{"id":21653,"date":"2024-03-08T09:11:26","date_gmt":"2024-03-08T08:11:26","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/?p=21653"},"modified":"2024-03-08T09:19:46","modified_gmt":"2024-03-08T08:19:46","slug":"gianluca-monaco-le-storie-che-ascolto-si-trasformano-in-parole-e-note-inaspettate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/03\/08\/gianluca-monaco-le-storie-che-ascolto-si-trasformano-in-parole-e-note-inaspettate\/","title":{"rendered":"Gianluca Monaco: “Le storie che ascolto si trasformano in parole e note inaspettate”"},"content":{"rendered":"\n

Tra note musicali e parole di conforto, la carriera di Gianluca Monaco<\/strong>\u00a0incarna una sinergia unica tra arte e scienza, musica e psicologia. Una fusione affascinante che non solo ha formato il suo percorso professionale, ma tocca anche la vita di molti, trasformando le emozioni e le storie raccolte nel suo studio di psicologo in melodie e testi che parlano al cuore delle persone.\u00a0<\/p>\n\n\n\n

In questa intervista, oltre a parlarci del suo ultimo singolo \u201cScordami\u201d, ci addentreremo con lui nei dettagli del suo approccio creativo e professionale.<\/p>\n\n\n\n

Gianluca, hai descritto come la tua musica e la tua professione di psicologo si influenzano reciprocamente. Potresti condividere un’esperienza specifica in cui hai sentito questa sinergia?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Le storie che ascolto inevitabilmente mi colpiscono per un motivo o per un altro, senza dubbio non lasciano mai indifferenti. Le emozioni che vengono evocate da certi incontri magari si trasformano in pensieri, frasi improvvise, riflessioni che poi, forse, si trasformano in parole, note inaspettate. \u00c8 anche un mio modo per “scaricare”, proiettare su una tastiera di un piano, su un pentagramma, su un foglio bianco quelle emozioni e sentimenti che si smuovono dentro di me.<\/p>\n\n\n\n

Nel tuo approccio unico, come scegli i temi psicologici da esplorare nelle tue canzoni?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Mi catturano quelle storie che evidentemente mi risuonano, sono magari a “specchio” nella mia vita o mi possono trasportare per un mio motivo pi\u00f9 profondo. Lo psicologo, ricordiamolo, \u00e8 pur sempre una persona ed \u00e8 difficile ritenere che possa rimanere “asettico”. Alla giusta distanza senz’altro, ma non certo di vetro…<\/p>\n\n\n\n

Quali sfide incontri nel mantenere un equilibrio tra la tua carriera musicale e quella di psicologo, e come le superi?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Le sfide maggiori sono relative soprattutto al tema dell’organizzazione del tempo ma anche alla credibilit\u00e0 e seriet\u00e0 del progetto sia professionale che artistico. Qualunque attivit\u00e0 noi svolgiamo \u00e8 importante che ci si applichi sia con passione, ma anche con costanza e metodo, se si vuole raggiungere un obiettivo. Senz’altro non \u00e8 facile ma \u00e8 anche tutto molto affascinante.<\/p>\n\n\n

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Puoi raccontarci di pi\u00f9 sul processo creativo dietro il tuo ultimo singolo “Scordami” e come hai integrato la tua esperienza professionale nella composizione?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Troppe volte ho sentito dolore e sofferenza a causa di “amori” asfissianti, soffocanti, che tolgono libert\u00e0. E purtroppo ne sentiamo anche alcuni effetti che riempiono le pagine di cronaca. \u201cScordami” vuole essere quel grido di voglia di autonomia, quella voglia di vivere una relazione con la “giusta distanza” nel rapporto interpersonale amoroso per non incappare in storie simbiotiche e tossiche. \u201cScordami” \u00e8 anche quel tentativo nel dire meglio un allontanamento per conservare almeno un ricordo positivo che un “accontentarsi\u201d di una proto-relazione pur di non rimanere soli. Vera angoscia e fantasma di questo periodo che coinvolge tante persone.<\/p>\n\n\n\n

In che modo credi che la musica possa agire come strumento terapeutico nei tuoi pazienti?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

La musica \u00e8 sempre terapeutica: smuove emozioni, attiva pensieri, pu\u00f2 fungere da equilibratore dell’umore, ma anche da motivatore. Ma, soprattutto, la musica \u00e8 decisamente terapeutica nel farla, nel suonare, cantare, ballare, “scrivere”…<\/p>\n\n\n\n

Nelle scuole elementari e medie andrebbe svolta con pi\u00f9 ore di lezione e con programmi  affascinanti…<\/p>\n\n\n\n

Qual \u00e8 stata la reazione dei tuoi pazienti e del pubblico alla tua fusione di musica e psicologia?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

I pazienti ovviamente sanno di questa attivit\u00e0 di cantautore. Ci scherziamo, quando possibile, anche su. Sono ottimi consiglieri, davvero. Sanno anche che sensibilizzare un po’ di pi\u00f9 l’opinione pubblica su temi profondi e umani non guasta. Mi piace parlarne con loro e condividere la costruzione di un concetto da raccontare.<\/p>\n\n\n\n

Hai menzionato l’influenza di Gianni Rodari sulla tua vita professionale. Come integreresti i suoi insegnamenti nel tuo futuro lavoro sia come musicista che come psicologo?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Gianni Rodari ha influenzato tantissimo l’esperienza formativa della mia infanzia e della mia adolescenza. L’esperienza che fece  con Sergio Enrdrigo \u00e8 meravigliosa, cos\u00ec vicina al cuore e ai pensieri di persone comuni aiutate a riflettere, cos\u00ec vicina a bambini portati a ragionare in forma di gioco, note e suoni. Cosa di pi\u00f9 del gioco di musica e parole? Quella didattica cos\u00ec strategica e quella “grammatica” cos\u00ec sopra la noia dei banchi che a volte domina. Costruire un progetto di questo tipo… un vero sogno nel cassetto….<\/p>\n\n\n\n

Infine, quali consigli hai per coloro che cercano di unire le loro passioni artistiche e professionali come hai fatto tu?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Sicuramente, come dicevo prima, serve metodo e applicazione, ma anche voglia di divertirsi, di non fermarsi in superficie e seguire con coraggio le proprie inclinazioni. Non \u00e8 vero che volere \u00e8 potere – questo lo potremmo leggere un po’ ovunque, ma sinceramente non basta – per\u00f2 \u00e8 vero che desiderare di esprimere una o pi\u00f9 parti di s\u00e9 \u00e8 vitale.<\/p>\n\n\n\n

Ascolta \u201cScordami\u201d di Gianluca Monaco:<\/h2>\n\n\n\n
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