{"id":24965,"date":"2024-04-23T15:01:12","date_gmt":"2024-04-23T13:01:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/23\/lultimo-saluto-ad-agostino-arcivescovo-palermo-esempio-di-resistenza-alla-mafia\/"},"modified":"2024-04-23T15:01:12","modified_gmt":"2024-04-23T13:01:12","slug":"lultimo-saluto-ad-agostino-arcivescovo-palermo-esempio-di-resistenza-alla-mafia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/23\/lultimo-saluto-ad-agostino-arcivescovo-palermo-esempio-di-resistenza-alla-mafia\/","title":{"rendered":"L\u2019ultimo saluto ad Agostino, Arcivescovo Palermo \u201cEsempio di resistenza alla mafia\u201d"},"content":{"rendered":"
PALERMO (ITALPRESS) \u2013 \u201cVincenzo Agostino \u00e8 stato da trentacinque anni \u2013 insieme alla sua amatissima moglie Augusta Schiera -, da quel tormentoso 5 agosto 1989, una vedetta, una sentinella, un vegliardo. Nonostante il buio della notte, allorch\u00e8 nel suo spirito poteva scendere una schiacciante angoscia, \u00e8 diventato una fonte di incrollabile speranza per noi tutti, per questa nostra terra martoriata e per l\u2019intero Paese; e particolarmente per i suoi cari e per noi che oggi lo salutiamo con il cuore spezzato ma con immensa ammirazione e con uno speciale debito di riconoscenza\u201d. Cos\u00ec l\u2019arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nel corso dell\u2019omelia per i funerali di Vincenzo Agostino, in una cattedrale gremita da migliaia di persone per l\u2019ultimo saluto al padre coraggio simbolo della lotta alla mafia e conosciuto per la sua lunga barba bianca che non ha mai tagliato dal 5 agosto 1989, quando cosa nostra uccise il figlio Nino, poliziotto, insieme alla moglie incinta Ida Castelluccio.
\u201cLa lunga barba bianca di Vincenzo Agostino \u2013 sottolinea l\u2019Arcivescovo di Palermo \u2013 ha rappresentato per noi il segno della resistenza attiva e proficua alla mafia e alle tante forme del \u2018male strutturat\u00f2 che ardiscono eliminare finanche \u2013 come lui stesso ebbe a dire \u2013 il \u00abbene di un figlio, di una nuora, di un bambino [\u2026] mai conosciuto\u00bb; che sterminano Nino, un onesto e accorto servitore dello Stato, la sua giovane moglie Ida e il bambino che avevano concepito da pochi mesi; insanguina le strade della citt\u00e0, sparge afflizione nelle case e nelle famiglie, pianifica depistaggi, compra silenzi e connivenze anche tra esponenti del potere politico e delle istituzioni dello Stato.
Questa \u00e8 la notte! La notte delle persone, la notte delle comunit\u00e0, del raffreddamento dei cuori, dell\u2019idolatria del potere e delle cose materiali. L\u2019eclissi del patto di fedelt\u00e0. Degli alti valori umani. Del rigore etico privato e pubblico. Della formazione delle coscienze. Ma quella barba \u00e8 stata anche narrazione del suo vegliare nella notte, dell\u2019uomo che con gli occhi penetra l\u2019oscurit\u00e0 e attende con certezza l\u2019irrompere della luce della verit\u00e0 che l\u2019orgoglio e la tracotanza di uomini corrotti e alla ricerca di potere credono di sopraffare. Ha infuso speranza. Ha chiesto di non assopirci. Ci ha provocati a non cadere nell\u2019indifferenza deresponsabilizzante e a non abituarci al male. Quella barba \u00e8 quei capelli bianchi che esaltavano i suoi occhi pieni di luce nonostante le tenebre, sono stati per noi monito a rinnovarci, a rimanere desti, a porre domande: \u00abse volete domandare, domandate, convertitevi, venite!\u00bb (Is 21,12)\u201d.
\u201cLa provata ma fulgida vita di Vincenzo e di Augusta \u2013 innamorati per sempre \u2013 ci sollecita \u2013 aggiunge monsignor Lorefice \u2013 a non indietreggiare dinanzi alle tenebre, di non abituarci al male, di non unirci agli empi e alle loro macchinazioni, di non patteggiare mai con i corrotti, di non farci avvincere dal laccio di una bramosia insensata e funesta (cfr 1Tm 6,9). Ha annunciato capacit\u00e0 di attesa, fermezza, indefettibilit\u00e0, coerenza, resistenza, ricerca della verit\u00e0 e soprattutto speranza. Impegno per una citt\u00e0 riscattata dal male. Lotta sincera, non simulata, alla criminalit\u00e0 organizzata, alla mafia, alle mafie che continuano imperterrite ad uccidere e a devastare le nostre citt\u00e0 e le nostre case, i nostri figli. L\u2019Evangelista Luca nel Vangelo descrive l\u2019anziano vegliardo Simeone \u00abuomo giusto e timorato di Dio\u00bb (Lc 2,25), che sa attendere attivamente, dentro lo scorrere della sua vita, l\u2019adempimento delle promesse messianiche di Dio al suo \u00abpopolo Israele\u00bb. Nell\u2019incontro con Ges\u00f9, nel quale Simeone discerne la realizzazione della promessa fattagli dallo Spirito di vedere prima di morire il Messia del Signore, l\u2019anziano vegliardo non dice: \u201cora posso scomparire\u201d, ma: \u201cora \u00e8 finito il tempo della mia fatica\u201d. E\u2019 finita la fatica di Vincenzo. Ora ci \u00e8 chiesto di assumerla di portarla avanti noi. Il testimone passa a noi. Siamo qui per questo, per continuare a vegliare nella notte. E\u2019 il modo migliore per dimostrare a tutti voi cari congiunti, e in particolare a voi carissime Flora e Nunzia e a voi nipoti, a te carissimo Nino, la nostra vicinanza e la nostra gratitudine a pap\u00e0 e a nonno Vincenzo. In una citt\u00e0 che ha assistito al sacrificio di tanti uomini e donne delle istituzioni, della societ\u00e0 civile e della Chiesa palermitana, possa la sua credibile e costante testimonianza continuare ad essere uno sprone nella costruzione di una citt\u00e0 degli uomini giusta e solidale, libera dalle \u2018strutture di peccat\u00f2 mafiose e dalla corruzione e dalla falsit\u00e0 imperante. Ci sostenga la fede in Ges\u00f9 Cristo risorto dai morti, alimentata dalla speranza dei cieli nuovi e della Terra nuova, cos\u00ec come ha sostenuto Vincenzo e Augusta\u201d.
\u2013 foto Ipa \u2013
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