I meravigliosi costumi e le impressionanti scenografie digitali vi catapulteranno in un mondo magico, ricco di atmosfera e proprio come Peter Pan, non vorrete mai più lasciare l’Isola che non c’è! Il pubblico scoprirà un mondo fatato in cui danza, canto, commedia, acrobazie, luci ed effetti video si mescolano per dare vita a questa originale versione di una delle storie più famose e amate al mondo.

Domani, 17 febbraio, debutta al Teatri Civico di Vercelli questa avventura fantastica di cui Roberto Ciufoli è protagonista (nei panni di Capitan Uncino) ed anche Regista. Lo abbiamo incontrato in una breve pausa per due battute sempre piacevoli.

Roberto, le persone ti ricordano sicuramente più facilmente per i tempi in cui con Francesca Draghetti, Tiziana Foschi e Pino Insegno formavi La Premiata Ditta

Sono passati 43 anni da quando ho debuttato e pochi meno da quando abbiamo esordito con la Premiata Ditta che per noi è sempre stata come un quinto elemento. Non sono stati solo gli esordi ma siamo andati avanti per tanti ma tanti anni. E’ stata una parte lunga ed artistica molto importante per me, dove soprattutto con Pino siamo orami come parenti piu che amici. E’ stata come una buona famiglia con le normali situazioni di gioia e discussione ma c’è sempre stato l’affetto vero ed il rispetto tra noi che ci ha fortificato. Quello che veniva fuori dalle nostre esperienze era la somma nel nostro “quinto elemento”. E quando ci siamo separati non facciamo cose uguali ma simili che dimostrano le caratteristiche e di come la Premiata Ditta fosse una scatola e non una gabbia.

Un buon esempio che forse oggi non tutti i gruppi artistici che nascono riescono a vivere e quindi durano poco, sbaglio?

Noi siamo venuti fuori nel periodo in cui il vecchio era ancora fonte di ispirazione. Lavorare al fianco di grandi attori come Gino Bramieri, Valter Chiari, Paolo Panelli o la coppia Tognazzi-Vianello per noi erano maestri fonte di ispirazione e qualora ci fossero state idee nuove andarlo a modificare in base ai nostri tempi. Oggi impera la presunzione del web, si pensa che tutto quello che è passato è da buttare. La maggior parte di chi si approccia a questo mondo nemmeno sa chi sono questi “mostri sacri” della comicità e quindi si butta senza sapere che magari una gag o un prodotto puo essere già stato realizzato in modo migliore e fanno la cosa piu becera creando un muro che non si riesce a superare. Questo è il limite ahimè oggi.

Ti abbiamo visto poco in TV in questi anni, prima eri quasi un appuntamento quotidiano.

Fino alla prima decina degli anni duemila siamo stati molto presenti poi in effetti il teatro c’è sempre stato e cambiando anche la TV mi ha assorbito molto, il mio calendario è sempre pieno e difficilmente riesco a trovare anche il tempo di fare televisione. Per carità mi ritrovo anche a presentare appuntamenti come il CortinaMetraggio ormai da anni e mi diverte molto ma la dinamica di avere un programma è subordinata a molti fattori di simpatie e tantissimi ingredienti che sono sempre la scelta personale o del momento. Onestamente per fortuna sono sempre talmente tanto pieno che non riesco nemmeno a pensarci.

Chiudiamo con questo nuovo progetto NEVERLAND, che ci vuoi regalare in anteprima?

Sono molto contento del lavoro fatto, abbiamo una bella scenografia tecnologica, i ragazzi sono bravi, i ballerini pure…siamo proprio una bella squadra. Ci sarà lo spazio di sognare come per la risata o il momento di commozione. Musica bella che accompagnerà questo nostro Peter Pan e penso possa essere un buon presupposto per venirci a vedere e passare due ore assorbiti da uno spettacolo che penso possa valere la pena vedere.

Noi ti facciamo l'”in bocca al lupo” mi raccomando fateci sognare…

Grazie, viva il lupo e grazie per la chiaccherata.

L'articolo Roberto Ciufoli debutta a teatro con Neverland – l’isola che non c’è, un musical tutto per sognare proviene da Live Magazine.