Prima Pagina Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/category/prima-pagina/ Varie ed eventi Mon, 21 Apr 2025 16:22:14 +0000 it-IT hourly 1 https://www.livemag.it/wp-content/uploads/2024/01/cropped-cropped-favicon-1-1-1-32x32.png Prima Pagina Archivi - Live Magazine https://www.livemag.it/index.php/category/prima-pagina/ 32 32 È morto il Papa: il mondo saluta un uomo tra la fede e la storia https://www.livemag.it/index.php/2025/04/21/e-morto-il-papa-il-mondo-saluta-un-uomo-tra-la-fede-e-la-storia/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/21/e-morto-il-papa-il-mondo-saluta-un-uomo-tra-la-fede-e-la-storia/#respond Mon, 21 Apr 2025 16:22:04 +0000 https://www.livemag.it/?p=49438 L’ultimo saluto al Pontefice che ha segnato un’epoca Il Papa è morto. La notizia è giunta in una mattina grigia, sospesa, come se il cielo avesse trattenuto il respiro insieme ai fedeli di tutto il mondo. Il successore di Pietro, uomo di preghiera, dialogo e contraddizioni, si è spento nel suo appartamento in Vaticano, circondato […]

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L’ultimo saluto al Pontefice che ha segnato un’epoca

Il Papa è morto. La notizia è giunta in una mattina grigia, sospesa, come se il cielo avesse trattenuto il respiro insieme ai fedeli di tutto il mondo. Il successore di Pietro, uomo di preghiera, dialogo e contraddizioni, si è spento nel suo appartamento in Vaticano, circondato da pochi collaboratori fidati. Aveva 87 anni.

La sua scomparsa lascia un vuoto non solo nella Chiesa cattolica, ma anche nella coscienza collettiva di un’epoca che ha cercato un equilibrio tra tradizione e modernità. Il Papa non è stato solo un capo spirituale, ma anche un protagonista della scena internazionale. Ha parlato alle Nazioni Unite, ha visitato le periferie del mondo, ha stretto mani segnate dalla guerra e ha chiesto perdono a nome della Chiesa per le ferite mai rimarginate del passato.

Una vita tra il Vangelo e la diplomazia

Il Papa ha scelto la via dell’evangelizzazione silenziosa, della prossimità umana, del dialogo aperto con le religioni e con chi della fede non sapeva cosa farsene. Ha lasciato il palazzo apostolico per vivere in una residenza più umile, ha rinunciato agli orpelli del potere e ha preferito la carezza alla condanna. In molti lo hanno amato, altri lo hanno criticato con veemenza: ha spaccato, ha provocato, ha fatto tremare le certezze. Ma non ha mai smesso di mettersi in discussione.

Ha viaggiato nei Paesi più poveri, ha parlato di giustizia sociale, ha denunciato l’ipocrisia e il consumismo. Ha scritto encicliche sul clima, ha aperto le porte a chi chiedeva ascolto, anche quando la dottrina faticava a reggere l’urto del presente.

Il Conclave che verrà e il tempo della riflessione

Con la morte del Papa, si apre ora il tempo della Sede Vacante. I cardinali si riuniranno nei prossimi giorni per eleggere il successore. Intanto, la Basilica di San Pietro accoglie i fedeli accorsi da ogni angolo del pianeta. Le campane hanno suonato lente, i volti bagnati dalle lacrime si mischiano ai rosari sgranati in silenzio.

Il mondo intero si ferma. Si riflette, si ricorda, si prega. Un’era si chiude, lasciando aperta la domanda più grande: chi saprà raccogliere il testimone?

La risposta non arriverà oggi. Ma oggi, il mondo si inchina davanti a un uomo che ha cercato, nel cuore del potere, la semplicità del Vangelo. Un uomo di Dio. Un uomo del popolo.

A cura di Veronica Aceti

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SFERA EBBASTA: Tour 2025 https://www.livemag.it/index.php/2025/04/08/sfera-ebbasta-tour-2025/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/08/sfera-ebbasta-tour-2025/#respond Tue, 08 Apr 2025 13:41:02 +0000 https://www.livemag.it/?p=48489 QUATTRO SHOW DA TUTTO ESAURITO ADRENALINICI, IMMERSIVI E DI FORTE IMPATTO ALL’UNIPOLFORUM DI MILANO Dopo gli show da tutto esaurito a Padova, Firenze, Roma, Bologna e Torino, l’avventura live di Sfera Ebbasta nei principali palazzetti italiani si avvia alla sua conclusione trionfale. Con 11 date tutte sold out, prodotte da Vivo Concerti in collaborazione con […]

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QUATTRO SHOW DA TUTTO ESAURITO ADRENALINICI, IMMERSIVI E DI FORTE IMPATTO ALL’UNIPOLFORUM DI MILANO


Dopo gli show da tutto esaurito a Padova, Firenze, Roma, Bologna e Torino, l’avventura live di Sfera Ebbasta nei principali palazzetti italiani si avvia alla sua conclusione trionfale. Con 11 date tutte sold out, prodotte da Vivo Concerti in collaborazione con Thaurus Live, la traversata live del Trap King culmina con
quattro imperdibili show all’Unipol Forum di Milano di cui oggi, martedì 8 aprile, l’ultima data.

Per il suo ritorno dal vivo, nove mesi dopo aver riempito per due volte lo Stadio San Siro, Sfera Ebbasta ha messo in scena -curandone personalmente ogni dettaglio- uno show galvanizzante, adrenalinico e dal forte impatto, dove tra incredibili effetti visivi, giochi di luce e potenti lanciafiamme, i 30 brani che compongono la setlist scorrono senza fiato, introdotti solo dai boati del pubblico.

Ph. Stefano MICELLI – esclusiva LiveMag.it

La struttura su due livelli che campeggia al centro del palco (tutta gradini luminosi di Led) viene presto popolata dal Trap King e dai suoi 8 ballerini, cornice perfetta per le coreografie orchestrate dall’Head of Performance Laccio, plasmandosi di hit in hit: dalle nude pareti di palazzoni di periferia, pronte a riempirsi di graffiti a tema Sfera, alle colorate navate di una cattedrale, con tanto di rosone logato $€.

A dominare le retrovie un enorme ledwall in formato landscape per ospitare, con i suoi 24 metri di larghezza, i futuristici visual firmati da SUGO Design, in un’esperienza mai prima d’ora tanto immersiva nel mondo e nell’estetica di Sfera Ebbasta.

Un inedito spotlight sulla sua storia, su un passato che viene ora metaforicamente investito da un tornado -sulle note di “Tran Tran”, ora congelato in una bolla underwater -per il tempo di “Rockstar”, pronto per essere riletto attraverso la lente del successo e dei cambiamenti e preparare la strada al ritorno nel blocco, ai palazzi di Ciny da dove tutto è partito, con i brani di X2VR. Una consistente sezione della scaletta è riservata ai successi del suo ultimo album, pubblicato per Island Records e già Quintuplo Disco di Platino: l’ultimo grande capitolo di un percorso che è valso a Sfera bilioni di stream e views, 230 Platini e 32 Ori (primo italiano in epoca FIMI ad aver raggiunto e superato quota 200 Dischi di Platino) e l’affetto incondizionato del suo pubblico.

Il viaggio live di Sfera Ebbasta – prodotto da Vivo Concerti in collaborazione con Thaurus Live – proseguirà tra giugno e agosto con il SUMMER TOUR 2025: all’attesissima data di Napoli, il 7 giugno per la prima volta allo Stadio Maradona, si aggiunge un calendario di festival che lo porterà nelle più suggestive rassegne musicali a cielo aperto.

Il 21 giugno sarà a Ferrara al Ferrara Summer Festival, il 13 luglio al Collisioni Festival di Alba (CN), il 19 luglio al Rock In Roma, il 25 luglio a Villa Bellini a Catania, il 2 agosto al Vibes Summer Festival di Cinquale (MS), il 4 agosto al Sottosopra Fest di Gallipoli (LE), il 14 agosto al Red Valley Festival di Olbia (SS) e il 30 agosto al SAN.B Sound di San Benedetto del Tronto (AP). I biglietti per il SUMMER TOUR 2025 sono disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati dalle ore 14.00 dell’1 aprile.

Il viaggio live di Sfera Ebbasta – prodotto da Vivo Concerti in collaborazione con Thaurus Live – proseguirà tra giugno e agosto con il SUMMER TOUR 2025: all’attesissima data di Napoli, il 7 giugno per la prima volta allo Stadio Maradona, si aggiunge un calendario di festival che lo porterà nelle più suggestive rassegne musicali a cielo aperto.

Il 21 giugno sarà a Ferrara al Ferrara Summer Festival, il 13 luglio al Collisioni Festival di Alba (CN), il 19 luglio al Rock In Roma, il 25 luglio a Villa Bellini a Catania, il 2 agosto al Vibes Summer Festival di Cinquale (MS), il 4 agosto al Sottosopra Fest di Gallipoli (LE), il 14 agosto al Red Valley Festival di Olbia (SS) e il 30 agosto al SAN.B Sound di San Benedetto del Tronto (AP). I biglietti per il SUMMER TOUR 2025 sono disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati dalle ore 14.00 dell’1 aprile.

Per info: VIVO CONCERTI – www.vivoconcerti.com

Ufficio Stampa: GOIGEST – goigest@goigest.com

SUMMER TOUR 2025

Sabato 7 giugno 2025 || Napoli @ Stadio Maradona

Sabato 21 giugno 2025 || Ferrara @ FERRARA SUMMER FESTIVAL
c/o Piazza Ariostea – NUOVA DATA

Domenica 13 luglio 2025 || Alba (CN) @ COLLISIONI FESTIVAL
c/o Piazza Medford – NUOVA DATA

Sabato 19 luglio 2025 || Roma @ ROCK IN ROMA
c/o Ippodromo delle Capannelle

Venerdì 25 luglio 2025 || Catania @ Villa Bellini – NUOVA DATA

Sabato 2 agosto 2025 || Cinquale (MS) @ VIBES SUMMER FESTIVAL
@ Arena della Versilia – NUOVA DATA

Lunedì 4 agosto 2025 || Gallipoli (LE) @ SOTTOSOPRA FEST
c/o Raffo Parco Gondar – NUOVA DATA

Giovedì 14 agosto 2025 || Olbia (SS) @ RED VALLEY FESTIVAL
c/o Olbia Arena – NUOVA DATA

Sabato 30 agosto 2025 || San Benedetto del Tronto (AP) @ SAN.B SOUND
c/o Parco Nelson Mandela – NUOVA DATA

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Impresa estrema per Dan Lenard: 500 miglia senza plastica https://www.livemag.it/index.php/2025/04/01/impresa-estrema-per-dan-lenard-500-miglia-senza-plastica/ https://www.livemag.it/index.php/2025/04/01/impresa-estrema-per-dan-lenard-500-miglia-senza-plastica/#respond Tue, 01 Apr 2025 15:45:27 +0000 https://www.livemag.it/?p=47933 Chi è Dan Lenard, il genio del design pronto a superare i propri limiti Dan Lenard, 57 anni, non è solo un talento affermato nel mondo del design di superyacht, ma anche un vero sportivo e un esperto di navigazione. Ogni giorno dà vita a imbarcazioni straordinarie come co-fondatore e direttore del design dello Studio […]

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Chi è Dan Lenard, il genio del design pronto a superare i propri limiti

Dan Lenard, 57 anni, non è solo un talento affermato nel mondo del design di superyacht, ma anche un vero sportivo e un esperto di navigazione. Ogni giorno dà vita a imbarcazioni straordinarie come co-fondatore e direttore del design dello Studio Nuvolari Lenard, ma ora si prepara a un’impresa davvero incredibile, che molti paragonano alle spedizioni solitarie sulle montagne più pericolose del pianeta. La sua sfida, denominata Vela 500 Miles, rappresenta un mix di resistenza fisica, determinazione mentale ed ecologia.

Dan Lenard 1

«Chi solca le onde sa bene che oceani e mari sono invasi da plastica e microplastiche. Questo problema non riguarda solo l’inquinamento, ma danneggia anche la capacità delle acque di assorbire la CO₂, mettendo a rischio la produzione di ossigeno del nostro pianeta», spiega Lenard. «Limitare le emissioni non è sufficiente. Serve un cambiamento più profondo. Dimostrare che si può navigare senza plastica monouso è fondamentale».

L’obiettivo: un nuovo Guinness World Record

Nel mese di giugno 2025, Dan Lenard (di origine slovena, ma residente a Treviso, con legami familiari a Trieste da parte di nonna) proverà a stabilire un primato mondiale, affrontando una navigazione in solitaria senza assistenza e senza soste. L’intento sarà quello di coprire 500 miglia, raddoppiando l’attuale record, in circa sette giorni, dormendo solo per brevi momenti mentre la barca continuerà la sua rotta.

Per questa impresa, utilizzerà un piccolo dinghy a vela, lungo appena 4,21 metri, un ILCA 7 di classe olimpica, costruito da Performance Sailcraft (ex Laser Standard). L’intera traversata avverrà senza emissioni inquinanti e senza alcun utilizzo di plastica monouso.

Il progetto Vela 500 Miles nasce dalle iniziative della Vela Code Foundation e del Vela Code Movement, entrambe fondate da Dan Lenard per sensibilizzare sull’emergenza ambientale legata ai mari.

La Vela Code Foundation ha una missione chiara: ristabilire il ruolo fondamentale degli oceani nella riduzione della CO₂. Secondo Lenard, diminuire le emissioni di anidride carbonica non basta se il problema della plastica negli oceani non viene affrontato immediatamente. Senza un’azione concreta, ogni sforzo potrebbe rivelarsi inutile.

Un team di professionisti al suo fianco

Sebbene Dan Lenard affronterà la sfida in completa solitudine, non sarà solo in questo viaggio. «Posso contare su persone straordinarie», spiega. Tra i membri chiave della squadra, c’è Eugenio Lattanzio, giornalista argentino e profondo conoscitore del settore nautico, che ricopre il ruolo di CEO della Vela Code Foundation. Accanto a lui, Francesco Andrisani, responsabile della comunicazione, della ricerca di sponsor e delle collaborazioni strategiche.

La navigazione avrà probabilmente luogo nell’Adriatico, nelle acque della Croazia, in base alle condizioni meteorologiche. Un sistema di tracciamento GPS permetterà a chiunque di seguire in diretta l’impresa, con aggiornamenti costanti, post scritti direttamente da Lenard e interviste in tempo reale durante la traversata. Inoltre, le imbarcazioni della regione avranno l’opportunità di accompagnarlo lungo la costa dalmata, diventando parte di questa iniziativa straordinaria.

Annuncio ufficiale al Salone Nautico di Venezia

L’annuncio ufficiale della sfida avverrà durante il Salone Nautico di Venezia 2025, occasione in cui Dan Lenard presenterà anche il suo libro sulla traversata atlantica in solitaria, compiuta cinque anni prima seguendo i principi del Vela Code.

Questi eventi faranno parte di una grande iniziativa finalizzata a promuovere la Vela Code Foundation e il Vela Code Movement, con l’obiettivo di coinvolgere la comunità nautica e diffondere consapevolezza sull’importanza della tutela degli oceani.

VELA CODE su Instagram
https://www.instagram.com/vela.code/

A cura di Mario Altomura
Leggi anche: Nuovo capitolo per un’intesa vincente tra Virgo e Grande Fratello

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Mirco Di Centa, il bello del cinema italiano: Divento un dèmone nel film “Un Posto Sicuro” https://www.livemag.it/index.php/2025/03/17/mirco-di-centa-il-bello-del-cinema-italiano-divento-un-demone-nel-film-un-posto-sicuro/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/17/mirco-di-centa-il-bello-del-cinema-italiano-divento-un-demone-nel-film-un-posto-sicuro/#respond Mon, 17 Mar 2025 14:42:19 +0000 https://www.livemag.it/?p=46853 Dai riflettori scintillanti del mondo della notte al calore avvolgente dei fornelli, fino al magnetismo della macchina da presa: Mirco Di Centa è l’incarnazione di una metamorfosi artistica senza confini. Ex stripman, ha trasformato la sua vita in un caleidoscopio di passioni. Tra queste, brilla quella per la recitazione, oggi in particolare, in “Un posto […]

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Dai riflettori scintillanti del mondo della notte al calore avvolgente dei fornelli, fino al magnetismo della macchina da presa: Mirco Di Centa è l’incarnazione di una metamorfosi artistica senza confini. Ex stripman, ha trasformato la sua vita in un caleidoscopio di passioni. Tra queste, brilla quella per la recitazione, oggi in particolare, in “Un posto sicuro” (prodotto da Imagine the Stars per la regia di Luca Tartaglia), pellicola in cui interpreta una sorta di demone in un mondo devastato da una Pandemia misteriosa e mortale.  

Mirco, partiamo dal principio. La definizione di “cuoco di giorno e stripman di notte” che si trova ancora in Rete è piuttosto stravagante. Che effetto ti fa oggi, ché sei anche attore?
«Beh, ha fatto comunque parte di quello che sono stato per tanti anni e quindi è sempre un modo di raccontare delle esperienze divertenti. Un po’ per strappare un sorriso, se vogliamo. Perché negli ultimi anni la figura dello spogliarellista è stata un po’ sdoganata soprattutto con l’avvento di pellicole americane quali “Magic Mike” con Channing Tatum, mentre prima veniva sempre vista con un po’ di critica. Il successo di quei film, poi, l’ha portata quasi al livello di un supereroe».

In ogni caso hai riposto il perizoma nel cassetto. La passione per la cucina, invece, continua?
«No, ho cambiato totalmente dopo un decennio e oltre. Ho 33 anni; a 20 ho cominciato all’interno dei ristoranti per poi entrare in una struttura a Conegliano, in provincia di Treviso, in Veneto, di cui sono diventato socio titolare nonché cuoco. Per anni ho coltivato questa attività; poi, con l’avvento delle chiusure e limitazioni partite dal 2020, mi sono accorto che non era realmente la professione che avrei voluto svolgere per il resto della vita e ho iniziato a dedicarmi ad altro. È nato l’interesse per la recitazione; ho intrapreso un percorso di studi come acting coach e poi un po’ di strada tra esperimenti e qualche pellicola, fino ad arrivare a “Un posto sicuro”».

Quando hai capito che il cinema sarebbe diventato parte integrante della tua vita?
«È una cosa curiosa. Quando intraprendi un percorso come attore viene spesso utilizzata la frase: “Mettersi a nudo davanti allo specchio”. Ci si riferisce allo specchio dell’anima attraverso cui si ripercorre senza filtri, dogmatismi e pregiudizi, tutto ciò che è accaduto nella vita, per arrivare a capire che anche in qualche fase dell’adolescenza fantasticavi l’idea di vestire i panni di differenti personaggi. Io, poi, ho fatto un percorso ulteriore: dopo le superiori mi sono iscritto all’Accademia Militare di Modena. Volevo portare avanti la carriera della mia famiglia, più per soddisfare il sogno di mio papà che il mio. Infatti, ho perso subito interesse, per poi dedicarmi a quello che, invece, era il sogno di mia mamma: attività nel settore tra hotel, ristoranti e catering. Non mi dispiaceva, ma è ben diverso dal dire che mi piacesse. Diciamo così: c’è sempre una fase in cui si decide di smettere di essere ragazzino e si desidera qualcosa di più serio per iniziare a giocare nel mondo degli adulti». 

L’altra sera è stato presentato “Un posto sicuro” al cinema Adriano. Era la prima volta che calcavi un red carpet per un tuo film o una tua produzione?

«No, l’avevo già fatto nel 2023 in occasione dell’uscita di una commedia brillante indipendente intitolata “Nonna ci produce un film”, sempre in un cinema delle sale UCI a Roma. Altre volte, poi, ho partecipato in altre vesti poiché faccio da scorta agli attori, soprattutto americani. In Italia sono la guardia del corpo di Adrien Brody e agli ultimi due red carpet a Venezia ho accompagnato lui».

Che effetto fa passare dalla parte di colui che accompagna il divo a essere il protagonista fotografato? Riesci magari a capire un po’ meglio i personaggi che scorti?
«Io vedo un lato dei personaggi diverso da quello che appare davanti alle telecamere e ai fan: vedo il rapporto con quello che è l’onore di essere una celebrità internazionale e l’onere di esserlo, ovvero continuare a essere il divo che il mondo conosce. Aspetti che, spesso e volentieri, collimano e si conciliano con quella che è la personalità dell’attore; ho notato, però, uno switch tra la loro intimità e il rapporto col pubblico nel momento in cui devono fare un passo fuori dalla loro tranquillità. Ti racconto questo aneddoto. È legato alla prima volta che ho accompagnato Adrien Brody sul red carpet a Venezia nel 2022: arriviamo in auto al red carpet del palazzo del cinema, gli apro lo sportello, c’erano i fari puntati e una colonna sonora eterea in sottofondo, come se fosse un luogo slegato dalla realtà. Davanti a me si è aperta una finestra in cui vedevo me stesso come protagonista e mi sono detto: “In qualche modo devo arrivare a fare una cosa del genere”. Adesso, anche se in piccolo, una minima parte è stata soddisfatta».

In “Un posto sicuro” interpreti un uomo contagiato da un virus che un po’ ricorda le fasi pandemiche; quando ti hanno proposto la sceneggiatura, ti sei immaginato in quel ruolo? Te lo sei sentito subito cucito addosso? 
«Sì, perché è una tematica che le pellicole americane hanno proposto in tutte le salse, anche se nel mercato italiano una cosa del genere è un po’ una novità. Fa comunque parte del genere “survival” e “post apocalyptic horror”, vista e rivista. Fatalità, avevo guardato da poco due pellicole, che ho poi utilizzato anche come fonte di ispirazione: una è di Zack Snyder, “Army of the Dead”, l’altra con Brad Pitt, “World War Z”. Avevo quindi già ben in testa che cosa portare sullo schermo».

Che effetto ti ha fatto rivederti sul grande schermo?

«In realtà, ho provato imbarazzo. Non ho mai avuto paura di spogliarmi davanti a 600 persone; qui, invece, ero ansioso di vedere il risultato finale, per capire se avessi fatto una figuraccia o meno. Devo ammettere che tra trucco, montaggio eccetera, non mi è dispiaciuto affatto, anzi». 

Rivedendo il film e ripensando ai giorni del lockdown, che cosa hai provato? C’è qualcosa che ti ha colpito e ti ha riportato a quel periodo?

«No, perché io il momento delle chiusure non l’ho subito moltissimo. Con la ristorazione abbiamo avuto delle grosse problematiche soprattutto a livello di impresa perché, chiaramente, le entrate hanno toccato il fondo. Però, in qualche modo, rimanevamo attivi col delivery e, di conseguenza, le chiusure non le ho sofferte: ero sempre in movimento ed essendo il titolare potevo muovermi senza impedimenti. Diciamo, comunque, che la realtà surreale riportata in maniera fantastica nel film si lega al fatto che le strade erano deserte: non c’erano persone, c’era timore di interazione, c’è stato un capovolgimento totale dei rapporti sociali che ha causato danni a un sacco di persone, anche a livello psicologico». 

Perché pensi che la produzione abbia scelto proprio te per questo ruolo? Per interpretare un mostro potevano scegliere qualcuno più brutto anziché un bell’uomo… 

«Ma perché no? Quale occasione migliore di distruggere la bellezza? Come fai a farti scappare l’occasione? È troppo facile rendere orribile uno già brutto…». 

Due lati estremi, insomma: da sex symbol a una sorta di demone. Che cosa ti appartiene caratterialmente di queste figure?
«Voglio metterla sul lato intelligente e filosofico. Questo non fa altro che riportare la bipolarità che vive all’interno di qualsiasi persona. Si ha la parte bellissima ma anche l’altra, che spesso viene celata e nascosta, ovvero quella orribile. Quest’ultima, a volte, per tutta una serie di situazioni, esce anche se non lo vorremmo; fa, però, parte di quella che è poi la natura umana».

Insomma, hai fatto parte del mondo dell’animazione e ti sei spostato sul grande schermo. Se dovessi traslocare in tv, faresti un reality? E, nel caso, quale? Un adventure tipo “Pechino Express” o “L’isola dei famosi” o altro?
«Allora tra i reality di adesso sicuramente “L’isola dei famosi”. Non perché mi ritenga famoso, ma per il semplice fatto che rappresenta una situazione di sfida in cui qualcosa in più della mera discussione può intrattenere. Perché hai a che fare con una situazione un po’ più “disperata”, in cui c’è la possibilità di mettersi alla prova».

Un reality classico, chiuso in un luogo per un tot di tempo, solo per litigare e discutere, insomma, non farebbe per te.
«No. Io, poi, sono attivo su tantissimi fronti. Oltre a fare l’attore, voglio parallelamente essere anche un imprenditore. Mi sono trasferito in Serbia per nuovi business e per aprire un’azienda. Per me, per quanto possano intrattenere, i reality sono una perdita di tempo e non nutro particolare interesse. Perché ho voglia di fare tante cose, di costruire quello che è il mio impero, per il domani dei miei cari e della mia futura famiglia. Desidero essere una persona di successo, ma non grazie alle stupidaggini».

Se dovessi definirti, come descriveresti Mirco Di Centa? 
«Sono molto ambizioso; l’obiettivo è arrivare alle stelle e, mal che vada, si atterra sulla Luna. È una frase fatta che, però, racchiude un concetto molto semplice: Icaro morì perché le ali di cera che aveva costruito si sciolsero per aver volato troppo vicino al Sole. Questa storia esorta a non puntare troppo in alto; è altrettanto vero, però, che il padre di Icaro aveva sollecitato il figlio a non volare troppo in basso perché le onde lo avrebbero potuto travolgere e trascinare in fondo al mare e, quindi, sarebbe morto comunque. Annegato. Una visione, insomma, secondo cui bisogna puntare in alto con coscienza, ma non in basso. Perché anche lì c’è in ogni caso la disfatta».

Hai qualche progetto futuro in particolare?
«Nell’immediato, tra le varie aziende che sto cercando di aprire, una riguarda sicuramente una casa di produzione cinematografica. Piccolina, per cominciare. Così, poi, oltre a fare l’attore, avrò modo di autoprodurmi»

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Mattia Caruso di “Italia Shore”: Vi racconto l’altra faccia di me https://www.livemag.it/index.php/2025/03/17/mattia-caruso-vi-racconto-laltra-faccia-di-me/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/17/mattia-caruso-vi-racconto-laltra-faccia-di-me/#respond Mon, 17 Mar 2025 13:33:49 +0000 https://www.livemag.it/?p=46828 E’ un fiume in piena, Mattia Caruso, per il web (e non solo) soprannominato Drago. Ma chi pensa che l’appellativo selvaggio provenga dalla sua partecipazione al reality “Italia Shore”, prodotto da Fremantle, disponibile su Paramout +, dove ne sta combinando di tutti i colori, sbaglia. Infatti la fama che precede la sua avventura in tv, […]

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E’ un fiume in piena, Mattia Caruso, per il web (e non solo) soprannominato Drago. Ma chi pensa che l’appellativo selvaggio provenga dalla sua partecipazione al reality “Italia Shore”, prodotto da Fremantle, disponibile su Paramout +, dove ne sta combinando di tutti i colori, sbaglia. Infatti la fama che precede la sua avventura in tv, arriva dal ring. Dove Mattia da diversi anni combatte; una passione che nel 2019 gli è valso il titolo nazionale. In questa intervista il Drago si racconta, mostrando sfaccettature e sfumature del suo carattere che spesso nel programma tv non emergono. LiveMag lo ha incontrato in esclusiva per voi.

Mattia in “Italia Shore” mostri molti lati della tua personalità. Ma chi è in verità Mattia Caruso?

Mattia Caruso in verità è ciò che mostra, anche se spesso e volentieri fa fatica a dare la possibilità agli altri di capirlo, per un timore innato di essere incompreso. Sono cresciuto con mio padre lontano per lavoro, mi sono fatto uomo da solo. Ho subito bullismo, ne sono uscito senza l’aiuto di nessuno. Quello che sono oggi è solo grazie alla mia forza di volontà e al desiderio di rivalsa e all’amore della mia famiglia.

Ho un carattere forte e deciso, sono molto sicuro di me e delle mie capacità, ma sono sempre disposto a migliorarmi. Sono piuttosto dolce, ma se vengo ferito esce il lato peggiore del mio carattere.  Facendo un po’ di autoironia mi identifico in un gigante buono, che prende un po’ troppo le cose sul personale.

Dal punto di vista puramente umano, cosa credi che il pubblico di te abbia capito e cosa deve ancora capire?

Credo che un’elevata percentuale del pubblico abbia percepito la mia sensibilità, la mia dolcezza e il mio animo buono, che cerca di aiutare il prossimo. Sono anche convinto che il pubblico abbia notato anche la mia vena più trasgressiva. Immagino sia difficile dare una vera e propria connotazione a queste due sfumature: diciamo che sono un po’ come il diavolo e l’acqua santa.

Sono comunque due lati che si compensano, e mi piacciono entrambi. Eccedo ogni tanto? Forse. Ma chiarisco che non è per spavalderia, solo per scelta, per gusto. Non scredito nessuno anche se talvolta può sembrare, comprendo di essere fuori dalle righe. Probabilmente anche più degli altri concorrenti del programma.  Personalmente odio i bulli e chi cerca di mettere in cattiva luce gli altri solo per emergere, io non ho bisogno di questo per emergere e credo che il pubblico lo abbia capito.

“Italia Shore”, come molti reality, mostra il bene e il male della vita. Ti ha aiutato a capire meglio alcune sfumature del tuo carattere?

Certamente. Purtroppo da fuori è difficile comprendere quanto in realtà sia un’esperienza formativa. Vieni messo a nudo di fronte alle tue paure, alle tue insicurezze e ai difetti. Sei obbligato a renderti conto di averli, non puoi scappare mettendoti di fronte a un telefono o una qualsiasi altra attività che si può svolgere nella normale vita di tutti i giorni. 

A me personalmente ha aiutato tantissimo a capire le sfumature del mio carattere, che possono coesistere e che in modo primitivo di fronte a situazioni di disagio ho reazioni sbagliate. Stare con persone diverse da te ti aiuta a capire meglio chi sei, come rapportarti e come imparare ad ascoltare gli altri. E’ anche un modo per capire chi sei e chi non vuoi essere. Ci vuole tanto coraggio per mettersi a nudo con se stessi, soprattutto in un contesto in cui tutti vogliono solo eccellere e dimostrare al pubblico ciò che di meglio hanno. Credo che i telespettatori abbiano visto quando mi sono sentito in difficoltà, e sono contento di essere riuscito a dimostrare che anche un ragazzo come me che all’apparenza sembra un macigno impassibile può avere momenti di fragilità e che questa fragilità non è poi così sbagliata da avere.

E la tv come arriva nella tua vita?

La tv arriva un po’ per caso. Un caro amico mi inviò per scherzo il form per il casting e sempre per ironia mi sono candidato. All’inizio l’ho presa con leggerezza e spensieratezza, come un gioco insomma. Per poi capire che sarebbe diventata una mia passione.

Resterà un’esperienza unica, anche se hai già partecipato a entrambe le edizioni, o ti piacerebbe continuare a lavorare nel mondo della tv?

Chi si ferma è perduto. Al di là delle battute, certamente. Desidero continuare e desidero crearmi una carriera televisiva da associare a quella pugilistica. Mi piacerebbe costruirmi un personaggio stravagante, al tempo stesso simbolo di impegno e di rivalsa. Vero che la tv pullula di questi soggetti, ma io sono molto di più: un tipo scherzoso, riflessivo, aperto al dialogo, provocatorio quanto basta. 

Quale tipo di tv ti piace?

Mi piacciono i talk, il confronto fra le persone credo sia interessante e costruttivo. Non sono un intenditore di tv, ma non mi rispecchia tutto ciò che è bigotto o influenzato da pregiudizi o meccanicizzato. Sono una persona troppo spontanea e onesta per dover seguire beceri e finti schemi comportamentali 

Lo sport è sempre una tua priorità?

Per me il pugilato è stata una mano dal cielo. Mi ha salvato dalla strada, mi ha salvato dal mio carattere per come ero prima, in età adolescenziale. Un carattere spesso difficile da addomesticare. Lo sport mi ha fatto capire cosa nella vita è veramente importante e mi ha fatto comprendere il significato della parola: forte! La mia famiglia mi ha sempre seguito in questo percorso e ad ogni combattimento c’è sempre stata mia madre sotto il ring a vincere e morire con me. Iniziare arti marziali è la miglior scelta che io abbia fatto nella vita

Il simpatico soprannome “Drago” come te lo hanno attribuito?

Quando ci penso, sorrido. Il nome Drago deriva dal famoso pugile Ivan Drago della saga di “Rocky”.  Quando ero più piccolo ero più biondo, ma ho sempre avuto lineamenti molto maschili e marcati, proprio come Dolph Lundrgen (da qui il soprannome). I miei compagni di allenamento un po’ per sfottermi un po’ per gioco mi chiamavano in questo modo. Quando poi nel 2019 ho vinto i campionati italiani è diventato effettivamente il mio nome, tanto che molte persone mi conoscono come Drago e non come Mattia .

Come mai non hai proseguito la carriera sul ring?

Purtroppo in Italia il pugilato è poco sponsorizzato per cui nessuno sa, o pochi sanno, che non ho mai smesso di combattere. Ho sofferto qualche mese per pesante un infortunio a una spalla, per cui sono stato costretto a interrompere gli allenamenti . 

Non smetterò mai di salire sul ring e non chiuderò mai questo capitolo della mia vita. Sono sicuro che quando il mio corpo sarà troppo vecchio per combattere farò l’allenatore. Aggiungo che purtroppo non conta solo il talento o l’impegno nella vita di un atleta. C’è bisogno di partner, sponsorizzazioni e un team di medici e manager che lo affianchino. Io mi impegno molto per la anche se come ho già detto in Italia è molto difficile trovare chi davvero investe su di te.

Mi auguro che in un futuro prossimo, molti più imprenditori cambino i loro investimenti dal calcio al pugilato e io mi offro come cavia per dimostrare che se qualcuno credesse molto più in noi e ci aiutasse di più, il mondo sarebbe pieno di Pugili italiani nelle vette delle Classifiche mondiali.

Oggi sei un agente immobiliare. Come queste tue grandi esperienze in tv e nello sport sono riuscite a farti relazionare con gli altri?

Sono sempre stato molto estroverso. Ho sempre detto la mia qualsiasi fosse stata la circostanza. Sono cresciuto con mio nonno, una persona estremamente intelligente e saggia, e mi ha insegnato a non vergognarmi, a parlare e a esporre il mio pensiero, purché fosse espresso con la massima educazione, garbo e rispetto.  Mi sono rapportato sempre a ogni tipo di persona: sono cresciuto ascoltando le storie delle persone anziane, a portare rispetto a chi è vissuto prima di noi e ad apprendere dalle esperienze altrui. Ho lavorato con il pubblico, facendo il cameriere. Ho lavorato insieme ai ragazzi della mia età in discoteca. Ho lavorato per persone con uno status sociale molto alto e ho sempre ricevuto complimenti per il mio modo di pormi con gli altri. Non ho mai avuto problemi! “Italia Shore” mi ha dato solo la possibilità di esprimermi senza filtri, sfatando alcuni tabù. 

E dal punto di vista dell’amore, quanto conta nella vita di una persona rispetto alla propria carriera?

Questa domanda apre scenari diversi. Ovviamente c’è chi preferirebbe una carriera e chi una vita più tranquilla. Mettiamola così: prima o poi c’è bisogno di amore, perché mica si può stare soli per sempre. Poi c’è anche chi lo fa, ma anche quelle sono scelte. Per quanto mi riguarda io punto alla mia carriera, alla rivalsa che credo di meritare. E niente e nessuno può e si dovrà mettere fra me e questo risultato. Per cui io vado dritto per la mia strada, potrebbe capitare, ma chissà se e quando, di incontrare nuovamente una persona. Ma se questa persona dovesse diventare il bollettino di guerra: tu non fai questo, tu non fai quell’altro, per me l’unica soluzione sarebbe tornare single. Perché a quel punto si configurerebbe puro egoismo e prepotenza, e non certo amore. 

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Strage di Erba, Tarfusser: “Olindo e Rosa non c’entrano nulla: ho una pista sui possibili colpevoli” https://www.livemag.it/index.php/2025/03/11/strage-di-erba-tarfusser-olindo-e-rosa-non-centrano-nulla-ho-una-pista-sui-possibili-colpevoli/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/11/strage-di-erba-tarfusser-olindo-e-rosa-non-centrano-nulla-ho-una-pista-sui-possibili-colpevoli/#respond Tue, 11 Mar 2025 10:26:00 +0000 https://www.livemag.it/?p=47984 “Sono convinto di aver fatto quello che la legge mi consentiva: ho presentato ricorso per la revisione del processo perché sono convinto che sia assolutamente da rifare. Vedremo che cosa deciderà la Cassazione”. Così Cuno Tarfusser, ex sostituto procuratore generale di Milano, intervistato da Francesco Borgonovo durante Calibro 8 su Radio Cusano Campus. “Ai miei […]

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“Sono convinto di aver fatto quello che la legge mi consentiva: ho presentato ricorso per la revisione del processo perché sono convinto che sia assolutamente da rifare. Vedremo che cosa deciderà la Cassazione”. Così Cuno Tarfusser, ex sostituto procuratore generale di Milano, intervistato da Francesco Borgonovo durante Calibro 8 su Radio Cusano Campus.

“Ai miei colleghi – continua – non piace il fatto che io non sia mai stato parte del sistema, non abbia mai fatto parte di nessuna corrente, e nonostante ciò abbia avuto un percorso professionale invidiatissimo: per questo in qualche modo devo essere punito.” In merito al suo ricorso contro la condanna di censura emessa dal Csm, la “Corte di Cassazione in modo assolutamente pilatesco ha deciso di non decidere, dichiarandolo inammissibile perché sono andato in pensione”.

E sulla colpevolezza di Olindo Romano e Rosa Bazzi: “Secondo me non c’entrano nulla con gli omicidi di Erba, ma il mio parere c’entra fino a un certo punto: la legge dice che, se emergono dei fatti nuovi, si può chiedere la revisione del processo. Io l’ho chiesta e adesso sta a qualcun altro decidere se ho ragione oppure no, se quindi Rosa e Olindo sono o non sono colpevoli”.

“Sono convinto – aggiunge – che le indagini siano state sviate e mirate ai due poveracci, per evitare che si andasse nella direzione giusta. Non posso andare oltre perché il tema è scivoloso. Nel momento in cui, in un giudizio di revisione, dovesse emergere che i due condannati non fossero colpevoli, allora si riaprirà il problema di chi è stato, su cui qualche traccia credo di poterla avere”.

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Omicidio Francesca Deidda, l’Avv. Piscitelli: “Igor Sollai non si è mai pentito” https://www.livemag.it/index.php/2025/03/04/omicidio-francesca-deidda-lavv-piscitelli-igor-sollai-non-si-e-mai-pentito/ https://www.livemag.it/index.php/2025/03/04/omicidio-francesca-deidda-lavv-piscitelli-igor-sollai-non-si-e-mai-pentito/#respond Tue, 04 Mar 2025 18:48:00 +0000 https://www.livemag.it/?p=48060 “Non c’è nessun senso di colpa o pentimento.” Così ha dichiarato l’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della famiglia Deidda, nel corso del programma Fatti di Nera su Cusano Media Play (www.cusanomediaplay.it), dove ha commentato l’inizio del processo con rito immediato a Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Sollai ha […]

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“Non c’è nessun senso di colpa o pentimento.” Così ha dichiarato l’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della famiglia Deidda, nel corso del programma Fatti di Nera su Cusano Media Play (www.cusanomediaplay.it), dove ha commentato l’inizio del processo con rito immediato a Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Sollai ha confessato il delitto della moglie, Francesca Deidda, la 42enne scomparsa il 10 maggio 2023 da San Sperate, i cui resti furono ritrovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, nei pressi della vecchia statale 125.

“L’ammissione, seppur parziale, di Igor Sollai non corrisponde agli atti di indagine, alle risultanze dei RIS o dei Carabinieri. La ricostruzione è chiara e documentata.” Così ha sottolineato Piscitelli, aggiungendo: “Secondo me in lui non c’è nessun senso di colpa o pentimento. Ha solo tentato di prendere in giro tutti. La premeditazione è evidente: prima di commettere il delitto aveva cercato informazioni su come occultare un cadavere, acquistato delle piante da mettere attorno al corpo e montato una rete. Era convinto di non farsi scoprire. Inoltre, ha negato tutto fino a quando la Cassazione ha respinto la richiesta di arresti domiciliari. Dalle intercettazioni, emerge chiaramente che non ha mai provato rimorso per l’omicidio della moglie.”

“Addirittura ha inviato una lettera al fratello della vittima, nella quale insinuava che sarebbero tornati ad avere il rapporto di un tempo. È stato freddo fino all’ultimo” ha spiegato l’avvocato, aggiungendo: “Il processo non riserverà sorprese: non ci saranno testimoni, il 7 maggio il PM farà già la sua arringa e presenterà le richieste. Accettato il deposito degli atti dell’accusa, non ci sarà un lungo processo né scontri in aula.”

“Il movente del delitto è anche economico” ha dichiarato ancora Piscitelli, spiegando che “Igor Sollai aveva un’amante che, dal mio punto di vista, è un’altra vittima. In questa storia ci sono diverse vittime, ma Francesca è morta. Sollai ha ingannato tutti. Il suo obiettivo era ottenere la casa in comproprietà con la moglie. Questo è documentato negli atti. C’era anche una polizza sulla vita da 100.000 euro, ma ammazzare una donna per quella cifra mi sembra assurdo. Lui e Francesca stavano progettando un viaggio in Olanda. Ho persino il dubbio che avesse intenzione di farla sparire lì.”

“Dopo aver ucciso la moglie, ha messo in vendita per 200 euro il divano su cui l’ha ammazzata” ha raccontato l’avvocato, sottolineando come “aveva un rapporto normale con la famiglia della vittima. Il fratello di Francesca lo conosceva da quando aveva 4 anni e per lui era quasi un simbolo. Questo delitto non rientra nemmeno nelle tipiche categorie di femminicidio: non c’è gelosia, non c’è possesso. Igor voleva eliminare Francesca perché gli creava problemi economici e gli impediva di vivere la sua relazione con l’amante. Non voleva spendere un centesimo per liberarsi di lei: il divorzio gli sarebbe costato, mentre ha provato perfino a recuperare 200 euro dal divano sporco.”

“Parliamo di un narcisista maligno” ha concluso Piscitelli, evidenziando che “Sollai non è mai stato violento con la moglie, ma sfogava la sua aggressività allo stadio, tanto da essere stato daspato per cinque anni. Francesca non sospettava nulla. Solo negli ultimi due mesi aveva confidato alle amiche di avere qualche problema.”

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Rai: “Unomattina in Famiglia” conquista, Beppe Convertini trionfa https://www.livemag.it/index.php/2025/02/18/rai-unomattina-in-famiglia-conquista-beppe-convertini-trionfa/ https://www.livemag.it/index.php/2025/02/18/rai-unomattina-in-famiglia-conquista-beppe-convertini-trionfa/#respond Tue, 18 Feb 2025 17:34:18 +0000 https://www.livemag.it/?p=44908 Successo travolgente per la Rai: ascolti record nel daytime Una settimana di trionfi per la rete ammiraglia Gli ultimi giorni hanno confermato un risultato straordinario per la Rai, che ha registrato un incremento clamoroso nel daytime, raccogliendo un pubblico sempre più numeroso. La gestione attenta del direttore Angelo Mellone ha garantito una programmazione vincente, capace […]

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Successo travolgente per la Rai: ascolti record nel daytime

Una settimana di trionfi per la rete ammiraglia

Gli ultimi giorni hanno confermato un risultato straordinario per la Rai, che ha registrato un incremento clamoroso nel daytime, raccogliendo un pubblico sempre più numeroso. La gestione attenta del direttore Angelo Mellone ha garantito una programmazione vincente, capace di attrarre e fidelizzare gli spettatori.

“Unomattina in Famiglia”: il pubblico premia Convertini, Setta e Muccitelli

Tra i programmi più amati della settimana emerge “Unomattina in Famiglia”, la trasmissione del weekend in onda su Rai 1, che ha raggiunto cifre di ascolto eccezionali. I telespettatori continuano a seguire con entusiasmo il format condotto da Beppe Convertini, Monica Setta e Ingrid Muccitelli. Questo affiatato trio riesce ogni settimana a proporre una perfetta combinazione di notizie, attualità e divertimento.

L’importante contributo del geniale Michele Guardì, icona della televisione nazionale, unito alla regia impeccabile di Marco Aprea e all’accurata scrittura autoriale di Giovanni Taglialavoro, ha portato risultati impressionanti:

  • Sabato, ben 1.843.000 spettatori e uno share del 31,9%.
  • Domenica, la trasmissione ha raggiunto il picco stagionale con 2.602.000 telespettatori e il 39,8% di share.

Questi dati evidenziano il forte seguito del programma, che ogni settimana riesce a catturare l’attenzione con contenuti sempre interessanti e coinvolgenti.

Beppe Convertini tra televisione e Sanremo: una settimana intensa

Oltre ai successi televisivi, Beppe Convertini ha ricoperto un ruolo di grande rilievo anche nella settimana sanremese. Durante il Festival di Sanremo, il conduttore ha preso parte a numerosi eventi, ribadendo la sua importanza nel panorama dello spettacolo italiano.

Uno degli appuntamenti più significativi ha riguardato la presentazione del suo libro “Il Paese Azzurro”, pubblicato da Rai Libri. L’evento, organizzato mercoledì 12 febbraio presso Casa Sanremo, ha raccolto un pubblico numeroso e attento. Il volume, che esplora le bellezze dei borghi marinari italiani, ha suscitato grande interesse. Durante l’incontro, accanto a Beppe Convertini, hanno preso la parola alcuni degli artisti protagonisti dell’edizione in corso del Festival, rendendo l’evento ancora più suggestivo.

Beppe Convertini sfila sul green carpet e incanta il pubblico

Mercoledì sera, Beppe Convertini ha nuovamente catturato l’attenzione sfilando con classe sul green carpet del Teatro Ariston. Un pubblico caloroso lo ha accolto con entusiasmo, riservandogli un’ovazione. Sempre disponibile, il conduttore si è fermato per foto e autografi, confermando ancora una volta il grande affetto che lo circonda.

Dopo aver calcato il tappeto verde, si è accomodato tra il pubblico del Teatro Ariston, per seguire la seconda serata della kermesse musicale, ribadendo la sua connessione con il mondo dello spettacolo e della musica italiana.

La Rai celebra una settimana di risultati eccezionali

Il successo di “Unomattina in Famiglia” si inserisce in una fase straordinaria per la Rai, che domina il panorama televisivo italiano. Sotto la direzione di Angelo Mellone, la programmazione si è rivelata un punto di riferimento per il pubblico, offrendo contenuti ricchi e di qualità.

La professionalità di Beppe Convertini, la competenza di Monica Setta e Ingrid Muccitelli, e l’esperienza ineguagliabile di Michele Guardì hanno trasformato il programma in un appuntamento imprescindibile per milioni di telespettatori, consolidandolo tra i pilastri della programmazione di Rai 1.

Grazie a dati di ascolto impressionanti e a un pubblico sempre più coinvolto, la Rai continua a confermarsi come la vera protagonista della televisione italiana. Con il daytime guidato da Angelo Mellone, il futuro appare ancora più radioso e ricco di successi.

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Colpi di scena tra i VIP: amori, scandali e sorprese – Celebrity News https://www.livemag.it/index.php/2025/02/03/colpi-di-scena-tra-i-vip-amori-scandali-e-sorprese-celebrity-news/ https://www.livemag.it/index.php/2025/02/03/colpi-di-scena-tra-i-vip-amori-scandali-e-sorprese-celebrity-news/#respond Mon, 03 Feb 2025 20:52:35 +0000 https://www.livemag.it/?p=43896 Il rapporto controverso tra Fedez, Chiara Ferragni e Angelica Montini Il programma di punta Celebrity News, condotto da Roberto Alessi su Hego TV, ha svelato le indiscrezioni più clamorose del momento nel mondo dello spettacolo. Tra storie d’amore segrete e dettagli inediti, l’attenzione si concentra sul possibile triangolo sentimentale che coinvolge Fedez, Chiara Ferragni e […]

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Il rapporto controverso tra Fedez, Chiara Ferragni e Angelica Montini

Il programma di punta Celebrity News, condotto da Roberto Alessi su Hego TV, ha svelato le indiscrezioni più clamorose del momento nel mondo dello spettacolo. Tra storie d’amore segrete e dettagli inediti, l’attenzione si concentra sul possibile triangolo sentimentale che coinvolge Fedez, Chiara Ferragni e Angelica Montini.

Vero Magazine Chiara Ferragni
Chiara Ferragni

Il giornalista Fabrizio Corona, tramite il suo canale YouTube “Falsissimo”, ha diffuso informazioni sorprendenti su questa vicenda. Secondo quanto raccontato, Fedez avrebbe chiesto a Montini di intraprendere una relazione con lui prima ancora di sposare Ferragni, dichiarandosi pronto a cancellare le nozze. Ora che Ferragni ha ufficializzato la separazione, ha condiviso sui social un messaggio pieno di emozione, raccontando il proprio dolore e rivelando di non essersi mai sentita amata come avrebbe voluto.

Chiara Ferragni e le indiscrezioni su Achille Lauro

Ad alimentare ancora di più il gossip, Fabrizio Corona ha diffuso la voce secondo cui Chiara Ferragni avrebbe avuto un flirt con Achille Lauro. Nonostante manchino conferme ufficiali, le speculazioni continuano a crescere, specialmente perché entrambi saranno presenti a Sanremo 2025 insieme a Fedez. Questa situazione potrebbe rendere il festival un palcoscenico carico di tensioni e sguardi eloquenti.

Sanremo 2025 tra scontri e grandi ritorni

Oltre agli intrecci sentimentali, Sanremo 2025 si preannuncia ricco di colpi di scena anche per le rivalità artistiche. Il rapper Tony F ha lanciato pesanti critiche a Fedez attraverso un dissing, e ora i due dovranno condividere lo stesso palco. Nel frattempo, dopo diverse edizioni di successo guidate da Amadeus, il festival vedrà il ritorno alla conduzione di Carlo Conti.

Tra gli eventi che hanno fatto discutere, spicca la scelta di Lazza di ritirarsi dalla serata dei duetti a causa dell’assenza di Emis Killa, coinvolto in problemi legali. Inoltre, numerosi esperti ipotizzano che Lazza abbia deciso di utilizzare un patch cutaneo per infoltire i capelli, una tecnica sempre più apprezzata tra le celebrità.

Momenti di paura per Giovanna Civitillo e il supporto di Amadeus

Grande apprensione in casa di Amadeus dopo il malore improvviso di Giovanna Civitillo. Nel cuore della notte, ha avuto un improvviso abbassamento di pressione, perdendo i sensi e cadendo in bagno. Il figlio José si è spaventato molto, ma fortunatamente Civitillo ha rassicurato tutti, dicendo di sentirsi meglio e di essere in fase di recupero.

Fedez Montini, Hego TV Celebrity News
Fedez Montini, Hego TV Celebrity News PH Press

Alba Parietti risponde alle critiche sul confronto con Sophie Codegoni

Dopo alcuni paragoni con Sophie Codegoni, Alba Parietti ha deciso di dire la sua. Con il suo solito spirito ironico, ha replicato con fermezza, affermando di sentirsi più energica che mai e scherzando sull’uso di filtri e piccoli accorgimenti estetici che migliorano l’immagine.

I rumors su Federica Pellegrini e le ipotesi di chirurgia estetica

Le recenti immagini di Federica Pellegrini hanno fatto discutere il web, mostrando alcuni cambiamenti nel suo aspetto. Questo ha scatenato speculazioni su un possibile intervento estetico, ma l’ex campionessa ha smentito con decisione, spiegando che il suo nuovo look è il risultato della fine della carriera agonistica e di uno stile di vita completamente diverso.

Belen Rodriguez analizza le crisi nelle relazioni durature

Belen Rodriguez ha ideato un format televisivo che esplora le difficoltà nelle relazioni di lunga durata, in particolare dopo sette anni di convivenza. Il programma ha ottenuto un grande seguito e ha portato alla luce diverse storie di coppie in crisi. Tra queste, spicca la relazione tra Stefano Gabbana e Luca Santonastaso, che sembra ormai giunta al termine dopo un lungo periodo insieme.

Conclusione

Il mondo dello spettacolo continua a regalare sorprese inaspettate, rivelazioni scottanti e tensioni crescenti. Le prossime settimane potrebbero riservare ancora più novità, lasciando i fan con la curiosità alle stelle.

A cura di Mario Altomura
Leggi anche: Beyoncè trionfa ai Grammi Awards

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Celebrazioni di apertura per Agrigento Capitale della Cultura 2025 https://www.livemag.it/index.php/2025/01/20/celebrazioni-di-apertura-per-agrigento-capitale-della-cultura-2025/ https://www.livemag.it/index.php/2025/01/20/celebrazioni-di-apertura-per-agrigento-capitale-della-cultura-2025/#respond Mon, 20 Jan 2025 15:55:12 +0000 https://www.livemag.it/?p=42932 Inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’anno da Capitale Italiana della Cultura Agrigento ha ufficialmente dato il via alle celebrazioni per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, regalando al pubblico un evento indimenticabile. La cerimonia inaugurale, trasmessa ieri mattina alle ore 11 su Rai 3, Rai News 24 e in streaming su […]

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Inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’anno da Capitale Italiana della Cultura
Agrigento Capitale della Cultura 2025 5

Agrigento ha ufficialmente dato il via alle celebrazioni per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, regalando al pubblico un evento indimenticabile. La cerimonia inaugurale, trasmessa ieri mattina alle ore 11 su Rai 3, Rai News 24 e in streaming su RaiPlay, ha registrato ovviamente un’ottima audience, dimostrando un interesse diffuso a livello nazionale per questo importante traguardo culturale.

Il cuore dell’evento: il Teatro Luigi Pirandello

Il Teatro Luigi Pirandello ha ospitato il momento centrale della giornata. Tra i protagonisti, spiccava certamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha pronunciato un discorso profondo e significativo. Il Capo dello Stato ha evidenziato il valore della diversità culturale come pilastro della società italiana, dichiarando: “La cultura protegge ciò che di più prezioso abbiamo: la libertà, l’eguaglianza dei diritti e la solidarietà. Agrigento, oggi, è simbolo di tutto questo, incarnando la ricchezza del nostro passato e l’investimento per il futuro.”

La conduzione di una coppia d’eccezione

La cerimonia è stata guidata con grande professionalità da Beppe Convertini, volto noto di Uno Mattina in Famiglia, e da Incoronata Boccia, vice direttrice del TG1. La loro conduzione, elegante e coinvolgente, ha conquistato il pubblico e ha permesso di valorizzare i momenti più significativi dell’evento. Grazie alla loro presenza, la trasmissione ha ottenuto un notevole successo di ascolti e unanimi consensi.

Agrigento Capitale della Cultura 2025 3

La musica e i protagonisti sul palco

L’inaugurazione si è aperta con l’esecuzione dell’Inno Nazionale, eseguito dal coro e dall’orchestra d’archi del Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera, diretti dal Maestro Alberto Maniaci. Tra gli interventi di rilievo, si sono distinti quelli di Roberto Albergoni, Direttore Generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura, Giacomo Minio, Presidente della Fondazione, e Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento. Hanno preso parte all’evento anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, sottolineando il ruolo centrale di questa iniziativa per rilanciare il turismo e la cultura.

Un anno di eventi per celebrare Agrigento

Con l’inaugurazione, si apre un intero anno dedicato a eventi che coinvolgeranno ogni angolo del territorio agrigentino. Dalla magnifica Valle dei Templi ai borghi più affascinanti, il programma propone un calendario ricco di iniziative capaci di attrarre l’attenzione nazionale e internazionale.

Con l’entusiasmo generato dalla cerimonia di ieri, Agrigento si prepara a vivere un 2025 che si prospetta come un autentico tributo alla cultura italiana, confermando il suo ruolo di protagonista nel panorama culturale mondiale.

A cura di Mario Altomura
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