{"id":22229,"date":"2024-03-15T12:01:12","date_gmt":"2024-03-15T11:01:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/03\/15\/per-webuild-nel-2023-ricavi-a-10-miliardi-raddoppia-lutile-netto\/"},"modified":"2024-03-15T12:01:12","modified_gmt":"2024-03-15T11:01:12","slug":"per-webuild-nel-2023-ricavi-a-10-miliardi-raddoppia-lutile-netto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/03\/15\/per-webuild-nel-2023-ricavi-a-10-miliardi-raddoppia-lutile-netto\/","title":{"rendered":"Per Webuild nel 2023 ricavi a 10 miliardi, raddoppia l\u2019utile netto"},"content":{"rendered":"
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MILANO (ITALPRESS) \u2013 Il Consiglio di Amministrazione di Webuild<\/a> (MTA: WBD) ha approvato il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio d\u2019esercizio al 31 dicembre 2023, nonch\u00e8, esaminato i \u201cDati Consolidati Adjusted\u201d al fine di comparare l\u2019andamento gestionale su base omogenea. Nel 2023 il Gruppo Webuild ha ulteriormente consolidato il percorso di sviluppo avviato a partire dal 2012, segnando, si legge in una nota, \u2018risultati ai massimi storici, resi possibili grazie ad una strategia chiara e consistente, supportata dai mega trend strutturali a livello globale che stanno dando un forte impulso agli investimenti in infrastrutture.
\n\u2018Sulla traiettoria del solido track record di risultati operativi conseguito negli ultimi anni \u2013 continua la nota \u2013 Webuild chiude il 2023 con risultati straordinari, superando nettamente la guidance per l\u2019anno. I ricavi si attestano a 10 miliardi di euro e l\u2019EBITDA ad 819 milioni. La generazione di flussi di cassa operativa \u00e8 stata eccezionale con una posizione di cassa netta di \u00801.431 milioni, e una leva finanziaria che si \u00e8 ridotta a 3,2x rispetto a 4,6x dell\u2019esercizio precedent\u00e8.
\nWebuild ha registrato per il terzo anno consecutivo record di order intake con ordini acquisiti per 22 miliardi di euro e un book to bill di 2,7x, superando nettamente il target di 1,1x per l\u2019anno. Il portafoglio ordini ha raggiunto i massimi storici di \u008064 miliardi, superando gi\u00e0 il target atteso di fine Piano al 2025. Oltre a coprire il 100% del fatturato ed EBITDA target del Business Plan 2023-2025, il backlog d\u00e0 una visibilit\u00e0 di oltre 6 anni sui ricavi del Gruppo, tracciando in maniera evidente il percorso di crescita del Gruppo.
\nWebuild si \u00e8 confermata prima al mondo nel settore acqua, tra le prime 10 posizioni dei contractor internazionali attivi in USA e Australia e nella top 10 nel settore per progetti in mobilit\u00e0 sostenibile, secondo Engineering News-Record (ENR), la pi\u00f9 autorevole rivista statunitense del settore.
\nNel 2023 il Gruppo ha completato opere fondamentali per lo sviluppo dei territori come il ponte sul Danubio a Braila, in Romania, secondo ponte sospeso pi\u00f9 lungo dell\u2019Europa Continentale; le stazioni Tricolore e San Babila della linea Metropolitana 4 di Milano, che consente di raggiungere il centro citt\u00e0 dall\u2019aeroporto in 12 minuti; la Galleria del Sottoattraversamento Isarco, parte della Galleria di Base del Brennero, il collegamento ferroviario sotterraneo pi\u00f9 lungo al mondo; il nuovo centro direzionale dell\u2019Eni a San Donato Milanese.
\n\u2018Il 2023 segna un anno di progressi significativi per le nostre ambizioni ESG \u2013 si legge ancora nella nota \u2013 superando di gran lunga gli obiettivi che il gruppo si era prefissato con il Piano ESG 2021-2023. In particolare, il tasso di intensit\u00e0 delle emissioni ha registrato una riduzione del 67% (rispetto alla baseline del 2017), sovraperformando il target di riduzione del 50% al 2025 definito nel \u2018Sustainability-Linked Financing Framework\u2019. Inoltre, in termini di salute e sicurezza, il tasso di infortuni con perdita di giornate lavorative (LTIFR) ha registrato nel 2023 un ulteriore miglioramento, dopo aver raggiunto l\u2019obiettivo fissato nel precedente esercizio (-41% rispetto al target del \u2013 2 Relativo ai segmenti Highways e Mass transit and rail 3 40% al 2022). In aggiunta alla recente conferma come \u201cleader mondiale nelle azioni di contrasto del cambiamento climatico\u201d da parte di CDP (ex Carbon Disclosure Project), nel corso del 2023 Webuild \u00e8 stato promosso ad \u201cAA\u201d da MSCI ESG Ratings, riconoscendone il costante impegno in materia di corporate governance e in ambito Health & Safety.
\nNel corso dell\u2019anno sono proseguiti con successo l\u2019attivit\u00e0 di M&A con l\u2019acquisizione della Australiana Clough, che ha permesso al Gruppo di posizionarsi tra i top 5 players in Australia, e la valorizzazione di alcune partecipate come la cessione della quota del Gruppo nella concessione della Linea Metropolitana M4 di Milano per 141 milioni.
\nL\u2019ampiezza e la qualit\u00e0 del portafoglio ordini nonch\u00e8 la posizione di leadership in Paesi che stanno realizzando importanti piani di investimento in infrastrutture, consentono di anticipare al 2024 i ricavi di fine Piano \u2018Roadmap al 2025 \u2013 The future is now\u201d.
\nI Ricavi adjusted, dell\u2019esercizio 2023, si attestano a 9.994 milioni di euro (8.163 milioni di euro per l\u2019esercizio 2022) e segnano una crescita su base annua di 1.831 milioni di euto pari al 22%. Tale trend \u00e8 sostenuto dallo sviluppo delle attivit\u00e0 operative in Italia, grazie anche agli investimenti in mobilit\u00e0 sostenibile nell\u2019ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Alta Velocit\u00e0\/Alta Capacit\u00e0 ferroviaria Milano-Genova, Verona-Padova, Napoli-Bari e Strada Statale 106 Jonica), e da una maggiore produzione delle commesse in Australia (Snowy 2.0, North East Link e SSTOM Sydney Metro) e in Medio Oriente (Diriyah Square Super Basement).
\nL\u2019EBITDA adjusted \u00e8 pari a 819 milioni di euro in crescita del 43% rispetto all\u2019esercizio 2022 (572 milioni di euro), mentre l\u2019EBIT adjusted raggiunge \u0080475 milioni (321 milioni di euro nel 2022) con un incremento su base annua del 48%. Il miglioramento della marginalit\u00e0 \u00e8 il risultato di un portafoglio ordini di alta qualit\u00e0, che include progetti acquisiti grazie alla migliore offerta tecnica, con soluzioni contrattuali che contengono clausole per l\u2019adeguamento all\u2019inflazione, e dell\u2019attuazione del programma di riduzione dei costi operativi.
\nLa gestione finanziaria adjusted evidenzia oneri netti per circa 92 milioni rispetto a 73 milioni di euro dell\u2019esercizio 2022.
\nTale voce comprende: oneri finanziari per 245 milioni (213 milioni di euro nel 2022), parzialmente compensati da proventi finanziari per 119 milioni di euro (119 milioni nel 2022); risultato della gestione valutaria positivo, pari a 34 milioni (positivo per 20 milioni nel 2022), principalmente dovuto alle fluttuazioni dell\u2019euro rispetto alla Naira nigeriana e al Peso colombiano. L\u2019incremento degli oneri finanziari \u00e8 principalmente riconducibile i) all\u2019aumento del costo del debito a causa dell\u2019andamento dei tassi di interesse di riferimento che influisce sulla parte dell\u2019indebitamento finanziario a tasso variabile; e ii) allo storno degli interessi attivi su alcuni crediti nei confronti del committente in Etiopia come conseguenza della contrattualizzazione delle rivendicazioni contrattuali.
\nIl risultato prima delle imposte adjusted si attesta a 393 milioni (252 milioni nel 2022), in crescita del 56%.
\nLe imposte sul reddito adjusted ammontano a 143 milioni (109 milioni nel 2022).Il risultato adjusted delle attivit\u00e0 continuative \u00e8 positivo per 250 milioni di euro (143 milioni nel 2022), in miglioramento del 75% su base annua. Il risultato delle attivit\u00e0 operative cessate evidenzia un onere netto di \u008010 milioni (18 milioni nell\u2019esercizio 2022) ed \u00e8 riferito alle divisioni estere ex Astaldi che non rispondono alle strategie di pianificazione commerciale e industriale del Gruppo (principalmente Centro e Sud America per i dati reddituali 2023).
\nNell\u2019esercizio 2023, l\u2019utile attribuibile alle interessenze dei terzi \u00e8 pari a 4 milioni (7 milioni nel 2022). Le dinamiche sopra esposte determinano un utile netto adjusted attribuibile al Gruppo di \u0080236 milioni, raddoppiando di fatto i risultati ottenuti nell\u2019esercizio 2022 (118 milioni).
\nLa posizione finanziaria netta delle attivit\u00e0 continuative al 31 dicembre 2023 \u00e8 positiva (cassa netta) per 1.431 milioni, registrando il miglior risultato mai ottenuto dal Gruppo. Il deciso miglioramento di 1.166 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 (265 milioni) \u00e8 imputabile al positivo andamento delle attivit\u00e0 industriali e alla variazione del capitale circolante netto. Tale ultimo risultato \u00e8 stato possibile grazie alla costante ottimizzazione delle dinamiche e della qualit\u00e0 del circolante, anche attraverso lo smobilizzo di alcune partite slow-moving e ai significativi risultati ottenuti a livello commerciale nel corso del 2023.
\nL\u2019indebitamento lordo si attesta a 2.609 milioni, in miglioramento di 11 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 (2.619 milioni di euro). Il rapporto Debito lordo\/EBITDA al 31 dicembre 2023, su base consolidata, \u00e8 pari a 3,2x, in riduzione rispetto al dato di 4,6x al 31 dicembre 2022. Si precisa in ultimo che il Gruppo riporta totale disponibilit\u00e0 liquide per \u00803.061 milioni. Al 31 dicembre 2023, l\u201989% dell\u2019ammontare outstanding dei finanziamenti corporate \u00e8 a tasso fisso con le prime scadenze rilevanti nel quarto trimestre del 2024. Nel 2023, il portafoglio ordini totale risulta pari a 63,7 miliardi, di cui 54,9 miliardi relativi a construction e 8,9 miliardi di euro riferiti a concessions e operation & maintenance. Prosegue il trend di crescita del backlog construction di circa il 25% rispetto all\u2019esercizio 2022. Oltre il 90% del backlog construction del Gruppo \u00e8 relativo a progetti legati all\u2019avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In termini di geografie il portafoglio ordini risulta prevalentemente distribuito tra Italia, paesi dell\u2019Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti, Medio Oriente ed Australia \u2013 principalmente in segmenti legati alla mobilit\u00e0 sostenibile quali l\u2019alta velocit\u00e0, il settore ferroviario e il settore stradale \u2013 portando i progetti in queste geografie a oltre l\u201985% del backlog construction.
\nIl totale dei nuovi ordini acquisiti nel 2023, comprensivo di variation orders, ammonta a circa 22,4 miliardi di cui oltre 95% \u00e8 stato acquisito in geografie chiave con basso profilo di rischio. Da inizio 2024 i nuovi ordini, includendo i progetti per i quali Webuild \u00e8 risultata migliore offerente, sono pari a circa 4,9 miliardi.
\nLa pipeline commerciale di breve termine del Gruppo ammonta a circa 76,8 miliardi di euro e include gare presentate e in attesa di aggiudicazione per circa 13,3 miliardi di euro.
\nWebuild continua a monitorare diverse geografie quali l\u2019Europa, l\u2019Australia, il Nord America e il Medio Oriente, che hanno avviato notevoli piani di sviluppo per il settore delle infrastrutture come principale fattore di stimolo per l\u2019attivit\u00e0 economica e la transizione energetica e climatica.
\nIn Europa, gli investimenti in infrastrutture stanno beneficiando dei fondi messi a disposizione dal Next Generation EU Fund. Inoltre, l\u2019Unione Europea ha lanciato il programma REPowerEU che prevede 6 l\u2019investimento di 208 miliardi di euro per accelerare la transizione energetica, aumentando gli investimenti in energia pulita e per il risparmio energetico, oltre ai 600 miliardi inclusi nel Green Deal europeo gi\u00e0 destinati ad interventi diretti alla lotta ai cambiamenti climatici.
\nIn Australia, i nuovi investimenti saranno trainati principalmente dai segmenti climate ed energy, con pi\u00f9 di AUD $40 miliardi di fondi messi a disposizione dal Powering Australia Plan, approvato nel 2021, che si pone l\u2019obiettivo di rendere il Paese leader nella produzione di energia pulita. Un impulso al mercato delle infrastrutture verr\u00e0 fornito anche dagli ulteriori investimenti nei segmenti water e resources.
\nNegli Stati Uniti il settore sar\u00e0 trainato dai piani di stimolo come l\u2019Infrastructure Investment and Jobs Act (IIJA), l\u2019Inflation Reduction Act (IRA) e CHIPS and Science Act, che contribuiranno ad una forte crescita nel settore delle infrastrutture civili, prevalentemente ferrovie e strade, infrastrutture industriali ed energetiche.Gli investimenti infrastrutturali nel Medio Oriente saranno trainati dall\u2019ambizioso programma di investimenti in Arabia Saudita \u2013 progetto \u201cSaudi Vision 2030\u201d \u2013 volto a diversificare l\u2019economia del Paese, ridurre la dipendenza dal petrolio e incoraggiare lo sviluppo del turismo. Il programma prevede giga projects come Neom e Diriyah, in cui Webuild ha acquisito recentemente commesse rilevanti. Un ulteriore spinta agli investimenti in infrastrutture \u00e8 prevista arrivare dall\u2019EXPO 2030 e dai mondiali FIFA 2034.
\n\u2018Il 2023 segna un anno di progressi significativi per le ambizioni ESG del Gruppo \u2013 continua la nota \u2013 In aggiunta alla recente conferma come \u2018leader mondiale nelle azioni di contrasto del cambiamento climatic\u00f2 da parte di CDP (ex Carbon Disclosure Project), nel corso del 2023 Webuild \u00e8 stato promosso ad \u201cAA\u201d da MSCI ESG Ratings, riconoscendone il costante impegno in materia di corporate governance e in ambito Health & Safety.
\nAffermando la sua posizione tra i top player di settore, il Gruppo mantiene un\u2019ottima valutazione da parte anche di altre agenzie di rating ESG, quali ISS-ESG con \u201cB- livello Prim\u00e8 e Moody\u2019s ESG \u2013 ex Vigeo Eiris \u2013 con \u2018livello Advanced\u2019, oltre a far parte del MIB\u00ae ESG Index di Borsa Italian\u00e0.
\nIl 2023 \u00e8 stato l\u2019anno di chiusura del piano, avviato nel 2021, con cui Webuild si \u00e8 posta l\u2019obiettivo di migliorare la sostenibilit\u00e0 ambientale dei propri progetti e delle proprie attivit\u00e0, contribuendo ad ottimizzare l\u2019efficienza del settore in termini di salute, sicurezza, diversit\u00e0 e inclusione, anche tramite investimenti in innovazione e digitalizzazione. Webuild ha ampiamente raggiunto tutti gli obiettivi prefissati e ha consolidato il suo posizionamento in termini di sostenibilit\u00e0.
\n7 Tra i risultati raggiunti, Webuild ha superato il target atteso di riduzione del tasso di intensit\u00e0 delle emissioni di gas serra (scope 1&2), in calo del 67% rispetto alla baseline del 2017, rispetto al target al 2025 del -50%.
\nInoltre, gli investimenti aggiuntivi in progetti innovativi ad alto potenziale da realizzare entro il 2023 sono raddoppiati rispetto alle aspettative, superando quota 57 milioni di euro, di gran lunga oltre i 30 milioni previsti.
\nIn linea con i target del Piano, il tasso di infortuni \u2013 denominato LTIFR \u2013 ha registrato, nel 2022 una riduzione del 41% rispetto alla baseline del 2017, ed \u00e8 migliorato ulteriormente nel 2023. Infine, \u00e8 stata raggiunta la percentuale prevista di donne identificate nel processo aziendale di succession planning, pari al 25%.
\nA conferma del costante impegno di Webuild nel rispondere concretamente alle sfide globali, il Gruppo si \u00e8 posto nuovi obiettivi sfidanti fino al 2025.
\nCon il nuovo Piano ESG, con cui si conferma la strategia di business orientata al raggiungimento dei target di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite, il Gruppo intende continuare a: (i) contribuire ad accelerare la transizione climatica verso un\u2019economia a basse emissioni, investendo in clean technology , migliorando la sostenibilit\u00e0 ambientale dei progetti nelle fasi di costruzione e delle opere nelle fasi di utilizzo; (ii) continuare a rappresentare il benchmark di settore in termini di salute e sicurezza, sviluppo delle competenze, inclusione ed efficienza produttiva attraverso investimenti in innovazione e digitalizzazione.
\nIl nuovo Piano si basa sui medesimi pilastri che hanno guidato il Gruppo con successo nello scorso piano ESG (Green, Safety & Inclusion, Innovation), focalizzandosi sul raggiungimento dei seguenti target: ridurre l\u2019intensit\u00e0 delle emissioni di gas serra dirette del 10% entro il 2025 rispetto ai livelli del 2022;
\nridurre il tasso di infortuni LTIFR del 6% entro il 2025 rispetto al 2022; aumentare del 20% le donne managers del gruppo entro il 2025; effettuare non meno di 430 milioni di euro investimenti in cleantech e in progetti innovativi ad alto potenziale entro il 2025.
\nI risultati dell\u2019esercizio 2023, con performance economiche-finanziarie al di sopra delle aspettative, insieme
\nad un mercato globale caratterizzato da cospicui piani di investimento e all\u2019ampiezza e qualit\u00e0 del backlog, consentono di essere molto fiduciosi sulle prospettive future del Gruppo e di anticipare al 2024 i ricavi di fine Piano \u201cRoadmap al 2025 \u2013 The future is now\u201d. Per il 2024 \u00e8 atteso un book-to-bill maggiore di 1,0X, e il proseguimento del trend di crescita con ricavi
\nsuperiori a \u008011 miliardi ed EBITDA maggiore di \u0080900 milioni. Nonostante la crescita, il Gruppo continuer\u00e0 a focalizzarsi sulla generazione di cassa, mantenendo una solida posizione di cassa netta, attesa superiore a 400 milioni di euro.
\nWebuild, in linea con la Roadmap al 2025, continuer\u00e0 a perseguire le proprie linee strategiche attraverso: l\u2019evoluzione e l\u2019espansione del business facendo leva sul: i) portafoglio ordini, ii) l\u2019organizzazione, le persone, il know-how e la presenza locale nei principali mercati di riferimento, con focus sui Paesi a minor rischio; iii) valorizzazione delle partecipate;
\nil Piano di efficientamento operativo e la generazione di cassa;
\ninvestimenti in sicurezza dei lavoratori, in innovazione e nella sostenibilit\u00e0 ambientale.
\nIl Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato di convocare, per il 24 aprile 2024 (unica convocazione), l\u2019Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria e straordinaria (per deliberare, tra l\u2019altro, sulla proposta di modifica statutaria pervenuta dal socio Salini S.p.A. come da precedenti comunicati del 4 e 7 marzo 2024). Il Consiglio di Amministrazione proporr\u00e0 all\u2019Assemblea degli Azionisti la distribuzione, a valere
\nsugli utili di esercizio e sulle \u201cAltre Riserve Avanzo di Scissione\u201d, di un dividendo unitario complessivo di 0,071 euro
\nal lordo della ritenuta di legge per ciascuna azione ordinaria esistente e avente diritto al dividendo alla data di
\nstacco della cedola, e di 0,824 euro al lordo della ritenuta di legge per ciascuna azione di risparmio esistente. Il
\nConsiglio di Amministrazione ha altres\u00ec deliberato di fissare la data di stacco cedola dei suddetti dividendi ordinari e di risparmio il 20 maggio 2024 e la data di pagamento il 22 maggio 2024 (record date: 21 maggio 2024).
\n\u2018Il Consiglio di Amministrazione \u2013 conclude la nota \u2013 ha deliberato di sottoporre agli azionisti una proposta di rinnovo dell\u2019autorizzazione all\u2019acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente deliberazione di autorizzazione assunta dall\u2019assemblea degli azionisti del 27 aprile 2023, per la parte rimasta ineseguit\u00e0.<\/p>\n

\u2013 Foto: Infografica ufficio stampa Webuild \u2013<\/p>\n

(ITALPRESS).<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

MILANO (ITALPRESS) \u2013 Il Consiglio di Amministrazione di Webuild (MTA: WBD) ha approvato il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio d\u2019esercizio al 31 dicembre 2023, nonch\u00e8, esaminato i \u201cDati Consolidati Adjusted\u201d al fine di comparare l\u2019andamento gestionale su base omogenea. 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