{"id":34069,"date":"2024-09-04T18:03:55","date_gmt":"2024-09-04T16:03:55","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/09\/04\/colite-ulcerosa-speranze-per-i-pazienti-da-un-nuovo-farmaco\/"},"modified":"2024-09-04T18:03:55","modified_gmt":"2024-09-04T16:03:55","slug":"colite-ulcerosa-speranze-per-i-pazienti-da-un-nuovo-farmaco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/09\/04\/colite-ulcerosa-speranze-per-i-pazienti-da-un-nuovo-farmaco\/","title":{"rendered":"Colite ulcerosa, speranze per i pazienti da un nuovo farmaco"},"content":{"rendered":"
MILANO (ITALPRESS) \u2013 Lilly ha annunciato oggi che l\u2019Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilit\u00e0 del primo antagonista dell\u2019interleuchina-23p19 (IL- 23p19) \u2013 mirikizumab \u2013 per il trattamento della colite ulcerosa (CU) attiva da moderata a grave nei pazienti adulti. Mirikizumab \u00e8 l\u2019unico farmaco attualmente rimborsato in Italia per la CU a colpire selettivamente la subunit\u00e0 p19 di IL-23, che svolge un ruolo cruciale nell\u2019infiammazione correlata alla CU. Un meccanismo di azione che permette di offrire sollievo da sintomi chiave quali frequenza evacuativa, sanguinamento rettale e urgenza intestinale, indipendentemente dall\u2019uso precedente di farmaci biologici.
La CU \u00e8 una condizione infiammatoria che in Italia si stima colpisca circa 150.000 persone, con oltre 4000 nuove diagnosi all\u2019anno, prevalentemente in persone giovani. Fa parte delle malattie croniche intestinali, patologie che hanno un forte impatto sulla qualit\u00e0 di vita di chi ne soffre. \u201cLa colite ulcerosa \u00e8 una malattia che colpisce in media in giovane et\u00e0 ed \u00e8 caratterizzata da una forte infiammazione dell\u2019intestino. Sebbene alla maggior parte dei pazienti venga inizialmente diagnosticata una malattia lieve e inizi la terapia convenzionale, molti progrediranno fino ad avere una malattia attiva da moderata a grave. Con un forte impatto sulla qualit\u00e0 di vita \u2013 spiega Alessandro Armuzzi, Responsabile UO IBD, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano e Professore Ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University -. Nonostante la disponibilit\u00e0 dei trattamenti attuali, rimane un significativo bisogno di nuove opzioni terapeutiche in grado di affrontare i sintomi dirompenti, come l\u2019urgenza intestinale\u201d.
mirikizumab risponde a questa esigenza con un nuovo meccanismo d\u2019azione in CU, che colpisce una delle vie con cui l\u2019infiammazione si sostiene nella malattia. Il programma di studi clinici LUCENT, su cui si \u00e8 basata l\u2019approvazione del farmaco, dimostra l\u2019efficacia di mirikizumab: dopo 12 settimane di trattamento, quasi due terzi (63,5%) dei pazienti hanno raggiunto la risposta clinica e quasi un quarto (24,2%) ha raggiunto la remissione clinica (42,2% e 13,3%, rispettivamente con placebo). Un\u2019efficacia che si \u00e8 dimostrata superiore a placebo anche nei pazienti precedentemente trattati con un inibitore biologico o di Janus chinasi (JAKi) e che porta a una riduzione delle terapie con steroidi: tra coloro che hanno raggiunto la risposta clinica a 12 settimane, la met\u00e0 ha raggiunto la remissione clinica senza uso di steroidi a un anno (27% con placebo). Quasi tutti i pazienti 3 (97,8%) che hanno raggiunto la remissione clinica a un anno non facevano pi\u00f9 uso di steroidi. L\u2019azione di mirikizumab \u00e8 sostenuta nel tempo: tra coloro che hanno raggiunto la remissione clinica a 12 settimane, circa due terzi (63,6%) dei pazienti hanno mantenuto la remissione clinica attraverso un anno di trattamento continuo (36,9% con placebo).
\u201cMirikizumab oltre ad aver dimostrato di essere efficace nell\u2019ambito di obiettivi clinici rilevanti come la remissione libera da steroidi ad un anno, \u00e8 in grado di determinare un rapido miglioramento dei sintomi, come il sanguinamento rettale e la frequenza evacuativa, gi\u00e0 dopo tre settimane. In particolare, gli studi che hanno portato alla registrazione del farmaco sono stati i primi e gli unici a utilizzare una scala di valutazione dell\u2019urgenza intestinale (NRS) incentrata sul paziente, registrando un netto miglioramento del sintomo urgenza soprattutto in coloro che rispondono meglio alla terapia di induzione\u201d, spiega Massimo Claudio Fantini, Segretario Generale di IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease) e Professore Ordinario di Gastroenterologia, Universit\u00e0 degli Studi di Cagliari, Direttore della Struttura Complessa di Gastroenterologia, AOU, Cagliari.
Per le persone che vivono con CU i sintomi che hanno un maggior impatto sono la diarrea, l\u2019urgenza intestinale e gli incidenti correlati all\u2019urgenza intestinale. L\u2019urgenza intestinale ed eventuali incidenti a essa correlati rappresentano le ragioni principali per cui le persone evitano di avere vita sociale.
\u201cL\u2019impatto sulla qualit\u00e0 della vita di questa patologia \u00e8 notevole: non si tratta solo di affrontare il dolore fisico e la stanchezza cronica, ma anche di gestire implicazioni di carattere psicologico. Infatti, la disabilit\u00e0 invisibile che la caratterizza e la difficolt\u00e0 nel descrivere i sintomi, come la diarrea, amplificano il disagio fisico, trasformandolo in un profondo disagio psicologico. Questo porta spesso a sentimenti di vergogna e insicurezza, che possono sfociare in isolamento sociale \u2013 spiega Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Italia e Chairman della European Federation of Crohn\u2019s & Ulcerative Colitis Associations (EFCCA) -. Per le persone affette da colite ulcerosa, riuscire a controllare i sintomi, come l\u2019urgenza intestinale, rappresenta un importante obiettivo nella gestione della malattia\u201d.
L\u2019American College of Gastroenterology nelle sue linee guida riconosce l\u2019importanza dell\u2019urgenza intestinale come una delle principali preoccupazioni per i pazienti che vivono con la CU e raccomanda di darle la priorit\u00e0 quando si considerano i trattamenti.
\u201cIl disegno del nostro programma di sviluppo clinico in quest\u2019area, che ha introdotto anche la valutazione quantitativa dell\u2019urgenza intestinale, dimostra il costante impegno di Lilly in innovazione e a rispondere ai bisogni di salute dei pazienti \u2013 conclude Veronica Rogai, Associate VP-Medical Italy Hub di Lilly -. La disponibilit\u00e0 per i pazienti di mirikizumab segna il nostro ingresso nell\u2019area delle malattie infiammatorie croniche intestinali: siamo felici e orgogliosi di poter collaborare con tutta la comunit\u00e0 scientifica che si occupa di queste patologie e di poter mettere a disposizione delle persone con Colite ulcerosa una nuova opportunit\u00e0 terapeutica capace di tradursi in un miglioramento tangibile della loro qualit\u00e0 di vita\u201d.<\/p>\n
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