Francesco Borgonovo Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/francesco-borgonovo/ Varie ed eventi Thu, 03 Apr 2025 14:11:33 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png Francesco Borgonovo Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/francesco-borgonovo/ 32 32 De Pascale (Emilia Romagna): “L’Europa non può non reagire ai dazi. Ma non creiamo una spirale” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-leuropa-non-puo-non-reagire-ai-dazi-ma-non-creiamo-una-spirale/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-leuropa-non-puo-non-reagire-ai-dazi-ma-non-creiamo-una-spirale/#respond Thu, 03 Apr 2025 14:11:26 +0000 https://www.livemag.it/?p=48124 “La confusione ha un effetto depressivo sugli investimenti, perché genera incertezza al sistema delle imprese. Ieri sera ha avuto conferma l’idea di una estemporaneità delle decisioni che non dà garanzie sul futuro. Oggi sono state prese queste decisioni, domani potrebbero esserne prese delle altre, migliorative o peggiorative”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, […]

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“La confusione ha un effetto depressivo sugli investimenti, perché genera incertezza al sistema delle imprese. Ieri sera ha avuto conferma l’idea di una estemporaneità delle decisioni che non dà garanzie sul futuro. Oggi sono state prese queste decisioni, domani potrebbero esserne prese delle altre, migliorative o peggiorative”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, ai microfoni di Calibro 8 su Radio Cusano Campus. 

“L’Italia – continua – deve forse essere il Paese più preoccupato d’Europa, e l’Emilia Romagna la Regione più preoccupata d’Italia. Siamo una Regione manifatturiera, con numeri di export elevatissimi e un saldo attivo verso gli Usa di oltre 7 miliardi di euro. Io ho due certezze: una è che l’Europa non può non reagire, perché davanti a un’azione così dura nei nostri confronti, sia nel metodo sia nel merito, bisogna dare un segnale di reazione. La seconda è che serve una reazione razionale, non di fegato. Una spirale generalizzata di dazi che rispondono a dazi, per un Paese come il nostro, rischia di essere penalizzante. Rischia di essere una scelta più ispirata ad altri Paesi che all’interesse dell’Italia. Parliamo tanto di Big Tech: io penso che si possa colpire settori dell’economia americana che fanno enormi utili in Europa, ai quali abbiamo sempre riservato un trattamento forse di eccessivo favore. È soltanto un esempio per dire che serve una reazione energica però mirata, non generalizzata”.

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Pupi Avati: “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza. Servirebbe un Ministero del Cinema” https://www.livemag.it/index.php/2024/10/22/pupi-avati-ho-telefonato-a-nordio-per-esprimergli-la-mia-vicinanza-servirebbe-un-ministero-del-cinema/ https://www.livemag.it/index.php/2024/10/22/pupi-avati-ho-telefonato-a-nordio-per-esprimergli-la-mia-vicinanza-servirebbe-un-ministero-del-cinema/#respond Tue, 22 Oct 2024 13:10:50 +0000 https://www.livemag.it/?p=37499 “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza sulla vicenda dell’Albania. Mi sembra che ci siano continuamente pretesti per attaccare, ma il tema politico mi interessa sempre meno”. Con queste parole, Pupi Avati, celebre regista italiano, ha svelato durante il suo intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione su […]

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Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza sulla vicenda dell’Albania. Mi sembra che ci siano continuamente pretesti per attaccare, ma il tema politico mi interessa sempre meno”. Con queste parole, Pupi Avati, celebre regista italiano, ha svelato durante il suo intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV, il suo recente colloquio con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Durante la puntata, Avati ha raccontato con tono affettuoso il suo rapporto con Nordio: “Non ci sentiamo regolarmente, ma lui è un vero fan del mio cinema. L’altro giorno mi ha citato ‘Una gita scolastica’, un film che ho girato decenni fa. Questo mi ha fatto capire che Nordio conosce davvero il mio lavoro e mi ha confermato quanto apprezzi ciò che ho fatto”.

Avati ha poi criticato l’ossessiva conflittualità politica che domina i media: “Non si vede l’ora di trovare un pretesto per attaccare continuamente. Tutto questo è diventato un gioco per tenere in piedi talk show e trasmissioni che vivono di conflitti”.

Ma il punto più interessante dell’intervento di Avati riguarda la sua proposta di istituire un Ministero del Cinema. “Il cinema merita un’attenzione particolare, anche a livello governativo. Non possiamo continuare a ignorare un settore così fondamentale per la cultura e l’identità del nostro Paese”, ha dichiarato Avati, specificando che il Ministero dei Beni Culturali ha troppi compiti e responsabilità per gestire adeguatamente anche il settore cinematografico.

Istituire un Ministero del Cinema sarebbe una decisione lungimirante, necessaria per salvaguardare un settore in crisi”, ha aggiunto Avati, evidenziando l’importanza di trovare qualcuno al governo che conosca realmente il mondo del cinema e sia capace di affrontarne le sfide.

Avati ha infine sottolineato come il cinema italiano stia vivendo un periodo di grande difficoltà, soprattutto per la chiusura delle sale cinematografiche e la perdita di pubblico giovane: “Il disamore nei confronti del cinema italiano è tangibile. Abbiamo visto con la campagna Cinema Revolution che il box office italiano è sceso al 4%. Non basta abbassare il prezzo del biglietto, serve una rivoluzione strutturale”.

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Migranti, Vannacci: “L’immigrazione clandestina va bloccata, è una questione di sicurezza” https://www.livemag.it/index.php/2024/10/22/migranti-vannacci-limmigrazione-clandestina-va-bloccata-e-una-questione-di-sicurezza/ https://www.livemag.it/index.php/2024/10/22/migranti-vannacci-limmigrazione-clandestina-va-bloccata-e-una-questione-di-sicurezza/#respond Tue, 22 Oct 2024 11:24:21 +0000 https://www.livemag.it/?p=37489 “L’immigrazione clandestina va bloccata: questo è l’obiettivo da raggiungere“. Così Roberto Vannacci, generale e parlamentare europeo della Lega, ha commentato il tema dei migranti durante la prima puntata di “Walden, la terra della libertà”, condotta da Francesco Borgonovo su Cusano News 7 (canale 234). Il dibattito, incentrato sull’immigrazione e i rimpatri, ha visto il generale Vannacci ribadire la necessità […]

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L’immigrazione clandestina va bloccata: questo è l’obiettivo da raggiungere“. Così Roberto Vannacci, generale e parlamentare europeo della Lega, ha commentato il tema dei migranti durante la prima puntata di Walden, la terra della libertà”, condotta da Francesco Borgonovo su Cusano News 7 (canale 234). Il dibattito, incentrato sull’immigrazione e i rimpatri, ha visto il generale Vannacci ribadire la necessità di misure forti per arginare l’arrivo incontrollato di migranti, in particolare dopo la bocciatura del “modello Albania”.

Vannacci ha risposto alle accuse che collegano la destra a politiche fasciste riguardo all’immigrazione: “Fa un po’ sorridere l’accostamento tra il fascismo e lo stop all’immigrazione. Se fosse così, in Australia, Giappone o Corea del Sud sarebbero tutti fascisti. In realtà, molti Paesi democratici hanno già risolto il problema dell’immigrazione irregolare. Non possiamo accettare un numero indefinito di persone che arrivano per motivi economici, soprattutto quando abbiamo un 6,5% di disoccupazione in Italia. Se avessimo bisogno di maestranze straniere, sarebbe meglio sceglierle in base alle competenze, formandole nei loro Paesi“.

Vannacci ha poi sottolineato i problemi legati alla sicurezza: “La propensione alla delinquenza da parte degli immigrati, specialmente quelli irregolari, è superiore a quella degli italiani. Questi dati del Ministero dell’Interno non possono essere ignorati. Dobbiamo prendere provvedimenti per garantire la sicurezza dei cittadini italiani“.

Gli hotspot devono essere nei Paesi stranieri, e le leggi sono solo uno strumento per raggiungere questo obiettivo. L’immigrazione clandestina va fermata, e i Paesi in difficoltà devono essere aiutati a casa loro. Quando Salvini era Ministro dell’Interno, gli arrivi in Italia furono quasi azzerati“, ha concluso Vannacci, ribadendo la necessità di un’azione forte e coordinata per contenere il flusso migratorio irregolare.

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Mauro Mazza: “A Francoforte 2024 un confronto aperto, non solo i monologhi di Saviano e Scurati” https://www.livemag.it/index.php/2024/10/19/mauro-mazza-a-francoforte-2024-un-confronto-aperto-non-solo-i-monologhi-di-saviano-e-scurati/ https://www.livemag.it/index.php/2024/10/19/mauro-mazza-a-francoforte-2024-un-confronto-aperto-non-solo-i-monologhi-di-saviano-e-scurati/#respond Sat, 19 Oct 2024 06:12:10 +0000 https://www.livemag.it/?p=37274 «Non solo Scurati e Saviano, ma un programma ricco di incontri e confronti». Con queste parole, Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per la Fiera del Libro di Francoforte 2024, ha commentato l’importante ruolo dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse, durante un intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione […]

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«Non solo Scurati e Saviano, ma un programma ricco di incontri e confronti». Con queste parole, Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per la Fiera del Libro di Francoforte 2024, ha commentato l’importante ruolo dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse, durante un intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV (canale 122 del digitale terrestre). «Stiamo tentando di dare una buona prova di noi stessi, forse migliori di quanto siamo realmente, ma questo è il bello dell’Italia» ha esordito Mazza, aggiungendo: «Noi siamo un po’ caotici, ma a volte questa ricerca del perfezionismo da parte tedesca si rovescia nel suo contrario; quindi, ci si perde a cercare un salone o un luogo di un incontro». Borgonovo ha chiesto del programma ufficiale, tra mostre, dibattiti e l’enorme attenzione mediatica, e Mazza ha chiarito: «La nostra bella piazza italiana a Francoforte, creata con l’architetto Stefano Boeri, è oggetto di visita da parte di delegazioni anche straniere: vengono apposta per il padiglione e poi con l’occasione visitano anche gli altri spazi. Ci sono mostre d’arte, la Treccani che è proiettata verso il futuro 3D, Gorizia capitale della cultura 2025 e tanti incontri, tanti dibattiti. Solo guardandola dall’interno si comprendono le dimensioni della città del libro che teniamo viva per una settimana. Dall’Italia, stando ai riscontri di stampa che ci arrivano, si racconta un’altra realtà, come se al di fuori di alcuni monologhi di un paio di autori  – fuori da ogni allusione, Antonio Scurati e Roberto Saviano –  ci fosse poco. Nel programma ufficiale che abbiamo faticosamente costruito abbiamo tanti luoghi di dibattito, e dibattito significa confronto con persone che la pensano diversamente da noi. Altrimenti – appunto – ci sono soltanto monologhi e si sentono sempre le stesse voci». Il tema dell’egemonia culturale è emerso durante la conversazione, con Borgonovo che ha chiesto se la Fiera possa essere vista come uno spazio per affermare un’egemonia culturale italiana. Mazza ha risposto: «Il nostro obiettivo non è imporre un’egemonia, ma offrire una vetrina all’Italia. È l’unica cosa giusta che un governo liberale può fare. La nostra presenza qui mostra un’Italia libera, dove ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, come ha sottolineato anche Carlo Rovelli, che ha ribadito che l’Italia è un Paese in cui il pluralismo è vivo e dove il passato non deve oscurare il presente». Sulla scelta dello scienziato Rovelli come speaker, Mazza ha chiarito il suo intento di garantire continuità dopo le polemiche del passato: «Appena nominato commissario, il mio primo pensiero è stato chiamare Rovelli. Volevo che ci fosse quella continuità che si era interrotta. Un interlocutore come Rovelli deve rappresentare l’Italia, qualunque cosa voglia dire, e ha avuto la libertà di farlo». Infine, sull’importanza della Buchmesse, Mazza ha evidenziato che la Fiera del Libro di Francoforte è un evento principalmente dedicato agli editori e alla promozione dei libri italiani all’estero: «L’impatto di Francoforte ha già prodotto centinaia di traduzioni dei nostri libri, ma la misurazione del successo della nostra presenza si vedrà nei mesi e negli anni a venire. Noi stiamo facendo del nostro meglio, ma tocca poi agli autori e agli editori vendersi bene».

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