
Impossibile non notarla, su questo non c’è dubbio. Corpo tatuato, sguardo dolcissimo, outfit capace ogni volta di stupire. Chiara Posi è una tattooed girl che nella vita di tutti i giorni lavora come tatuatrice a due passi da Pavia. Bellissima, seguitissima su Instagram (oltre 50mila followers, “ma potrei fare di più”), perennemente alle prese con gli sguardi della gente. Moltissimi sguardi. Che, puntuali, spesso si traducono in giudizi. “In altri posti d’Europa non è così, un corpo tatuato non fa più scandalo come invece accade in Italia. Basta essere tatuate per essere scambiate per persone poco serie…” racconta Chiara che, col passare del tempo, ha imparato ad andare oltre. I tatuaggi servono innanzitutto a farla stare bene. Grazie alla sua vena artistica, buona parte di quello che si vede sulla sua pelle se lo è disegnato lei. Alle volte, se l’è pure tatuato. Braccia, schiena, gambe, fondoschiena, il suo corpo è un unico racconto fra fiori, mandala, piccoli altri elementi da decifrare. Come detto, un corpo che si nota e che divide. Proprio per questo motivo, nel 2021, la sua schiena è stata scelta all’interno di una campagna di sensibilizzazione contro ogni diversità promossa in quel di Pavia. La sua immagine ha tappezzato le rive del Ticino. “Io non lo sapevo quando sono stata inondata di messaggi e di fotografie di persone che mi chiedevano se… ero proprio io. Ebbene sì, ero proprio io…” racconta Chiara, semplice e persino timida, appassionata di 500 Abarth, di sport e di tutto ciò che è arte e racconto.
Un’anima dolcissima sotto un corpo tatuato.
Ho iniziato prestissimo a tatuare, innamorata dell’arte e spronata dai miei genitori per me questa strada. All’inizio avevo paura di poter rovinare il corpo altrui, oggi ho completamente superato questo timore e, anzi, con la mia professionalità ritengo di poter aiutare a realizzare l’idea che un cliente ha in testa. Ho collaborato con vari studi e da qualche mese mi trovate presso @anvil_tattoostudio a Garlasco. Prima del Covid giravo in Italia e in Europa per tatuare, vediamo come sarà la ripartenza!
Perché, a tua volta, hai scelto di tatuarti in modo così evidente?
Da maggiorenne ho iniziato col tatuarmi il fianco, poi è stata la volta del braccio… e poi, passo dopo passo, mi sono ulteriormente coperta. Manca solo la parte davanti del mio corpo, ma per quella c’è tempo! Mi tatuo perché mi piace, perché lo voglio, perché il mio corpo esprime qualcosa di me. Molti dei tatuaggi che si vedono li ho disegnati io e poi li ho fatti realizzare a professionisti fidati, quelli sulle gambe li ho completati io.
E, anche per questo, la tua immagine non sfugge agli occhi di chi incroci nella tua quotidianità.
Un’usanza tipicamente italiana, perché in Germania mi sentito addosso sguardi positivi, o al contrario l’indifferenza assoluta. Qui in Italia sento spesso le occhiate delle persone intrise di giudizio e di negatività. Ormai ci sono abituata, e di certo non rinuncio al mio essere appariscente.
Eppure, il tatuaggio va sempre più di moda.
Ma in Italia il tatuaggio è prettamente commerciale, ci si tatua quello che si vede sul corpo di un cantante o di un calciatore. Oppure, c’è l’ossessione di dover dare un significato a qualunque tatuaggio si abbia in mente di fare. Al contrario, i miei tatuaggi li ho realizzati perché mi piacevano, perché mi fanno stare bene. Non necessariamente hanno un significato simbolico. Ho solo una scritta, Andrea, dedicata a mio fratello.
Chiara Posi non è solo tatuatrice e tattooed girl, ma anche fotomodella.
Ho iniziato sin da piccola con shooting, sono stata musa per corsi di fotografia, ma ho sempre vissuto tutto con molta leggerezza.
Anche se, nel 2021, è arrivato uno straordinario traguardo…
Sono stata scelta come testimonial per una campagna sull’inclusione, contro ogni diversità, dal titolo “Il fascino sottile della discriminazione”, che ha avuto una straordinaria visibilità a Pavia, a due passi da dove abito e lavoro. E pensare che la fotografa, Marcella Milani, mi ha notata in modo totalmente casuale… Ho realizzato uno scatto di schiena ma… evidentemente la mia schiena è riconoscibile considerato il numero delle persone che mi hanno fatto i complimenti! Anche durante l’inaugurazione della campagna, ho visto occhi interessati guardare verso la mia immagine. Chissà, forse qualcosa sta cambiando…
D’altronde il tuo personaggio non smette di stupire.
Io sono così come mi si vede, anche se forse sui social dovrei raccontarmi ancora di più! Sono una ragazza da scoprire, innamorata della mia 500 Abarth che ho reso unica grazie alla collaborazione con la Carrozzeria Farina di Torino: grigia opaca e verde, ci ho fatto anche raduni, dove qualche volta mi hanno voluta come ragazza immagine. Insomma, con le macchine ho un rapporto davvero speciale. Anzi, soprattutto con le Abarth…
A proposito di rapporti: ce n’è uno che viaggia a gonfie vele.
Quello con il mio compagno, Enrico Balsamo. Anche lui è abituato ad avere gli occhi addosso… per via della sua professione di presentatore, ventriloquo e mago. E pensare che è agofobico e non ho nemmeno un tatuaggio. Siamo diversi, su certi punti opposti, e proprio per questo siamo straordinariamente uniti. Ah, dimenticavo: ci unisce l’amore per le Abarth!
A proposito del tuo personaggio: 50mila followers su Instagram non sono numeri da tutti.
Proprio così, ed infatti ne sono orgogliosa anche se potrei crescere ancora. Le persone mi seguivano in una prima fase per la mia fisicità e i miei tatuaggi, oggi soprattutto per i lavori che eseguo. Ma c’è anche chi ha scelto di farsi tatuare proprio da me solo per il piacere di conoscermi…
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