Nel gennaio 2020, una task force di 10 squadre in campo, ha passato al setaccio i materiali combustibili in vendita utilizzati per il riscaldamento per valutare la conformit\u00e0 dei materiali in commercio.<\/p>\n\n\n\n
Frutto di una sinergia tra Regione Piemonte<\/strong>, Arpa<\/strong> e Carabinieri Forestali <\/strong>l’indagine, che ha toccato l’intero territorio regionale, aveva lo scopo di rilevare e reprimere eventuali irregolarit\u00e0 in fase di distribuzione del pellet, materiale particolarmente diffuso. I 37 campioni<\/strong>, prelevati presso la piccola distribuzione, sono in parte di origine italiana ed in parte di provenienza estera, da 13 diversi Paesi europei o extracomunitari. I controlli sono stati cos\u00ec suddivisi territorialmente: 17 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 2 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 3 nel Verbano Cusio Ossola e 4 in provincia di Vercelli.<\/p>\n\n\n\n “Il riscaldamento domestico che utilizza biomassa legnosa contribuisce all’inquinamento atmosferico soprattutto per quello che riguarda le emissioni di polveri sottili, ossia il particolato PM10<\/sub>. Questo \u00e8 vero in particolar modo quando l’efficienza del processo di combustione non \u00e8 ai massimi livelli, ossia quando gli impianti non operano in condizioni da ottimizzare, a parit\u00e0 di calore fornito, il consumo di biomassa combustibile e la produzione di inquinanti. Per ottenere la massima efficienza dal processo di combustione e minimizzare quindi la produzione di polveri sottili (particolato PM10<\/sub>) \u00e8 di fondamentale importanza che si utilizzino esclusivamente combustibili di elevata qualit\u00e0” sottolinea il direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n A conclusione di questa prima indagine \u00e8 emerso che esistono criticit\u00e0 sui pellet che si trovano in commercio nella nostra regione<\/strong>, che possono avere una ricaduta sulle emissioni di polveri sottili.<\/p>\n\n\n\n Nella quasi totalit\u00e0 si tratta di pellet dichiarati di classe A1, ossia “di qualit\u00e0 eccellente” secondo i dettami della norma UNI EN ISO 17225-2. Tuttavia, secondo le analisi effettuate in laboratorio dall’Arpa, sono emersi 5 casi<\/strong> di qualit\u00e0 pi\u00f9 scadente (A2 e anche B).<\/p>\n\n\n\n In tutti i casi, la non conformit\u00e0 riscontrata riguarda il tenore di ceneri, uno dei parametri pi\u00f9 significativi per caratterizzare gli effetti sulla combustione dei pellet e quindi le ricadute in termini di emissioni di polveri sottili: queste possono pi\u00f9 che triplicare passando dalla classe A1 alla classe A2, a parit\u00e0 di tipologia di stufa e di calore prodotto, come evidenzia la letteratura tecnico-scientifica.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Nel gennaio 2020, una task force di 10 squadre in campo, ha passato al setaccio i materiali combustibili in vendita utilizzati per il riscaldamento per valutare la conformit\u00e0 dei materiali in commercio. Frutto di una sinergia tra Regione Piemonte, Arpa e Carabinieri Forestali l’indagine, che ha toccato l’intero territorio regionale, aveva lo scopo di rilevare e reprimere eventuali irregolarit\u00e0 in […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13817,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"jnews-multi-image_gallery":[],"jnews_single_post":[],"jnews_primary_category":[],"jnews_social_meta":[],"jnews_override_counter":[],"jnews_post_split":[],"footnotes":""},"categories":[3,133],"tags":[450,449,59],"class_list":["post-13816","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-livenews","category-ticker","tag-arpa","tag-pellet","tag-piemonte"],"yoast_head":"\n