architettura Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/architettura/ Varie ed eventi Wed, 30 Apr 2025 17:32:49 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png architettura Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/tag/architettura/ 32 32 Matia Brighi, ho cambiato vita per cucinare, ora cerco casa a Rimini https://www.livemag.it/index.php/2025/04/30/matia-brighi-ho-cambiato-vita-per-cucinare-ora-cerco-casa-a-rimini/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/30/matia-brighi-ho-cambiato-vita-per-cucinare-ora-cerco-casa-a-rimini/#respond Wed, 30 Apr 2025 17:32:47 +0000 https://www.livemag.it/?p=49983 Un progetto che nasce tra fiamme, terrazze e sogni “Ho detto addio alla mia carriera nel mondo dell’architettura per dedicarmi completamente a ciò che mi fa battere il cuore: cucinare. Dopo anni in viaggio, adesso desidero stabilirmi a Rimini.” Grillattico non rappresenta soltanto l’incontro tra le parole graticola e attico. Racchiude il racconto intenso e […]

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Un progetto che nasce tra fiamme, terrazze e sogni

“Ho detto addio alla mia carriera nel mondo dell’architettura per dedicarmi completamente a ciò che mi fa battere il cuore: cucinare. Dopo anni in viaggio, adesso desidero stabilirmi a Rimini.”

Grillattico non rappresenta soltanto l’incontro tra le parole graticola e attico. Racchiude il racconto intenso e appassionato della vita di Matia Brighi, originario della città di Rimini, classe 1986. Dopo aver lavorato per un periodo come architetto, Matia ha scoperto una passione ancora più potente: quella per la cucina, per il fuoco, per gli aromi.

Matia Brighi 1

Ha deciso di cambiare rotta e di iniziare da capo: “Nel 2016 ho iniziato a organizzare serate culinarie in una terrazza di Marina Centro. In quel luogo ho sentito un’energia unica, un legame con la griglia che per me significa festa e sapori felici. Così è nato Grillattico”.

Un percorso tra fornelli internazionali e grande ispirazione

Matia Brighi ha abbandonato completamente il mondo della progettazione per formarsi come chef. “Ho acquisito competenze lavorando in cucine straordinarie in tutta Europa. In Danimarca ho cucinato al Noma 2.0, ristorante che ha conquistato più volte il titolo di migliore al mondo. Sono passato anche da Berlino, da Ibiza, dai Paesi Baschi, dalla Norvegia, dal Costa Rica e infine dal Piemonte, dove ho lavorato al Reis Cibo Libero di Montagna”.

Matia ha costruito la sua identità professionale attraverso il viaggio, l’esperienza diretta e il confronto con cucine diverse. Al suo rientro a Rimini, ha portato la sua cucina in ristoranti locali come Abocar Due Cucine e altre realtà gastronomiche della zona.

Una nuova vita con una cucina che non ha confini

Durante l’estate dell’anno precedente, Matia ha deciso di far crescere ancora Grillattico, trasformandolo in una cucina nomade, libera, responsabile e creativa. “Sto cercando uno spazio speciale dove cucinare e vivere. Nel frattempo, continuo a portare Grillattico ovunque mi chiamino: cucino a domicilio, partecipo a eventi, creo connessioni attraverso il cibo”.

Per lui cucinare significa rispettare, ricordare e reinventare: “Lo chef è un artigiano moderno. Sceglie con cura la materia, la lavora secondo la sua natura e la propone con eleganza e fantasia. In ogni piatto metto memoria, libertà e visione”. Chiunque voglia vivere un’esperienza unica può prenotare tramite il sito ufficiale o tramite il profilo Instagram di Grillattico. “Porto con me tutta la mia esperienza e tutta la filosofia che anima questo progetto”.

Le radici romagnole incontrano l’anima dei viaggi

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Matia Brighi crea le sue proposte culinarie a partire dalle tradizioni di Rimini e della Romagna, che fonde con elementi nuovi scoperti grazie ai suoi spostamenti. “I miei piatti nascono da ciò che ho vissuto, poi li trasformo grazie alle influenze che ho incontrato lungo la strada. Così la memoria locale si colora di nuove emozioni”.

Chi si siede a tavola con Grillattico si ritrova a viaggiare attraverso il gusto, vivendo qualcosa di familiare ma, allo stesso tempo, sorprendente.

Le creazioni più amate di Matia Brighi

Tra le preparazioni che descrivono meglio lo stile di Matia, ci sono i Cappelletti alla cacciatora, il Pescato dell’Adriatico accompagnato dal Vin Jaune, la Melanzana cotta alla griglia, lo Squacquerone trasformato in dessert brulée, ma anche piatti come le Mazzancolle con Tikka Masala, gli Gnocchi affumicati con erbe e formaggio di capra, il Manzo alla griglia in stile Yakiniku e il Gelato affumicato alle more di gelso.

“Adatto il menù secondo i ritmi della natura e della stagionalità, ma tutto ciò che creo ruota sempre intorno alla griglia, che rappresenta la mia vera firma”, afferma Matia.

Nuove proposte culinarie da scoprire con Grillattico

Da maggio in poi, chi lo desidera potrà immergersi nell’universo gastronomico di Grillattico, scegliendo tra i diversi menù pensati da Matia Brighi, completi anche di opzioni vegetariane. “Siamo pronti a cucinare per te nelle nostre sedi temporanee, nei tuoi eventi privati o anche direttamente a casa tua”.

Grillattico rappresenta una cucina piena di carattere, che unisce culture diverse e profuma di Rimini, una proposta fatta di storie, esperienze, ingredienti e visione.

Instagram: https://www.instagram.com/grillattico/
Sito ufficiale: https://grillattico.com

A cura di Mario Altomura
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Trieste chiama Ravenna, il Mausoleo di Teodorico al Magazzino 26 https://www.livemag.it/index.php/2024/06/27/trieste-chiama-ravenna-il-mausoleo-di-teodorico-al-magazzino-26/ https://www.livemag.it/index.php/2024/06/27/trieste-chiama-ravenna-il-mausoleo-di-teodorico-al-magazzino-26/#respond Thu, 27 Jun 2024 17:12:19 +0000 https://www.livemag.it/?p=29558 La Maestosità della Cupola del Mausoleo di Teodorico Nel contesto della mostra “Da Lubiana a Trieste: la Pietra di Aurisina del Carso e dell’Istria in Italia e nel Mondo“, si terrà venerdì 28 giugno alle 11:00 una conferenza storico-scientifica dedicata al Mausoleo di Teodorico presso la Sala Nathan del Magazzino 26 a Trieste. La conferenza, […]

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La Maestosità della Cupola del Mausoleo di Teodorico
Mausoleo di Teodorico 2

Nel contesto della mostra “Da Lubiana a Trieste: la Pietra di Aurisina del Carso e dell’Istria in Italia e nel Mondo“, si terrà venerdì 28 giugno alle 11:00 una conferenza storico-scientifica dedicata al Mausoleo di Teodorico presso la Sala Nathan del Magazzino 26 a Trieste.

La conferenza, moderata dal Presidente del Gruppo Ermada, Flavio Vidonis, e Massimo Romita, vedrà la partecipazione dell’architetto Sandra Manara della Direzione Siti Unesco di Ravenna e Roberto Micheli della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, concentrata sul monolite che chiude la struttura.

Questo monolite, utilizzato come copertura, rappresenta un esempio eccezionale delle capacità tecniche dei costruttori dell’epoca, considerando che il peso della pietra è stimato intorno alle 290 tonnellate.

La conferenza del 2024 rappresenta il quarto evento organizzato dal Gruppo Ermada insieme alla dottoressa Sandra Manara negli ultimi anni, segnando un’ulteriore tappa nella valorizzazione del patrimonio storico-architettonico della regione.

L’ingresso è gratuito e la mostra sarà visitabile fino al 14 luglio.

La Cupola del Mausoleo di Teodorico: Un Simbolo di Maestria Architettonica

Mausoleo di Teodorico 4

La cupola del Mausoleo di Teodorico a Ravenna, eretta nel 520 d.C., rappresenta un’eccezionale testimonianza di architettura antica. Costruita interamente con blocchi di pietra d’Aurisina, la struttura utilizza una tecnica a secco con blocchi squadrati sovrapposti e fissati con grappe di ferro a coda di rondine.

La forma decagonale del mausoleo si divide in due piani, con il piano inferiore caratterizzato da conci seghettati che conferiscono stabilità agli archi. La cupola monolitica, con un diametro di 10,76 metri e un’altezza di 3,09 metri, poggia su un fregio dentellato non completamente rifinito, rappresentando un capolavoro tecnico e architettonico senza precedenti.

Mausoleo di Teodorico 3

L’influenza combinata di stili romani occidentali e orientali caratterizza il mausoleo di Teodorico, indicando il desiderio del re ostrogoto di essere visto come successore degli imperatori romani occidentali. La cupola monolitica, probabilmente ispirata ai modelli delle chiese paleocristiane orientali, rappresenta un punto culminante dell’architettura del periodo.

Durante il periodo bizantino, il Mausoleo di Teodorico fu consacrato al culto ortodosso, probabilmente contribuendo alla sua sopravvivenza attraverso i secoli. La complessità e la grandezza dell’edificio sollevano domande sulla tecnologia e sulle competenze delle maestranze dell’epoca, che probabilmente utilizzavano il porto di Classe, attivo nel IV-V secolo d.C., per movimentare materiali così massicci.

Il mistero che avvolge la cupola e il monolito del Mausoleo di Teodorico continua a stimolare la curiosità degli studiosi e dei visitatori, offrendo un’importante finestra sulla storia e sull’architettura dell’Impero Romano e del regno ostrogoto in Italia.

A cura di Mario Altomura

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