pietra Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/pietra/ Varie ed eventi Mon, 29 Jul 2024 15:30:07 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png pietra Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/pietra/ 32 32 Esplorando Castellana Grotte con Azzurro Storie di Mare https://www.livemag.it/index.php/2024/07/29/esplorando-castellana-grotte-con-azzurro-storie-di-mare/ https://www.livemag.it/index.php/2024/07/29/esplorando-castellana-grotte-con-azzurro-storie-di-mare/#respond Mon, 29 Jul 2024 15:27:34 +0000 https://www.livemag.it/?p=31871 Insieme a Beppe Convertini alla scoperta delle famose grotte di Castellana Grotte Castellana Grotte, un pittoresco borgo nel cuore della Puglia, ha accolto con entusiasmo le telecamere di “Azzurro Storie di Mare” e il carismatico conduttore Beppe Convertini. Il nostro emozionante viaggio è iniziato con la scoperta delle sue spettacolari grotte, formate dal lento e […]

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Insieme a Beppe Convertini alla scoperta delle famose grotte di Castellana Grotte

Castellana Grotte, un pittoresco borgo nel cuore della Puglia, ha accolto con entusiasmo le telecamere di “Azzurro Storie di Mare” e il carismatico conduttore Beppe Convertini. Il nostro emozionante viaggio è iniziato con la scoperta delle sue spettacolari grotte, formate dal lento e paziente lavoro del mare nel corso di milioni di anni. Una guida esperta ci ha accompagnato attraverso questo affascinante labirinto sotterraneo, svelando formazioni calcaree che sembrano vere e proprie opere d’arte naturali. Stalattiti e stalagmiti, testimoni di una storia millenaria, hanno catturato la nostra immaginazione e ci hanno lasciato senza fiato.

Un mondo nascosto: le grotte di Castellana Grotte

Castellana Grotte con Azzurro Storie di Mare 2

Accompagnati dalla troupe di “Azzurro Storie di Mare”, ci siamo inoltrati sempre più nel cuore delle grotte, mentre la nostra guida ci raccontava le affascinanti storie e leggende legate a queste meraviglie naturali. Ogni caverna ha il suo nome e la sua leggenda, e ascoltare questi racconti ci ha fatto sentire parte di un mondo antico e misterioso. Le luci, sapientemente posizionate per esaltare le bellezze del sito carsico, illuminano le formazioni con una gamma di colori che variano dal bianco perlato al rosso intenso, trasformando ogni angolo in un’opera d’arte naturale.

Il cuore pulsante di Castellana Grotte: il centro storico

Dopo aver esplorato le profondità della terra, siamo risaliti in superficie per immergerci nella vibrante vita del centro storico di Castellana Grotte. Qui, la storia ci ha guidati alla scoperta di una figura affascinante: quella delle badesse. Abbiamo approfondito la nostra conoscenza grazie al progetto delle Porte delle Badesse, dove decine di porte sono state decorate da artisti provenienti da tutta la Puglia, esprimendo la loro visione di Badessa. Successivamente, abbiamo visitato la Chiesa di San Francesco d’Assisi, arricchita da una delle opere di fra’ Luca da Principino, un maestro della scultura che ha creato opere tanto commoventi quanto belle. La più notevole è la raffigurazione policroma della Madonna che guarda san Francesco d’Assisi in ginocchio e san Lorenzo con la graticola.

Una festa di suoni e tradizioni

Castellana Grotte con Azzurro Storie di Mare

L’aria era riempita dalla musica della banda cittadina, che suonava melodie gioiose e allegre, creando un’atmosfera festosa e accogliente. Le strade erano animate da residenti e turisti, che si fermavano volentieri per scattare immancabili selfie con il popolare presentatore Beppe Convertini, molto amato dal pubblico femminile. Passeggiando tra i caratteristici vicoli, siamo rimasti incantati dalle case in pietra, dalle botteghe artigiane e dalle piazze vivaci dove la vita quotidiana scorreva serenamente.

Sapori e tradizioni della terra

Una sosta in una tipica masseria ci ha permesso di scoprire le antiche tradizioni agricole e culinarie del territorio. Qui, gli artigiani locali ci hanno mostrato con orgoglio i loro prodotti, frutto di un lavoro paziente e amorevole. Abbiamo avuto il piacere di assaporare l’Impanata, una ricetta locale preparata con ingredienti freschi e genuini come cicorie, fave e cipolla rossa, oltre a verdure, pane e pasta fatta in casa, olio d’oliva, legumi e cozze. Tutti sapori autentici che parlano di una terra ricca e generosa.

Una conclusione spettacolare nel sottosuolo

Otranto con Azzurro Storie di Mare

Per concludere questa giornata straordinaria, siamo tornati nelle grotte, accompagnati dallo speleologo esperto Sergio Carpinelli. La visita si è conclusa con uno spettacolo suggestivo: “Hell in the Cave”, una rappresentazione dell’Inferno di Dante a oltre 60 metri di profondità, con la regia di Enrico Romita e la drammaturgia di Giusy Frallonardo. Questo spettacolo unico al mondo, in scena ininterrottamente da 13 anni, ha coinvolto oltre 100 artisti tra attori, danzatori, acrobati e musicisti. Le grotte si sono trasformate in un teatro naturale, con suoni che riecheggiavano nelle caverne, avvolgendo gli spettatori in un’atmosfera quasi onirica.

Un addio suggestivo sulle rive di Otranto

Il nostro viaggio si è concluso dove tutto era iniziato: sulle incantevoli rive di Otranto. Qui, un ultimo concerto sul mare ha chiuso in bellezza questa avventura indimenticabile. La musica si è fusa armoniosamente con il suono delle onde, creando un finale suggestivo che ha lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori. La bellezza e la tradizione di questa terra ci hanno accompagnato in ogni momento, facendoci innamorare ancora di più della Puglia e delle sue inestimabili ricchezze.

La troupe, il conduttore Beppe Convertini e la produzione Stars Management di Paolo Chiparo, ringraziano di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza. “Azzurro Storie di Mare” continuerà a esplorare e celebrare le meraviglie della nostra splendida penisola, portando agli spettatori nuove emozionanti avventure.

A cura di Mario Altomura

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Trieste chiama Ravenna, il Mausoleo di Teodorico al Magazzino 26 https://www.livemag.it/index.php/2024/06/27/trieste-chiama-ravenna-il-mausoleo-di-teodorico-al-magazzino-26/ https://www.livemag.it/index.php/2024/06/27/trieste-chiama-ravenna-il-mausoleo-di-teodorico-al-magazzino-26/#respond Thu, 27 Jun 2024 17:12:19 +0000 https://www.livemag.it/?p=29558 La Maestosità della Cupola del Mausoleo di Teodorico Nel contesto della mostra “Da Lubiana a Trieste: la Pietra di Aurisina del Carso e dell’Istria in Italia e nel Mondo“, si terrà venerdì 28 giugno alle 11:00 una conferenza storico-scientifica dedicata al Mausoleo di Teodorico presso la Sala Nathan del Magazzino 26 a Trieste. La conferenza, […]

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La Maestosità della Cupola del Mausoleo di Teodorico
Mausoleo di Teodorico 2

Nel contesto della mostra “Da Lubiana a Trieste: la Pietra di Aurisina del Carso e dell’Istria in Italia e nel Mondo“, si terrà venerdì 28 giugno alle 11:00 una conferenza storico-scientifica dedicata al Mausoleo di Teodorico presso la Sala Nathan del Magazzino 26 a Trieste.

La conferenza, moderata dal Presidente del Gruppo Ermada, Flavio Vidonis, e Massimo Romita, vedrà la partecipazione dell’architetto Sandra Manara della Direzione Siti Unesco di Ravenna e Roberto Micheli della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, concentrata sul monolite che chiude la struttura.

Questo monolite, utilizzato come copertura, rappresenta un esempio eccezionale delle capacità tecniche dei costruttori dell’epoca, considerando che il peso della pietra è stimato intorno alle 290 tonnellate.

La conferenza del 2024 rappresenta il quarto evento organizzato dal Gruppo Ermada insieme alla dottoressa Sandra Manara negli ultimi anni, segnando un’ulteriore tappa nella valorizzazione del patrimonio storico-architettonico della regione.

L’ingresso è gratuito e la mostra sarà visitabile fino al 14 luglio.

La Cupola del Mausoleo di Teodorico: Un Simbolo di Maestria Architettonica

Mausoleo di Teodorico 4

La cupola del Mausoleo di Teodorico a Ravenna, eretta nel 520 d.C., rappresenta un’eccezionale testimonianza di architettura antica. Costruita interamente con blocchi di pietra d’Aurisina, la struttura utilizza una tecnica a secco con blocchi squadrati sovrapposti e fissati con grappe di ferro a coda di rondine.

La forma decagonale del mausoleo si divide in due piani, con il piano inferiore caratterizzato da conci seghettati che conferiscono stabilità agli archi. La cupola monolitica, con un diametro di 10,76 metri e un’altezza di 3,09 metri, poggia su un fregio dentellato non completamente rifinito, rappresentando un capolavoro tecnico e architettonico senza precedenti.

Mausoleo di Teodorico 3

L’influenza combinata di stili romani occidentali e orientali caratterizza il mausoleo di Teodorico, indicando il desiderio del re ostrogoto di essere visto come successore degli imperatori romani occidentali. La cupola monolitica, probabilmente ispirata ai modelli delle chiese paleocristiane orientali, rappresenta un punto culminante dell’architettura del periodo.

Durante il periodo bizantino, il Mausoleo di Teodorico fu consacrato al culto ortodosso, probabilmente contribuendo alla sua sopravvivenza attraverso i secoli. La complessità e la grandezza dell’edificio sollevano domande sulla tecnologia e sulle competenze delle maestranze dell’epoca, che probabilmente utilizzavano il porto di Classe, attivo nel IV-V secolo d.C., per movimentare materiali così massicci.

Il mistero che avvolge la cupola e il monolito del Mausoleo di Teodorico continua a stimolare la curiosità degli studiosi e dei visitatori, offrendo un’importante finestra sulla storia e sull’architettura dell’Impero Romano e del regno ostrogoto in Italia.

A cura di Mario Altomura

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Da Lubiana a Trieste, la pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria in Italia e nel mondo https://www.livemag.it/index.php/2024/05/25/da-lubiana-a-trieste-la-pietra-di-aurisina-del-carso-e-dellistria-in-italia-e-nel-mondo/ https://www.livemag.it/index.php/2024/05/25/da-lubiana-a-trieste-la-pietra-di-aurisina-del-carso-e-dellistria-in-italia-e-nel-mondo/#respond Sat, 25 May 2024 09:37:09 +0000 https://www.livemag.it/?p=27084 Dalla stazione centrale di Milano al Mausoleo di Teodorico: la storia di una pietra che celebra l’Italia e la vicina Slovenia, ora in mostra a Trieste. Questa pietra, famosa in tutto il mondo, ha ornato facciate, edifici architettonici, basiliche e stazioni ferroviarie, provenendo da una terra di confine ricca di storia e fascino. Fino al […]

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Dalla stazione centrale di Milano al Mausoleo di Teodorico: la storia di una pietra che celebra l’Italia e la vicina Slovenia, ora in mostra a Trieste.

Questa pietra, famosa in tutto il mondo, ha ornato facciate, edifici architettonici, basiliche e stazioni ferroviarie, provenendo da una terra di confine ricca di storia e fascino. Fino al 14 luglio, al Magazzino 26 di Trieste nel quartiere creativo di Porto Vecchio, si può visitare una delle più ampie e dettagliate mostre dedicate alla Pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria: “Da Lubiana a Trieste, la pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria in Italia e nel Mondo“. Questa pietra, che evoca il colore della sabbia e di antichi mari, è al contempo robusta e delicata.

Il percorso espositivo offre ai visitatori un’immersione nella cultura della pietra, approfondendone la storia e l’uso nell’architettura e nell’arte.

La mostra comprende visite guidate, escursioni, approfondimenti culturali, laboratori e performance

Cava di Aurisina
Cava di Aurisina

Organizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis, guidato da Massimo Romita, in collaborazione con il Comune di Trieste e con il sostegno della Regione FVG, la mostra è patrocinata dal Comune di Duino Aurisina.

L’esposizione, articolata in più sezioni nei due padiglioni su diversi percorsi (sala Nathan e sala Sbisà) del Magazzino 26 in Porto Vecchio, inizia raccontando la storia imprenditoriale e la vita di Gustav Tönnies, nato nel 1814 (nel 2024 ricorre l’anniversario della nascita), figlio di un carpentiere navale svedese a Stralsund in Pomerania (Germania). Tönnies fu falegname, fabbricante, costruttore, industriale e commerciante, diventando probabilmente il più importante commerciante della Carniola nella seconda metà dell’Ottocento.

Lo scopo della mostra è presentare la pietra carsica e istriana, che ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo economico e sociale di una delle regioni più produttive e particolari d’Italia, ora in fase di grande rinascita.

Nei percorsi espositivi, si può apprezzare l’uso della pietra in architettura, nelle costruzioni, nell’arte e nell’artigianato attraverso fotografie, progetti, plastici, manufatti, installazioni e modellini.

Un viaggio attraverso il tempo che la pietra ha compiuto, approdando in tutto il mondo

Mostra Pietra di Aurisina
Mostra Pietra di Aurisina

La costruzione della Ferrovia Sud Vienna – Trieste ha avuto un ruolo chiave in questo sviluppo. Grazie ai collegamenti ferroviari e marittimi, Trieste divenne il principale porto del Mediterraneo orientale, aprendo la strada dall’Europa settentrionale e centrale all’Estremo Oriente e all’America occidentale, con collegamenti via Gibilterra e il nuovo Canale di Suez.

Trieste visse l’epoca d’oro del suo sviluppo economico. Dal 1383, sotto l’autorità della monarchia asburgica, al 1719, quando acquisì lo status di porto franco doganale, fino al 1849, con il collegamento diretto con Vienna, la città conobbe uno sviluppo straordinario fino agli inizi della Prima Guerra Mondiale. La popolazione passò da 60.000 a 240.000 abitanti, trasformandosi in un centro commerciale e finanziario internazionale.

Lubiana, in Slovenia, esiste fin dai tempi delle province illiriche all’inizio del XIX secolo. Il Congresso di Lubiana del 1822, con la linea ferroviaria che la collegava a Vienna e Trieste, le conferì crescente importanza, e il terremoto del 1895 accelerò il suo ruolo come centro regionale della Carniola.

Il Carso, con la sua pietra estratta da numerose cave locali, grazie alla nuova ferrovia, ebbe l’opportunità di vendere la pietra in tutto il mondo

Aurisina e Monrupino ne approfittarono e, con la modernizzazione della produzione, queste cave divennero le più grandi della monarchia austro-ungarica. La pietra carsica divenne un “prodotto di moda” dell’epoca, con molti edifici pubblici e privati che includevano elementi di questa pietra.

Gustav Tönnies e i suoi figli ebbero un ruolo cruciale nello sviluppo della regione a partire dalla seconda metà del XIX secolo, contribuendo significativamente alla produzione di materiali da costruzione e all’inclusione della regione nel moderno sviluppo industriale. Anche allora, le singole cave non riuscivano a soddisfare la domanda e si coordinavano per offerte e consegne. La loro storia è narrata attraverso immagini e racconti all’interno dell’esposizione.

L’uso della pietra carsica sta riacquistando importanza, sia nella ricostruzione di edifici preesistenti, sia nell’inserimento di elementi in nuove costruzioni.

La pietra, come materiale naturale, sta guadagnando popolarità. Oltre all’uso edilizio, è sempre più apprezzata nell’arte.

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