{"id":23870,"date":"2024-04-08T21:01:09","date_gmt":"2024-04-08T19:01:09","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/08\/giu-ciminiere-del-vecchio-inceneritore-di-firenze-nascera-sito-riciclo\/"},"modified":"2024-04-08T21:01:09","modified_gmt":"2024-04-08T19:01:09","slug":"giu-ciminiere-del-vecchio-inceneritore-di-firenze-nascera-sito-riciclo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/08\/giu-ciminiere-del-vecchio-inceneritore-di-firenze-nascera-sito-riciclo\/","title":{"rendered":"Gi\u00f9 ciminiere del vecchio inceneritore di Firenze. Nascer\u00e0 sito riciclo"},"content":{"rendered":"
CAMPI BISENZIO (FIRENZE) (ITALPRESS) \u2013 Sono partiti i lavori di abbattimento delle ciminiere dell\u2019ex inceneritore di San Donnino. Si tratta di un passaggio significativo nella trasformazione di un luogo simbolo della storia industriale della Toscana. Il sito di San Donnino, a Campi Bisenzio, che ha visto l\u2019inceneritore in funzione per 13 anni, dal 1973 al 1986, ospita attualmente un polo impiantistico utilizzato da Alia Multiutility per la gestione dei rifiuti urbani, simili e speciali, pericolosi e non pericolosi. Le opere di demolizione delle ciminiere, che proseguiranno per alcune settimane, rientrano in un pi\u00f9 ampio progetto di riqualificazione strutturale dell\u2019impianto e dell\u2019area che lo ospita, in via di San Donnino, nel Comune di Firenze, dove \u00e8 prevista la realizzazione di un impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) con tecnologie di ultima generazione, che da cronoprogramma entrer\u00e0 in funzione nel giugno del 2026 e che rappresenter\u00e0 un polo di eccellenza a livello nazionale per il recupero e la valorizzazione di metalli e materie preziose.
\nLa demolizione dei volumi dell\u2019ex inceneritore e delle relative ciminiere garantir\u00e0 una maggiore tutela degli elementi significativi del paesaggio e risponde alla necessit\u00e0 di superare le criticit\u00e0 strutturali dell\u2019edificio, riscontrate nel corso del tempo. In particolare, la demolizione delle ciminiere, iniziata oggi e salutata dal suono delle sirene dell\u2019impianto, che hanno sottolineato in modo suggestivo l\u2019avvio di un intervento che porta con s\u00e8 elementi altamente simbolici, avverr\u00e0 per step successivi. Dopo una prima fase relativa alla rimozione delle passerelle, delle scale di accesso e delle parti in carpenteria metallica, sono iniziati i lavori di demolizione delle porzioni sommitali delle due ciminiere, che raggiungono ciascuna l\u2019altezza di 60 metri, grazie all\u2019utilizzo di un escavatore con braccio telescopico e pinza idraulica. A protezione della caduta dei detriti che derivano dalle operazioni di demolizione \u00e8 stato collocato un telo protettivo, mentre i detriti che si depositeranno sulla copertura verranno rimossi mediante l\u2019utilizzo di un escavatore. I lavori non interferiranno con l\u2019operativit\u00e0 dell\u2019impianto di trattamento rifiuti e dell\u2019Ecocentro che si trovano all\u2019interno dell\u2019area.
\nIl Polo di San Donnino si compone di due macroaree. La prima, propriamente impiantistica, \u00e8 quella in cui avvengono la gestione e il trasferimento dei rifiuti. Nella seconda si svolge, invece, il servizio di Ecocentro, accessibile ai cittadini per la raccolta differenziata, da cui transitano ogni giorno circa 44 tonnellate di materiale. E\u2019 inoltre presente un\u2019unit\u00e0 operativa per i servizi di raccolta sul territorio della Piana (circa 100 autisti e 100 mezzi) che comprende uffici, spogliatoi, rimessaggio veicoli, officina e lavaggio. L\u2019intervento di riqualificazione dell\u2019impianto, che si sviluppa su una superficie di oltre 20.000 metri quadrati, prevede, come gi\u00e0 detto, la demolizione di parte dell\u2019ex inceneritore (comprese le due ciminiere) e di alcuni locali limitrofi, ma anche la costruzione di due nuovi edifici di superficie complessiva di 10.000 metri quadri, che ospiteranno l\u2019attivit\u00e0 di recupero dei Raee, oltre alla realizzazione di una linea specializzata nel trattamento dei pannelli fotovoltaici a fine vita, al recupero funzionale dell\u2019edificio dell\u2019ex inceneritore e alla riqualificazione dell\u2019area a verde.
\nCon una potenzialit\u00e0 di trattamento fino a 65.000 tonnellate all\u2019anno, l\u2019impianto destinato al trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) si occuper\u00e0 di recuperare e riciclare l\u2019insieme degli apparecchi che, a seguito di guasti, inutilizzo o tecnologia obsoleta, giungono a fine vita e devono essere smaltiti. Nel fare questo, attiver\u00e0 una filiera circolare che, in prospettiva, consentir\u00e0 il mantenimento sul territorio del valore delle materie prime seconde ottenute dal trattamento di recupero, attivando sinergie con altre aziende del gruppo Multiutility specializzate nel recupero delle plastiche, a cui destinare tale flusso per sfruttare ulteriori opportunit\u00e0 di riciclo. All\u2019interno del Polo di San Donnino, Alia sta inoltre studiando la possibilit\u00e0 di inserire linee di trattamento specialistiche per ottimizzare il recupero delle componenti valorizzabili: in particolare schede elettroniche da cui, attraverso tecnologie di idrometallurgia, \u00e8 possibile recuperare metalli preziosi, tra cui oro, argento, palladio, nonch\u00e8 batterie al litio da cui estrarre il litio stesso, ma anche cobalto e nichel. Questo permetter\u00e0 di realizzare un polo di eccellenza a livello nazionale per il recupero e la valorizzazione di metalli e materie preziose. Il finanziamento ottenuto dal Pnrr per realizzare il nuovo impianto \u00e8 pari al 35% del valore dell\u2019apporto tecnologico innovativo che l\u2019impianto sar\u00e0 in grado di realizzare, ovvero oltre 3,5 milioni di euro su un investimento complessivo di circa 40 milioni. L\u2019avvio dell\u2019impianto \u00e8 previsto nel giugno del 2026.
\n\u201cOggi \u00e8 una giornata che segna non solo un punto di svolta nella storia industriale della Toscana, ma un vero e proprio cambio di paradigma, che assomiglia tanto a una rivoluzione, sia economica che culturale \u2013 commenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility -. Con l\u2019abbattimento delle ciminiere dell\u2019ex inceneritore passiamo, sia in termini pratici che simbolici, dal vecchio concetto di economia lineare, in cui i rifiuti venivano bruciati senza porsi minimamente il tema del loro recupero, al nuovo e ormai imprescindibile concetto di economia circolare, legato al tema del recupero della materia e della sua seconda vita. In questo senso, la nascita, qui a San Donnino, di un impianto per il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici segna in maniera chiara la strada verso il futuro, che render\u00e0 possibile il recupero di materiali preziosi dagli apparecchi non pi\u00f9 utilizzabili. Dunque, nuove e importanti prospettive, ma senza dimenticare il nostro passato. E\u2019 per questo che voglio inviare un grande ringraziamento, a nome dell\u2019azienda che rappresento, a tutti i lavoratori che nell\u2019impianto di San Donnino hanno prestato la propria opera, perch\u00e8 \u00e8 anche grazie a loro che siamo diventati la grande e importante realt\u00e0 che Alia \u00e8 attualmente\u201d.
\n\u201cDalla distruzione alla trasformazione della materia, il passo \u00e8 compiuto. Il progetto di San Donnino testimonia l\u2019impegno di Alia nell\u2019essere assoluta protagonista di questa nuova fase basata sul recupero e sul riciclo \u2013 aggiunge Alberto Irace, ad di Alia Multiutility -. Grazie agli oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti messi in campo in Toscana, \u00e8 previsto lo sviluppo di reti impiantistiche che vanno proprio in questa direzione. Entro il 2028 si concluder\u00e0 l\u2019attuazione di quanto previsto dal piano industriale di Alia Multiutility che vede il revamping degli impianti di trattamento meccanico biologico di Case Passerini a Firenze e di via Paronese a Prato, la realizzazione dei biodigestori di Montespertoli e Peccioli, di un impianto di recupero di carta e cartone a Pistoia, di uno di recupero degli scarti tessili a Prato, il potenziamento di Revet a Pontedera per quanto riguarda il riciclo delle plastiche e degli impianti Wtc, che trasformano i rifiuti indutriali che trasformano i rifiuti industriali, domestici e commerciali in combustibili alternativi e in materie prime chimiche\u201d.
\n\u201cLa Toscana ha scelto di spingere l\u2019acceleratore sulla sostenibilit\u00e0 e sull\u2019economia circolare. La nuova programmazione traccia una rotta chiara, quella verso il recupero e il riciclo dei materiali tratti dalla raccolta differenziata, con residui sempre pi\u00f9 marginali di rifiuti non riutilizzabili e destinati alla termovalorizzazione \u2013 dichiara Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana -. Oggi il cambiamento di strategia che la nostra regione ha compiuto diventa visibile con un cambiamento che riguarda anche il paesaggio: la Piana non sar\u00e0 pi\u00f9 segnata dalle due torri dell\u2019ex inceneritore, ma sar\u00e0 sede di un importante centro di recupero materiale, una svolta di cui sono molto orgoglioso\u201d.
\n\u201cCon l\u2019abbattimento delle ciminiere \u2013 commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella \u2013 entra nel vivo la riqualificazione di questo impianto che diventer\u00e0 un fiore all\u2019occhiello a Firenze, ma anche in Italia per il recupero di rifiuti elettrici ed elettronici. Per troppi anni questo luogo \u00e8 stato abbandonato e finalmente l\u2019ex inceneritore lascer\u00e0 il posto a una struttura moderna ed efficiente per il trattamento e la differenziazione dei rifiuti, anche quelli speciali\u201d.
\n\u201cQuesto \u00e8 un momento storico \u2013 aggiunge l\u2019assessora regionale all\u2019Ambiente Monia Monni \u2013 Con l\u2019abbattimento delle torri dell\u2019ex inceneritore di San Donnino si abbatte il simbolo di una storia che ha segnato profondamente sia questo territorio che la comunit\u00e0 che lo abita. E\u2019 anche la dimostrazione tangibile di una volont\u00e0 politica forte, la decisione di cambiare rotta nella gestione dei rifiuti e indirizzare il futuro verso la sostenibilit\u00e0. Al posto di un inceneritore che ha generato conflitti profondi \u2013 aggiunge Monni \u2013 nascer\u00e0 un luogo in cui saranno recuperati i Raee raccolti in Toscana e dai quali verranno estratte terre rare e metalli preziosi, una vera e propria miniera urbana, con evidenti benefici per l\u2019ambiente ed elevata attenzione agli aspetti sociali e al recupero di posti di lavoro\u201d.
\n\u201cA livello italiano la raccolta Raee \u00e8 ben al di sotto del target europeo, addirittura in calo del 6% secondo le ultime rilevazioni \u2013 presidente di Ato Toscana Centro Andrea Giorgio -. Per questo stimolare il riciclo di questo tipo di rifiuti \u00e8 fondamentale. Questo progetto consentir\u00e0 di migliorare ulteriormente i risultati di Firenze Citt\u00e0 Circolare, incrementando la raccolta differenziata di materiali che sono molto preziosi da mandare a riciclo e che invece troppo spesso vengono smaltiti in maniera scorretta e non possono essere riusati\u201d.<\/p>\n
\u2013 Foto ufficio stampa Alia Multiutility \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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