{"id":24790,"date":"2024-04-21T00:00:47","date_gmt":"2024-04-20T22:00:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/21\/meloni-pubblica-il-monologo-di-scurati-noi-non-censuriamo-nessuno\/"},"modified":"2024-04-21T00:00:47","modified_gmt":"2024-04-20T22:00:47","slug":"meloni-pubblica-il-monologo-di-scurati-noi-non-censuriamo-nessuno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/21\/meloni-pubblica-il-monologo-di-scurati-noi-non-censuriamo-nessuno\/","title":{"rendered":"Meloni pubblica il monologo di Scurati \u201cNoi non censuriamo nessuno\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 \u201cIn un\u2019Italia piena di problemi, anche oggi la sinistra sta montando un caso. Stavolta \u00e8 per una presunta censura a un monologo di Scurati per celebrare il 25 Aprile. La sinistra grida al regime, la Rai risponde di essersi semplicemente rifiutata di pagare 1800 euro (lo stipendio mensile di molti dipendenti) per un minuto di monologo\u201d. Cos\u00ec il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un post su Facebook.
\u201cNon so quale sia la verit\u00e0, ma pubblico tranquillamente io il testo del monologo (che spero di non dover pagare) per due ragioni \u2013 prosegue -: 1) Perch\u00e8 chi \u00e8 sempre stato ostracizzato e censurato dal servizio pubblico non chieder\u00e0 mai la censura di nessuno. Neanche di chi pensa che si debba pagare la propria propaganda contro il governo con i soldi dei cittadini.
2) Perch\u00e8 gli italiani possano giudicarne liberamente il contenuto. Buona lettura\u201d.
Questo il testo di Scurati riportato nel post del premier Meloni:
\u201cGiacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai pi\u00f9 stretti collaboratori di Benito Mussolini. L\u2019onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l\u2019ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batt\u00e8 fino all\u2019ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato.
Oltre che del delitto, si macchi\u00f2 dell\u2019infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, per\u00f2, non si commemora soltanto l\u2019omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicit\u00e0 e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant\u2019Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose \u2013 primavera del \u201924, primavera del \u201944 \u2013 proclamano che il fascismo \u00e8 stato lungo tutta la sua esistenza storica \u2013 non soltanto alla fine o occasionalmente \u2013 un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sar\u00e0 cos\u00ec. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell\u2019ottobre del 2022, aveva davanti a s\u00e8 due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l\u2019argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si \u00e8 pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l\u2019esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicit\u00e0 dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola \u201cantifascismo\u201d in occasione del 25 aprile 2023). Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell\u2019anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiut\u00f2 di pronunciare palpiter\u00e0 ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finch\u00e8 quella parola \u2013 antifascismo \u2013 non sar\u00e0 pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuer\u00e0 a infestare la casa della democrazia italiana\u201d.<\/p>\n
\u2013 Foto: Agenzia Fotogramma \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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