{"id":15861,"date":"2021-10-17T21:58:12","date_gmt":"2021-10-17T19:58:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/?p=15861"},"modified":"2021-10-17T21:58:18","modified_gmt":"2021-10-17T19:58:18","slug":"alexia-ungaro-il-mondo-visto-da-un-obiettivo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2021\/10\/17\/alexia-ungaro-il-mondo-visto-da-un-obiettivo\/","title":{"rendered":"Alexia Ungaro, il Mondo visto da un obiettivo"},"content":{"rendered":"\n

Una laurea in Geologia, un lavoro in un negozio, una passione sfrenata per il mondo della fotografia. Datele una Nikon e vi racconter\u00e0 il mondo dai suoi occhi. Alexia Ungaro \u00e8 una di quelle persone che non perde mai la curiosit\u00e0. Ogni volta, sogna (e riesce) di raccontare una storia sempre diversa. La sua \u00e8 una passione nata quasi per caso e divenuta qualcosa di tremendamente pi\u00f9 serio. Anzi, ad un certo punto, \u00e8 diventata una esigenza. \u201cMi sono resa conto che scattare fosse diventato un bisogno. C\u2019\u00e8 una tensione che ha bisogno di esprimersi in qualche modo, e rubare attimi di tempo al mondo \u00e8 per me una sfida appagante da un lato, ma anche una necessit\u00e0. Molto spesso \u00e8 pi\u00f9 facile per me comunicare attraverso immagini piuttosto che a parole\u201d racconta Alexia, abituata a parlare per immagini pi\u00f9 che a parole. Ma la sua \u00e8 una simpatia contagiosa. Energia, entusiasmo e adrenalina tutti da scoprire.<\/p>\n\n\n\n

E allora riavvolgiamo il nastro. Come inizia il tuo rapporto con la fotografia?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Il primo approccio alla fotografia lo ricordo benissimo. Io vengo dal mondo della pellicola, e grazie ad un professore delle medie appassionato, chiesi a mio padre di regalarmi la mia prima reflex. Cos\u00ec ho iniziato a studiare e a scoprire un mondo nuovo.<\/p>\n\n\n\n

Un inizio in salita: niente di digitale, niente foto usa e getta\u2026<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Esattamente! Con la pellicola non scatti mille foto: devi pensare bene all\u2019inquadratura, alla luce, al diaframma e al fuoco. Ecco, il fuoco risult\u00f2 un problema, il mio non era automatico. La miopia rendeva per me difficoltoso essere precisa, la frustrazione ebbe la meglio e per qualche tempo smisi di scattare.<\/p>\n\n\n\n

Finch\u00e8 poi\u2026<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Qualche anno dopo la pellicola era ormai solo un ricordo, la rivoluzione era iniziata, e mi regalarono una reflex digitale, una Nikon stavolta, molto basilare, che mi sembrava leggerissima, e soprattutto mi risolveva il problema della messa a fuoco! Da quel momento ho ripreso a scattare, ovunque andassi mi portavo la mia reflex. E\u2019 interessante osservare come nel tempo si cambi, confrontando le foto fatte in passato con quelle recenti. Un po\u2019 come nel disegno, \u00e8 un processo di raffinazione. In continua evoluzione. Rispecchia sia l\u2019esperienza e la destrezza acquisite, sia i cambiamenti pi\u00f9 profondi.<\/p>\n\n\n\n

Come sei riuscita a crescere artisticamente in modo cos\u00ec decisivo?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Guardando, studiando, lasciandomi incuriosire. Vivian Maier \u00e8 una delle fotografe che mi ha appassionato di pi\u00f9. Per la sua storia, in parte, e perch\u00e9 come me giocava a farsi l\u2019autoritratto in modo inconsueto, riprendendosi nelle vetrine, negli specchi, nelle ombre. Ho trovato grande affinit\u00e0 e mi piace moltissimo il suo stile. Inge Morat \u00e8 un\u2019altra fotografa che con i suoi lavori mi ha ispirato. Ammiro la genialit\u00e0 e lo spirito di Imogen Cunnigham, e adoro l\u2019ironia di Elliot Erwitt. Si \u00e8 capito che mi piace molto la fotografia in bianco e nero a questo punto. Forse proprio perch\u00e9 trovo il bianco e nero pi\u00f9 espressivo ed intimo. Studiare i lavori delle grandi fotografe e dei grandi fotografi mi d\u00e0 sempre tantissimi spunti.<\/p>\n\n\n\n

Ma altri spunti sono arrivati anche da esperienze\u2026 concrete.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Mi sono trovata a scattare anche con un paio di modelli e con una modella che gi\u00e0 conoscevo, Diana Nocilli. Ci conosciamo da anni, ma sul fronte fotografico diciamo correvamo in parallelo. Io con le mie esplorazioni, lei con la sempre pi\u00f9 solida esperienza e grande talento che si andava sviluppando. \u00c8 anche grazie a Diana che ho iniziato ad interessarmi di pi\u00f9 al ritratto.<\/p>\n\n\n\n

Cosa rappresenta per te la fotografia?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Mi \u00e8 sempre piaciuto disegnare, e secondo me la fotografia \u00e8 molto affine alla pittura e al disegno in tutte le sue forme. Devi vedere, devi vedere prima, prima di scattare. Spesso per me \u00e8 cos\u00ec. Vedo una cosa e mi dico \u201cecco\u201d e cerco il telefono, per scattare la foto. Le foto che pubblico sono quelle che voglio condividere, e mi rendo conto che sono contro corrente: non mi interessano i cuori o le stelline sotto alle foto. Il mio bisogno di esprimere qualcosa \u00e8 la mia motivazione principale. Volerlo condividere.<\/p>\n\n\n\n

E hai ancora voglia di sperimentare\u2026<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Mi piace esplorare. Posti nuovi, tecniche nuove, ultimamente ho iniziato con le persone. Se da una parte ho sentito di voler provare con modelli o modelle, dall\u2019altra mi sono resa conto dell\u2019enorme differenza che c\u2019\u00e8 tra il conoscente, l\u2019amico o l\u2019amica che si prestano, ed un professionista. Le infinite nuove possibilit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Che rapporto hai con i social?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Dico sempre che sono una persona piuttosto a-social, cio\u00e8 tendo di pi\u00f9 alla riservatezza e alla condivisione del mondo privato con una piccola cerchia di persone amiche. Unica eccezione, le foto.<\/p>\n\n\n\n

Quali contenuti vuoi veicolare tramite i tuoi account?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Mi piace condividere emozioni in modo ermetico, attraverso immagini. Un momento, una luce particolare, desideri, nostalgia, la forza di uno sguardo o quella dei particolari. Mi dispiace l\u2019utilizzo del nudo a sproposito, alle volte lo trovo banale.<\/p>\n\n\n\n

Chi \u00e8 Alexia nel quotidiano?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Una persona che lavora, che fotografa, che sa appassionarsi a ci\u00f2 che \u00e8 interessante. Per lavoro indosso una divisa, fuori da quel contesto oscillo tra l\u2019elegante, il casual, lo zingaro quando sono in vacanza esplorativa con la Nikon (la comodit\u00e0 prima di tutto), lo sportivo se vado in palestra o a correre. Indubbiamente ho un mio stile, ma sono appariscente o esibizionista solo con chi voglio io.<\/p>\n\n\n\n

Cosa vuoi realizzare ancora in ambito personale e professionale?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Voglio continuare a migliorarmi, la cosa difficile \u00e8 sempre trovare il tempo. Difficile ma non impossibile. A parte lo studio continuo, voglio costruire progetti, magari anche in collaborazione, e vedere cosa sono capace di fare.<\/p>\n\n\n\n

CONTATTI SOCIAL<\/p>\n\n\n\n

<\/a> @alex_maybe<\/p>\n\n\n\n

In fotografia: Diana Nocilli<\/p>\n\n\n\n