
Nella vita è un personaggio tutto da scoprire. Modella di nudo, danzatrice del ventre e “cucciola” di burlesque. Alice Primini ha appena 22 anni, fiorentina doc, capace di coniugare la passione per la danza con quella per la fotografia. Ormai da quattro anni si mette in gioco sotto i riflettori, dopo essersi diplomata in Agraria e aver coniugato nel corso del tempo interessi verso la lettura e chi più ne ha più ne metta. Ma è quando diventa lei la protagonista che la storia si fa straordinariamente interessante, una trama tutta da scoprire.
Riavvolgiamo il nastro: come inizia il tuo percorso nella fotografia?
Questa avventura inizia nel 2018/19 quasi per caso. Un fotografo di Firenze mi notò grazie alla danza del ventre e mi chiese di scattare per un progetto di nudo. Pensavo che avrei passato momenti di panico ma vedermi attraverso quella macchina fotografica fece si che qualcosa scattasse dentro di me. Mi trovai davanti a una me diversa, forse nuova e da lì le cose sono sicuramente cambiate. L’esperienza mi ha portata a scattare con altri fotografi per altri progetti, anche molto diversi tra loro, ma tutti mi hanno dato qualcosa. A livello artistico danza e fotografia si sono “nutrite” a vicenda, ho sentito un miglioramento continuo su entrambi i fronti.
Stare sotto i riflettori fa parte del tuo dna?
La vocazione è data dal mio profondo esibizionismo, ma anche dall’amore che nutro per l’arte. Mi piace esprimere le varie sfaccettature di me e i fotografi con cui ho collaborato hanno ampiamente centrato questo punto.
Tante esperienze, alcune delle quali sono rimaste nel tuo cuore.
Ci sono vari momenti che mi hanno emozionata, fra cui il giorno del primo set o ancora scatti che mi hanno messa in discussione con me stessa per le forme che vedevo o la sensualità e poeticità che non pensavo di avere. In generale un set che amo è un set che, una volta viste le foto prodotte, mi fa notare un lato diverso di me. In ogni caso ho un carattere forte, mi butto in ogni situazione, spesso è capitato di scattare all’aperto e in luoghi molto frequentati; io non vedo la nudità come qualcosa da coprire o di cui vergognarsi, anzi la trovo naturale e mi sorprendo quando gli altri la vedono diversamente.
Cosa ti ha dato la fotografia?
La fotografia mi ha dato moltissimo e non mi ha tolto niente: molte persone si sono allontanate, vergognate, spesso ho subito critiche e ho affrontato duri litigi per questa attività, ma proprio per questo dico che non mi ha tolto niente. Le persone valide, che uno deve tenersi accanto, ti vogliono per come sei e non per come secondo loro dovresti essere. Se ti piaccio bene, altrimenti la porta è quella! Questo vale anche per altri lavori “canonici”: se per un è un problema quest’attività parallela, non è il lavoro per me. In più la fotografia mi ha dato autostima, molta consapevolezza di me e mi ha avvicinata all’arte. Fa semplicemente parte di me, rimane una cosa che sento dentro.
E che ti fa venir voglia di sperimentare.
E questo anche grazie alla bravura dei fotografi! Tra i miei preferiti ci sono sicuramente Michele Virgillo, fotografo punk (e amico) che stimo e che mi ha fatta crescere molto in questo ambito e Felice Minosa, che mi ha portata a scattare in ruscello durante una gelida giornata d’aprile, il set fatto con lui è decisamente il mio preferito.
Che rapporto hai con i social?
Con i social ho un rapporto d’amore e di odio, come buona parte degli artisti. Sono un mezzo per conoscere e farsi conoscere ma anche un vincolo per via delle censure e per il potenziale “pericolo” che possono presentare.
Chi vede il tuo profilo, che idee deve proporti per collaborare con te?
Mi piace lavorare con le immagini e le idee, e non gradisco progetti (fotografici e non) che ritengo non abbiano un concetto dietro, o almeno non fanno per me. Voglio esprimere la libertà di essere se stessi, non saprei definirla in altro modo.
Se la fotografia ti aprisse il mondo dello spettacolo?
Per ora quel mondo l’ho vissuto attraverso la danza, personalmente non ho desideri di finire nel piccolo o grande schermo, non fa per me. Io sono per il contatto con le persone.
Che persona sei nel quotidiano?
Sono molto critica nei miei confronti, se non sono sicura di dare un buon servizio declino ogni offerta fotografica come di danza. Sono una delle persone più teatrali ed esibizioniste che conosca, però sono molto solare e alla mano. Nella quotidianità vesto come mi sveglio il giorno, mi si può trovare in tuta struccata come vestita di tutto punto.
Dove ti vedi in futuro?
Mi vedo a danzare dovunque e insegnare danza dovunque, scattare con i fotografi di cui progetti m’interessano, meglio se mi emozionano. Per adesso sto finendo il percorso di studi nella danza a sto migliorando sempre più con la fotografia… chi vivrà vedrà!
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@aliceprimini
CREDITS FOTOGRAFICI
Ph. Marcel Swann
Ph. Michele Virgillo
Ph. Felice Minosa






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