
Il rapporto con la fotografia è nato fin da subito, quasi per caso. “Sin da piccola ho sempre amato essere ripresa, fotografata o qualsiasi cosa che mi facesse sentire al centro dell’attenzione” racconta Giulia Bianchini, nata e cresciuta alle porte di Roma, ormai da tre anni trasferitasi in Veneto. Una ragazza “testarda, simpatica, socievole e chiacchierona, ma che primo impatto sto antipatica a tutti” racconta di se stessa lei che ha sempre voluto studiare qualcosa inerente al benessere della persona ed ora sta proseguendo nel suo percorso per diventare estetista. Ma il desiderio di raccontarsi attraverso l’immagine le è rimasto: “La timidezza non deve mai essere un freno, non porta a nulla: non ci si deve mai vergognare nell’esprimere se stesse e i propri sentimenti o le proprie emozioni” racconta Giulia che ha riannodato le fila con la fotografia ed ora è lanciatissima in questa avventura.
Com’è iniziato il tuo percorso?
Mi scrisse un ragazzo che studiava fotografia e mi chiese se avessi voglia di posare per un suo progetto; accettai subito e poi, con il tempo, ci siamo trovati in perfetta sintonia. Dopo di lui ho scattato anche con altri fotografi con stili diversi.
Che sensazione è stata?
L’essere fotografata mi ha sciolta sotto il punto di vista timidezza: nel momento in cui mi vengono fatte delle foto devo metterci tutta la mia personalità, fantasia nelle pose, empatia per riuscire a calarsi in un personaggio e ogni altro elemento decisivo per la buona riuscita dello scatto.
Cos’ha di affascinante la fotografia?
Mi è sempre piaciuto recitare, immedesimarmi in un qualcosa o in una persona, poter esprimere un’emozione attraverso qualcosa di statico o in movimento. Nella fotografia vedo arte allo stato assoluto. Perché bisogna spogliare un corpo, sempre e comunque? A volte mi rendo conto che alcuni scatti lasciano davvero senza parole e ammiro i lavori che mi ritrovo davanti, in altri casi non trovo utile ciò che viene fatto.
Insomma, la fotografia la avverti come il tuo mondo.
Non avendo un fisico in linea con gli standard da fotomodella non ho mai aspirato a sfilare in passerella… anche se il pensiero c’è e ci sarà per sempre. Insomma, sono una ragazza sicura di me, sono certa che mi si apriranno centinaia di porte. Ho un detto che riassume questa mia forza: “Se ti senti bella e sicura di te stessa, anche gli altri vedranno questo”.
Certo, non è tutto facile…
Essendo un mondo prevalentemente femminile, avverto che c’è sempre molta competizione, un fattore che ho già vissuto nella danza; ho praticato danza classica e poi ho integrato con altri stili in Accademia; essere in competizione è un fattore che non condivido: piuttosto, cerco di farmi aiutare, di chiedere consigli, di avere dei pareri, per poter alzare il mio livello e non abbassarlo pensando di essere migliore.
Com’è il tuo rapporto con i social?
Mi è sempre piaciuto condividere con gli altri ciò che faccio, senza mai vederci un futuro vero e proprio. Non mi considero una influencer, sia per i numeri sia per l’engagement nel pubblico. Il social che uso di più è Instagram (@giuliabianchinii), su Tiktok non sono molto attiva ma trascorro molto tempo a guardare i video degli altri (giulhks).
Dove vuoi arrivare?
Non ho ancora avuto l’occasione di collaborare con qualcuno di noto al grande pubblico ma confesso che mi piacerebbe, anche semplicemente per conoscere nuove persone che hanno più esperienza nel settore e che possano contribuire ad arricchire il mio bagaglio. Mi piacerebbe molto lavorare nella tv e proseguire nella mia carriera.
CONTATTI SOCIAL
@giuliabianchinii
CREDITS FOTOGRAFICI
Ph. Denis Cagnin
Ph. Federico Bolzon














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