{"id":23681,"date":"2024-04-05T18:01:04","date_gmt":"2024-04-05T16:01:04","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/05\/pniec-assistal-confindustria-troppe-norme-poco-chiare\/"},"modified":"2024-04-05T18:01:04","modified_gmt":"2024-04-05T16:01:04","slug":"pniec-assistal-confindustria-troppe-norme-poco-chiare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/04\/05\/pniec-assistal-confindustria-troppe-norme-poco-chiare\/","title":{"rendered":"PNIEC, Assistal-Confindustria \u201cTroppe norme poco chiare\u201d"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 Nonostante molti aspetti positivi, ci sono troppe norme poco chiare e che, seppure emanate con l\u2019obiettivo di semplificare, creano molta confusione. Questo il fulcro delle osservazioni che Assital, l\u2019Associazione di Confindustria che riunisce le aziende operanti nei servizi di efficientamento energetico e nella manutenzione e gestione di impianti tecnologici, ha fatto pervenire al MASE nell\u2019ambito delle audizioni che il Ministero ha svolto sulla proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l\u2019energia e il clima (PNIEC).
A seguito delle osservazioni mosse dall\u2019Europa relativamente al PNIEC presentato dal nostro Paese e giudicato, in alcuni passaggi, poco efficace e ambizioso, l\u2019Italia ha infatti avviato una fase di consultazioni rivolta a istituzioni, privati, associazioni e stakeholder. Secondo Assistal, ad oggi, il numero di politiche e misure per il raggiungimento degli obiettivi \u00e8 troppo elevato. Inoltre, il Piano pone l\u2019accento sul \u2018cos\u00e0 fare, senza individuare una strategia per la sua realizzazione concreta, ossia il \u2018com\u00e8.
Apprezzabile, invece, per Assistal, l\u2019approccio olistico del Governo, volto a razionalizzare le future sovrapposizioni e a minimizzare la necessit\u00e0 di riconciliazione normativa ex-post. Tuttavia, a tale scopo, l\u2019associazione di categoria auspica l\u2019adozione di Testi Unici su tematiche di maggiore complessit\u00e0, come l\u2019edilizia, nonch\u00e8 la definizione di linee guida a livello nazionale per supportare lo sviluppo armonizzato delle normative regionali. Stesso suggerimento anche per quanto concerne le autorizzazioni degli impianti FER, cos\u00ec da razionalizzare davvero le diverse misure che nel corso degli anni si sono stratificate, rendendo di difficile comprensione e attuazione le relative disposizioni. A tal fine, \u201csi suggerisce altres\u00ec di accelerare l\u2019emanazione del decreto sulle aree idonee che dovrebbe facilitare la realizzazione in ambito regionale degli impianti a fonti rinnovabili, in sintonia con gli accordi presi dall\u2019Italia con l\u2019Europa (RED II e RED III)\u201d, spiega Assistal, per la quale \u201cappare dunque fondamentale valorizzare il ruolo degli operatori del settore energetico, quali le Energy Service Company (ESCo), che consentono di velocizzare il percorso di implementazione della transizione energetica minimizzandone i costi attraverso lo strumento del Partenariato Pubblico Privato (PPP). Strumento importantissimo che permette di moltiplicare le risorse a disposizione su progetti integrati e innovativi che creano valore per la societ\u00e0\u201d.
\u201cGli obiettivi \u2013 ha dichiarato Roberto Rossi, presidente di Assistal \u2013 prefissati come Sistema-Paese ci impongono una forte accelerazione che deve essere per\u00f2 contraddistinta da regole operative chiare e da rapidit\u00e0 di attuazione delle stesse. Abbiamo necessariamente bisogno di una strategia nazionale concreta e realizzabile, in cui le nostre imprese collaborino sinergicamente con le Istituzioni e siano protagoniste del piano di transizione energetica\u201d.<\/p>\n
\u2013 Foto ufficio stampa Assistal \u2013<\/p>\n
(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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