Politica Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/category/politica/ Varie ed eventi Sat, 05 Apr 2025 11:54:12 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png Politica Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/category/politica/ 32 32 Silvestri (M5S): “Coalizione fragile con i traditori. Servono alleanze autentiche, non accordi di palazzo” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/05/silvestri-m5s-coalizione-fragile-con-i-traditori-servono-alleanze-autentiche-non-accordi-di-palazzo/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/05/silvestri-m5s-coalizione-fragile-con-i-traditori-servono-alleanze-autentiche-non-accordi-di-palazzo/#respond Sat, 05 Apr 2025 11:53:39 +0000 https://www.livemag.it/?p=48275 Francesco Silvestri, deputato del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione “In Dino Veritas’’ con Dino Giarrusso e Martina Gatto per commentare la manifestazione contro il riarmo prevista per sabato 5 aprile e la presenza, o meno, di altri componenti dell’opposizione. “Si è fatta una discussione gigantesca sulle presenze o meno […]

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Francesco Silvestri, deputato del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione “In Dino Veritas’’ con Dino Giarrusso e Martina Gatto per commentare la manifestazione contro il riarmo prevista per sabato 5 aprile e la presenza, o meno, di altri componenti dell’opposizione.

“Si è fatta una discussione gigantesca sulle presenze o meno a questa manifestazione, ci si chiede di Fratoianni, di Schlein, della tiktoker, a me interessa “perché” vengano le persone. Ci saranno migliaia di persone che faranno ore di viaggio per venire in una piazza, perché lo fanno? Perché probabilmente c’è una minaccia nel nostro futuro che si chiama piano di riarmo. Ed è una minaccia non solo perché è politicamente sbagliato, ma perché ci sono in gioco 800 miliardi, 150 miliardi a debito e altro miliardi di spesa, messi in un piano di riarmo in un momento storico difficilissimo che ha altri problemi. Riarmo contro chi? Chi ci sta invadendo? Ci stanno invadendo industrialmente, non territorialmente.”

Silvestri ha anche criticato il ruolo del Ministro della Difesa Guido Crosetto: “Le nostre economie servono per rilanciare le nostre imprese, i nostri lavoratori, non ci serve il piano di riarmo perché Crosetto prima di fare il ministro faceva armi. Non è una bella cosa.”

Rispondendo alla domanda di Giarrusso sulla possibilità di creare una coalizione di centrosinistra compatta e credibile: “Più cercheremo di vincere a tutti i costi, più faremo una coalizione fragile. Più faremo ragionamenti da palazzo, più rischiamo, anche di vincere, nelle migliori delle ipotesi, ma non di durare. Dalla scorsa legislatura ho capito che se vuoi riuscire a governare bene, l’unico modo è cercare di avere vicino gente seria. Se tu sai di avere dei “traditori” all’interno, provare a buttarli dentro per vincere una competizione non serve a niente. Se penso ai traditori – del Governo Conte II – penso a Renzi, ma anche ad altri, fare un governo con uno che dice che devi essere cancellato – come ha fatto Calenda – non è tanto meglio. La situazione è questa, più saremo autentici, più saremo credibili.”

Intervista disponibile su https://www.cusanomediaplay.it/puntata/3239/i-dazi-amari-di-trump,-hanno-vinto-i-no-global?-la-piazza-di-conte-che-ci-aspetta;-cinema-in-crisi

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De Pascale (Emilia Romagna): “Europa soffre da tre anni in nome di alleanza con Usa. Trump non lo riconosce https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-europa-soffre-da-tre-anni-in-nome-di-alleanza-con-usa-trump-non-lo-riconosce-2/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-europa-soffre-da-tre-anni-in-nome-di-alleanza-con-usa-trump-non-lo-riconosce-2/#respond Thu, 03 Apr 2025 15:38:58 +0000 https://www.livemag.it/?p=48131 “Trump ha tutto il diritto di tutelare gli interessi americani: Stati Uniti e Unione europea devono sedersi e trattare sulla bilancia commerciale. Negli ultimi tre anni, però, nel nome di un’alleanza con gli Stati Uniti noi abbiamo pagato un prezzo elevatissimo sul costo dell’energia. Abbiamo chiuso il mercato russo.”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente […]

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“Trump ha tutto il diritto di tutelare gli interessi americani: Stati Uniti e Unione europea devono sedersi e trattare sulla bilancia commerciale. Negli ultimi tre anni, però, nel nome di un’alleanza con gli Stati Uniti noi abbiamo pagato un prezzo elevatissimo sul costo dell’energia. Abbiamo chiuso il mercato russo.”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, ai microfoni di Calibro 8 su Radio Cusano Campus.

“Questo – prosegue – è l’appunto principale che faccio a Trump: è tre anni che, come europei, soffriamo nel nome di un’alleanza con gli Stati Uniti. Ce ne siamo fatti carico principalmente noi da un punto di vista economico. Ci sta che Trump ponga il tema della bilancia commerciale, ma dopo ottant’anni di alleanza, nel momento di maggiore difficolta dell’Unione europea, in cui si è fatta carico di alcuni pesi economici molto importanti  (l’energia già di per sé è un dazio drammatico per l’economia italiana), se un Paese è amico ha un approccio diverso”.

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De Pascale (Emilia Romagna): “L’Europa non può non reagire ai dazi. Ma non creiamo una spirale” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-leuropa-non-puo-non-reagire-ai-dazi-ma-non-creiamo-una-spirale-2/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-leuropa-non-puo-non-reagire-ai-dazi-ma-non-creiamo-una-spirale-2/#respond Thu, 03 Apr 2025 15:18:11 +0000 https://www.livemag.it/?p=48128 “La confusione ha un effetto depressivo sugli investimenti, perché genera incertezza al sistema delle imprese. Ieri sera ha avuto conferma l’idea di una estemporaneità delle decisioni che non dà garanzie sul futuro. Oggi sono state prese queste decisioni, domani potrebbero esserne prese delle altre, migliorative o peggiorative”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, […]

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“La confusione ha un effetto depressivo sugli investimenti, perché genera incertezza al sistema delle imprese. Ieri sera ha avuto conferma l’idea di una estemporaneità delle decisioni che non dà garanzie sul futuro. Oggi sono state prese queste decisioni, domani potrebbero esserne prese delle altre, migliorative o peggiorative”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, ai microfoni di Calibro 8 su Radio Cusano Campus. 

“L’Italia – continua – deve forse essere il Paese più preoccupato d’Europa, e l’Emilia Romagna la Regione più preoccupata d’Italia. Siamo una Regione manifatturiera, con numeri di export elevatissimi e un saldo attivo verso gli Usa di oltre 7 miliardi di euro. Io ho due certezze: una è che l’Europa non può non reagire, perché davanti a un’azione così dura nei nostri confronti, sia nel metodo sia nel merito, bisogna dare un segnale di reazione. La seconda è che serve una reazione razionale, non di fegato. Una spirale generalizzata di dazi che rispondono a dazi, per un Paese come il nostro, rischia di essere penalizzante. Rischia di essere una scelta più ispirata ad altri Paesi che all’interesse dell’Italia. Parliamo tanto di Big Tech: io penso che si possa colpire settori dell’economia americana che fanno enormi utili in Europa, ai quali abbiamo sempre riservato un trattamento forse di eccessivo favore. È soltanto un esempio per dire che serve una reazione energica però mirata, non generalizzata”.

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De Pascale (Emilia Romagna): “L’Europa non può non reagire ai dazi. Ma non creiamo una spirale” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-leuropa-non-puo-non-reagire-ai-dazi-ma-non-creiamo-una-spirale/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-leuropa-non-puo-non-reagire-ai-dazi-ma-non-creiamo-una-spirale/#respond Thu, 03 Apr 2025 14:11:26 +0000 https://www.livemag.it/?p=48124 “La confusione ha un effetto depressivo sugli investimenti, perché genera incertezza al sistema delle imprese. Ieri sera ha avuto conferma l’idea di una estemporaneità delle decisioni che non dà garanzie sul futuro. Oggi sono state prese queste decisioni, domani potrebbero esserne prese delle altre, migliorative o peggiorative”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, […]

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“La confusione ha un effetto depressivo sugli investimenti, perché genera incertezza al sistema delle imprese. Ieri sera ha avuto conferma l’idea di una estemporaneità delle decisioni che non dà garanzie sul futuro. Oggi sono state prese queste decisioni, domani potrebbero esserne prese delle altre, migliorative o peggiorative”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, ai microfoni di Calibro 8 su Radio Cusano Campus. 

“L’Italia – continua – deve forse essere il Paese più preoccupato d’Europa, e l’Emilia Romagna la Regione più preoccupata d’Italia. Siamo una Regione manifatturiera, con numeri di export elevatissimi e un saldo attivo verso gli Usa di oltre 7 miliardi di euro. Io ho due certezze: una è che l’Europa non può non reagire, perché davanti a un’azione così dura nei nostri confronti, sia nel metodo sia nel merito, bisogna dare un segnale di reazione. La seconda è che serve una reazione razionale, non di fegato. Una spirale generalizzata di dazi che rispondono a dazi, per un Paese come il nostro, rischia di essere penalizzante. Rischia di essere una scelta più ispirata ad altri Paesi che all’interesse dell’Italia. Parliamo tanto di Big Tech: io penso che si possa colpire settori dell’economia americana che fanno enormi utili in Europa, ai quali abbiamo sempre riservato un trattamento forse di eccessivo favore. È soltanto un esempio per dire che serve una reazione energica però mirata, non generalizzata”.

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De Pascale (Emilia Romagna): “Europa soffre da tre anni in nome di alleanza con Usa. Trump non lo riconosce” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-europa-soffre-da-tre-anni-in-nome-di-alleanza-con-usa-trump-non-lo-riconosce/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/de-pascale-emilia-romagna-europa-soffre-da-tre-anni-in-nome-di-alleanza-con-usa-trump-non-lo-riconosce/#respond Thu, 03 Apr 2025 14:07:16 +0000 https://www.livemag.it/?p=48120 “Trump ha tutto il diritto di tutelare gli interessi americani: Stati Uniti e Unione europea devono sedersi e trattare sulla bilancia commerciale. Negli ultimi tre anni, però, nel nome di un’alleanza con gli Stati Uniti noi abbiamo pagato un prezzo elevatissimo sul costo dell’energia. Abbiamo chiuso il mercato russo.”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente […]

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“Trump ha tutto il diritto di tutelare gli interessi americani: Stati Uniti e Unione europea devono sedersi e trattare sulla bilancia commerciale. Negli ultimi tre anni, però, nel nome di un’alleanza con gli Stati Uniti noi abbiamo pagato un prezzo elevatissimo sul costo dell’energia. Abbiamo chiuso il mercato russo.”. Così Michele De Pascale (Pd), presidente dell’Emilia Romagna, ai microfoni di Calibro 8 su Radio Cusano Campus.

“Questo – prosegue – è l’appunto principale che faccio a Trump: è tre anni che, come europei, soffriamo nel nome di un’alleanza con gli Stati Uniti. Ce ne siamo fatti carico principalmente noi da un punto di vista economico. Ci sta che Trump ponga il tema della bilancia commerciale, ma dopo ottant’anni di alleanza, nel momento di maggiore difficolta dell’Unione europea, in cui si è fatta carico di alcuni pesi economici molto importanti  (l’energia già di per sé è un dazio drammatico per l’economia italiana), se un Paese è amico ha un approccio diverso”.

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Vincenzo Spadafora: “Centrosinistra miglior alleato della Meloni” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/vincenzo-spadafora-centrosinistra-miglior-alleato-della-meloni/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/03/vincenzo-spadafora-centrosinistra-miglior-alleato-della-meloni/#respond Thu, 03 Apr 2025 08:59:35 +0000 https://www.livemag.it/?p=48083 Vincenzo Spadafora, già Ministro e Sottosegretario con il governo Conte e ora ideatore dell’associazione politica “Primavera”, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione ‘’In Dino Veritas’’ con Dino Giarrusso e Martina Gatto tracciando un quadro critico dello stato attuale dell’opposizione in Italia. “Purtroppo in questo momento il centrosinistra è il miglior alleato […]

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Vincenzo Spadafora, già Ministro e Sottosegretario con il governo Conte e ora ideatore dell’associazione politica “Primavera”, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione ‘’In Dino Veritas’’ con Dino Giarrusso e Martina Gatto tracciando un quadro critico dello stato attuale dell’opposizione in Italia.

Purtroppo in questo momento il centrosinistra è il miglior alleato della Meloni e del suo governo, su questo non c’è dubbio. In un altro momento storico se ci fosse stata un’opposizione molto più forte, su una serie di scivoloni che ha preso e sta prendendo il governo, ci sarebbe stata una reazione che, quantomeno, avrebbe dato uno scossone. Io credo che uno dei temi principali di questo problema è che tutti i partiti del centrosinistra stiano parlando soprattutto al loro elettorato e cerchino soltanto di consolidare quello che sono riusciti a raggiungere fino adesso. Mi spiego meglio, Schlein ha evidentemente spostato il Partito Democratico un po’ più a sinistra, è riuscita in questo modo a contenere un momento difficile per il Partito che era sceso al di sotto del 20%. Adesso è come se, stabilizzatasi intorno al risultato ottenuto, non avesse il coraggio, l’ambizione, la forza di fare altro. Stesso discorso per il Movimento 5 stelle, che ormai ruota intorno alla figura di Conte. Hanno un 10%, che è una percentuale assolutamente importante, ma Conte ormai deve lavorare per far sopravvivere il Movimento più che pensare alle alleanze o all’alternativa con la destra. Quindi ho paura che abbiano un po’ rinunciato, in questa fase storica, all’ambizione di un progetto per il paese ma tentino più a conservare se stessi.

Rispetto all’individualismo esasperato di certi protagonisti politici (Calenda e Renzi) sulla stampa e nei media italiani: “Io credo che il centrosinistra, che dovrebbe diventare un centrosinistra totalmente moderno, nuovo, giovane non sia aiutato anche da una parte di media e di stampa che si ritiene, e non si nasconde, vicino al centrosinistra. Anche lì si dovrebbe guardare un po’ più avanti. Il fatto di invitare sempre persone che, tra l’altro, hanno perso grande consenso nel paese ma anche quando si invitano personaggi che, per carità, hanno fatto la storia del centrosinistra, ma adesso sono un po’ fuori dai giochi, secondo me non si fa il bene del centrosinistra. Perché queste trasmissioni continuano ad invitarli, non lo so ma questo fa anche parte dell’autolesionismo che spesso c’è a sinistra.

Link alla puntata:https://www.cusanomediaplay.it/puntata/3209/violenza-dilagante;-sinistra-miglior-alleato-della-maggioranza;-liberation-day-e-tv-tra-flop-e-top

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Castaldo (Azione): “Le parole di Calenda non mi appartengono. Resta il fatto che se l’agenda la detta Conte è difficile essere unitari” https://www.livemag.it/index.php/2025/04/02/castaldo-azione-le-parole-di-calenda-non-mi-appartengono/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/02/castaldo-azione-le-parole-di-calenda-non-mi-appartengono/#respond Wed, 02 Apr 2025 09:17:20 +0000 https://www.livemag.it/?p=47976 Fabio Massimo Castaldo, già europarlamentare del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Parlamento Europeo, oggi membro di Azione, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione ‘’In Dino Veritas’’ con Dino Giarrusso e Martina Gatto per commentare le parole di Carlo Calenda che dice del Movimento “l’unico modo per averci a che fare è […]

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Fabio Massimo Castaldo, già europarlamentare del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Parlamento Europeo, oggi membro di Azione, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione ‘’In Dino Veritas’’ con Dino Giarrusso e Martina Gatto per commentare le parole di Carlo Calenda che dice del Movimento “l’unico modo per averci a che fare è cancellarlo”.

Ovviamente queste parole non mi appartengono. Non sono parte né della mia cultura politica né del mio modo di vedere la politica e, ad onor del vero, bisogna anche ricordare che Carlo (Calenda) ha poi corretto il tiro, ha spiegato che lui parlava delle idee, delle proposte politiche, non certo delle persone. In ogni caso questa polemica non deve essere vista come un tentativo di dipingere un partito che è assolutamente di cultura liberale, quindi sempre aperto al confronto, per quello che non è.

Rispetto al futuro di Azione di rimanere forza di opposizione con un’agenda dettata da Conte: “Azione continuerà ad essere un’opposizione intelligente, un’opposizione che analizza nel merito, che vuole incalzare l’esecutivo in modo intelligente[…]. Poi sarà anche dall’altra parte, a chi ambisce ad avere una leadership dell’opposizione formulare un atteggiamento che possa essere inclusivo e che sappia fare sintesi. Per ora non abbiamo visto molto, ma resteremo con la speranza di poter vedere questo atteggiamento in un modo più concreto. Rimane il fatto che se l’agenda la detta Conte è difficile essere unitari.

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Carlo Fidanza (Fdi): “Manifesto di Ventotene? Foglia di fico di una sinistra divisa. Investimenti in difesa possono generare crescita economica” https://www.livemag.it/index.php/2025/03/21/carlo-fidanza-fdi-manifesto-di-ventotene-foglia-di-fico-di-una-sinistra-divisa-investimenti-in-difesa-possono-generare-crescita-economica/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/21/carlo-fidanza-fdi-manifesto-di-ventotene-foglia-di-fico-di-una-sinistra-divisa-investimenti-in-difesa-possono-generare-crescita-economica/#respond Fri, 21 Mar 2025 10:21:22 +0000 https://www.livemag.it/?p=47979 “Giorgia Meloni ha fatto bene a svelare il feticcio a cui la sinistra si è aggrappata sabato scorso, nella piazza multicolore e multiposizione politica per l’Europa, dove c’erano allo stesso tempo quelli che manifestavano per l’Europa della pace e quelli che manifestavano per l’Europa del riarmo. Una piazza divisa, che ha trovato una sorta di […]

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“Giorgia Meloni ha fatto bene a svelare il feticcio a cui la sinistra si è aggrappata sabato scorso, nella piazza multicolore e multiposizione politica per l’Europa, dove c’erano allo stesso tempo quelli che manifestavano per l’Europa della pace e quelli che manifestavano per l’Europa del riarmo. Una piazza divisa, che ha trovato una sorta di foglia di fico nello sventolare il manifesto di Ventotene”. Così Carlo Fidanza, capodelegazione di Fdi al Parlamento europeo, durante un’intervista a “Calibro 8” su Radio Cusano Campus.

“È importante – continua – in un Paese che dimostra di avere una maggioranza di elettori che non sta a sinistra, che la destra e il centrodestra ogni tanto rivendichino la propria diversità culturale: Giorgia Meloni l’ha fatto con rispetto, senza insultare i morti, senza fare apologia del confino a cui furono ridotti questi oppositori del fascismo, ma semplicemente rimanendo alla citazione letterale di un testo che non condivide, che non condividiamo, dicendo: ‘questa non è la nostra idea di Europa’.”

“Non parliamo semplicemente di acquistare cannoni, carri armati, mitragliette”, ha affermato Fidanza sul  riarmo, “ma ragioniamo di un’idea di difesa più ampia, perché oggi sono diversi i domini in cui bisogna garantire sicurezza: per esempio la cybersicurezza, il dominio sottomarino (dove passano i cavi che trasportano i nostri dati sensibili e le nostre informazioni), la sicurezza dei confini (l’ immigrazione irregolare viene spesso utilizzata come elemento di pressione politica). Tutto questo per noi è sicurezza, e non è un modo per indorare la pillola, ma per far sì che tutti gli investimenti fatti in queste voci vengano calcolati ai fini del nostro contributo alla Nato”. 

“Siamo tutti colpiti – conclude – dal fatto che adesso la Germania abbia sdoganato le pubbliche virtù del debito pubblico, dopo averci impedito per anni di aumentare le spese per i servizi per i cittadini. Prendiamo atto di questo nuovo mood, ma per noi non è importante avere semplicemente un ulteriore indebitamento, che nel nostro caso si sommerebbe a quello già gigantesco che abbiamo. Per questo, uno dei pochi risultati concreti del vertice di ieri è stata l’accettazione della proposta italiana di avere una parte di questo debito pubblico comune messo a garanzia pubblica europea per gli investimenti privati. Abbiamo un tessuto molto florido di industrie piccole e medie anche nel settore della difesa, non soltanto i grandi campioni nazionali come Leonardo e Fincantieri, quindi si può creare lavoro, sviluppo, crescita, risorse che poi possono essere distribuite proprio per migliorare quei servizi. È sbagliato contrapporre la spesa sociale al tema degli investimenti in difesa, ma ci tengo a dire che non un solo euro verrà distratto da questi servizi per spenderlo in armi: stiamo ragionando di investimenti ulteriori che possono generare una crescita economica importante, nuova occupazione, occupazione di qualità e nuovi introiti per lo Stato”.

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Salva Milano, Gianni Barbacetto: “L’abitazione a Milano è ormai un asset finanziario” https://www.livemag.it/index.php/2025/03/17/salva-milano-gianni-barbacetto-labitazione-a-milano-e-ormai-un-asset-finanziario/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/17/salva-milano-gianni-barbacetto-labitazione-a-milano-e-ormai-un-asset-finanziario/#respond Mon, 17 Mar 2025 18:41:00 +0000 https://www.livemag.it/?p=48056 Gianni Barbacetto, autore del libro “Contro Milano”, è intervenuto a “In Dino Veritas” con Dino Giarrusso e Martina Gatto su Radio Cusano Campus rispetto a il caos di “Salva Milano”. “Milano è una città che si è trasformata negli ultimi 10,15 anni. Tutto parte dalle amministrazioni, prima di destra con Albertini e Moratti, poi di centro […]

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Gianni Barbacetto, autore del libro “Contro Milano”, è intervenuto a “In Dino Veritas” con Dino Giarrusso e Martina Gatto su Radio Cusano Campus rispetto a il caos di “Salva Milano”.

Milano è una città che si è trasformata negli ultimi 10,15 anni. Tutto parte dalle amministrazioni, prima di destra con Albertini e Moratti, poi di centro sinistra, Pisapia e infine Giuseppe Sala che hanno avuto una sola idea per Milano, quella dell’attrattività, attirare capitali immobiliari a Milano. E ci sono riusciti, tanto è vero che Milano è diventata la prima città per investimenti immobiliari in Europa, (seconda Monaco di Baviera, terza Amsterdam). Sono arrivati decine di miliardi, ma dove sono andati? Sono andati nelle casse dei grandi fondi internazionali, nelle casse dei costruttori ma non è tornato quasi nulla alla città. Perché se chi costruisce a Monaco di Baviera deve restituire alla città il 30% del valore che estrae dalla città stessa (in servizi, case a canoni moderati, verde, opere pubbliche), a Milano deve restituirne solo l’8%. È chiaro che così arrivano in tanti a Milano, il problema è che non restituiscono nulla. Complicando così la vita a Milano e, tra le altre cose, dilatando i prezzi degli affitti e degli acquisti delle case”. 

L’abitazione a Milano è ormai un asset finanziario. C’è stata la finanziarizzazione dell’abitare per cui quello che conta è la posta che tu metti, costruisci un grattacielo e lo metti a bilancio, se poi lo riempi o meno non è importante. Ma come fai ad attirare tutti questi soldi? E’ molto semplice, abbassi le regole e abbassi i costi. “Salva Milano” rischiava non solo di NON salvare Milano ma anche di dannare l’Italia intera, perché avrebbe esportato per il futuro e per tutto il paese le regole malsane di Milano, tra l’altro con grandi perdite delle casse comunali” conclude.

Guarda l’intervento: https://www.cusanomediaplay.it/puntata/2948/ascesa-e-discesa-della-città-di-milano,-delmastro-e-nordio,-corona-spara-a-zero-su-tutti

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Cottarelli: “800 miliardi in armi sono troppi. L’effetto dei dazi di Trump sarà modesto. La Tesla? Preferisco andare a piedi” https://www.livemag.it/index.php/2025/03/14/cottarelli-800-miliardi-in-armi-sono-troppi-leffetto-dei-dazi-di-trump-sara-modesto-la-tesla-preferisco-andare-a-piedi/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/14/cottarelli-800-miliardi-in-armi-sono-troppi-leffetto-dei-dazi-di-trump-sara-modesto-la-tesla-preferisco-andare-a-piedi/#respond Fri, 14 Mar 2025 10:23:00 +0000 https://www.livemag.it/?p=47982 “Ottocento miliardi sono troppi soldi. L’1,5% del Pil di spazio per ogni Paese vorrebbe dire per l’Italia che nei prossimi sette anni non c’è alcuna riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil. Anzi, se fosse utilizzato tutto lo spazio, tutto l’1,5% rispetto al livello attuale, ci sarebbe addirittura un aumento. Io mi rendo conto […]

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“Ottocento miliardi sono troppi soldi. L’1,5% del Pil di spazio per ogni Paese vorrebbe dire per l’Italia che nei prossimi sette anni non c’è alcuna riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil. Anzi, se fosse utilizzato tutto lo spazio, tutto l’1,5% rispetto al livello attuale, ci sarebbe addirittura un aumento. Io mi rendo conto che c’è la necessità di aumentare un po’ la spesa militare: gli Stati Uniti stanno facendo un passo indietro e, tra l’altro, l’Italia sta ancora al di sotto del 2% del Pil, impegno preso almeno 10 anni fa. Siamo ancora all’1,6%, però aggiungendo un punto e mezzo si arriverebbe oltre il 3%. Non abbiamo mai avuto una spesa del 3% del Pil dalla metà degli anni 60. Ora, è vero che adesso gli Stati Uniti fanno un passo indietro, però è anche vero che la Russia non è l’Unione Sovietica, in termini anche di potenza militare e economica, quindi mi è sembrata un po’ una decisione eccessiva.” Così Carlo Cottarelli, economista ed ex senatore del Partito Democratico, intervistato da Francesco Borgonovo durante Calibro 8 su Radio Cusano Campus.

“Dal punto di vista macroeconomico, l’effetto complessivo sull’economia non è enorme, perché le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti sono 65-70 miliardi, il 2-3 % del PIL. Certo verrebbero ridotte, ma non si tratta di uno shock enorme per l’economia. Per i settori coinvolti, invece, è uno shock molto forte. Per gli Stati Uniti, una guerra dei dazi avrebbe un costo minore perché esportano meno in Europa, quindi la quota delle esportazioni sulla domanda aggregata lì è più piccola; pertanto, noi siamo svantaggiati in una guerra dei dazi. D’altro canto, è anche vero che se ti impongono dei dazi e non tu fai niente, politicamente è difficile da accettare: da che mondo è mondo, quando un Paese impone dei dazi tu fai la stessa cosa per ripicca, anche se sai che in questo caso non è lo strumento più potente. Si può pensare di usare altri strumenti, come il Canada: l’Ontario ha deciso di proibire l’accesso agli appalti pubblici delle imprese americane. Questo ha portato a una reazione di Trump: si sono rimessi a discutere e alla fine si è arrivati a un compromesso. Negoziare Paese per Paese è proprio quello che Trump vuole. L’abbiamo inventato noi il divide et impera, gli antichi romani, ma lui l’ha imparato benissimo.”

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