{"id":34784,"date":"2024-09-14T15:03:36","date_gmt":"2024-09-14T13:03:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/09\/14\/fondazione-magna-grecia-a-sibari-confronto-su-cultura-e-innovazione\/"},"modified":"2024-09-14T15:03:36","modified_gmt":"2024-09-14T13:03:36","slug":"fondazione-magna-grecia-a-sibari-confronto-su-cultura-e-innovazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/09\/14\/fondazione-magna-grecia-a-sibari-confronto-su-cultura-e-innovazione\/","title":{"rendered":"Fondazione Magna Grecia, a Sibari confronto su Cultura e Innovazione"},"content":{"rendered":"
SIBARI (COSENZA) (ITALPRESS) \u2013 Importanti spunti di riflessione e discussione al convegno \u201cPercorsi di Sviluppo del Territorio tra Cultura e Innovazione\u201d organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, in collaborazione con Enea \u2013 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l\u2019energia e lo sviluppo economico sostenibile e \u201cParchi Archeologici di Crotone e Sibari\u201d.
L\u2019evento, ospitato nel Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, \u00e8 stato aperto dai saluti dell\u2019Assessore Annamaria Bianchi e ha visto la partecipazione di autorevoli relatori che si sono soffermati e hanno analizzato nei vari aspetti come l\u2019innovazione tecnologica possa essere determinante per la valorizzazione dei beni culturali e lo sviluppo del territorio.
Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia, ha aperto il convegno citando l\u2019intervento di Giovanni Pugliese Caratelli, tra i maggiori esperti di storia antica, durante il primo Simposio internazionale sulla Magna Grecia nel 1987, in cui lo studioso ricordava l\u2019importanza di tener vivo nel nostro Paese il ricordo della tradizione civile italiota. Ha poi aggiunto: \u201cLa nostra presenza a Sibari \u00e8 significativa, perch\u00e8 qui la Magna Grecia, culla della civilt\u00e0 occidentale, affonda le sue radici. Questo territorio era particolarmente fertile con una produzione agricola, e soprattutto vinicola, importante, che ha alimentato il mito della \u201cdolce vita\u201d della citt\u00e0 di Sibari, caratterizzato dalla sfarzosit\u00e0 dei banchetti, dal consumo smisurato di vino e da abitudini esageratamente lussuose. Per la nostra Fondazione essere qui non \u00e8 solo un ritorno alle sue origini, ma \u00e8 anche un grande orgoglio, dal momento che uno dei membri del Comitato scientifico della Fondazione, Pier Giovanni Guzzo, condusse una campagna di scavi archeologici tra il 1969 e il 1975 a Sibari rinvenendo non una, ma ben tre citt\u00e0. La parabola storica di Sibari che, distrutta da Crotone, venne rifondata dagli Ateniesi con il nome di Turi, per poi passare sotto il controllo dei Romani che la ribattezzarono Copia, \u00e8 del tutto eccezionale. Oggi, da ospiti visitatori ne ammiriamo le antiche rovine e una bellezza che, riconosciuta in antico, non \u00e8 mai tramontata\u201d.
Fabrizio Frullani, Vice Direttore del Tg2, ha moderato i due panel del convegno. Il primo \u00e8 stato dedicato a \u201cTerritorio e cultura\u201d e ha visto la partecipazione in collegamento del Direttore Generale Musei Ministero della Cultura, Massimo Osanna. Successivamente sono intervenuti Antonio Baldassarre, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Filippo Demma Direttore Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Florindo Rubbettino, CEO di Rubbettino Editore.
In questa tavola rotonda si \u00e8 evidenziata la straordinaria rinascita del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide che, sotto la guida di Demma, \u00e8 diventato un vero e proprio punto di incontro per la comunit\u00e0, portando a esempio il recente successo ottenuto dal Vinitaly, svoltosi recentemente al Parco archeologico di Sibari e che ha visto la partecipazione di circa 20 mila persone. In questo senso si \u00e8 rivelata fondamentale l\u2019autonomia gestionale dei musei attuata in questi anni nel nostro Paese e, in questo nuovo contesto, l\u2019aiuto delle nuove tecnologie possono rendere i musei accessibili a 360\u00b0.
La seconda parte del convegno \u00e8 stata dedicata al tema \u201cTerritorio e innovazione\u201d. Hanno preso la parola Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano all\u2019Ionio, Donatella Armentano, Ordinario di Chimica Generale ed Ingegneria Universit\u00e0 della Calabria, Delegata del Rettore per i Laboratori e le Infrastrutture di Ricerca, Paolo Pratic\u00f2, Dirigente Generale Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali Regione Calabria, da remoto Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici Invitalia, Francesco Cicione, Presidente Entopan, Giorgio Graditi, Direttore Generale ENEA e Paolo Mauriello, Ordinario di Geofisica applicata Universit\u00e0 degli Studi del Molise, gi\u00e0 Direttore Itabc CNR.
In questo panel si \u00e8 parlato degli investimenti che la Regione Calabria sta effettuando per avviare la digitalizzazione dei beni culturali e di tutti quei progetti che potranno coinvolgere i giovani, con l\u2019obiettivo di farli rimanere nella propria terra. Si \u00e8 anche parlato delle fasi fondamentali per realizzare al meglio questi investimenti, che sono la programmazione e la condivisione. Inoltre, \u00e8 stato ribadito come Magna Grecia debba diventare un punto di incontro fra sapere umanistico e sapere tecnologico.
Le conclusioni dell\u2019evento sono state affidate ad Antonello Colosimo, Presidente ODV Fondazione Magna Grecia, che ha passato in rassegna i tratti salienti degli interventi dei relatori che si sono alternati nel corso dell\u2019evento.
A proposito del Museo, Antonello Colosimo ha elogiato il lavoro di Demma che ha coniugato l\u2019innovazione nella tradizione e ha annunciato la volont\u00e0 di realizzare una convenzione con il Parco Archeologico di Sibari, dichiarando: \u201cSono venuto a visitare questo Museo quattro anni fa e lo spettacolo che si presentava davanti ai miei occhi era di una tristezza mortificante. Una ricchezza non valorizzata. Il direttore Demma ha dimostrato cosa vuole dire fare un percorso di innovazione nella tradizione. Questo rappresenta il valore di un uomo che sa dare concretezza alla storia. L\u2019autonomia gestionale ha trasformato i musei da luoghi polverosi in cui rifugiarsi se pioveva, in luoghi che raccontano la storia della cultura della nostra civilt\u00e0. Siamo la prima potenza mondiale culturale e dobbiamo puntare a essere un punto di riferimento in Europa e nel mondo\u201d.<\/p>\n
\u2013 Foto ufficio stampa Fondazione Magna Grecia \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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