{"id":28298,"date":"2024-06-10T15:01:44","date_gmt":"2024-06-10T13:01:44","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/06\/10\/mattarella-la-repubblica-si-inchina-alla-memoria-di-matteotti\/"},"modified":"2024-06-10T15:01:44","modified_gmt":"2024-06-10T13:01:44","slug":"mattarella-la-repubblica-si-inchina-alla-memoria-di-matteotti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/06\/10\/mattarella-la-repubblica-si-inchina-alla-memoria-di-matteotti\/","title":{"rendered":"Mattarella \u201cLa Repubblica si inchina alla memoria di Matteotti\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 \u201cIl rapimento, cento anni or sono, del Deputato socialista Giacomo Matteotti, a cui fece seguito la sua crudele, barbara, uccisione, fu un attacco al Parlamento e alla libert\u00e0 di tutti gli italiani e rappresent\u00f2 uno spartiacque della storia nazionale. La violenza che, da subito, aveva caratterizzato le azioni del movimento fascista, dopo le aggressioni ai lavoratori organizzati nei sindacati e nelle cooperative, contro le Istituzioni, dai Comuni si rivolse al Parlamento. Quell\u2019assassinio politico assunse una peculiare portata storica e simbolica. Lo Stato veniva asservito a un partito armato che si faceva regime, con la complicit\u00e0 della Monarchia. Giacomo Matteotti, Segretario del Partito Socialista Unitario, impegnato com\u2019era per il riscatto dei ceti pi\u00f9 poveri, apparteneva al gruppo di coloro che sapevano come le libert\u00e0 dello Stato liberale dovevano sapersi tradurre in effettivi diritti per tutti gli italiani\u201d. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha deposto una corona di fiori sul monumento in memoria di Matteotti.
\u201cIl suo antifascismo poggiava su questa visione, opponendosi alle violenze esercitate contro i lavoratori dalle azioni squadriste.
Manifestazione di un impegno che avrebbe trovato poi eco nella lotta di Liberazione e nella scelta repubblicana da parte del popolo italiano \u2013 prosegue Mattarella -. Con lucidit\u00e0 Matteotti vide la progressiva demolizione delle libert\u00e0 garantite dallo Statuto Albertino da parte del fascismo e ne denunci\u00f2 conseguenze e implicazioni, mentre nelle classi dirigenti italiane non si faceva strada analoga coscienza. Il coraggio che anim\u00f2 la sua ultima, drammatica denuncia dai banchi di Montecitorio costituisce non soltanto un inno alla libert\u00e0 e un testamento politico di perenne validit\u00e0 ma, altres\u00ec, un atto di fedelt\u00e0 al Parlamento. Quel Parlamento che costituisce il cuore di ogni democrazia viva e che venne umiliato dal regime, sino alla sua soppressione. La Repubblica si inchina alla memoria di Giacomo Matteotti, difensore dei ceti subordinati e martire della democrazia\u201d, conclude il presidente della Repubblica.<\/p>\n
\u2013 Foto ufficio stampa Quirinale \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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