{"id":27488,"date":"2024-05-30T21:01:53","date_gmt":"2024-05-30T19:01:53","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/05\/30\/a-roma-una-mostra-dedicata-allartista-emilio-leofreddi\/"},"modified":"2024-05-30T21:01:53","modified_gmt":"2024-05-30T19:01:53","slug":"a-roma-una-mostra-dedicata-allartista-emilio-leofreddi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/05\/30\/a-roma-una-mostra-dedicata-allartista-emilio-leofreddi\/","title":{"rendered":"A Roma una mostra dedicata all\u2019artista Emilio Leofreddi"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 In occasione del primo anniversario della scomparsa dell\u2019artista romano Emilio Leofreddi (1958-2023), si celebra la sua opera attraverso una grande mostra al WeGil di Roma che \u00e8 visibile dal 31 maggio al 31 agosto 2024.
La mostra, curata da Giuseppe Stagnitta, con la collaborazione dell\u2019Archivio Emilio Leofreddi e con il contributo di Amnesty International Italia, \u00e8 patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea, e viene prodotta dalla Clode Art Gallery con la partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro \u2013 Internazionale, presieduta dalla Prof.ssa Alessandra Taccone, e Poema.
Il progetto, promosso dall\u2019Assessorato regionale alla Cultura, prevede l\u2019esposizione di oltre 150 opere \u2013 tele, disegni, installazioni, video, appunti, fotografie \u2013 che raccontano, attraverso un percorso tematico ed informale, l\u2019opera e la vita dell\u2019artista, dagli anni Novanta fino alla sua morte (in mostra anche i 3 video Im Media, Contact e Caos acquisiti da Palazzo Esposizioni di Roma).
La mostra \u00e8 articolata secondo un percorso cronologico in cui le aeree tematiche, che l\u2019artista ha sempre tenuto vive elaborandole e rielaborandole continuamente, fanno conoscere e approfondire la personalit\u00e0 e l\u2019approccio esistenziale dell\u2019artista, vissuto in stretto contatto con la sua poetica nell\u2019arte.
Nato nel 1958, Emilio Leofreddi \u00e8 stato un artista vitale e dinamico, sempre in continuo movimento, preso continuamente da nuovi progetti di viaggio, che ha affrontato come esperienza artistica e di conoscenza. Viaggio, sogno, immaginario onirico sono i temi centrali della sua poetica: continuare a sognare, coltivare la speranza di un mondo diverso \u00e8 necessario quanto respirare. Far viaggiare le persone oltre le merci senza frontiere: \u201csiamo cittadini del mondo\u201d. Un mondo senza prevaricazioni. Un mondo in cui il colore \u201cnero\u201d abbia lo stesso peso specifico del colore \u201cbianco\u201d. Un mondo fatto di pace e di rispetto dell\u2019altro da s\u00e8 e dell\u2019accettazione dello straniero, del \u201cdiverso\u201d. Un mondo fatto di esperienza vera, di comunicazione genuina, di creativit\u00e0, di fede nella consapevolezza come strumento e come scopo, dove la mobilit\u00e0 \u00e8 vivere in armonia con l\u2019inevitabile, e cio\u00e8 l\u2019inevitabile in s\u00e8 stessi.
Nel periodo dell\u2019esposizione, sar\u00e0 inoltre organizzato un calendario di eventi pubblici disegnati per offrire una chiave di lettura pi\u00f9 completa e approfondita della vita dell\u2019artista, del suo lavoro e delle sue connessioni con il mondo dell\u2019arte contemporanea.
Il catalogo \u00e8 curato dalla Magonza Editore. In occasione della mostra viene presentato anche l\u2019Archivio Emilio Leofreddi, curato dalla figlia Asia Leofreddi e dalla moglie Marina Mesnic.
Dichiara Simona Renata Baldassarre, Assessore alla Cultura della Regione Lazio: \u00abPer la Regione Lazio era doveroso ed \u00e8 significativo patrocinare ed ospitare al WeGil una mostra dedicata al compianto e prematuramente scomparso Emilio Leofreddi. Leofreddi \u00e8 stato un artista geniale e impegnato, capace di mettere l\u2019arte al servizio di un messaggio sociale in sintonia con lo spirito dei tempi \u2013 dall\u2019ambientalismo alla lotta contro la pena capitale, dalla critica della societ\u00e0 dei media al consumismo -, e che ha riscosso una meritata fama internazionale. Rilevante, inoltre, \u00e8 che questo riconoscimento avvenga al WeGil, che \u00e8 sempre pi\u00f9 pensato da questa Amministrazione come una casa della cultura e per la cultura dei romani e dei laziali: un luogo aperto alla societ\u00e0, attraverso un dialogo costante con i cittadini e il territorio\u00bb.
Commenta la Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro \u2013 Internazionale: \u00abIl leit-motiv della poetica di Emilio Leofreddi risiede nel tema del viaggio, inteso non come fuga e allontanamento dalla realt\u00e0, bens\u00ec, al contrario, come strumento di conoscenza del mondo. Fin da ragazzo, egli aveva infatti intuito che il valore vero in cui credere era essenzialmente legato all\u2019incontro, allo scambio e alla condivisione, anche in chiave politica. Non a caso, con quell\u2019ironia positiva che ha sempre caratterizzato la sua personalit\u00e0 di uomo e d\u2019artista, Leofreddi si \u00e8 fatto portavoce negli anni di messaggi di grande urgenza sociale e politica: dal progetto contro la caccia alle balene dei primi anni Novanta (finanziato da Mario Schifano), al video Contact contro la pena di morte, patrocinato da Amnesty International e Nessuno tocchi Caino, fino ai progetti Caos e Mangiate Piet\u00e0, dedicati all\u2019assenza o alla mercificazione della \u201cpietas\u201d rispetto alle violenze e ai dolori che affliggono il mondo. Sono pertanto molto lieta che la Fondazione Terzo Pilastro \u2013 Internazionale abbia deciso di partecipare alla realizzazione di questa mostra, sposando in tal modo la filosofia del mio illustre predecessore Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, il quale, durante gli anni della sua presidenza, ha sempre voluto dare visibilit\u00e0, negli spazi espositivi della Fondazione, anche alle testimonianze pi\u00f9 significative dell\u2019arte contemporanea, che siano in grado di intercettare i temi di maggiore attualit\u00e0 e le sensibilit\u00e0 oggigiorno pi\u00f9 diffuse\u201d.
Afferma Giuseppe Stagnitta, il curatore della mostra: \u00abEmilio Leofreddi era un\u2019artista visionario e concreto che ha fatto della sua arte un\u2019azione di trascendenza come atto rivoluzionario e di resistenza, sempre indirizzata al cambiamento e alla trasformazione della societ\u00e0. La sua arte racconta la sua vita, il suo percorso esistenziale, che vede come strumento di conoscenza e di comunicazione (un media che gli serve per comunicare la sua irrequietezza risolutiva) attraverso \u201cazioni\u201d concrete in quel viaggio nella realt\u00e0 da cambiare, per un mondo per tutti e di tutti. In questa mostra non ho fatto altro che portare a termine un progetto che avevo iniziato con Emilio quando era in vita. Ho cercato di rispettare le sue idee e, dunque, il mio approccio curatoriale \u00e8 stato proprio quello di lasciare da parte la mia visione e presentare l\u2019artista come lui amava presentarsi, per farlo continuare a vivere\u201d.
Conclude Asia Leofreddi, dell\u2019Archivio Emilio Leofreddi: \u00abRingraziamo tutti coloro che si sono impegnati per rendere possibile questa mostra, che restituisce la complessit\u00e0 del lavoro di mio padre e ne inaugura un nuovo percorso di storicizzazione, di cui l\u2019Archivio sar\u00e0 ufficialmente punto di riferimento, nel duplice ruolo di custode e promotore culturale della sua opera\u201d.
-foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro-
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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