{"id":27926,"date":"2024-06-05T12:01:38","date_gmt":"2024-06-05T10:01:38","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/06\/05\/nuovi-reperti-da-scavi-a-ostia-antica-sangiuliano-e-una-meraviglia\/"},"modified":"2024-06-05T12:01:38","modified_gmt":"2024-06-05T10:01:38","slug":"nuovi-reperti-da-scavi-a-ostia-antica-sangiuliano-e-una-meraviglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/06\/05\/nuovi-reperti-da-scavi-a-ostia-antica-sangiuliano-e-una-meraviglia\/","title":{"rendered":"Nuovi reperti da scavi a Ostia antica, Sangiuliano \u201cE\u2019 una meraviglia\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 Nuovi frammenti archeologici di oggetti utilizzati nella vita imperiale e legati ai rituali del culto emergono dagli scavi nell\u2019Area Sacra del Parco archeologico di Ostia antica. Lo rende noto il MiC \u2013 Ministero della Cultura, sottolineando in una nota che la scoperta, dopo il recupero di due frammenti dei Fasti Ostienses venuti alla luce l\u2019anno scorso, \u00e8 avvenuta nel corso di un recente intervento, attuato con fondi CIPE, e finalizzato alla risistemazione generale dell\u2019area per la sua prossima riapertura al pubblico con il restauro dei templi e il ripristino delle canalizzazioni che garantivano lo smaltimento delle acque meteoriche.
Durante lo svuotamento di un pozzo, posto davanti alla scalinata del tempio di Ercole, profondo circa 3 metri e ancora pieno d\u2019acqua, \u00e8 emersa una cospicua quantit\u00e0 di reperti databili in gran parte tra la fine del I e il II d.C., molto ben conservati in quanto immersi in un fango povero d\u2019ossigeno. Si tratta di ceramiche di varia tipologia, anche miniaturistiche; di lucerne, di frammenti di contenitori in vetro, lacerti di marmo, ossa animali combuste e noccioli di pesca, sicuramente utilizzati in specifici rituali sacri all\u2019interno dell\u2019area archeologica.
Il ritrovamento di ossa combuste conferma in primo luogo lo svolgimento nel santuario di sacrifici animali (maiali e bovini, certamente), mentre le ceramiche comuni, anch\u2019esse recanti tracce di fuoco, indicano che la carne veniva cotta e consumata durante i banchetti in onore della divinit\u00e0. I resti di uno o pi\u00f9 pasti rituali furono gettati nel pozzo, gli ultimi verosimilmente quando se ne era ormai dismessa la funzione.
Fra i reperti pi\u00f9 significativi rinvenuti c\u2019\u00e8 un oggetto in legno lavorato, a forma di imbuto o di calice, non comune e incredibilmente moderno, la cui funzione \u00e8 ancora da chiarire. Oltre al calice-imbuto, decorato con una serie di leggere incisioni e cerchi concentrici all\u2019interno (in prossimit\u00e0 del foro che lo attraversa), sono stati recuperati altri reperti dotati di modanature \u201ca incastro\u201d e costolature esterne, che fanno pensare a innesti reciproci e che sono complessivamente riferibili a un elemento cilindrico vagamente simile a un tubolo.
I nuovi reperti sono stati rinvenuti nell\u2019Area Sacra, importante santuario ostiense sorto a partire dal III secolo a.C. nei pressi della sorgente chiamata Aqua Salvia, lungo l\u2019antico tracciato della cosiddetta Via della Foce. All\u2019interno del complesso, dominato dalla mole del tempio di Ercole e occupato da due altri edifici di culto minori come il tempio di Tetrastilo (o di Esculapio) e quello dell\u2019Ara Rotonda, i sacerdoti predicevano l\u2019esito delle spedizioni militari ai generali in procinto di partire per le campagne militari. Si trattava dunque di un culto oracolare.
L\u2019attivit\u00e0 di ricerca nel sito \u00e8 stata coordinata dal responsabile scientifico dell\u2019intervento, Dario Daffara, mentre l\u2019esplorazione del pozzo e lo scavo dei sedimenti sono stati condotti dall\u2019archeologo Davide I. Pellandra e da Mario Mazzoli e Marco Vitelli dell\u2019Associazione A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione), ente del terzo settore specializzato in scavi e rilevamenti in zone e luoghi sotterranei a valenza storica e archeologica.
Affidati alle cure dell\u2019Ufficio Restauro del Parco, i legni sono ora in corso di studio e consentiranno di fare nuova luce sulla suppellettile in uso nei santuari romani d\u2019et\u00e0 imperiale.
\u201cOstia antica \u00e8 una meraviglia. Rappresenta uno dei pi\u00f9 importanti siti archeologici della nostra Nazione, all\u2019interno del quale ci sono grandi valori e soprattutto c\u2019\u00e8 una grande storia, la storia dell\u2019antica Roma. In questo momento in Italia sono attivi tantissimi scavi. In Legge di Bilancio, abbiamo voluto rifinanziare le attivit\u00e0 di scavo perch\u00e8, coerentemente con l\u2019articolo 9 della Costituzione, c\u2019\u00e8 da tutelare ma anche da valorizzare. Faccio i complimenti a chi sta lavorando a questi scavi e a chi consente di riportare alla luce testimonianze molto importanti, che sono la geografia identitaria della nostra Nazione\u201d, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
\u201cL\u2019intervento di restauro si \u00e8 rivelato un\u2019occasione unica di studio e di approfondimento della conoscenza sulle funzioni e sulle attivit\u00e0 che si svolgevano nel santuario: un momento importante per fare ricerca in un\u2019area che al momento della sua scoperta, negli anni 1938-40, restitu\u00ec opere di scultura identitarie per Ostia antica e che saranno ospitate nel Museo Ostiense di prossima riapertura: la statua di Cartilio Poplicola, il busto di Asclepio e il rilievo dell\u2019aruspice Fulvius Salvis con scena di \u2018pesca miracolos\u00e0 di una statua di Ercole da parte di pescatori ostiensi. Ancora una volta la ricerca, nelle sue varie forme, si conferma elemento chiave per coniugare le diverse istanze legate, oltre che alla tutela, alla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale\u201d, ha affermato il Direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna.
\u201cIl progetto di restauro dell\u2019Area Sacra, redatto dallo Studio Strati e diretto dall\u2019architetto del Parco Valeria Casella, consentir\u00e0 a breve di riaprire al pubblico uno dei complessi pi\u00f9 antichi e suggestivi di Ostia, permettendo ai visitatori di accedere alla cella del Tempio di Ercole, finora interdetta. Verranno inoltre ricollocati i pavimenti del vicino Tempio dell\u2019Ara Rotonda, del quale si sta anche ricostruendo la copertura\u201d, ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D\u2019Alessio.
\u2013 foto ufficio stampa MiC \u2013
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