{"id":27084,"date":"2024-05-25T11:37:09","date_gmt":"2024-05-25T09:37:09","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/?p=27084"},"modified":"2024-05-25T11:51:16","modified_gmt":"2024-05-25T09:51:16","slug":"da-lubiana-a-trieste-la-pietra-di-aurisina-del-carso-e-dellistria-in-italia-e-nel-mondo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/05\/25\/da-lubiana-a-trieste-la-pietra-di-aurisina-del-carso-e-dellistria-in-italia-e-nel-mondo\/","title":{"rendered":"Da Lubiana a Trieste, la pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria in Italia e nel mondo"},"content":{"rendered":"\n
Questa pietra<\/a>, famosa in tutto il mondo, ha ornato facciate, edifici architettonici, basiliche e stazioni ferroviarie<\/strong>, provenendo da una terra di confine ricca di storia e fascino. Fino al 14 luglio, al Magazzino 26 di Trieste nel quartiere creativo di Porto Vecchio<\/strong>, si pu\u00f2 visitare una delle pi\u00f9 ampie e dettagliate mostre dedicate alla Pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria: “Da Lubiana a Trieste, la pietra di Aurisina, del Carso e dell\u2019Istria in Italia e nel Mondo<\/strong><\/em>“. Questa pietra, che evoca il colore della sabbia e di antichi mari, \u00e8 al contempo robusta e delicata.<\/p>\n\n\n\n Il percorso espositivo offre ai visitatori un’immersione nella cultura della pietra, approfondendone la storia e l’uso nell\u2019architettura e nell\u2019arte.<\/p>\n\n\n\n Organizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis<\/strong>, guidato da Massimo Romita<\/strong>, in collaborazione con il Comune di Trieste<\/strong> e con il sostegno della Regione FVG, la mostra \u00e8 patrocinata dal Comune di Duino Aurisina<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n L\u2019esposizione, articolata in pi\u00f9 sezioni nei due padiglioni su diversi percorsi (sala Nathan e sala Sbis\u00e0) del Magazzino 26 in Porto Vecchio, inizia raccontando la storia imprenditoriale e la vita di Gustav T\u00f6nnies<\/strong>, nato nel 1814 (nel 2024 ricorre l’anniversario della nascita), figlio di un carpentiere navale svedese a Stralsund<\/strong> in Pomerania (Germania). T\u00f6nnies<\/strong> fu falegname, fabbricante, costruttore, industriale e commerciante, diventando probabilmente il pi\u00f9 importante commerciante della Carniola <\/strong>nella seconda met\u00e0 dell\u2019Ottocento.<\/p>\n\n\n\n Lo scopo della mostra \u00e8 presentare la pietra carsica e istriana<\/strong>, che ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo economico e sociale di una delle regioni pi\u00f9 produttive e particolari d\u2019Italia, ora in fase di grande rinascita.<\/p>\n\n\n\n Nei percorsi espositivi, si pu\u00f2 apprezzare l\u2019uso della pietra in architettura, nelle costruzioni, nell\u2019arte e nell\u2019artigianato attraverso fotografie, progetti, plastici, manufatti, installazioni e modellini.<\/p>\n\n\n\n La costruzione della Ferrovia Sud Vienna – Trieste<\/strong> ha avuto un ruolo chiave in questo sviluppo. Grazie ai collegamenti ferroviari e marittimi, Trieste divenne il principale porto del Mediterraneo orientale, aprendo la strada dall’Europa settentrionale e centrale all’Estremo Oriente e all’America occidentale<\/strong>, con collegamenti via Gibilterra <\/strong>e il nuovo Canale di Suez<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Trieste visse l’epoca d’oro del suo sviluppo economico. Dal 1383, sotto l’autorit\u00e0 della monarchia asburgica, al 1719, quando acquis\u00ec lo status di porto franco doganale, fino al 1849, con il collegamento diretto con Vienna, la citt\u00e0 conobbe uno sviluppo straordinario fino agli inizi della Prima Guerra Mondiale<\/strong>. La popolazione pass\u00f2 da 60.000 a 240.000 abitanti, trasformandosi in un centro commerciale e finanziario internazionale.<\/p>\n\n\n\n Lubiana<\/strong>, in Slovenia, esiste fin dai tempi delle province illiriche all’inizio del XIX secolo. Il Congresso di Lubiana del 1822, con la linea ferroviaria che la collegava a Vienna e Trieste, le confer\u00ec crescente importanza, e il terremoto del 1895 acceler\u00f2 il suo ruolo come centro regionale della Carniola.<\/p>\n\n\n\n Aurisina e Monrupino<\/strong> ne approfittarono e, con la modernizzazione della produzione, queste cave divennero le pi\u00f9 grandi della monarchia austro-ungarica. La pietra carsica divenne un “prodotto di moda<\/strong>” dell’epoca, con molti edifici pubblici e privati che includevano elementi di questa pietra.<\/p>\n\n\n\n Gustav T\u00f6nnies <\/strong>e i suoi figli ebbero un ruolo cruciale nello sviluppo della regione a partire dalla seconda met\u00e0 del XIX secolo, contribuendo significativamente alla produzione di materiali da costruzione e all’inclusione della regione nel moderno sviluppo industriale. Anche allora, le singole cave non riuscivano a soddisfare la domanda e si coordinavano per offerte e consegne. La loro storia \u00e8 narrata attraverso immagini e racconti all\u2019interno dell\u2019esposizione.<\/p>\n\n\n\n L’uso della pietra carsica sta riacquistando importanza, sia nella ricostruzione di edifici preesistenti, sia nell’inserimento di elementi in nuove costruzioni.<\/p>\n\n\n\n La pietra, come materiale naturale, sta guadagnando popolarit\u00e0. Oltre all’uso edilizio, \u00e8 sempre pi\u00f9 apprezzata nell’arte.<\/p>\n\n\n\n Leggi anche: Stop ai capelli grassi, con i consigli degl\u2019esperti<\/a><\/p>\n\n\n\nLa mostra comprende visite guidate, escursioni, approfondimenti culturali, laboratori e performance<\/h3>\n\n\n
Un viaggio attraverso il tempo che la pietra ha compiuto, approdando in tutto il mondo<\/h3>\n\n\n
Il Carso, con la sua pietra estratta da numerose cave locali, grazie alla nuova ferrovia, ebbe l\u2019opportunit\u00e0 di vendere la pietra in tutto il mondo<\/h3>\n\n\n\n