{"id":28423,"date":"2024-06-12T15:01:40","date_gmt":"2024-06-12T13:01:40","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/06\/12\/pichetto-fratin-litalia-ponte-energetico-del-mediterraneo\/"},"modified":"2024-06-12T15:01:40","modified_gmt":"2024-06-12T13:01:40","slug":"pichetto-fratin-litalia-ponte-energetico-del-mediterraneo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/06\/12\/pichetto-fratin-litalia-ponte-energetico-del-mediterraneo\/","title":{"rendered":"Pichetto Fratin \u201cL\u2019Italia ponte energetico del Mediterraneo\u201d"},"content":{"rendered":"
TRAPANI (ITALPRESS) \u2013 \u201cIl Mediterraneo \u00e8 uno snodo fondamentale su molti piani, come quello culturale e commerciale, ma lo sta diventando sempre di pi\u00f9 anche dal punto di vista energetico, come ponte tra Europa, Africa e Asia. L\u2019Italia ha la fortuna di trovarsi al centro del Mediterraneo e pu\u00f2 davvero consolidarsi come ponte energetico tra Nord e Sud, Est ed Ovest del bacino\u201d. Cos\u00ec il ministro dell\u2019Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al quarto Workshop dei Presidenti MEDREG (Associazione dell\u2019Energia del Mediterraneo) in corso presso il sito archeologico di Selinunte, nel Trapanese.
\u201cIl Mare Nostrum \u00e8 gi\u00e0 sede di molte infrastrutture energetiche, come collegamenti elettrici, gasdotti e terminali LNG \u2013 aggiunge -. La sfida che abbiamo davanti \u00e8 rafforzare ed espandere le infrastrutture, in ottica di maggiore sicurezza energetica e decarbonizzazione, per raggiungere il traguardo della neutralit\u00e0 climatica entro la met\u00e0 di questo secolo. Sfida che per il Mediterraneo \u00e8 ancora pi\u00f9 importante e significativa, perch\u00e8 \u00e8 una delle aree pi\u00f9 vulnerabili ai cambiamenti climatici\u201d.
\u201cLa cooperazione energetica \u2013 sottolinea il Ministro \u2013 \u00e8 essenziale per mettere a fattore comune i punti di forza di ciascuno dei Paesi che aderiscono al MEDREG. In questo contesto, il ruolo dei Regolatori \u00e8 fondamentale per stimolare l\u2019integrazione regionale e lo scambio di energia tra i Paesi, favorendo il processo di transizione energetica\u201d.
\u201cIn questi giorni \u2013 aggiunge Pichetto Fratin \u2013 stiamo ultimando l\u2019aggiornamento del Piano Nazionale Energia Clima (PNEC), che definir\u00e0 gli impegni energia-clima sull\u2019orizzonte 2030, un passo cruciale per raggiungere la neutralit\u00e0 climatica entro il 2050. Dovremo consegnare la versione aggiornata del Piano alla Commissione Europea entro la fine di questo mese, partendo dal documento che abbiamo consegnato a luglio 2023. Nel processo di aggiornamento del Piano \u00e8 stato seguito un approccio realistico e basato sulla neutralit\u00e0 tecnologica, che prevede comunque una forte accelerazione su: fonti rinnovabili elettriche; produzione di gas rinnovabili (biometano, idrogeno e altri biocarburanti compreso l\u2019HVO \u2013 olio vegetale idrotrattato); ristrutturazioni edilizie, efficienza energetica, inclusa l\u2019elettrificazione dei consumi finali\u201d.
\u201cL\u2019Italia \u2013 prosegue il Ministro \u2013 sta inoltre valutando il ricorso alla fonte nucleare. Abbiamo avviato la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile e recentemente abbiamo deciso di aderire come Ministero dell\u2019Ambiente e della Sicurezza Energetica all\u2019Alleanza Industriale Europea sui piccoli reattori modulari (SMR \u2013 Small Modular Reactors), per confermare il sostegno del sistema Paese e dare un segnale concreto di interesse allo sviluppo di nuove tecnologie all\u2019avanguardia, che possono dare un importante contributo alla decarbonizzazione\u201d.
\u201cUna parte di grande rilievo nel Piano Nazionale Energia e Clima italiano \u00e8 la cooperazione regionale in termini di infrastrutture energetiche\u201d, sottolinea il Ministro, facendo riferimento ad alcuni importanti progetti.
\u201cIl corridoio Sud dell\u2019idrogeno \u2013 spiega \u2013 \u00e8 gi\u00e0 stato selezionato a livello europeo come Progetto di interesse comune (PCI) contribuir\u00e0 a raggiungere l\u2019obiettivo di importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030 a livello UE. Il progetto \u00e8 stato fortemente sostenuto dall\u2019Italia sin dall\u2019inizio e rientra pienamente nello spirito del piano Mattei per l\u2019Africa. L\u2019Italia, anche in veste di Presidenza G7, ha posto grande attenzione sulla cooperazione con l\u2019Africa e ha ribadito l\u2019importanza di rafforzare la collaborazione con i Paesi africani e di cooperare insieme per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione energetica a livello globale. Il continente africano offre grandi potenzialit\u00e0 che l\u2019Italia vuole sostenere attraverso la creazione di partenariati mutualmente vantaggiosi su base paritaria, con l\u2019obiettivo di rendere l\u2019Italia un hub energetico del Mediterraneo, con la funzione di ponte tra l\u2019Europa e l\u2019Africa\u201d.
\u201cGli interventi \u2013 prosegue il Ministro \u2013 avranno al centro il nesso clima-energia, punteranno a rafforzare l\u2019efficienza energetica e l\u2019impiego di energie rinnovabili, con azioni volte ad accelerare la transizione dei sistemi energetici, inclusa la generazione elettrica da fonti rinnovabili e le infrastrutture di trasmissione e distribuzione, nonch\u00e8 lo sviluppo delle capacit\u00e0 e professionalit\u00e0 necessarie. Nel settore della finanza climatica, e in congiunzione con le finalit\u00e0 del Piano Mattei, vorrei sottolineare che l\u2019Italia intende indirizzare una quota estremamente significativa del Fondo Italiano per il Clima \u2013 la cui dotazione complessiva \u00e8 di oltre 4 miliardi di euro \u2013 su Africa e Medio Oriente. L\u2019Italia ha inoltre lanciato il Processo di Roma, a cui aderiscono diversi dei Paesi che fanno parte anche del MEDREG. Lo spirito che anima tale iniziativa \u00e8 quello di costruire partneriati su base paritaria al fine di elaborare risposte comuni alle sfide attuali ed urgenti che interessano i Paesi dei due continenti, dalle migrazioni alla transizione energetica. A conclusione di questo mio intervento ribadisco ancora una volta la centralit\u00e0 del Mare Mediterraneo nello scenario energetico globale e il ruolo fondamentale dei Regolatori per favorire la cooperazione energetica dei Paesi del Bacino e realizzare una transizione energetica socialmente equa che non lasci nessuno indietro\u201d.
\u2013 foto Agenzia Fotogramma \u2013
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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