{"id":38423,"date":"2024-11-05T21:04:17","date_gmt":"2024-11-05T20:04:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/11\/05\/riduzione-del-danno-la-ricerca-punta-su-salute-orale-e-prevenzione\/"},"modified":"2024-11-05T21:04:17","modified_gmt":"2024-11-05T20:04:17","slug":"riduzione-del-danno-la-ricerca-punta-su-salute-orale-e-prevenzione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/11\/05\/riduzione-del-danno-la-ricerca-punta-su-salute-orale-e-prevenzione\/","title":{"rendered":"Riduzione del danno, la ricerca punta su salute orale e prevenzione"},"content":{"rendered":"
CATANIA (ITALPRESS) \u2013 Si \u00e8 tenuta mercoled\u00ec 30 ottobre a Catania la Conferenza annuale del CoEHAR coordinata dal fondatore del Centro di Ricerca dell\u2019Universit\u00e0 di Catania, professore Riccardo Polosa e dal suo direttore, professore Giovanni Li Volti.
Al centro del dibattito scientifico due temi importanti: la prevenzione della salute orale e quella del sistema cardiovascolare. Tra i 25 illustri relatori anche numerosi esperti di riduzione del danno e dipendenze patologiche provenienti dalle pi\u00f9 prestigiose universit\u00e0 americane.
\u201cCombattere l\u2019incidenza delle malattie fumo correlate \u00e8 il nostro obiettivo ma quando abbiamo a disposizione a livello globale prodotti a rischio ridotto, addirittura tra l\u201980 ed il 90% meno tossici rispetto alle sigarette convenzionali, in realt\u00e0 la risposta \u00e8 gi\u00e0 nelle nostre mani come hanno dimostrato molti paesi virtuosi\u201d, ha spiegato il professore Riccardo Polosa.
La Svezia, infatti, grazie agli strumenti di riduzione del danno ha ridotto la percentuale di fumatori al 5,6%, con un\u2019incidenza di cancro inferiore del 41% rispetto ad altri Paesi dell\u2019UE e un totale di decessi per cancro inferiore del 38%. Il Regno Unito \u00e8 riuscito a ridurre il tasso di fumo di cinque punti in soli cinque anni, arrivando al 12% attuale. In Nuova Zelanda il numero di fumatori \u00e8 sceso dal 15,1% nel 2018 all\u20198% nel 2022. \u201cSi tratta di popoli che riusciranno a diventare smoke free entro pochissimi anni\u201d, ha aggiunto Polosa.
Anche l\u2019Italia, in questi ultimi mesi, ha compiuto importanti passi in avanti. Come dichiarato dal deputato nazionale e membro della commissione affari sociali della Camera, Francesco Ciancitto: \u201cLa riduzione del danno da fumo \u00e8 il tema al centro di una risoluzione parlamentare gi\u00e0 approvata dalla commissione volta ad avviare strategie efficaci di prevenzione delle patologie cardiovascolari. Il fine ultimo \u00e8 introdurre politiche innovative in grado di rispondere alla necessit\u00e0 di prevenire gravi malattie del sistema cardiovascolare e di ridurre al contempo i costi a carico del sistema sanitario nazionale\u201d.
La conferenza CoEHAR come ogni anno ha dimostrato di essere un momento di dibattito scientifico sugli esiti della ricerca applicata ai dispositivi alternativi a rilascio di nicotina, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. Ma con un focus particolare quest\u2019anno dedicato alla prevenzione della salute orale. Tutti i tipi di fumo sono infatti pericolosi ed \u00e8 auspicabile che la popolazione, specialmente giovane, non fumi. Ma \u00e8 ovvio che il passaggio da fumo tradizionale a prodotti senza combustione sembra poter ridurre l\u2019impatto di questo rischio l\u2019impatto di questo rischio, anche a livello del cavo orale come dimostrato da diversi progetti in corso al CoEHAR che dimostrano tangibilmente come il passaggio dal fumo ai prodotti senza combustione aiuti a ripristinare il naturale bianco dei denti e a ripristinare uno stato di benessere totale della salute orale.
\u201cL\u2019avvento dei nuovi prodotti del fumo da oltre 10 anni ha monopolizzato l\u2019attenzione degli esperti di tabagismo \u2013 ha aggiunto il professore Fabio Beatrice, dell\u2019Osservatorio MOHRE \u2013 L\u2019auspicio \u00e8 che l\u2019interesse scientifico non distolga l\u2019attenzione dal problema centrale che ancora oggi \u00e8 il fumo di sigaretta. Poich\u00e8 smettere \u00e8 difficile ma la rinuncia a strategie di riduzione del rischio appare clinicamente incomprensibile. Auspico che il dibattito esca da un confronto meramente ideologico e resti incentrato sul confronto di dati scientifici\u201d.
L\u2019evento, inserito nell\u2019Annual Meeting on Addiction che si \u00e8 tenuto dal 28 al 31 ottobre a Catania, ha visto anche la partecipazione della professoressa Sarah Pratt, del Darthmouth College, del professore Thomas Brandon, del Moffitt Cancer Center e della professoressa Lorien Abroms, della George Washington University, tutti scienziati impegnati nella lotta al fumo come dipendenza patologica da ombattere con strategie di riduzione del danno. Come ha concluso il professore Giovanni Li Volti: \u201cSiamo di fronte ad una rivoluzione che ci porter\u00e0 lontano che incider\u00e0 profondamente nelle vite dei singoli individui e nelle politiche pubbliche di tutto il mondo\u201d.<\/p>\n
\u2013 Foto Conferenza annuale CoEHAR \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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