gateway, installati dal 2023 sulle torri tlc di INWIT, diventano strumenti fondamentali per la tutela del territorio e un valido supporto anche per le forze dell\u2019ordine per prevenire i reati. I primi risultati, presentati oggi a Pollutri (CH) da Legambiente, dove ha fatto tappa con la sua campagna nazionale \u2018I cantieri della transizione ecologic\u00e0 insieme a INWIT, parlano chiaro: nel periodo autunnale i sensori installati hanno segnalato 15 alert incendi di cui 9 nella riserva regionale Lecceta di Torino di Sangro e 6 nella riserva regionale Bosco di Don Venanzio (nel mese di settembre). Sul fronte della qualit\u00e0 dell\u2019aria, bene in generale i monitoraggi relativi ai 6 comuni coinvolti nel progetto: Civitella Roveto (AQ), Pescasseroli (AQ), Pettorano sul Gizio (AQ), Picinisco (FR), Vasto (CH), e Roccaraso (AQ), dove sono state installate sensori di monitoraggio. In generale i monitoraggi in questione, i cui dati sono stati elaborati insieme all\u2019Universit\u00e0 degli studi del Molise e relativi al periodo da maggio a ottobre 2024, rilevano una buona qualit\u00e0 dell\u2019aria nelle zone attenzionate, anche se non mancano gli osservati speciali che hanno mostrato alcune criticit\u00e0 e su cui non bisogna abbassare la guardia con Civitella Roveto, Vasto e Roccaraso dove la media di periodo rivelata per il PM10 vede la concentrazione pi\u00f9 alta da maggio a ottobre e diverse giornate di sforamento. Alla luce di questi dati sulla qualit\u00e0 aria nelle aree protette, sar\u00e0 importante osservare gli impatti che l\u2019inquinamento ha sulla biodiversit\u00e0.
\u2018Oggi tecnologia e innovazione \u2013 ha commentato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente \u2013 sono un alleato importante nella tutela ambientale e della biodiversit\u00e0. Un binomio prezioso e vincente al centro anche dei monitoraggi avviati dal 2023 da Legambiente e INWIT in Abruzzo per monitorare ambiente e biodiversit\u00e0, qualit\u00e0 dell\u2019aria, e contrastare al tempo stesso gli incendi boschivi, spesso causati da attivit\u00e0 umane, e che oltre a distruggere vaste aree forestali, con danni a fauna selvatica e vegetazione, rilasciano grandi quantit\u00e0 di carbonio nell\u2019atmosfera. Per questo oggi in occasione di questa tappa lanciamo anche un pacchetto di proposte chiedendo di investire in sistemi di prevenzione degli incendi boschivi, di potenziare i mezzi di intervento per fronteggiare i roghi; sul fronte della qualit\u00e0 dell\u2019aria, chiediamo che venga avviato un network di studio che coinvolga esperti del settore per studiare gli impatti dell\u2019inquinamento sulla biodiversit\u00e0 partendo dai dati raccolti dal monitoraggio INWIT Legambiente, e che si promuovano sempre pi\u00f9 campagne di informazione e sensibilizzazione per far comprendere a tutti che i comportamenti personali possono influenzare la biodiversit\u00e0\u2019.
\u2018Un bosco indebolito dall\u2019inquinamento e dalle fiamme si difender\u00e0 meno efficacemente da altri eventi climatici estremi come le forti piogge o le alluvioni, compromettendo la resistenza e la resilienza dell\u2019intero territorio e della biodiversit\u00e0 che in esso vive. Per questo \u00e8 importante contribuire attivamente alla prevenzione degli incendi e alla tutela della qualit\u00e0 dell\u2019aria e della biodiversit\u00e0 tutto l\u2019anno, non solo quando l\u2019emergenza estiva si presenta \u2013 ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilit\u00e0 di INWIT -. I nostri progetti di monitoraggio della qualit\u00e0 dell\u2019aria e di prevenzione degli incendi nei Parchi nazionali e nelle aree protette rappresentano un concreto esempio dell\u2019integrazione della sostenibilit\u00e0 nel nostro business e del nostro ruolo di abilitatore di servizi innovativi basati su intelligenza artificiale e IoT. Questi progetti realizzati in partnership con Legambiente confermano il valore delle nostre torri, infrastrutture digitali e condivise, per la collettivit\u00e0 e i territori e il nostro concreto impegno a tutela di ambiente e biodiversit\u00e0\u2019.
\u2018Oggi \u2013 aggiunge \u2013 si rafforza la partnership tra INWIT e LEGAMBIENTE: siamo orgogliosi dei progetti che stiamo realizzando e che rientrano a pieno titolo nel nostro piano di sostenibilit\u00e0, che a sua volta \u00e8 parte integrante del nostro piano industriale.
E\u2019 importante registrare le sinergie, che sono testimoniate oggi, tra INWIT, associazionismo, Istituzioni nazionali e locali su attivit\u00e0 coniugano tutela ambientale, biodiversit\u00e0, infrastrutture e innovazione. L\u2019utilit\u00e0 \u00e8 il cuore del nostro intervento: le nostre quasi 25mila torri capillari su tutto il territorio italiano supportano le comunit\u00e0 in una logica di alleanza, non solo per abilitare la connettivit\u00e0 4G e 5G degli operatori anche in aree in digital divide, ma anche in una logica di torri sempre pi\u00f9 digitali. Come per la trasmissione in tempo reale di dati e informazioni per il monitoraggio della qualit\u00e0 dell\u2019aria e per la prevenzione degli incendi, in ausilio al prezioso e fondamentale lavoro umano. Ci\u00f2 rappresenta un concreto esempio di integrazione della sostenibilit\u00e0 e del ruolo di INWIT di abilitatore di servizi innovativi, basati su intelligenza artificiale, IoT e gateway. In particolare,
le videocamere smart, dotate di AI, installate sulle torri digitali di INWIT catturano il pennacchio di fumo del principio di incendio e il gateway trasferisce l\u2019alert in tempo reale a protezione civile e vigili del fuoco che possono cos\u00ec intervenire tempestivamente a salvaguardia dei territor\u00ec.
Focus monitoraggio Incendi: Il progetto di monitoraggio degli incendi boschivi avviato da INWIT in collaborazione con Legambiente coinvolge Pescasseroli (AQ), sede del Parco Nazionale d\u2019Abruzzo, Lazio e Molise, Pettorano sul Gizio (AQ), nella Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, la Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro (CH), la Riserva Naturale Regionale Bosco Don Venanzio a Pollutri (CH) e il Comune di Civitella Roveto (AQ) per monitorare l\u2019area della Longagna e della Riserva Naturale Regionale Zompo lo Schioppo. Sono 5 le torri di INWIT presenti in questi territori sulle quali sono stati installati 5 gateway e 9 telecamere smart integrate con un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi. La localizzazione sulla sommit\u00e0 delle torri garantisce inoltre una posizione privilegiata che consente di massimizzare l\u2019area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. Il raggio di osservazione \u00e8 mediamente di 2 km intorno al punto di localizzazione, ma in determinati casi \u00e8 possibile arrivare fino a 5 km, per un\u2019area massima coperta di circa 80 km quadrati. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all\u2019AI, di distinguere il fumo dei camini da quello degli incendi.
Focus qualit\u00e0 aria: La media di periodo rivelata per il PM10 vede la concentrazione pi\u00f9 alta rilevata nella stazione di Civitella Roveto (29,6 microgrammi\/metro cubo dal primo maggio al 30 ottobre con 154 giorni di rilevazione), seguiti da Punta Penna-Vasto con 25,9 \u00b5g\/mc (periodo 26 giugno \u2013 30 ottobre con 125 giorni di funzionamento), Roccaraso (24,1 \u00b5g\/mc dal 4 giugno al 30 ottobre con 149 gg di monitoraggio). Seguono sotto la soglia di 20 \u00b5g\/mc la stazione di Pettorano (19,1 \u00b5g\/mc dal 04\/06 al 30\/10 con 149 gg di funzionamento), Picinisco (17,7 \u00b5g\/mc dal 06\/07 al 30\/10 con 117 gg di rilevamento) ed infine Pescasseroli dove la media di periodo registrata \u00e8 pari a 14,6 \u00b5g\/mc (periodo di riferimento dal 26\/06 al 30\/10 con 115 gg di funzionamento).
Se le medie di periodo sono relativamente buone (considerando che la normativa sull\u2019aria prevede una media annuale da non superare di 40 \u00b5g\/mc mentre le linee guida OMS approvate nel 2021 indicano 15 \u00b5g\/mc la media annua da non superare per tutelare la salute umana), sorprendono invece alcuni sforamenti giornalieri registrati nelle stazioni. La normativa stabilisce il limite di 50 \u00b5g\/mc come media giornaliera da non superare per pi\u00f9 di 35 giorni in un anno. Nelle stazioni di monitoraggio del presente progetto, si sono avuti 17 giorni di sforamento a Civitella Roveto, 12 a Punta Penna-Vasto, 11 Pettorano sul Gizio, 10 Roccaraso, 4 Picinisco e 3 a Pescasseroli. Giorni di sforamento avvenuti in diversi momenti dell\u2019estate e dell\u2019autunno, riconducibili a fenomeni generalizzati e diffusi (ad esempio una perturbazione di polveri sahariane o caucasiche spesso genera questo tipo di anomalia diffusa in tutto il Paese), a fattori antropici, essendo capitati in un periodo pre-estivo (giugno) e tardo estivo (settembre) soprattutto a cavallo dei week-end, di feste paesane e sagre; e poi in coincidenza dell\u2019arrivo delle prime giornate fredde con l\u2019accensione di caminetti e stufe nelle abitazioni negli orari mattutini e serali.
\u2018Nell\u2019ambito di un accordo quadro stipulato tra Legambiente e Unimolise, il Dip. Di Bioscienze ha contribuito all\u2019analisi statistica preliminare dell\u2019ampia mole dei dati registrati. Una pi\u00f9 approfondita valutazione e correlazione con fattori ambientali ed antropici potr\u00e0 consentire risposte adeguat\u00e8, ha dichiarato Giancarlo Ranalli, Dipartimento Bioscienze e Territorio \u2013 Universit\u00e0 degli Studi del Molise.
I Cantieri della Transizione Ecologica: si tratta della campagna nazionale di Legambiente che porta in primo piano storie, cantieri e progetti che in Italia vanno nella giusta direzione della transizione investendo su decarbonizzazione, sostenibilit\u00e0 ambientale ed economia circolare. Avviata a maggio 2023, la campagna ha anche un sito \u2013 cantieridellatransizione.legambiente.it \u2013 con una mappa interattiva che raccoglie gli oltre cento cantieri mappati fino ad ora con approfondimenti, foto e video.
-foto ufficio stampa Inwit-
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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