{"id":36951,"date":"2024-10-14T21:04:50","date_gmt":"2024-10-14T19:04:50","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/10\/14\/laquila-come-simbolo-di-rinascita-culturale-concluso-s-e-m-i-2024\/"},"modified":"2024-10-14T21:04:50","modified_gmt":"2024-10-14T19:04:50","slug":"laquila-come-simbolo-di-rinascita-culturale-concluso-s-e-m-i-2024","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/10\/14\/laquila-come-simbolo-di-rinascita-culturale-concluso-s-e-m-i-2024\/","title":{"rendered":"L\u2019Aquila come simbolo di rinascita culturale, concluso S.E.M.I 2024"},"content":{"rendered":"
L\u2019AQUILA (ITALPRESS) \u2013 Si \u00e8 conclusa l\u2019edizione 2024 di S.E.M.I. (Storie di Eccellenza, Merito e Innovazione), settimo appuntamento che ha trasformato la citt\u00e0 dell\u2019Aquila in un laboratorio di riflessione sulla cultura come strumento di ricostruzione non solo fisica, ma soprattutto spirituale e sociale. Il tema centrale, \u201cLa cultura rammenda, la cultura rammenta\u201d, ha guidato le discussioni e gli interventi durante i tre giorni dell\u2019evento, portando alla luce l\u2019importanza della memoria e della cultura come tessuto comune capace di ricucire le lacerazioni del presente.
L\u2019Aquila, citt\u00e0 simbolo di distruzione e rinascita dopo il terremoto, ha offerto un palcoscenico ideale per ospitare le eccellenze del pensiero contemporaneo. Gli ospiti hanno esplorato nuove vie di dialogo e coesione sociale, attraverso arte, musica e filosofia.
L\u2019evento \u00e8 stato inaugurato con le interviste di Giovanni Malag\u00f2, Presidente del CONI, che hanno discusso il ruolo delle istituzioni e dello sport nella societ\u00e0 contemporanea. A seguire, il concerto del maestro Giulia Mazzoni e la cerimonia di apertura presso Palazzo Margherita hanno celebrato l\u2019importanza della cultura come motore di rinascita.
Durante le giornate successive, S.E.M.I. ha ospitato tavole rotonde e dibattiti su sport, arte e frattura sociale, con il coinvolgimento di artisti, giornalisti e intellettuali.
Sono intervenuti, tra gli altri, l\u2019ambasciatore Giampiero Massolo, l\u2019attore Massimiliano Finazzer Flory, il comico Dario Vergassola, la direttrice di RAI Fiction Maria Pia Ammirati, la scrittrice Selene Calloni Williams, l\u2019astrofosica Marica Branchesi, l\u2019ad di Lottomatica Guglielmo Angelozzi, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Federico Mollicone, la vice presidente nazionale di Croce Rossa Italiana Debora Diodati, il ministro dell\u2019informazione e comunicazione del Libano Ziad T. Makary, lo psichiatra Santo Rullo, lo scrittore indiano Shajeer Kizhakkekara, il professore dell\u2019universit\u00e0 di Varsavia Stefano Redaelli, il professor Luigi Sacco, la professoressa di Harvard Doris Sommer presidente della ONG \u201d Cultural Agent\u201d, e molti altri.
Tra i momenti pi\u00f9 attesi, la cerimonia di consegna del Premio Presidio Culturale Italiano a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, al regista e scrittore Donato Carrisi, allo scultore Jago e al compositore Giovanni Allevi, che hanno condiviso la loro visione sull\u2019arte come strumento di trasformazione personale e collettiva.
La masterclass di Giovanni Allevi ha offerto una riflessione sulla musica come linguaggio universale e forza di guarigione. Allevi, attraverso il suo percorso personale segnato dalla malattia, ha mostrato come il dolore possa diventare un\u2019opportunit\u00e0 di rinascita e resistenza interiore, trasformando ogni nota in un atto di guarigione dell\u2019anima. A tal riguardo bellissime le parole a conclusione del suo intervento quando ha ricordato che \u201cLa Cultura \u00e8 la Solitudine di ognuno che trova un Abbraccio\u201d.
Parallelamente, l\u2019artista Jago ha presentato una visione unica del tempo come forza creativa, utilizzando la scultura per rappresentare la vulnerabilit\u00e0 umana e la necessit\u00e0 di riscatto. Le sue opere hanno incarnato il concetto di trasformazione attraverso il tempo, offrendo una potente allegoria della condizione umana.
Come ha dichiarato Angelo Argento, Presidente di Cultura Italiae, \u201cla Cultura rammenta e rammenda: all\u2019Aquila quest\u2019anno abbiamo raccolto la comunit\u00e0 di Cultura Italiae e accolto decine di ospiti da tutto il mondo per dare senso e vita a queste due frasi. Non so se ci siamo riusciti, ma certamente ci abbiamo provato, e solo i semi sparsi in questa tre giorni aquilana potranno dare ragione alle nostre speranze se essi si trasformeranno in frutti\u201d.
L\u2019evento si \u00e8 concluso con un forte richiamo al ruolo della cultura come strumento di coesione sociale, capace di superare le divisioni e costruire un futuro in cui bellezza, solidariet\u00e0 ed empatia possano prevalere. L\u2019Aquila, con il suo passato doloroso e il suo presente in evoluzione, \u00e8 stata il simbolo vivente di questo processo di guarigione collettiva.<\/p>\n
\u2013 foto: Agenzia Fotogramma \u2013
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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