canelli Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/canelli/ Varie ed eventi Fri, 07 May 2021 11:15:17 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png canelli Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/canelli/ 32 32 Fumetti e cartelli contro i rifiuti per strada https://www.livemag.it/index.php/2021/05/07/fumetti-e-cartelli-contro-i-rifiuti-per-strada/ https://www.livemag.it/index.php/2021/05/07/fumetti-e-cartelli-contro-i-rifiuti-per-strada/#respond Fri, 07 May 2021 11:15:14 +0000 https://www.livemag.it/?p=14783 Il Comune di Canelli ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti,problema purtroppo ancora molto diffuso sul territorio.Nel territorio canellese episodi di abbandono dei rifiuti si verificano in vari punti del territorio, dalle compagne, alla periferia al centro cittadino causando un degrado all’ambiente non tollerabile, ancor più tenendo conto che il nostro ambiente […]

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Il Comune di Canelli ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti,
problema purtroppo ancora molto diffuso sul territorio.
Nel territorio canellese episodi di abbandono dei rifiuti si verificano in vari punti del territorio, dalle compagne, alla periferia al centro cittadino causando un degrado all’ambiente non tollerabile, ancor più tenendo conto che il nostro ambiente è insignito come Patrimonio dell’Unesco.

Avendo l’Amministrazione come obiettivi primari la tutela dell’ambiente, al fine di interessare la cittadinanza al rispetto delle normative in materia ambientale, è stata messa in atto la campagna di sensibilizzazione volta ad evitare il predetto abbandono dei rifiuti, da quelli più frequenti come l’abbandono dei rifiuti al di fuori dei punti di raccolta, alla mancata rimozione di escrementi di animali domestici o peggio ancora all’abbandono di rifiuti ingombranti e catalogati pericolosi per l’ambiente.

Il messaggio sociale sarà veicolato attraverso una serie di cartelloni pubblicitari contenenti simpatici disegni, posizionati in vari punti della città, frutto della creatività del fumettista canellese Cesare Amerio in arte “Aisar”, e stampati dalla ditta Sgt serigrafia di Marco Tardito di Canelli.
L’Amministrazione Comunale ritiene che l’educazione civica dei cittadini possa sortire effetti migliori per eliminare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, pur tenendo conto che la Polizia Locale svolge un’importante azione di contrasto a tale fenomeno, avendo già emesso nell’anno 2021 diverse sanzioni per abbandono di rifiuti o mancata rimozione degli escrementi di animali domestici.
Riteniamo che una città pulita sia un punto di partenza per il benessere dei canellesi e dei tanto turisti che
visiteranno il nostro territorio.

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Reclutavano gli ultimi per i lavori nelle vigne. Schiavitù nei campi https://www.livemag.it/index.php/2020/06/21/reclutavano-gli-ultimi-per-i-lavori-nelle-vigne-schiavitu-nei-campi/ https://www.livemag.it/index.php/2020/06/21/reclutavano-gli-ultimi-per-i-lavori-nelle-vigne-schiavitu-nei-campi/#respond Sun, 21 Jun 2020 08:50:26 +0000 https://www.livemag.it/?p=11978 Le Fiamme Gialle astigiane impegnate nella costante opera di contrasto allo sfruttamento del lavoro e all’attività illecita nell’intermediazione di manodopera. Trenta braccianti agricoli di origini africane, cingalesi, indiani e albanesi sono stati sistematicamente maltrattati e duramente sfruttati da una donna con doppia cittadinanza italoalbanese che li faceva alloggiare in anguste dimore fatiscenti e insalubri, costringendoli […]

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Le Fiamme Gialle astigiane impegnate nella costante opera di contrasto allo sfruttamento del lavoro e all’attività illecita nell’intermediazione di manodopera. Trenta braccianti agricoli di origini africane, cingalesi, indiani e albanesi sono stati sistematicamente maltrattati e duramente sfruttati da una donna con doppia cittadinanza italoalbanese che li faceva alloggiare in anguste dimore fatiscenti e insalubri, costringendoli a dormire
su materassi appoggiati al pavimento, a mangiare in ridottissimi spazi comuni e a condividere l’unico bagno a disposizione per entrambi i sessi.
L’artefice dei fatti, scoperta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Canelli, avvalendosi di tre suoi connazionali albanesi, anche facendo ricorso talora a intimidazioni e minacce, costringeva persone bisognose, dimoranti in luoghi di rifugio improvvisati, quali stazioni ferroviarie, giardini pubblici o presso la sede della Caritas di Canelli, a lavorare dalle 8 alle 11 ore al giorno.

I lavoratori stranieri venivano reclutati per essere impiegati in diverse aziende agricole del basso astigiano e della confinante provincia di Cuneo, in valle Belbo e Val Bormida, ove venivano sfruttati per le coltivazioni vitivinicole, in totale subordinazione e sudditanza psicologica.

Alla paga oraria delle vittime dello sfruttamento, che non superava i 6 Euro all’ora, rispetto ai 10 Euro circa previsti, venivano ancora decurtate le spese per il pernottamento, che si aggiravano tra i 4 e i 5 Euro a notte e, talvolta, venivano loro addebitate anche le spese per il trasporto.

I braccianti venivano accompagnati dai caporali albanesi i quali provvedevano a impartire loro gli ordini, assegnandoli agli imprenditori agricoli dai quali l’indagata riscuoteva direttamente cospicue
somme di denaro.

Le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Asti, Dr.ssa Francesca Dentis, portavano i militari della Tenenza di Canelli, coadiuvati da quelli del gruppo di Asti, a eseguire nei confronti della prevenuta un’ordinanza di custodia cautelare in carcere
adottata a fronte di gravi indizi per il delitto di caporalato, titolo di reato per cui venivano anche sequestrate somme di denaro e 3 autovetture.
Il profitto complessivo dei reati commessi dall’arrestata e dei suoi connazionali, calcolato anche con il contributo di personale dell’INPS e dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Asti, ammonta a
circa 75.000 Euro.

I risultati delle complesse investigazioni sono stati raggiunti nell’arco di circa un anno.
Sono in corso accertamenti di polizia economico-finanziaria per contestare le irregolarità previdenziali e fiscali di cui si è resa responsabile l’arrestata con la propria attività illegale in danno di ulteriori 82 braccianti.


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