steve tosi Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/steve-tosi/ Varie ed eventi Thu, 23 Jan 2025 11:44:55 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png steve tosi Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/steve-tosi/ 32 32 Steve Tosi (Acetone): funky house, ricerca e ritmo. Ogni giorno https://www.livemag.it/index.php/2025/01/23/steve-tosi-acetone-funky-house-ricerca-e-ritmo-ogni-giorno/ https://www.livemag.it/index.php/2025/01/23/steve-tosi-acetone-funky-house-ricerca-e-ritmo-ogni-giorno/#respond Thu, 23 Jan 2025 11:44:24 +0000 https://www.livemag.it/?p=43160 Steve Tosi (Acetone): funky house, ricerca e ritmo. Ogni giorno… Abbiamo incontrato Steve Tosi, uno degli artisti di Acetone, label italiana molto attiva in ambito funky house guidata da Maurizio Nari e Jens Lissat. Con Sandro Puddu, Dj Michelle, Max Magnani ed altri DJ di ottimo livello, Acetone fa ballare il mondo e le sue produzioni sono da […]

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Steve Tosi (Acetone): funky house, ricerca e ritmo. Ogni giorno… Abbiamo incontrato Steve Tosi, uno degli artisti di Acetone, label italiana molto attiva in ambito funky house guidata da Maurizio Nari e Jens Lissat. Con Sandro Puddu, Dj Michelle, Max Magnani ed altri DJ di ottimo livello, Acetone fa ballare il mondo e le sue produzioni sono da tempo tra quelle di maggior successo su Beatport.

Steve Tosi (Acetone): funky house, ricerca e ritmo. Ogni giorno

 “Siamo un team davvero affiatato ed iniziamo“, racconta Steve Tosi che da poco pubblicato l’efficacissima “I Want your love”. “Non mi sento un top DJ, ma faccio tante serate. Suono musica di ogni genere e quando non riesco a proporre una canzone perché ha un sound troppo datato, ne realizzo una versione prima di tutto per me. L’ispirazione dei brani Acetone parte da lì… e piace, ai DJ e al pubblico“.

I risultati di Acetone continuano ad essere eccellente, anzi crescono. Ogni giorno.

“Il nostro lavoro di produttori e dj lo facciamo davvero. Nari è un vero hitmaker, con i suoi Nari & Milani ed altri progetti ha avuto decine di successi e pure noi, ognuno al proprio livello e con il proprio sound ci stiamo affermando. Ognuno ha la sua personalità, ma la professionalità credo ci accomuni”.

Il successo di Aceton è più italiano o più internazionale? 

“Acetone piace In italia, certo, ma soprattutto nel mondo. Sandro Puddu, ad esempio, sta per concretizzare una collaborazione con un dj importantissimo… E molti dei nostri brani finiscono in top ten Funky House su Beatport, il sito di riferimento in tutto il mondo per noi dj.  Per questo riusciamo a fare nostri parti a Miami, in Olanda ad Amsterdam e altrove”.

Che consigli ti sentiresti di dare a chi vuol fare il DJ, il produttore, l’artista da seguire ogni giorno?

“La figura del DJ dagli anni ’90 ad oggi si è evoluta moltissimo. Un tempo il dj stava nella sua cabina o in alto dove nessuno lo vedeva, oggi invece è al centro della scena, nei locali e non solo. Soprattutto il guest DJ e non solo… Ma certe cose, quelle più importanti per chi fa il nostro lavoro non cambiano mai. Sono spesso in contatto con giovani DJ e credo siano fondamentali umiltà, voglia di fare ricerca per avere cultura e voglia di imparare. Conosco ad esempio un giovane DJ che sta cercando di assimilare e fare proprio lo stile di James Hype per farlo proprio. Quando poi lavorerà a buon livello tutta questa ricerca gli servirà moltissimo”.

Cosa ne pensi dei social? Possono servire per chi fa musica?

“Senz’altro, sono un bello strumento quando si ha qualcosa da dire, anzi quando si è fatto qualcosa e lo si vuol far sapere a chi ha i nostri stessi interessi. Purtroppo spesso vengono usati per fare hating, per criticare a caso. La vita è breve, non solo per chi non ha più vent’anni come me, per tutti. Impiegare il tempo in modo utile credo sia un obiettivo importante”.

Steve Tosi (Acetone): funky house, ricerca e ritmo. Ogni giorno.

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Il successo di Acetone raccontato da Steve Tosi https://www.livemag.it/index.php/2024/10/01/il-successo-di-acetone-raccontato-da-steve-tosi/ https://www.livemag.it/index.php/2024/10/01/il-successo-di-acetone-raccontato-da-steve-tosi/#respond Tue, 01 Oct 2024 10:20:30 +0000 https://www.livemag.it/?p=36023 Il successo di Acetone raccontato da Steve Tosi… Abbiamo incontrato Steve Tosi, uno dei talenti che sta dietro il successo di Acetone, label italiana specializzata in funky house house. “L’ultimo periodo è stato per me particolarmente fortunato. Ho avuto a settembre ’24 un numero uno e contemporaneamente un numero due e un numero quattro nella Top 10 […]

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Il successo di Acetone raccontato da Steve Tosi… Abbiamo incontrato Steve Tosi, uno dei talenti che sta dietro il successo di Acetone, label italiana specializzata in funky house house. “L’ultimo periodo è stato per me particolarmente fortunato. Ho avuto a settembre ’24 un numero uno e contemporaneamente un numero due e un numero quattro nella Top 10 Funky House di Beatport”, ci ha detto Steve Tosi.

Il successo di Acetone è travolgente: come racconteresti questo bel periodo? 

Proprio mentre scrivo, ho un’altra traccia al numero due che spinge per diventare numero uno e sulla quale punto molto, ovvero “Heart Of Glass”. Naturalmente noi in Acetone e Tiktone sappiamo che risultati come questi sono solo in parte frutto della fortuna. Poi ogni componente del nostro staff è infatti impegnato e spinto a realizzare tracce sempre più performanti, sia a livello artistico che a livello tecnico. Cerchiamo continuamente nuovi suoni, nuovi groove e sopratutto nuove idee.

Come fa Acetone riesce ad ottenere risultati così importanti?

Come dicevo, siamo tutti noi impegnati a dare al nostro pubblico sempre qualcosa in più.  Tutti noi, Maurizio Nari, Sandro Puddu, Max Magnani ed io, ti daremo tutti la stessa risposta. Non ci basta produrre tracce carine, siamo motivati a vedere il pubblico in pista che si diverte alla grande, che balla e che per qualche ora si dimentica dei mille problemi che ognuno di noi si porta dentro (…)

Il successo di Acetone raccontato da Steve Tosi. Proprio così. Suonerai presto ad Amsterdam durante l’ADE con il vostro Priscilla The Party (il 18/10 al Bulldog Palace)… che succederà durante questa serata? 

Credo sarà molto emozionante, condividerò la stessa console, nella stessa serata con Georgie Porgie, Maurizio Nari, i Cube Guys, Leandro Da Silva e Stefano Pain. Tutto questo in un locale straordinario, frequentato, specie nel periodo dell’ADE, dai più importanti cultori e produttori mondiali dell’House Music. Anche questo è un grande successo Acetone (…) Leggi di più qui.

Come vedi il panorama musicale funky house nel mondo e in Italia?

La funky house è perennemente in crescita a livello mondiale, sono molti i DJ ed i club che nel resto del pianeta propongono il nostro sound e le nostre produzioni, probabilmente anche perché all’estero certe realtà continuano a prosperare, giovani e meno giovani nei weekend escono a cena o si incontrano nei pub, ad una certa ora poi vanno nelle discoteche, non c’è la confusione come da noi, questo è il posto dove mangi, quello è il posto dove balli, punto! Vai in un locale dove hanno security e personale professionale, dove anche i più giovani si sentono al sicuro e dove tutti lavorano con stipendi e cachet più che dignitosi….

Il successo di Acetone e la musica del cuore di Tosi.

Ascolto di tutto, da sempre. Nel corso della mia gioventù ho avuto il periodo Rock, poi Metal, i grandi cantautori italiani e stranieri, poi il Jazz, ovviamente il Funky, la Disco e l’House. In molti sono convinti che il proprio genere preferito sia una spanna sopra a tutti gli altri, io invece sono fermamente convinto che esistano solo dischi in grado di regalare emozioni ed altri non in grado di farlo.

Avete incluso nel team la giovanissima DJ Michelle… cosa possono fare i più giovani oggi, nella scena musicale attuale?

Lei è il nostro nuovo acquisto. Tutti noi crediamo molto in lei e siamo convinti che possa diventare una vera Star internazionale. DJ Michelle è giovanissima e per questo continuamente affiancata dal suo entourage, ma sta facendo un gran bel lavoro, il suo primo singolo “Genie In A Bottle” mi piace molto. Ho ascoltato anche il suo primo Radioshow che è stato trasmesso da molte importanti stazioni radio mondiali, ha talento, ha gusto… (…)

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Steve Tosi e Max Magnani remixano “Il cielo in una stanza” https://www.livemag.it/index.php/2024/07/02/steve-tosi-e-max-magnani-remixano-il-cielo-in-una-stanza/ https://www.livemag.it/index.php/2024/07/02/steve-tosi-e-max-magnani-remixano-il-cielo-in-una-stanza/#respond Tue, 02 Jul 2024 10:43:16 +0000 https://www.livemag.it/?p=29863 Steve Tosi e Max Magnani remixano “Il cielo in una stanza”… Il 12 luglio 2024 esce una nuova versione dei “Il cielo in una stanza”, capolavoro della musica italiana oggi interpretato dai Magenta#9 feat. Gino Paoli e remixato da Steve Tosi (sulla sx nella foto) e Max Magnani (sulla destra). I Magenta#9 sono una rock […]

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Steve Tosi e Max Magnani remixano “Il cielo in una stanza”… Il 12 luglio 2024 esce una nuova versione dei “Il cielo in una stanza”, capolavoro della musica italiana oggi interpretato dai Magenta#9 feat. Gino Paoli e remixato da Steve Tosi (sulla sx nella foto) e Max Magnani (sulla destra).

I Magenta#9 sono una rock band che canta in italiano; nel 2020 hanno vinto Sanremo rock e lo scorso 15 giugno hanno aperto il concerto di Vasco Rossi a Milano. Nel 2021 hanno interpretato in chiave rock l’immortale capolavoro di Gino Paoli “Il cielo in una stanza”. Ad inizio 2024, su richiesta della band, Steve Tosi e Max Magnani, dj producer di Acetone Records, hanno remixato in chiave dance il brano.

Steve Tosi e Max Magnani remixano “Il cielo in una stanza”, si diceva

Il risultato è, ancora, un capolavoro come “Il cielo in una stanza”, ma  in una nuova versione fresca, estiva, da ballare e cantare a squarciagola. L’arrangiamento del remix richiama alla Italo Dance degli anni ’80… e pure, all’inizio, al magico arrangiamento della canzone curato da Ennio Morricone.

Il nuovo remix della canzone contiene poi un bel regalo per tutti gli appassionati di musica: un cameo del Maestro Gino Paoli, geniale autore di un brano già interpretato da Mina ed infiniti altri artisti. Paoli ha aderito volentieri al progetto, dimostrando ancora una volta il suo entusiasmo per la musica in tutte le sue sfaccettature, anche le più moderne. 

Steve Tosi e Max Magnani remixano “Il cielo in una stanza”, le dichiarazioni…

“Quando siamo stati contattati dal frontman dei Magenta#9, Alessio ‘Amos’ Amorati, Steve Tosi ed io eravamo molto combattuti”, spiega Max Magnani. “Il rischio di snaturare  la canzone era enorme. Poi ha prevalso la curiosità di misurarci con questa sfida. Non capita spesso di poter remixare un vero capolavoro”. 

“Abbiamo cercato suoni house con un groove potente ma allo stesso tempo morbido e un giro di basso attuale e coinvolgente”, risponde Steve Tosi. “La voce di Amos e soprattutto il cameo di Gino Paoli sono state il naturale completamento del remix. Siamo curiosi e fiduciosi della risposta di chi ascolta e ama la musica, proprio come noi”.

Magenta#9 feat. Gino Paoli – Il cielo in una stanza”, arriva il remix di Steve Tosi e Max Magnani (Acetone)

https://ffm.to/ilcieloinunastanza

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Intervista con Steve Tosi https://www.livemag.it/index.php/2024/05/10/intervista-con-steve-tosi/ https://www.livemag.it/index.php/2024/05/10/intervista-con-steve-tosi/#respond Fri, 10 May 2024 10:57:10 +0000 https://www.livemag.it/?p=25996 Intervista con Steve Tosi… Ebbene sì, abbiamo incontrato Steve Tosi, una delle colonne (musicali) di Acetone, la label funky house decisamente in crescita creata da Nari e Jens Lissat. Con il suo lavoro di coordinamento e la musica di artisti italiani di qualità tra cui Sandro Puddu, Giorgio V e Max Magnani, Acetone fa ballare […]

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Intervista con Steve Tosi… Ebbene sì, abbiamo incontrato Steve Tosi, una delle colonne (musicali) di Acetone, la label funky house decisamente in crescita creata da Nari e Jens Lissat. Con il suo lavoro di coordinamento e la musica di artisti italiani di qualità tra cui Sandro Puddu, Giorgio V e Max Magnani, Acetone fa ballare il mondo.

Ci racconti una tua release su Acetone a cui sei particolarmente legato? 

Credo “Relax”. E’ stata la mia prima traccia da solista a finire in top ten, ancora oggi quando faccio serate come Steve Tosi ci sono persone con lo smartphone intente a shazzammare. 

Che ci racconti su Acetone? Il progetto è senz’altro in crescita a livello internazionale… 

In crescita costante oserei dire, stiamo tutti lavorando ogni giorno per dar vita a qualcosa che fino a ieri non esisteva, ogni settimana  si aggiungono nuovi contatti e situazioni, questo per offrire al pubblico prodotti sempre ai massimi livelli e ai nostri artisti nuove opportunità professionali. Inoltre abbiamo da pochissimo istituito il progetto “I Want You” con il quale mi sono impegnato in prima persona a fare talent scouting alla ricerca di nuovi produttori Funky House da lanciare sul mercato mondiale. Se pensi che la nostra label ha poco più di due anni di vita, beh, direi che stiamo andando nella giusta direzione.

Come vedi la scena del clubbing italiano?

Perché? Esiste ancora un clubbing Italiano? Diciamo che esistono DJ Internazionali che fanno vero clubbing e quando fanno date da noi, molto ben pagate, si respira quella favolosa atmosfera. Nello stesso tempo moltissimi DJ italiani, altrettanto bravi, pur di arrivare a fine mese (ricordiamoci che di discoteche ancora aperte da noi ne sono rimaste pochissime) fanno spesso serate in ristoranti, birrerie, bar ed eventi limitrofi, cercando di mantenere un equilibrio tra la musica da Club e tracce altamente commerciali, molto spesso ricorrendo a bootleg e mash-up di pezzi molto conosciuti. Ovviamente a loro va tutto il mio rispetto, ma allo stesso tempo la mia indignazione a questo sistema, che non li valorizza e premia come invece meritano.

Quali saranno le tendenze musicali dell’estate 2024?  

Stiamo assistendo ad una decisiva rimonta del tribale in generale, Latin Tech e Afro House sopratutto, funzionano tantissimo all’estero, specie negli Stati Uniti, poi ovviamente tanta Tech House.

Come vedi la figura del DJ in questo periodo?

È evidente che siamo in un periodo storico di transizione, da una parte i DJSauri con decenni di console sulle spalle, un background pazzesco e tecniche di mix micidiali, dall’altra un’armata di giovani DJ che suppliscono alle doti dei DJSauri utilizzando ogni nuova tecnologia esistente, IA compresa. Nessuna della due squadre però vincerà la partita se non andrà all’origine della figura del DJ, come dico spesso, c’è un’enorme differenza tra “Fare il DJ” ed “Essere un DJ”.

Spiegaci meglio.

Il DJ deve emozionare, sopratutto deve stupire, deve offrire qualcosa che il pubblico non trova in altre situazioni, per le playlist trite e ritrite basta aprire un App del cellulare, perché pagare un biglietto o una cena per sentire le stesse cose, proposte nello stesso modo? Ti racconto un aneddoto a proposito di questa cosa, noi di Acetone eravamo andati a trovare i nostri amici Cube Guys ad un bellissimo party a Miami durante il WMC. Loro, fenomenali come sempre. Poi è salito un altro DJ che però faceva Afro e Latin House, tutta rigorosamente cantata in spagnolo, ad un certo punto vediamo la pista strapiena di ragazze esultanti che guardano verso la console. Ebbene si, quei dischi non erano solo cantati in spagnolo, c’era il cantante in carne ed ossa in console con il microfono in mano che cantava dal vivo ed era una scena fantastica. In sintesi, selezione musicale inattaccabile, ma con quel tocco di originalità ed un pizzico di vera performance, questi sono gli ingredienti vincenti.

Perché hai iniziato a fare il dj e perché ancora oggi continui?

Ho iniziato da ragazzino facendomi le ossa organizzando feste private con gli amici, poi una di quelle feste si è trasformata in un vero e proprio Rave Party, avevamo affittato una colonia sul mare per il veglione di Capodanno del 1983 e speravamo di portarci dentro massimo qualche centinaio di persone, alla fine si sparse la voce che eravamo noi ad organizzare l’evento e ci trovammo a gestire (ed io da solo a far ballare) circa 2.500 persone. Da allora i gestori dei locali della zona hanno iniziato a prendermi sul serio e non mi sono più preoccupato di cercare lavoro, a quel punto era il lavoro a cercare me, nell’ultimo periodo qui in Romagna riuscivo a lavorare contemporaneamente in 4 importanti discoteche alla settimana, questo in inverno, in estate invece si partiva da fine giugno e si finiva a metà settembre tutte le sere. Oggi è totalmente diverso, le esigenze sono radicalmente cambiate e le possibilità molto limitate, ma ho intrapreso la carriera di produttore anche per questo. È la giusta evoluzione del mestiere di DJ, avere la possibilità di creare in studio quello che suonerai nelle tue serate, e perché no? Contemporaneamente anche in tantissime altre discoteche in tutto il mondo altri DJ faranno lo stesso, suoneranno le tue tracce. Se fossi rimasto solo un DJ avrei smesso da tempo. E’ invece quel mettersi continuamente in gioco attraverso le tue produzioni che fa la differenza e tiene quel fuoco ancora acceso.

Quali sono i più grossi stereotipi sulla professione del dj e del produttore? Tutte quelle le cose che dice chi non fa il dj ed il produttore… e che molti pensano, ma non sono affatto vere?

Una è sicuramente la diatriba tra analogico e digitale in console, oggi produciamo in Studio a frequenze di campionamento elevatissime, con attrezzature di fascia altissima, in ambienti acusticamente perfetti, il ragionamento del vinile Vs. digitale aveva ragione di esistere agli albori, quando i primi CD venivano prodotti con le prime attrezzature interamente a 16bit, oggi lavoriamo quasi tutti in the box a 64bit ed esportiamo i master con una qualità di conversione allo stato dell’arte. La seconda è quella di credere che chi usa un computer abbia vita più facile nella produzione, alcuni credono “Che faccia tutto lui” ma si sbagliano, in studio devi avere comunque una preparazione artistico-musicale per comporre armonia e melodia, poi tecnica anche solo per gestire le infinite possibilità del software, e per finire ci vuole il talento, il più importante ma inutile se non si è preparati nelle prime due materie. Nella Funky House sento spesso la frase “Basta usare i samples e metterci una cassa sotto, è facilissimo!”  Ma se così fosse ci sarebbero milioni di artisti Funky House al mondo e non basterebbe una Top1000 per accogliere tutti questi vincitori, invece dove sono? Probabilmente, a vantarsi di essere i migliori DJ Producer del proprio condominio.

Cos’è la musica per te in questo momento della tua vita?

È il mio lavoro, è il primo pensiero quando mi sveglio al mattino, il mio campo di competenze, ma anche una compagna di viaggio irrinunciabile, se oggi sono quel che sono è grazie a lei, mi ha aiutato in tutti i modi in cui una persona può essere aiutata, mi ha risollevato in un paio di periodi bui della mia vita, mi ha stabilizzato quando credevo, erroneamente, di essere in cima al mondo e ancora oggi mi insegna cose sempre nuove. Poi c’è la parte concreta, grazie alla Musica posso pagare le bollette, riempire il frigo e togliermi qualche vizio. Il che, per ora, è sufficiente.

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Steve Tosi a Sindacato del Suono https://www.livemag.it/index.php/2024/03/28/steve-tosi-a-sindacato-del-suono/ https://www.livemag.it/index.php/2024/03/28/steve-tosi-a-sindacato-del-suono/#respond Thu, 28 Mar 2024 10:00:00 +0000 https://www.livemag.it/?p=23181 Venerdì 29 marzo ’24 alle 18:30 a Sindcato del Suono, il programma in cui Riccardo Sada e Dankann danno spazio agli artisti scena musicale che fa ballare il mondo su Facebook e YouTube (ad esempio qui), l’ospite d’onore è Steve Tosi. Dj di lungo corso, è uno dei talenti che sta firmando il successo della label italiana Acetone, […]

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Venerdì 29 marzo ’24 alle 18:30 a Sindcato del Suono, il programma in cui Riccardo Sada e Dankann danno spazio agli artisti scena musicale che fa ballare il mondo su Facebook e YouTube (ad esempio qui), l’ospite d’onore è Steve Tosi. Dj di lungo corso, è uno dei talenti che sta firmando il successo della label italiana Acetone, specializzata in funky house. Riminese, classe ’63, il suo lavoro per Acetone si focalizza sulla produzione in studio. Con lui tra gli artisti di riferimento tanti talenti, tra cui Sandro Puddu, Giorgio V e Max Magnani… ognuno col suo sound. E c’è la costante crescita di Acetone radio show, che sbarca adesso su altre 200 radio in tutto il mondo. 

Ma come ha iniziato un vero esperto come Steve Tosi? La Riviera Romagnola negli anni ’80 come dj, “anzi, fine anni’ 70 – precisa Tosi – in pieno periodo afro, con la Baia Degli Angeli e il Cosmic”, poi tanta tribal nei primi 2000, e l’EDM col progetto Space Men. “Con Acetone – spiega – siamo concentrati su un suono funky house che funziona e porta risultati in termini di supporti, soprattutto all’estero”.

E il successo recente di Acetone? Parte dal lavoro. “Lavoriamo duro, con passione. Acetone punta a diventare un’etichetta con dei party dedicati, ed una identità ben definita. Dove il pubblico sa cosa ballerà durante quella serata. A dimostrazione che la funky house è un genere trasversale e che funziona alla grande, non solo nei club”, conclude Steve Tosi.

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