India Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/india/ Varie ed eventi Mon, 16 Sep 2024 16:50:53 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png India Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/india/ 32 32 Lucca Film Festival: corti internazionali raccontano la sostenibilità https://www.livemag.it/index.php/2024/09/16/lucca-film-festival-corti-internazionali-raccontano-la-sostenibilita/ https://www.livemag.it/index.php/2024/09/16/lucca-film-festival-corti-internazionali-raccontano-la-sostenibilita/#respond Mon, 16 Sep 2024 16:50:11 +0000 https://www.livemag.it/?p=34909 Un concorso dedicato a sostenibilità ambientale e sociale al Lucca Film Festival For Future 2024 Il Lucca Film Festival For Future 2024 si prepara a tornare con una nuova edizione, dedicata ai cortometraggi che affrontano il tema della sostenibilità ambientale e sociale. Dal 26 al 28 settembre, la città toscana accoglierà la seconda edizione del […]

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Un concorso dedicato a sostenibilità ambientale e sociale al Lucca Film Festival For Future 2024

Il Lucca Film Festival For Future 2024 si prepara a tornare con una nuova edizione, dedicata ai cortometraggi che affrontano il tema della sostenibilità ambientale e sociale. Dal 26 al 28 settembre, la città toscana accoglierà la seconda edizione del concorso, realizzato grazie alla collaborazione con Sofidel, azienda leader nella produzione di carta per uso igienico, celebre per il marchio Regina. Il festival di quest’anno ha raccolto ben 212 opere provenienti da tutto il mondo, tutte incentrate sulle sfide ambientali e sociali che caratterizzano il nostro presente.

Carolina Crescentini

Carolina Crescentini a capo della giuria

L’attrice Carolina Crescentini ricoprirà il ruolo di presidente di giuria e avrà il compito di scegliere il miglior cortometraggio in gara. Al suo fianco si uniranno Luca Luisa, rappresentante dell’associazione culturale La Cappella Underground, il regista e produttore Andrea Morghen e Giacomo Nencioni, ricercatore esperto di cinema, fotografia e televisione. Il premio Miglior Opera Green, che sarà assegnato al cortometraggio vincitore, avrà un valore di 1.000 euro.

I dieci finalisti rappresentano diversi paesi

Quest’anno il festival ha selezionato dieci cortometraggi finalisti, provenienti da diversi paesi, tra cui Argentina, Canada, Cina, Germania, Olanda, India, Italia, Kurdistan, Serbia e Svezia. Di questi dieci corti, otto verranno presentati in anteprima italiana e uno, l’argentino “Cuando Todo Arde”, debutterà in anteprima europea. La varietà dei lavori spazia dalla fiction al documentario, offrendo una panoramica ricca e diversificata sui temi legati alla sostenibilità, affrontata da diverse prospettive culturali.

Programma degli eventi aperti al pubblico

Il festival offre al pubblico diverse occasioni per assistere alle proiezioni e interagire con i protagonisti:

  • Giovedì 26 settembre, ore 10:00: Proiezione gratuita presso il Complesso Monumentale di San Micheletto, con accesso sia per le scuole che per il pubblico.
  • Sabato 28 settembre, ore 15:00: Proiezione gratuita presso il Cinema Centrale, seguita alle ore 17:30 da un incontro con la giuria.
  • Sabato 28 settembre, ore 21:00: Cerimonia di premiazione presso il Cinema Astra, con ingresso libero per tutti.

I dieci cortometraggi finalisti saranno inoltre disponibili gratuitamente sulla piattaforma Festival Scope, permettendo a chiunque di vederli online e partecipare virtualmente al festival.

Le trame dei cortometraggi in concorso

Lucca Film Festival For Future 2024 1

Ogni cortometraggio finalista affronta la tematica della sostenibilità da angolazioni uniche e innovative. Il film argentino “Cuando Todo Arde” di Maria Belen Poncio racconta la storia di Isabel, una giovane pompiere che viene emarginata per aver denunciato un progetto edilizio legato a incendi boschivi. In “Eina” (Svezia), Tommy Vella narra il viaggio interiore di una donna in kayak immersa nella natura selvaggia. “In the Mists” (Serbia) di Mina Jelić invita a riflettere sul legame tra natura e fuga dall’inquinamento urbano. Il documentario “Know Your Stones” (Germania/Olanda) di Katarina Jazbec riunisce attivisti, operai e un geologo in un viaggio surreale che esplora il futuro del nostro pianeta.

LEAF” (Olanda), diretto da Thom Lunshof, immagina un futuro arido in cui una madre e suo figlio cercano disperatamente una zona verde dove poter vivere. “Margins M/argini” (Italia) documenta l’impatto dell’alluvione del Savio in Emilia-Romagna sulla vita di una donna. “The Wheat Will Not Be Golden” (Cina) racconta la battaglia di un vecchio contadino per proteggere la sua terra. “The World Is Ours” (Canada) esplora le vite di sei adolescenti alla ricerca di sollievo dall’ansia post-pandemica attraverso il contatto con la natura. “Time to Live” (Kurdistan) segue la storia toccante di un uomo malato e della figlia che lo accudisce. Infine, “White Ant” (India) di Shalini Adnani intreccia i ricordi d’infanzia di un uomo con una casa infestata dalle termiti.

Il cinema come strumento di sensibilizzazione

Il Lucca Film Festival For Future conferma l’importanza di promuovere la sostenibilità anche attraverso il cinema. Il coinvolgimento di festival della rete “Film For Our Future” e della rete EURASF (European Network of Science Communicators, Filmmakers, Film Producers and Festival Organizers) sottolinea come le questioni ambientali e sociali trovino sempre più spazio anche nei grandi eventi cinematografici, come il Lucca Film Festival, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione.

Per ulteriori dettagli sul programma e sulle proiezioni, si può visitare il sito ufficiale: https://www.luccafilmfestival.it/.

A cura di Mario Altomura

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Eredità di estetica e innovazione contemporanea

Maria Laura Matthey ha ereditato la sua passione per l’estetica dalla madre, Liliana Paduano, una pioniera del settore negli anni ’60. Cresciuta in un ambiente immerso nella bellezza, Maria Laura Matthey ha sviluppato un’eccezionale competenza come dermopigmentista, dedicandosi con fervore alla creatività e all’innovazione continua. Nel suo studio a Napoli, My Studio, offre alle clienti un’esperienza armoniosa, ispirata dalla sua passione per la trasformazione dei volti umani attraverso il trucco permanente.

Il suo obiettivo è quello di migliorare la vita delle persone attraverso il suo lavoro, considerato un’eccellenza a livello nazionale. Recentemente, ha lanciato il progetto “Luce dei miei Occhi”, che si aggiunge al suo già impressionante portfolio, un mix sorprendente di talento, creatività, empatia ed espressione dell’interiorità.

“Luce dei miei Occhi”, un raggio di speranza e rinascita

Maria Laura Matthey descrive “Luce dei miei Occhi” come un progetto nato per ringraziare le sue clienti pro bono, donne che affrontano difficoltà particolari e si rivolgono a lei non per motivi frivoli, ma per esigenze autentiche. «Questo progetto è dedicato a coloro che, per vari motivi, hanno perso il sorriso, la speranza e l’illusione nel futuro. Spero che, dopo il nostro trattamento, possano riacquistare un’espressione di luce e vitalità», spiega Maria Laura con passione.

Maria Laura Matthey 2

Il debutto del progetto, la storia di Adele

«Sì, ho iniziato con Adele, la mia prima cliente per questo progetto», racconta Maria Laura. «Durante il trattamento, registro un video in cui chiedo alla persona cosa accende di più il suo sguardo. Adele mi ha risposto che è il mare. Così, ho voluto che la sua espressione riflettesse la stessa bellezza, gioia e vitalità che il mare le ispira. Questo progetto è aperto a tutti, poiché ognuno di noi ha una fonte diversa di ispirazione e luce».

Un connubio di talento tecnico e psicologico

«Luce dei miei Occhi è il culmine di una serie di progetti iniziati nel 2005», racconta Maria Laura. «Dal 2005 al 2010, mentre mi trovavo negli Stati Uniti, fermavo le persone per strada, facevo loro complimenti inaspettati e catturavo le loro reazioni con la fotografia. Inconsapevolmente, stavo studiando l’aspetto espressivo della bellezza legato allo stato d’animo. Questo percorso di scoperta mi ha portato a capire quanto l’estetica sia profondamente connessa all’interiorità delle persone».

Un viaggio di scoperta ed evoluzione

«Ho poi approfondito questi studi con mostre focalizzate sul ritratto degli occhi, esplorando i riflessi, come durante un viaggio in Africa, dove ho fotografato bambini negli orfanotrofi, evidenziando il riflesso dell’ambiente nei loro occhi. Dopo un viaggio in India, ho continuato a immortalare farfalle negli occhi di mendicanti e bambini. Tutti questi progetti hanno culminato in “Il Terzo Occhio”, dove ho ritratto oltre 70 artisti, catturando la proiezione della loro interiorità attraverso i loro occhi. Questo lavoro mi ha permesso di comprendere ancora di più come l’arte e la bellezza siano interconnesse con l’anima e l’emozione».

L’estetica al servizio della società

Maria Laura Matthey è anche molto impegnata nell’estetica sociale. «La tecnologia avanza continuamente, permettendo trattamenti sempre più sofisticati e accurati. I clienti con alopecia, bruciature o cicatrici da acido richiedono una cura delicata e personalizzata. Attraverso il mio lavoro, non invasivo e altamente preciso, mi impegno a restituire loro l’immagine di sé stessi che avevano perso. La gratitudine che ricevo in cambio è la mia più grande ricompensa. In questo percorso di ricerca estetica per me stessa, c’è arte, talento, ma anche molta spiritualità. Vedere le persone riscoprire la propria bellezza interiore attraverso il mio lavoro è una delle soddisfazioni più grandi».

A cura di Mario Altomura

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