{"id":26644,"date":"2024-05-20T12:48:36","date_gmt":"2024-05-20T10:48:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/?p=26644"},"modified":"2024-05-20T12:48:38","modified_gmt":"2024-05-20T10:48:38","slug":"max-magnani-party-rock-ed-il-successo-di-acetone","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/05\/20\/max-magnani-party-rock-ed-il-successo-di-acetone\/","title":{"rendered":"Max Magnani: “Party Rock” ed il successo di Acetone"},"content":{"rendered":"\n
Abbiamo incontrato Max Magnani<\/a>, uno degli artisti Acetone, realt\u00e0 musicale italiana in forte crescita internazionale<\/a>. <\/p>\n\n\n\n Come vedi la scena italiana dei club e di chi balla?<\/strong><\/p>\n\n\n\n Il livello del clubbing in Italia non \u00e8 forse azzerato, ma \u00e8 certamente molto basso. Si fanno notare soprattuttoserate con cena e spettacolo, gli eventi per over 40, over 50, over 30, ecc. \u00c8 un continuo ripescare il passato. Con “Remember” faccio riferimento alle tracce degli anni ’70, ’80 e ’90, che vengono riadattate o remixate, anzich\u00e9 rifatte completamente, per soddisfare l’ascolto odierno. Le sonorit\u00e0 degli anni ’70 non vengono pi\u00f9 ballate come una volta<\/em>; balliamo le melodie di quegli anni, ma aggiornate con groove e linee di basso tipiche degli anni 2000 e 2020. Tuttavia, il vero clubbing in Italia, onestamente, non sembra essere in ottima salute.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Quali saranno le tendenze musicali estate 24 in Italia? Che ci dici Max Magnani?<\/strong><\/p>\n\n\n\n Come sempre, in Italia piacciono i tormentoni remixati in chiave Dance e anni ’90. Per quanto riguarda l’estero, invece, non ho dubbi: Latin, Tech, Tech House e Afrohouse sono generi molto difficili, e ripeto, molto difficili da proporre in Italia. \u00c8 molto difficile trovare una situazione adeguata per poter presentare quelle che sono le vere novit\u00e0… eppure, tutto questo funziona nel mondo.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Come vedo la figura del DJ in questo periodo? \u00c8 al momento positivo per la dance oppure no?<\/strong><\/p>\n\n\n\n Dividiamo spesso l’Italia dal resto del mondo. Il DJ dovrebbe essere protagonista in un locale in cui propone musica. La figura centrale, colui che d\u00e0 l’indirizzo alla serata, che determina la linea musicale. In realt\u00e0, in Italia non \u00e8 cos\u00ec; come ho gi\u00e0 detto, mancano i veri locali, quelli che una volta chiamavamo discoteche. Un tempo, nella Riviera Romagnola, c’erano pi\u00f9 di 200 discoteche, adesso ce ne sono veramente 10 o 12\u2026 Di conseguenza, oggi il DJ propone la sua musica, o come tutti dicono, suona in locali che non sono discoteche e non sono al 100% dedicati alla musica. Cene e spettacoli, pub, bar con aperitivi, chioschi sulla spiaggia. Pertanto, anche se il DJ dovrebbe essere una figura fondamentale, in realt\u00e0 non lo \u00e8 pi\u00f9.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Quali sono i problemi nel fare il DJ oggi?<\/strong><\/p>\n\n\n\n Sempre pi\u00f9 spesso si chiede al DJ di fare ben altro. La prima domanda \u00e8: “Quanta gente porti?” \u00c8 una domanda sgradevole. Ecco perch\u00e9 spesso, avendo cos\u00ec poco potere, il DJ deve assolutamente adeguarsi a sonorit\u00e0 come “pop italiano, remixato”, house melodica (…), sonorit\u00e0 molto accessibili e orecchiabili. Per non parlare di quanto in console arrivano VIP che si esibiscono con set pre-mixati. Vengono scelti perch\u00e9 con la loro presenza \u00e8 molto facile attrarre persone. \u00c8 pi\u00f9 semplice organizzare party occasionali piuttosto che tentare di costruire una serata con una linea musicale ben definita. <\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Max Magnani, ci sono stereotipi sulla professione del DJ? E tu come hai iniziato? <\/strong><\/p>\n\n\n\n Chi fa il DJ non fa un lavoro, giusto? Ti diverti, ci sono donne, serate, alcool\u2026 non \u00e8 percepito come un vero lavoro, ma come puro divertimento. In realt\u00e0, quando sei alla console, s\u00ec, certo ti diverti. Ma non siamo noi DJ, gli unici ad amare ci\u00f2 che facciamo<\/strong>. Essere un DJ significa attenzione, significa dedizione, significa che stai lavorando mentre gli altri si divertono, o meglio, tu lavori per far divertire gli altri. Quindi \u00e8 sicuramente qualcosa che ti piace, ma \u00e8 anche qualcosa di estremamente impegnativo. Fare il DJ seriamente richiede ricerca, tempo, dedizione, professionalit\u00e0, tecnica, insomma, tutto ci\u00f2 che \u00e8 richiesto in qualsiasi lavoro. <\/p>\n\n\n\n Io ho iniziato diciotto anni e un po’ per gioco, mi avvicinai al mondo della musica. Nonostante non sia diventato il mio primo lavoro, ancora oggi continuo a dedicarmi ad essa in maniera professionale, dedicandovi tantissimo tempo. L’impegno \u00e8 cresciuto, insieme alle produzioni che pubblico su Acetone. Tutto questo mi d\u00e0 grande soddisfazione, perch\u00e9 fare il DJ \u00e8 davvero un sogno che si avvera ogni sera, ad ogni disco.<\/p>\n\n\n\n